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PubblicatoRodolfo Di giacomo Modificato 11 anni fa
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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Facoltà di Ingegneria – Sede di Modena Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Progetto e realizzazione di tecniche di Object Fusion nel sistema MOMIS Relatore Chiar. mo Prof. Sonia Bergamaschi Tesi di Laurea di Micol Ferrari Correlatore Dott. Ing. Domenico Beneventano Controrelatore Chiar. mo Prof. Flavio Bonfatti
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Il sistema MOMIS Conflitti Intensionali: gli stessi concetti, in sorgenti differenti, vengono modellati in modo diverso. Conflitti Estensionali: dovuti alla sovrapposizione delle estensioni delle classi.
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Le attività del Query Manager Definizione del Query Plan: la query posta in termini globali viene ricondotta agli schemi locali. Viene generato anche il plan, che contiene le informazioni per generare le query locali e per ricostruire la risposta globale. Esecuzione della Query: i risultati ottenuti dalle query locali, vengono ricomposti, per presentare allutente una risposta globale integrata.
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LObject Fusion UNIONE FUSIONE Duplicazione dellinformazione Incompletezza della risposta Correttezza della risposta Completezza della risposta Minimalità della risposta JOIN
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Il problema dellObject Fusion Sulla base di quali informazioni il mediatore può riconoscere le informazioni facenti riferimento alla medesima entità del mondo reale e fonderle? E necessario realizzare unopportuna identificazione degli oggetti gestiti. I sistemi mediatori non sono proprietari degli oggetti presenti nei database da integrare, ma ne costituiscono una vista globale.
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Reperimento della conoscenza Relazioni di SYN Int, BT Int, NT Int tra termini contenute nel Common Thesaurus Mapping Table Assiomi estensionali: SYN Ext, BT Ext, NT Ext, DISJ Ext Chiavi (primarie e candidate) locali
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Le Regole di join Definite su coppie di classi locali appartenenti ad una medesima classe globale Chiavi semanticamente omogenee Chiavi semanticamente disomogenee Assenza di chiavi Sono una serie di criteri che permettono al sistema mediatore di identificare in modo semi-automatico le istanze della medesima entità del mondo reale, e di stabilire su quali attributi effettuare il join.
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Esempio CS.Student NT Ext UNI.School_Member UNI.School_Member SYN Ext TP.Student University _Person UNI.Schoo l_Member UNI.Resea rch_Staff CS.CS_ Person CS. Student CS. Professor TP. Student name first_name and last_name name studcode null studcode year null year null
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Intervento del progettista Scelta di attributi di join semanticamente omogenei. Scelta degli attributi identificativi ed inserimento di una tabella che esplicita il matching tra i valori assunti da questi campi. La fusione avviene passando attraverso un join intermedio.
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Il join indiretto
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Strutture dati Join Map: mappa di join che indica per una coppia di classi locali sulla base di quali attributi realizzare il join Join Table: tabella che raccoglie tutte le Join Map, ottenute combinando a due a due le classi locali che costituiscono una data classe globale
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Il modulo software joinMap E inserito in SI-Designer. Realizza lestrazione automatica delle Join Map, implementando le Regole di join. Agevola lintervento del progettista mediante uninterfaccia grafica. E stato sviluppato in Java (4000 righe di codice).
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