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Le determinanti dello sviluppo locale Fabio Sforzi Università di Parma Cammarata - 10 dicembre 2010 « Lo sviluppo socio-economico della Montagna »

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Presentazione sul tema: "Le determinanti dello sviluppo locale Fabio Sforzi Università di Parma Cammarata - 10 dicembre 2010 « Lo sviluppo socio-economico della Montagna »"— Transcript della presentazione:

1 Le determinanti dello sviluppo locale Fabio Sforzi Università di Parma Cammarata - 10 dicembre 2010 « Lo sviluppo socio-economico della Montagna »

2 22 Sommario - Perché è importante lo sviluppo locale - Che cosè lo sviluppo locale - Che cosè il « locale » - Le determinanti dello sviluppo locale - La molteplicità dei sentieri di sviluppo locale - Le politiche per lo sviluppo locale

3 33 Perché è importante lo sviluppo locale Perché si occupa di ciò che accade nei luoghi (alle persone e alle imprese – alleconomia – che li costituiscono) e del modo in cui leconomia di ciascun luogo contribuisce alleconomia nazionale e alla sua crescita..

4 44 Perché è importante lo sviluppo locale Quindi il luogo è lunità danalisi dello sviluppo locale.

5 55 Perché è importante lo sviluppo locale Lo sviluppo economico si occupa di ciò che accade nel mondo … … e adopera gli stati-nazione come unità di analisi.

6 66 Perché è importante lo sviluppo locale È indifferente a ciò che accade nei luoghi [«di vita», dove si svolge la vita quotidiana delle persone, compresa le attività produttive che esse svolgono] e al modo in cui ciascun luogo – attraverso la sua economia – contribuisce alleconomia nazionale e alla sua crescita.

7 77 Perché è importante lo sviluppo locale Ciò che accade in un luogo è importante sia per chi vi abita/lavora sia per leconomia del territorio – regione, stato- nazione – che lo comprende (il suo contesto territoriale e istituzionale).

8 88 Perché è importante lo sviluppo locale Si potrebbe perfino aggiungere che vi sono determinati luoghi che sono importanti – oltre che per leconomia della regione, dello stato-nazione dove essi si collocano – anche per leconomia mondiale.

9 99 Perché è importante lo sviluppo locale Ci siamo mai domandati che cosa succederebbe se Silicon Valley entrasse in una crisi irreversibile? Quali effetti ricadrebbero sugli altri luoghi la cui economia e vita degli abitanti/lavoratori dipende (direttamente o indirettamente) da quella di Silicon Valley? E di quanto si arresterebbe il progresso tecnico mondiale?

10 10 Perché è importante lo sviluppo locale Gli effetti di questa crisi sarebbe certamente importante per la popolazione/imprese che vive/operano a Silicon Valley; in una parola, per leconomia locale. Ma cè da chiedersi se non sarebbe ancora più importante per le ricadute sulleconomia mondiale..

11 11 Perché è importante lo sviluppo locale Queste affermazioni richiedono una risposta alla seguente domanda: «Quanto è importante leconomia di un determinato luogo per leconomia della regione o dello stato- nazione?»

12 12 Perché è importante lo sviluppo locale Se essa è poco importante, può succedere che le istituzioni nazionali se ne disinteressino. Si usa dire che il problema è locale, cioè «circoscritto». Viceversa, se è molto importante, se ne occupano eccome! Si usa dire che il problema è di rilevanza nazionale.

13 13 Perché è importante lo sviluppo locale Ma la consapevolezza che leconomia di numerosi luoghi ha una rilevanza nazionale non è così diffusa come si potrebbe pensare.

14 14 Perché è importante lo sviluppo locale Vi sono luoghi determinanti per leconomia nazionale che sono trascurati quando si trovano in difficoltà, e le famiglie - imprese - istituzioni vengono lasciate a se stesse; cioè devono trovare da sole la soluzione alla crisi. Come se la loro economia fosse ininfluente per leconomia nazionale.

15 15 Perché è importante lo sviluppo locale Ora, come si rimedia a questo stato di cose? Cioè, che cosa si può fare per cambiare questo approccio aggregato alleconomia nazionale che porta allindifferenza o alla sottovalutazione dellimportanza dei singoli luoghi – delle singole economie locali – per leconomia nazionale?

