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Facoltà di Ingegneria di Modena ANALISI E SVILUPPO DI TECNICHE PER

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Presentazione sul tema: "Facoltà di Ingegneria di Modena ANALISI E SVILUPPO DI TECNICHE PER"— Transcript della presentazione:

1 Facoltà di Ingegneria di Modena ANALISI E SVILUPPO DI TECNICHE PER
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Ingegneria di Modena  Corso di Laurea in Ingegneria Informatica ANNOTAZIONE LESSICALE AUTOMATICA DI SCHEMI IN SISTEMI DI INTEGRAZIONE DEI DATI: ANALISI E SVILUPPO DI TECNICHE PER NOMI COMPOSTI Relatore: Chiar.mo Prof. Sonia Bergamaschi   Correlatore: Dott. Ing. Serena Sorrentino Candidato: Elena Parmiggiani     Anno Accademico 2007/2008

2 Outline Introduzione I termini composti Stato dell’arte:
metodi basati su corpora metodi basati sulla semantica L’algoritmo realizzato L’analisi dei risultati Conclusioni e sviluppi futuri

3 Introduzione (1/2) MOMIS (www.dbgroup.unimo.it)
A causa del rapido sviluppo del web, si è via via reso sempre più necessario interrogare sorgenti dati estremamente eterogenee importanza di integrare tali risorse MOMIS ( (Mediator EnvirOment for Multiple Information Sources) Sistema di Integrazione Intelligente delle Informazioni che estrae in modo semi-automatico i dati provenienti da documenti strutturati e semi-strutturati e ne realizza una fusione intelligente

4 SCOPO  RISOLUZIONE DEI TERMINI COMPOSTI
Introduzione (2/2) All'interno di MOMIS, il meccanismo di annotazione semantica associa a ciascun termine della sorgente uno o più significati, rispetto all’ontologia lessicale WordNet PROBLEMA  Questo meccanismo non permette di annotare i TERMINI COMPOSTI eventualmente presenti nella sorgente, se non presenti all’interno del database lessicale SCOPO  RISOLUZIONE DEI TERMINI COMPOSTI

5 (termine modificante)
I termini composti Termini composti = sequenze di due o più parole, separate da spazio bianco, che abbiano uno o più significati se considerate insieme Esempio: dato il termine composto UniversityMember: 1) Fase di RISOLUZIONE 2) Fase di RICERCA DELLE RELAZIONI University member IS A member (PART) OF university university member Modifier term (termine modificante) Head term (termine principale)

6 Stato dell’arte (1/2) Dagli anni ’70-’80 sono stati proposti numerosi algoritmi per risolvere e disambiguare termini composti  possono essere distinti in base al tipo di informazioni utilizzate 1) METODI STATISTICI BASATI SU GRANDI CORPORA (raccolte di documenti o articoli): Calcolano la probabilità di trovare un composto in un determinato corpus. Dipendono da: Contesto nel quale il composto si trova; Composti precedentemente analizzati e risolti PROBLEMI: dipendenza dal dominio di applicazione + necessità di raccogliere molte informazioni

7 Stato dell’arte (2/2) 2) METODI BASATI SULLA SEMANTICA:
Utilizzano soltanto: Contenuto lessicale; Informazione semantica. Cercano la MUTUA POSIZIONE dei membri del composto all’interno di una ricca ONTOLOGIA LESSICALE come WordNet; Da questa deducono la relazione che intercorre tra i due membri; Li classificano al fine di poter interpretare rapidamente anche tutti i termini composti simili. Ad esempio: - l’algoritmo di Vanderwende - le 20 relazioni di Barker e Szpakowicz - l’utilizzo della gerarchia medica MeSH - l’algoritmo di Fan, Barker e Porter

8 L’algoritmo realizzato (1/2)
Dalle ricerche passate è possibile elaborare un algoritmo in Java per la RISOLUZIONE dei termini composti che: richieda il minimo delle risorse possibili; sia il più possibile portabile; sia indipendente dal contesto di utilizzo. STRUMENTI UTILIZZATI: WordNet; librerie Java per interfacciarsi con WordNet  librerie Java per il parsing di sorgenti XML; DB MySQL per l’analisi dei risultati. JavaWordNetLibrary (JWNL) (sviluppata presso la Princeton University come WordNet)

