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IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE

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Presentazione sul tema: "IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE"— Transcript della presentazione:

1 IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE
LA CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO E LA PREVISIONE DEL FABBISOGNO ABITATIVO E DEI SERVIZI IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE

2 Art. 5 I sistemi della Pianificazione Territoriale Urbanistica
il sistema naturalistico ambientale è costituito dall’intero territorio regionale non interessato dagli insediamenti e/o dalle reti dell’armatura urbana ma con gli stessi interagente nei processi di trasformazione, conservazione e riqualificazione territoriale; il sistema insediativo è costituito dagli insediamenti urbani periurbani e diffusi, residenziali, industriali/artigianali, agricolo-produttivi e turistici; il sistema relazionale è costituito dalle reti della viabilità stradale e ferroviaria; dalle reti di distribuzione energetica, dalle comunicazioni, dai porti, aeroporti ed interporti, centri di scambio intermodale.

3 Art. 6 - Modalità di intervento
conservazione: il cui fine è mantenere, ripristinare o restaurare i connotati costitutivi dei sistemi naturalistico ambientali, insediativi e relazionali, ovvero di loro parti o componenti, nonché degli usi compatibili a loro afferenti; trasformazione: il cui fine è l’adeguamento dei sistemi naturalistico-ambientali, insediativi e relazionali, ovvero di loro parti o componenti, mediante l’introduzione di nuove soluzioni funzionali e di forma, purché compatibili con i loro connotati costitutivi e di uso; nuovo impianto: il cui fine è la previsione di ampliamenti e/o di nuove parti dei sistemi insediativi e relazionali, eventualmente mutando le condizioni naturali preesistenti, previa verifica di compatibilità e di coerenza.

4 Art. 6 - Modalità di di uso a)insediativa; b) produttiva;
c) culturale per la crescita sociale dei singoli e delle comunità; d) infrastrutturale, materiale ed immateriale; e) agricola-forestale; f) uso misto.

5 LA CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO
LA LEGGE URBANISTICA REGIONALE: Il Piano strutturale comunale classifica il territorio comunale in urbanizzato, urbanizzabile, agricolo e forestale, individuando le risorse naturali ed antropiche del territorio e le relative criticità

6 CLASSIFICAZIONE E MODALITA’ DI INTERVENTO
CONSERVAZIONE TRASFORMAZIONE URBANIZZATO NUOVO IMPIANTO URBANIZZABILE AGRICOLO - FORESTALE

7 IL TERRITORIO URBANIZZATO
CITTA’ CONSOLIDATA Centro storico Centro urbano Periferia consolidata e la Città pubblica LA CITTA’ DIFFUSA E LE AREE PERIURBANE

8 IL TERRITORIO AGRICOLO FORESTALE (ART.50 LUR)
I Comuni qualificano, attraverso la sistematica definizione degli interventi edilizi ed urbanistici ammessi, le zone agricole del proprio territorio in: aree caratterizzate da una produzione agricola tipica o specializzata; aree di primaria importanza per la funzione agricolo-produttiva, anche in relazione all’estensione, composizione e localizzazione dei terreni; aree che, caratterizzate da preesistenze insediative, sono utilizzabili per l’organizzazione di centri rurali o per lo sviluppo di attività complementari ed integrate con l’attività agricola; aree boscate o da rimboschire; d bis) le aree assoggettate ad usi civici o di proprietà collettiva di natura agricola o silvo-pastorale80 ; aree che per condizione morfologica, ecologica, paesistico-ambientale ed archeologica, non sono suscettibili di insediamento.

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22 IL TERRITORIO URBANIZZABILE LA RESISTENZA ALLA TRASFORMAZIONE
AREE NATURALI PROTETTE AREE AD ELEVATO VALORE PAESAGGISTICO AREE A RISCHIO IDROGEOLOGICO AREE AD ELEVATO VALORE AGRICOLO AREE MORFOLOGICAMENTE INADATTE

23 IL TERRITORIO URBANIZZABILE LA POTENZIALITA’ ALLA TRASFORMAZIONE
ACCESSIBILITA’ PRESENZA DI URBANIZZAZIONI PRIMARIE CONTENUTI COSTI DI COSTRUZIONE

24 CAPACITA’ INSEDIATIVA TEORICA E FABBISOGNO DI ABITAZIONI E SERVIZI
Il concetto di Carryng capacity e la capacità insediativa teorica Gli standard urbanistici La produzione edilizia ed il fabbisogno abitativo Il fabbisogno di servizi ed infrastrutture

25 CAPACITÀ INSEDIATIVA DEL TERRITORIO COMUNALE
La capacità di carico (carrying capacity) degli ecosistemi può essere definita come la capacità naturale che un ecosistema possiede di produrre in maniera stabile le risorse necessarie alle specie viventi che lo popolano, senza rischi per la sopravvivenza. Applicato agli insediamenti umani la Capacità di carico definisce la quantità di popolazione insediabile in un determinato territorio calcolata in base alla disponibilità delle risorse ambientali basilari (suolo, acqua, aria), ai servizi disponibili per tale popolazione ed alla presenza di rischi ambientali. Le variabili da considerare sono: suoli urbanizzabili (secondo i criteri definiti in precedenza); disponibilità di acqua (consumi di acqua potabile e massima capacità erogativa); capacità di smaltimento dei rifiuti solidi; capacità di depurazione delle acque; disponibilità di servizi pubblici (parcheggi, salute, verde, ecc…).