16 16 Perché è importante lo sviluppo locale Questa domanda ha avuto una risposta: - in campo economico sviluppo locale. - in campo politico decentramento istituzionale. Possiamo affermare che lo sviluppo locale ha origini: - sia nella teoria; - sia nella pratica.

17 17 Che cos è lo sviluppo locale - Una teoria … un modo di interpretare lo sviluppo economico. - Una politica … un modo per promuovere lo sviluppo economico. # Il problema delle origini dello sviluppo locale.

18 18 Lo sviluppo locale come « politica » Tre dimensioni dello sviluppo locale: 1. Endogeneità 2. Territorialità 3. Istituzionale

19 19 Lo sviluppo locale come « politica » 1.Endogeneità Esistenza di un potenziale di risorse locali, materiali immateriali, che possono essere utilizzate e valorizzate. [ ambiente cognitivo ]

20 20 Lo sviluppo locale come « politica » 2.Territorialità Al di là dei dati fisici, indica gli attori che costruiscono – attraverso le iniziative che assumono, e per le interazioni fra loro – uno spazio di azione in cui le relazioni sono più dense e produttive di quelle al di fuori di tale spazio. [ spazio di relazioni ]

21 21 Lo sviluppo locale come « politica » 3.Istituzionale Il riferimento alle istituzioni significa che lo sviluppo locale dipende anche dal risultato dellinsieme delle interrelazioni, fondate a partire dai valori, e dalle organizzazioni. [ sistema di valori ]

22 22 Lo sviluppo locale come « politica » Lo sviluppo locale è … … lincontro tra potenzialità localizzate – finora inesplorate – e iniziative intenzionali (cioè, attuate di proposito), proattive (cioè, per facilitare il verificarsi di un accadimento possibile) o anche volontariste (cioè, la possibilità di agire sulla realtà, per cambiarla, fondata sulla forza di volontà) attuate da attori sia pubblici che privati.

23 23 Lo sviluppo locale come « politica » Iniziative, quali: - valorizzazione delle risorse locali; - aumento della specializzazione e della diversificazione produttiva; - promozione e attrazione di nuove imprese (imprenditorialità); - impulso alla cooperazione e al partenariato tra imprese;

24 24 Lo sviluppo locale come « politica » (continua): - organizzazione di reti tra agenti pubblici e privati per aumentare la produttività del sistema economico locale e per integrare e diffondere innovazioni … … e, inoltre, il collegamento tra imprese e centri scientifici e tecnologici per migliorare la competitività;

25 25 Lo sviluppo locale come « politica » (continua): - implementazione e sviluppo di strumenti finanziari, tra gli altri, per soddisfare le esigenze e i limiti specifici delle micro e piccole imprese;

26 26 Lo sviluppo locale come « politica » (continua): - rinnovamento e espansione delle infrastrutture sia in termini fisici (rete stradale, approvvigionamento idrico, elettricità, rete telefonica, Internet) sia in termini di servizi (istituzionali, agenzie di sostegno tecnico, di formazione ecc.) che possono arrivare a comprendere la fornitura di terreni per realizzare aree industriali attrezzate.

27 27 Lo sviluppo locale come « teoria » Lo sviluppo locale è … … un modo di interpretare il cambiamento economico. Lo sviluppo si forma in un luogo attraverso il modo in cui la comunità locale si specializza – nel corso del tempo – in una determinata industria. È un processo di causazione cumulativa.

28 28 Lo sviluppo locale come « teoria » La comunità locale si specializza … … nella produzione di una certa classe di beni (o di servizi) che soddisfano bisogni (o desideri) di gruppi di consumatori che si trovano al di fuori del mercato locale, sparsi nel «resto del mondo»: nei mercati regionale, nazionale, mondiale. Una comunità locale che si specializza vs. unindustria che si localizza.

29 29 Lo sviluppo locale come « teoria » Lo sviluppo è un processo non equilibrato con riguardo sia al territorio sia al tempo: - poiché si forma in alcuni luoghi, ma non in altri; - in alcuni luoghi si forma prima e in altri dopo; - mentre in altri tarda a formarsi o non si forma affatto.