9 L’algoritmo realizzato (2/2)
STRUTTURA DELL’ALGORITMO: 1) ESTRAZIONE DEI PATTERN CHE POSSONO COSTITUIRE TERMINI COMPOSTI 2) FASE DI PULITURA DEL COMPOSTO:  rimozione di eventuali - trattini (university_member) - underscore (university_member) - camel case (UniversityMember) Termine composto da risolvere (university member) 3) DISTINZIONE DI TERMINE PRINCIPALE E TERMINE/I MODIFICANTE/I A) Se il valore di un termine composto contiene il nome della classe cui appartiene, allora quello è il termine modificante; B) Membri considerati 2 a 2  se NOME + AGGETTIVO  nome = termine principale, aggettivo = termine modificante; C) Se sono TUTTI NOMI  il termine principale è più a destra (valido solo per l’inglese); 4) ALBERO DI IPERNIMI  ricerca del MINIMO TERMINE GENITORE IN COMUNE ai due membri nella gerarchia di WordNet seguendo le sole relazioni di tipo IS A

10 I risultati (1/4) expiration date, family description  distinzione di termine principale e midificatore (soluzione di default) + albero di ipernimia; family name  distinzione di termine principale e modificatore da altre informazioni. Non necessita di albero di ipernimia; first name  già presente in WordNet, reperimento della glossa; is available  is non è né nome né aggettivo e il composto non può essere disambiguato (tutti i campi della tupla settati a NULL).

11 I risultati (2/4) Calcolo di precision e recall per ognuna delle 6 sorgenti XML analizzate:

12 I risultati (3/4) Analisi dettagliata delle risposte non date e delle risposte errate:

13 I risultati (4/4) I risultati ottenuti, per quanto richiesto dall’algoritmo, sono pienamente soddisfacenti. 77% in media di risposte date dal sistema, di cui il 93% circa corrette; del restante 23%: - il 59% conteneva almeno un membro non in WordNet, per esempio a causa di: abbreviazioni non riconosciute da WordNet (es: enum parameter); sigle come fk, pk (indicazione di foreign o primary key), xrd, etc…; articoli o altre funzioni grammaticali non contenute in WordNet. - il 41% dovuto ad errori casuali, per esempio a causa di: problemi di sincronizzazione con il DB MySQL; problemi imprevedibili in fase di parsing di sorgenti XML di grandi dimensioni.

14 Conclusioni e sviluppi futuri (1/2)
Il lavoro svolto per questa tesi ha consentito di realizzare un programma Java per la risoluzione dei termini composti all'interno di documenti strutturati e semi-strutturati. Gli eventuali errori in fase di risoluzione o le mancate risposte da parte del sistema sono in larga parte dovute a mancanze di WordNet. Il database lessicale, purtroppo, presenta alcuni difetti, le cui conseguenze sono: valore della recall più basso rispetto alla precision; mancato reperimento del più grande termine figlio in comune ai due membri del composto all’interno della gerarchia di WordNet che ne contenga l’informazione.

15 Conclusioni e sviluppi futuri (2/2)
I punti sui quali sarebbe interessante focalizzarsi al fine di realizzare un metodo sempre migliore per la risoluzione e la disambiguazione di termini composti: A) ricerca e utilizzo di RISORSE MIGLIORI E PIU’ APPROFONDITE del solo database lessicale WordNet, che NON fornisce relazioni altamente specifiche, ad esempio: tesauri, tassonomie di settore tecnico, etc…; B) possibilità di SINTETIZZARE IL SIGNIFICATO DEL COMPOSTO con un termine singolo, AD ESEMPIO  più grande termine figlio in comune ai due membri, in modo da realizzare appieno la fase di DISAMBIGUAZIONE (ovvero l'assegnazione di un significato univoco) dei termini composti; C) IDENTIFICAZIONE E SUDDIVISIONE DEI MODIFICATORI per composti di più di due termini e riconoscimento delle mutue relazioni.

16 Grazie per l’attenzione


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