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Corso sui Lavori Pubblici

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Presentazione sul tema: "Corso sui Lavori Pubblici"— Transcript della presentazione:

1 Corso sui Lavori Pubblici
Ottobre/Novembre 2007 La Valutazione di Impatto Ambientale e le Opere Pubbliche Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli Arch. Deborah Pennestrì 8 novembre 2007

2 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Cosa è? La Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura tecnico-amministrativa di verifica della compatibilità ambientale di un progetto, introdotta a livello europeo con la Direttiva CEE 337/85 e integrata recentemente con la Direttiva 11/97 CE. Rappresenta uno strumento tecnico-scientifico, che consente di: valutare preventivamente gli effetti ambientali che un determinato intervento può causare, approntare tempestivamente tutte le misure necessarie sugli effetti negativi. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

3 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
A cosa è finalizzata? migliorare la trasparenza delle decisioni pubbliche consentendo di definire un bilancio beneficio-danno, inteso non solo sotto il profilo ecologico-ambientale, ma anche sotto quello economico-sociale, finalizzato alla gestione ottimale delle risorse; realizzare la sostenibilità verificando per singolo progetto il suo inserimento ottimale nell'ambiente e realizzando la migliore mediazione tra esigenze funzionali di progetto ed impatto sull'ambiente; prevenire il danno ambientale, affermando il passaggio, da un sistema di ripristino (a valle) del danno ambientale, ad un sistema di previsione-prevenzione (a monte) degli impatti ambientali nella gestione del territorio e delle risorse naturali; favorire la partecipazione di tutti gli attori sociali facendosi garante della condivisione delle scelte pubbliche. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

4 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Normativa Europea Direttiva 85/337/CEE: è la direttiva di riferimento in materia di V.I.A.; Elenco di opere da sottoporre a VIA: -allegato I: opere per le quali la VIA è obbligatoria in tutta la Comunità, -allegato II: elenco dei progetti per i quali gli stati membri devono stabilire delle soglie di applicabilità. Direttiva 97/11/CE: (modifica la direttiva337/85/CEE) amplia gli elenchi dei progetti da sottoporre a VIA. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

5 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Normativa Nazionale Legge 8 Luglio 1986, n. 349: è la legge istitutiva del Ministero dell’Ambiente; l’art. 6 riguarda la V.I.A.; D.P.C.M. 10 Agosto 1988, n. 377: regolamenta le pronunce di compatibilità ambientale; D.P.C.M. 27 Dicembre 1988, n. 559: definisce le norme tecniche per la redazione degli studi di impatto e per il giudizio di compatibilità ambientale; DPR 12/4/96, recante: "Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della Legge 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione d'impatto ambientale". D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112: gli artt. 34 e 71 riguardano il conferimento alle Regioni delle funzioni in materia di V.I.A.; 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

6 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Normativa Nazionale DPCM 3 settembre 1999 in tema di VIA Regionale che introduce nuove opere (e ne modifica altre) da sottoporre alla procedura valutativa locale. Il provvedimento modifica gli allegati A e B del DPR 12 aprile 1996 introducendo 12 nuove categorie di opere. Legge 443 del 21 dicembre 2001 – c.d. Legge Obiettivo - definisce una procedura di valutazione e di approvazione dei progetti di infrastrutture e di insediamenti produttivi ritenuti strategici e di preminente interesse nazionale in deroga a quanto previsto attualmente dalla disciplina generale in materia. D.Lgs 190/2002 (attuazione della Legge 443/2001), ha riformato, nel rispetto della vigente normativa europea in materia, le procedure per la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) ed ha introdotto un regime speciale anche in parziale deroga alla legge quadro sui lavori pubblici. D.Min. 1 Aprile 2004, “Linee guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni d’impatto ambientale” (G.U. n. 84 del 9 Aprile 2004) 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