30 30 Lo sviluppo locale come « teoria » E nei luoghi dove si forma, lo sviluppo può imboccare una molteplicità di sentieri, in relazione al modo in cui famiglie - imprese - istituzioni si compenetrano localmente e interagiscono col «resto del mondo», alle diverse scale in cui si manifestano opportunità e vincoli di natura sociale - economica - politica.

31 31 Lo sviluppo locale come « teoria » In questo processo di cambiamento talvolta hanno un ruolo determinante le istituzioni (politiche e sociali; pubbliche e private; locali e extra-locali: intermedie e centrali … europee e mondiali) così che conviene considerare le istituzioni come un fattore distinto di sviluppo, insieme alle imprese e al mercato..

32 32 Lo sviluppo locale come « teoria » Le istituzioni extra-locali assumono un ruolo di primaria importanza quando si tratta di promuovere azioni collettive per favorire lavvio di processi di sviluppo nei luoghi che non vi riescono da soli, con le sole forze locali. È così che i luoghi (di vita) si configurano come unità danalisi e dintervento per le politiche volte a promuovere il cambiamento economico..

33 33 Lo sviluppo locale come « teoria » La causa fondamentale dello sviluppo locale sono le capacità umane. … o meglio: laccrescimento e la specializzazione delle capacità umane. Che cosa sono le capacità umane?

34 34 Lo sviluppo locale come « teoria » Le capacità umane sono costituite da tutto quellinsieme di abilità necessarie allo svolgimento di unattività produttiva: dalle competenze professionali allabilità negli affari (imprenditorialità). Esse contribuiscono allefficienza produttiva delle persone, e quindi delle imprese e delle industrie nelle quali le persone lavorano..

35 35 Lo sviluppo locale come « teoria » Alcune di queste capacità sono di ordine generale, cioè sono comuni a tutte le occupazioni, e quindi appartengono a tutte le attività produttive. Altre, invece, sono specializzate, cioè sono caratteristiche di unoccupazione specifica, e quindi appartengono a una determinata industria.

36 36 Lo sviluppo locale come « teoria » Le capacità umane tipo professionale possono essere di natura: - tecnica; - commerciale; - organizzativa.

37 37 Lo sviluppo locale come « teoria » Le capacità umane relative alla conduzione degli affari riguardano: - la capacità imprenditoriale, - labitudine alla cooperazione; - la conoscenza dei mercati.

38 38 Lo sviluppo locale come « teoria » Le capacità umane « sono un mezzo di produzione altrettanto importante quanto ogni altra specie di capitale » [A. Marshall]. Il loro sviluppo è determinante per lo sviluppo economico..

39 39 Lo sviluppo locale come « teoria » Questa affermazione consegue dal ruolo che Marshall assegna alle conoscenze nellambito dei fattori della produzione, e dal rapporto che egli stabilisce tra conoscenze e organizzazione, quando dichiara che lorganizzazione aiuta le conoscenze. « Il sapere è la più potente macchina di produzione che luomo ha a disposizione » [A. Marshall].

40 40 Lo sviluppo locale come « teoria » Tuttavia, si tratta di un aiuto che varia in relazione alle diverse forme che lorganizzazione della produzione assume nei diversi luoghi (di vita) in un determinato tempo. - es. luoghi di grande impresa vs. luoghi di micro- piccola impresa; - es. gli anni 70 vs. lattuale decennio.

41 41 Lo sviluppo locale come « teoria » Come si formano le capacità umane? Attraverso: - listruzione; - il lavoro. In particolare, è il lavoro – secondo Marshall « una necessità per la formazione del carattere e, perciò, per il progresso » – che esercita e educa le capacità umane, e che permette il loro sviluppo.

42 42 Lo sviluppo locale come « teoria » « Il cuore della competitività di un paese è costituito dallabilità di innovare, cioè dalla capacità dei suoi abitanti di introdurre nuovi processi produttivi e modificare, adattare, migliorare quelli esistenti » [D. Landes]. « I paesi che non riescono a dare una elevata istruzione di massa alla loro popolazione sono destinati a subire gravi svantaggi competitivi ».

43 43 Lo sviluppo locale come « teoria » Questa capacità innovativa affonda le radici - listruzione - la formazione acquisite attraverso - il sistema scolastico - il lavoro (accumulazione di esperienza).

