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Urgenza di REGOLE che consentano una pacifica convivenza sociale nel contesto della regolamentazione dei nuovi interventi manipolativi sulla vita umana.

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Presentazione sul tema: "Urgenza di REGOLE che consentano una pacifica convivenza sociale nel contesto della regolamentazione dei nuovi interventi manipolativi sulla vita umana."— Transcript della presentazione:

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2 Urgenza di REGOLE che consentano una pacifica convivenza sociale nel contesto della regolamentazione dei nuovi interventi manipolativi sulla vita umana e non umana Ritardo nellelaborazione della risposta giuridica alle domande sociali: Abbiamo tutta una serie di comportamenti, che diventano ipotesi giuridiche per effetto della prassi, di estemporanee decisioni giudiziarie, di provvedimenti amministrativi, di codici deontologici.

3 Si accumulano frammenti normativi nel tacito presupposto che spetti ad altri risolvere tutti i problemi etici e politici che la loro applicazione potrebbe sollevare Il momento decisivo sembra non arrivare mai … comunque rimane difficile modificare i vari indirizzi interpretativi che si sono imposti

4 1.Asincronicità tra la rapidità e la dinamicità del progresso tecno-scientifico biomedico e la rigidità del diritto 2.Interdisciplinarietà della materia che rallenta i tempi dellelaborazione biogiuridica 3.Necessità, a volte, dindividuare categorie giuridiche nuove per definire e classificare fenomeni che fuoriescono dallambito usuale di analisi con la riformulazione di nuovi diritti e soggetti giuridici

5 La causa principale della lentezza da parte del diritto dintervenire nelle questioni aperte dal progresso scientifico e tecnologico = difficile rapporto tra BIOETICA e BIODIRITTO = Rilevanza dei valori per il diritto in una società pluralista e disomogenea sul piano valoriale

6 MODELLO LIBERTARIO: Rifiuta la legiferazione in bioetica in nome della non-interferenza del diritto nella sfera individuale della libertà, senza alcuna imposizione coercitiva esterna. - Pluralismo etico – di fatto e di principio - inconciliabile Cfr. Antigiuridismo: diritto soffoca indebitamente lautodeterminazione del soggetto

7 Propone la sottrazione delle problematiche bioetiche al diritto, con la conseguente PRIVATIZZAZIONE DELLE SCELTE. Si ritiene opportuno non legiferare in bioetica o depenalizzare le eventuali leggi esistenti, preferendo allintervento legislativo le regolamentazioni dei codici deontologici, le deliberazioni dei comitati etici o lautodisciplina di singoli soggetti o comunità scientifiche.

8 MODELLO LIBERALE: Attribuisce al diritto la funzione di garantire lautonomia individuale, mediante la configurazione di una serie di alternative (rispetto alle nuove possibilità manipolative), senza prendere posizione a favore o a sfavore di nessuna tipologia.

9 Garantendo uno spazio in cui lindividuo possa fare ciò che vuole nel limite del rispetto del danno ad altri (interferenza alla libertà altrui).

10 Legge aperta – rivedibile in base al mutamento delle circostanze: una biolegislazione minimale che si limiti a registrare le spinte sociali plurali della prassi in modo dinamico ed aperto Opzione giurisprudenziale: giurisprudenza discrezionale, adattabile al pluralismo etico e alle trasformazioni sociali, in quanto mai definitiva, a sempre applicabile al singolo caso.

11 MODELLO UTILITARISTA: Chiede al diritto dintervenire per garantire lutile sociale, secondo il calcolo costi/benefici che esige la massimizzazione dei benefici e la minimizzazione dei costi per il maggior numero di individui. Norme provvisorie ispirate a criteri di convenienza sociale e di efficienza, rivedibili.

12 MODELLO PROCEDURALE: Il diritto ha il compito di fissare le procedure pubbliche per la gestione dei conflitti sociali. Si tratta di procedure stabilite su basi convenzionali, ma che, una volta concordate, sono vincolanti per tutti; le procedure sono scelte mediante laccordo politico che scaturisce dalla dialettica democratica.

13 MODELLO BIOCENTRICO O ECOCENTRICO: Al centro del diritto = la vita in generale ritenendo ingiustificato il trattamento differenziato tra luomo e gli altri enti naturali

14 Separazione del DIRITTO dalla NATURA in nome della NEUTRALITA = La legiferazione non deve tener conto della natura né della morale ma solo di criteri esterni al diritto (autonomia individuale, utilità economica, volontà politica, procedure convenzionali)

15 Il MODELLO BIOCENTRICO si richiama alla natura non intesa in senso ontologico ma in senso meramente fattuale: identificata con lambiente circostante che include tutti i fenomeni vitali.