7 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
D.P.R. 12/4/1996 e s.m.i. “Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art.40 comma 1 della legge 22 febbraio 1994 n.146, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale.” LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE ALLEGATO B - ELENCO DELLE TIPOLOGIE PROGETTUALI: ……………………. Progetti di infrastrutture: -progetti di sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione, interessanti superfici superiori ai 40 ha; progetti di sviluppo urbano all’interno di aree urbane esistenti che interessano superfici superiori ai 10 ha; Altri progetti: -campeggi e villaggi turistici di superficie superiore a 5 ha, centri turistici residenziali ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore a mc, o che occupano una superficie superiore ai 20 ha, esclusi quelli ricadenti all’interno dei centri abitati. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

8 8 novembre 2007 Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli
D.P.R. 12/4/1996 “Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art.40 comma 1 della legge 22 febbraio 1994 n.146, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale.” ALLEGATO D ELEMENTI DI VERIFICA 1)Caratteristiche. Le caratteristiche del progetto devono essere prese in considerazione in particolare in rapporto ai seguenti elementi: dimensioni del progetto (superfici, volumi, potenzialità); utilizzazione delle risorse naturali; produzione di rifiuti; inquinamento e disturbi ambientali; rischio di incidenti; impatto sui patrimonio naturale e storico, tenuto conto della destinazione delle zone che possono essere danneggiate (in particolare zone turistiche, urbane o agricole). 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

9 Decreto Legislativo 20 agosto 2002, n. 190
"Attuazione della legge 21 dicembre 2001, n. 443, per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale" …per le grandi opere Procedura di VIA nel Progetto preliminare Il progetto preliminare dovrà evidenziare: le aree impegnate, le relative eventuali fasce di rispetto e le occorrenti misure di salvaguardia; le caratteristiche prestazionali, le specifiche funzionali ed i limiti di spesa dell'infrastruttura da realizzare, ivi compreso il limite di spesa per le eventuali opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale e dovrà includere le infrastrutture ed opere connesse, necessarie alla realizzazione; lo studio di impatto ambientale quando, ai sensi delle disposizioni nazionali o regionali vigenti, l'opera sia soggetta a valutazione di impatto ambientale. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

10 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Per quali opere è prevista? Le opere* soggette a V.I.A. sono numerose e di vario genere: strade, ferrovie, porti, aeroporti, insediamenti industriali, centrali per la produzione di energia elettrica, elettrodotti, oleodotti, gasdotti, ecc. Alcune tipologie di opere sono sottoposte a valutazione in ogni caso, mentre altre lo sono soltanto se superano determinate soglie dimensionali. *Per una più precisa verifica della assoggettabilità di un'opera alla procedura di VIA, è necessario consultare la legge regionale di riferimento. Qualora vi siano dei dubbi sulla assoggettabilità di un'opera alla procedura di VIA, il proponente può richiedere all'autorità competente di effettuare una procedura di verifica detta "screening". 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

11 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
la procedura Fase preliminare e di orientamento, facoltativa per il proponente, volta a recepire orientamenti e informazioni necessarie per la redazione dello studio di impatto ambientale; Esecuzione di uno Studio di Impatto Ambientale; Misure di pubblicità e partecipazione; Fase di valutazione degli studi di impatto ambientale, consistente nella predisposizione del rapporto finale di valutazione di impatto ambientale a seguito di istruttoria da effettuarsi da parte dell’autorità competente; Fase conclusiva della procedura della valutazione d’impatto ambientale in capo all’autorità competente che si chiude con l’espressione del giudizio di compatibilità ambientale. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

12 Lo Studio di Impatto Ambientale
I Quadri di Riferimento Quadro di riferimento Programmatico: fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra l’opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale. 2. Quadro di riferimento progettuale: • fornisce una chiara informazione sui servizi forniti dall’impianto attraverso una schematizzazione e descrizione delle singole attività svolte, comprese le previsioni di sviluppi futuri; • procede ad un bilancio input/output al fine di individuare i prelievi e le emissioni che hanno dirette relazioni con l’ambiente circostante. Obiettivo complessivo di questa fase d’analisi e descrizione dell’opera è individuare e localizzare all’interno dell’impianto la presenza di potenziali fattori causali di impatto descrivendo al contempo le misure mitigative e di prevenzione adottate. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