26 Ai fini dell’esercitazione per il calcolo della capacità insediativa sarà sufficiente assegnare un indice teorico medio di edificabilità alle aree urbanizzabili onde ottenere il Volume teorico massimo edificabile; quest’ultimo sarà diviso per il valore unitario pro capite (circa mc per ab.)

27 PREVISIONE DEI FABBISOGNI ABITATIVI E DEI SERVIZI
IL FABBISOGNO ABITATIVO

28 Analisi del fabbisogno arretrato al 2001.
Calcolo dell’indice di affollamento relativo alle famiglie per numero di componenti ed alle abitazioni per numero di stanze. A tale proposito si potrà consultare il sito del Censimento generale della popolazione e delle abitazioni dell’ISTAT, ovvero, . Una volta sulla pagina procedere: selezionare Territorio / provincia di interesse per ripartizione comunale; selezionare: oggetto-qualsiasi; classificazione-numero di stanze Le tre tavole visualizzate consentono di valutare la distribuzione della popolazione all’interno delle abitazioni distinte per numero di stanze. Per ogni tipologia di alloggio (1,2,…. Stanze) si calcola l’indice di affollamento e lo si raffronta con l’indice di affollamento medio (abitanti totali / numero di stanze occupate). Tutte le situazioni che presentano un indice > della media possono considerarsi condizioni di fabbisogno abitativo. Quest’ultimo, per ogni tipologia di alloggio viene calcolato come la quantità di stanze necessarie per portare l’indice di affollamento di quella tipologia di alloggio allo stesso livello dell’indice medio.

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31 Valutazione del fabbisogno al 2011.
Il valore al 2001 va aggiornato al 2011 secondo i primi dati del Censimento 2011 forniti dall’Istat nel sito: . Il sito fornisce i dati provvisori comunali su popolazione residente, famiglie e abitazioni nel complesso (occupate e non). Per la stima del fabbisogno al 2011 si calcolerà l’incremento dei nuclei familiari e del numero di abitazioni e stanze necessarie per alloggiarle; il valore delle stanze così ottenuto si sommerà al fabbisogno di stanze al 2001 per ottenere il deficit complessivo al 2011. A questo punto possiamo calcolare l’incremento delle stanze occupate nel decennio per sottrazione fra le stanze occupate al 2011 (famiglie (abitazioni) per n° medio di stanze ad abitazione) e le stanze occupate al Questo incremento va sottratto al deficit complessivo ed il valore ottenuto rappresenta il Fabbisogno al 2011.

32 Valutazione del fabbisogno aggiuntivo al 2020.
Calcolo della % di incremento delle famiglie e della popolazione nel periodo Stima della % di incremento delle famiglie e della popolazione nel periodo Stima del fabbisogno aggiuntivo, ovvero delle stanze necessarie per alloggiare la nuova popolazione prevista, applicando l’indice di affollamento di progetto. Calcolo del FABBISOGNO TOTALE come somma del fabbisogno aggiuntivo al 2020 e di quello arretrato al 2001 e definizione delle quote ripartite fra nuove abitazioni e recupero del patrimonio edilizio esistente.

33 1. CALCOLO DEL FABBISOGNO ARRETRATO AL 2001 Indice di coabitazione
ALLEGATO: SCHEMA DI CALCOLO DEL FABBISOGNO ABITATIVO 1. CALCOLO DEL FABBISOGNO ARRETRATO AL 2001 Occup Non occ Tot Famiglie Popolazione compXfam Abitazioni 4.480 1.747 6.227 4.493 13.119 2,92 Stanze 19.629 6.748 26.377 %ab 71,94 28,06 100,00 % St 74,42 25,58 St per ab 4,38 3,86 4,24 Tabella abitazioni per n° di stanze e famiglie per componenti Numero di stanze 1ST 2ST 3ST 4ST 5ST 6+ST TOTALE 26 228 727 1.601 1.258 640 729 1.606 1.262 642 Componenti 47 456 1.859 4.613 4.059 2.035 13.069 2.181 6.404 6.290 4.272 Indice aff 1,81 1,00 0,85 0,72 0,65 0,48 0,67 Standard medio 71 685 2792 6929 Fabbisogno 2001 45 229 611 525 A 1.409 Indice di coabitazione 1,0029

34 3.210 6.328 Fabbisogno 2011 3.118 FABBISOGNO DI PROGETTO
2. CALCOLO DEL FABBISOGNO ARRETRATO AL 2011 Pop Famiglie Abit Stanze Abit tot Diff. 2001 301 695 693 2.772 5.416 B Somma A+B 4.181 Pop res media Ab. Occ St occ. 13.420 5.188 2,59 5.173 20.692 St.occ '11 St. occ '01 Differ. Fabbisogno 2011 19.629 1.063 3.118 3. CALCOLO DEL FABBISOGNO AGGIUNTIVO AL 2021 2011 2001 diff v.a. diff% incr. fam 2021 fam media 4.493 15,47 803 5.991 Popolazione 13.119 2,29 308 13.728 FABBISOGNO DI PREVISIONE AL 2021 3.210 FABBISOGNO DI PROGETTO 6.328

35 Fabbisogno di servizi Verifica degli Standard di servizi di quartiere secondo le voci previste dal DM. 1444/1968 e calcolo del fabbisogno arretrato, ovvero: superfici esistenti per verde, parcheggi, servizi generali ed istruzione; superfici standard richieste (popolazione prevista al 2020 per standard); il fabbisogno è dato dalla differenza fra superficie esistente e standard richiesto.

36 IL DOCUMENTO PRELIMINARE
Il disegno infrastrutturale Le aree di tutela e conservazione Le aree di trasformazione e riqualificazione urbana Le aree di nuovo impianto


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