16 - Non cognitivismo cfr. legge di Hume - DIRITTO scisso dalla NATURA ONTOLOGICA DIRITTO scisso dalla MORALE DIRITTO = STRUMENTO ESTRINSECO che rinuncia ai contenuti e a fondare la sua legittimità su di essi

17 si limita a: 1. Proteggere le manifestazioni della volontà individuale 2. Massimizzare la convenienza sociale 3. Tradurre formalmente le decisioni della volontà politica 4. Applicare le procedure negoziate 5. Tutelare la vita in generale senza alcuna differenziazione

18 NOZIONE DI SOGGETTIVITA GIURIDICA = La titolarità dei diritti non è riconosciuta nella (natura) ma attribuita (da una volontà )

19 1. Alcuni esseri umani possono non esseri soggetti giuridici Essere umano si manifesta in un corpo (mero aggregato di parti) dignità può essere conferita o tolta in base ad alcune funzionalità 2. Alcuni soggetti di diritto possono non essere umani (animali, piante, ambiente, robots) Gli animali, vegetali, ambiente potrebbero essere considerate soggettività giuridiche in quanto portatori dinteressi (a non soffrire/a vivere ….) indipendentemente dallappartenenza alla specie umana.

20 Che può esserci o meno a seconda del grado di sviluppo raggiunto dallorganismo biologico umano, alle proprietà che manifesta e alle capacità che è in grado di esibire

21 SOLO DOVERI PRIMA FACIE Bilanciabili in base alle circostanze Valori e diritti variabili

22 CONCEZIONE ANTROPOCENTRICA a una CONCEZIONE NON - ANTROPOCENTRICA

23 INTERVENTISMO TECNO-POIETICO Il privilegio della razionalità – autocoscienza – volontà umana porta verso una svalutazione nei confronti di chi non è autonomo ASTENSIONISMO NATURALISTICO Il privilegio degli esseri senzienti a non soffrire (animali) esclude chi non è dotato di sensitività o chi soffre troppo (malati terminali/handicappati) Il privilegio degli esseri viventi in quanto tali esclude gli enti non animati Il privilegio dellambiente come un tutto finisce per dimenticare ed annullare luomo stesso

24 RISCHIO: diritto usato dalluomo contro luomo (in particolare in alcuni momenti della sua esistenza: fasi iniziali, terminali, marginali) RISCHIO: la paura che la minaccia ecologica possa neutralizzare ogni possibilità delluomo rispetto allambiente che lo circonda

25 Possibilità dintendere diversamente il BIODIRITTO (il DIRITTO e la VITA e il loro reciproco rapporto) E la prospettiva di chi ritiene il DIRITTO NON RIDUCIBILE a MERA TECNICA di ORGANIZZAZIONE SOCIALE - IL DIRITTO NON è e non può essere NEUTRALE

26 DIRITTO è chiamato a VEICOLARE – strutturalmente – unETICA MINIMA (non per questo minimalista) condivisibile da parte di tutti gli uomini sul piano della RAZIONALITA PRATICA ETICA INTERNA = ETICA DELLA GIUSTIZIA Significa riconoscere lUGUAGLIANZA (= pari dignità) con il dovere di trattare ogni uomo in quanto tale a prescindere da altre considerazioni estrinseche

27 Si radica nellessere delluomo indipendentemente dal suo esistere ed agire Ogni confine della dignità delluomo non può che essere convenzionale, arbitrario in quanto stabilito soggettivamente dalla volontà e non riconosciuto oggettivamente nella natura

28 LA VITA: Zoé Bios Psyché

29 Zoé Fa riferimento alla VITALITA che si manifesta in tutti gli esseri organici: una sorta di trascendentale attraverso cui percepiamo e poniamo la distinzione tra vita/non vita. In questaccezione il termine vita non conosce plurale: possono esserci più forme di vita ma la Zoé è una soltanto

30 Le lotte ecoilogiste sono a favore non della Zoé ma del Bios ( = delle singole specifiche forme di vita poste a rischio della manipolazione dellambiente)

31 Esprime il VIVENTE nella sua INDIVIDUALITA EMPIRICA, vincolata alla temporalità e destinata a strutturarsi tra mente e corpo. Del BIOS è predicabile la vita e la morte ZOÉ (sorge, non nasce e può anche tornare a risorgere)

32 Né per quel che riguarda la propria vitalità ( Zoé) Nè per quel che riguarda il principio della sua individualità data dalla sua connessione non con il soma ma con la psyché

33 Vincolo ontologico perché in un uomo si possano percepire le qualità emergenti UNITA SUPERIORE ALLA MERA SOMMA DI CELLULE Cfr. olismo - riduzionismo

34 Solo perché il Bios può ricevere unidentità ed un senso che il Bios acquista valore.


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