13 Lo Studio di Impatto Ambientale
I Quadri di Riferimento 3. Quadro di riferimento ambientale. • Atmosfera: qualità dell’aria e caratterizzazione meteoclimatiche; • Ambiente idrico: acque sotterranee e acque superficiali (dolci, salmastre e marine), considerate come componenti, come ambienti e come risorse; • Suolo e sottosuolo: intesi come profilo geologico, geomorfologico e podologico, nel quadro dell’ambiente in esame ed anche come risorse non rinnovabili; • Vegetazione, flora e fauna: formazioni vegetali ed associazioni animali, emergenze più significative, specie protette ed equilibri naturali; • Ecosistemi: complessi di componenti e fattori fisici, chimici e biologici tra loro interagenti ed interdipendenti, che formano un sistema unitario ed identificabile, (quali un lago un bosco, un fiume, il mare) per propria struttura, funzionamento ed evoluzione temporale; • Salute pubblica: situazione epidemiologica della comunità; • Rumore e vibrazione: considerati in rapporto all’ambiente sia naturale che umano; • Paesaggio: aspetti morfologici e culturali del paesaggio, identità delle comunità umane interessate e relativi beni culturali. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

14 Lo Studio di Impatto Ambientale
Cosa contiene? L’indicazione della localizzazione riferita alla incidenza spaziale e territoriale dell’intervento, alla luce delle principali alternative prese in esame, alla incidenza sulle risorse naturali, alla corrispondenza ai piani urbanistici, paesaggistici, territoriali e di settore, agli eventuali vincoli paesaggistici, archeologici, demaniali ed idrogeologici, supportata da adeguata cartografia. La specificazione degli scarichi idrici e delle misure previste per l’osservanza della normativa vigente, nonché le eventuali conseguenti alterazioni della qualità del corpo ricettore finale. La specificazione dei rifiuti solidi e delle relative modalità di smaltimento rapportata alle prescrizioni della normativa vigente in materia. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

15 Lo Studio di Impatto Ambientale
Cosa contiene? La specificazione delle emissioni nell’atmosfera di sostanze inquinanti, rapportata alla normativa vigente, nonché le conseguenti alterazioni della qualità dell’aria anche alla luce delle migliori tecnologie disponibili. La specificazioni delle emissioni sonore prodotte e degli accorgimenti e delle tecniche riduttive del rumore previsti. La descrizione di dispositivi di eliminazione e risarcimento dei danni all’ambiente con riferimento alle scelte progettuali, alle migliori tecniche disponibili ed agli aspetti tecno-economici. -I piani di prevenzione dei danni all’ambiente con riferimento alle fasi di costruzione e gestione. -I piani di monitoraggio ambientale secondo le specificazioni derivanti dalla normativa vigente o da particolari esigenze in relazione alle singole opere. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

16 LA V.I.A. NELLA GESTIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
LA PROGETTAZIONE (D.P.R. 554/1999, Art.15) La progettazione è informata, tra l’altro, a principi di minimizzazione dell’impegno di risorse materiali non rinnovabili e di massimo riutilizzo delle risorse naturali impegnate dall’intervento e di massima manutenibilità, durabilità dei materiali e dei componenti, sostituibilità degli elementi, compatibilità dei materiali ed agevole controllabilità delle prestazioni dell’intervento nel tempo. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

17 D.Lg. 12 Aprile 2006, n°163 (Codice De Lise) Riferimenti ambientali
Nella progettazione - articolata in preliminare, definitivo ed esecutivo - ove la V.I.A., sia richiesta dalla normativa in materia (DPCM e s.m.i.) è obbligatorio, nel preliminare, redigere lo Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.). Nel definitivo, il progettista deve attestare la rispondenza al preliminare con particolare riferimento alla compatibilità ambientale dell’opera. La V.I.A. è vincolante per tutte le fasi riferite alle “grandi opere” elencate nell’apposita Legge Obiettivo. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

18 Documento preliminare all'avvio della progettazione
D.P.R. 554/1999, Art. 15 Deve contenere, tra le altre, anche le seguenti indicazioni: analisi situazione iniziale e possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica; individuazione dei vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto; individuazione degli impatti dell’opera sulle componenti ambientali; 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

19 IL PROGETTO PRELIMINARE
DLgs 163/06 Deve contenere, tra gli altri, anche i seguenti documenti: relazione illustrativa; relazione di compatibilità ambientale ovvero, ove previsto dalle vigenti normative, studio di impatto ambientale; studi necessari per un'adeguata conoscenza del contesto in cui andrà a inserirsi l'opera, corredati da dati bibliografici e/o indagini in sito ed in laboratorio - quali, indicativamente ma non esaustivamente, quelle topografiche, geologiche, geotecniche, idrogeologiche, idrologiche, idrauliche, sismiche, archeologiche e sulle interferenze e relative relazioni e elaborati grafici - atti a pervenire ad una completa caratterizzazione del territorio e dell'ambiente; per le opere soggette a VIA nazionale e comunque, ove richiesto, elementi preliminari dei sistemi di monitoraggio previsti per le singole componenti ambientali impattate (rif. slide 12) 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

20 IL PROGETTO PRELIMINARE
DLgs 163/06 La relazione illustrativa deve contenere anche: - esposizione della fattibilità dell'intervento, documentata attraverso i risultati dello studio di impatto ambientale (ove presente), ed in particolare: - l'esito delle indagini idrologico-idrauliche, geologiche, idrogeologiche e geotecniche, sismiche ed archeologiche; - l'esito degli accertamenti in ordine agli eventuali vincoli di natura storica, artistica, archeologica, paesaggistica o di qualsiasi altra natura interferenti sulle aree interessate; - esito delle valutazioni preliminari sullo stato della qualità dell'ambiente interessato dall'intervento, in assenza (ante-operam) ed in presenza dello stesso (post-operam) e in corso di realizzazione (fase di cantiere); 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

21 RELAZIONE DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE
Deve contenere, tra l’altro: la verifica, anche in relazione all'acquisizione dei necessari pareri amministrativi, di compatibilità dell’intervento con le prescrizioni di eventuali piani paesaggistici, territoriali ed urbanistici sia a carattere generale che settoriale; lo studio sui prevedibili effetti della realizzazione dell’intervento e del suo esercizio sulle componenti ambientali e sulla salute dei cittadini; la illustrazione, in funzione della minimizzazione dell’impatto ambientale, delle ragioni della scelta del sito e della soluzione progettuale prescelta nonché delle possibili alternative localizzative e tipologiche; la determinazione delle misure di compensazione ambientale e degli eventuali interventi di ripristino, riqualificazione e miglioramento ambientale e paesaggistico, con la stima dei relativi costi da inserire nei piani finanziari dei lavori; l’indicazione delle norme di tutela ambientale che si applicano all'intervento e degli eventuali limiti posti dalla normativa di settore per l'esercizio di impianti, nonché l’indicazione dei criteri tecnici che si intendono adottare per assicurarne il rispetto. 8 novembre Prof.ssa Maria Teresa Lucarelli

22 Procedura Ordinaria di Autorizzazione
Comunicazione di inizio Studi Elaborazione del S.I.A. Deposito dello S.I.A. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Ministero per i Beni e le Attività Commerciali Documentazione Completa? NO: Interlocutorio negativo Sì: Istruttoria di V.I.A. Pronuncia di Compatibilità Ambientale Eventuali altri pareri POSITIVA: l’opera si può realizzare NEGATIVA: Possibilità di rimettere la questione al Consiglio dei Ministri Regione/i territorialmente interessate Pubblicazione Informazione del pubblico 90 giorni 30 giorni

23 V.I.A.: La Procedura


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