44 44 Lo sviluppo locale come « teoria » Il principale contributo che le istituzioni possono dare allo sviluppo delle capacità umane è attraverso la produzione di beni pubblici specifici (relativi allistruzione tecnicoscientifica, alla ricerca di base e alla relativa sperimentazione industriale) che accrescono le capacità specializzate.

45 45 Che cosè il « locale » Abbiamo detto che il luogo è lunità di analisi dello sviluppo locale. È ciò che contraddistingue lo sviluppo locale rispetto allo sviluppo economico. Ma come si concettualizza il luogo?

46 46 Che cosè il « locale » Su questo punto vi sono posizioni discordanti: - ritaglio territoriale (cioè unarea territoriale comunque definita); - area territoriale definita da attori istituzionali per implementare una politica; - comunità locale (cioè, un raggruppamento – geograficamente e storicamente determinato – di famiglie - imprese - istituzioni).

47 47 Che cosè il « locale » Ritaglio territoriale È delimitato a partire da una singola caratteristica che ne definisce lidentità, che può essere di natura: - fisico-geografica (un gruppo di località che appartengono a uno stesso bacino orografico); - economica (un gruppo di località integrate attraverso una filiera produttiva);

48 48 Che cosè il « locale » E ancora: - etnico-culturale (un quartiere di immigrati situato in unarea metropolitana); - politico-territoriale (unassociazione di comuni).

49 49 Che cosè il « locale » Area territoriale È delimitata in funzione di uniniziativa di politica economica che ne definisce lidentità. Un esempio sono: - i patti territoriali (un accordo tra soggetti pubblici e privati, i quali individuano una serie di settori e interventi finalizzati a promuovere lo sviluppo locale).

50 50 Che cosè il « locale »

51 51 Che cosè il « locale » È una nozione relativa: - in un paese, «locale» equivale, per esempio, a municipale; - in un altro paese, equivale a regionale.

52 52 Che cosè il « locale » È un problema di scala. I problemi di un quartiere sono locali per il «centro» rappresentato dal potere e dallamministrazione di un comune (sic!). Locale uguale a periferico?

53 53 Che cosè il « locale » È un concetto assoluto: - indipendentemente dal paese nel quale il concetto è adoperato, il «locale» dovrebbe corrispondere a una comunità di persone a base territoriale, cioè geograficamente localizzata.

54 54 Che cosè il « locale » Vi è un consenso ampio – ma non unanime – sul fatto che: il locale è indipendente dalla definizione amministrativa o geografica del territorio … … ciò che conta è il processo di costruzione da parte degli attori: - politico-istituzionali; - socio-economici.

55 55 Che cosè il « locale » Chi sono i soggetti che contano – almeno in via prioritaria – in questi tre differenti modi di concettualizzare il locale?

56 56 Che cosè il « locale » Ritaglio territoriale chiunque

57 57 Che cosè il « locale » Area territoriale gli attori istituzionali interazione tra attori collettivi locali (governi locali, organizzazioni di rappresentanza degli interessi, associazioni) ed extra-locali, identificabili con i diversi livelli istituzionali nei quali si articola uno stato; … ma anche le istituzioni sopra-nazionali: es. lUE). [governance multi-livello]

58 58 Che cosè il « locale » Comunità locale le persone (le famiglie) - le persone, come agenti umani della produzione; - le famiglie, come incubatori di imprenditorialità.

59 59 Che cosè il « locale » Luogo di vita (comunità locale) Un luogo (di vita) è una parte determinata e circoscritta di territorio dove un gruppo umano vive e dove si trovano le attività economiche con cui si guadagna da vivere; stabilisce la maggior parte delle relazioni sociali quotidiane e soddisfa il bisogno di integrazione sociale.

60 60 Che cosè il « locale » Una misurazione soddisfacente dei luoghi (di vita) sono i « sistemi locali del lavoro » (SLL – Istat). Cammarata fa parte del SLL formato dai comuni di: - Cammarata - Casteltermini - San Biagio Platani - San Giovanni Gemini - SantAngelo Muxaro

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62 62 Che cosè il « locale » I luoghi (di vita), cioè i loro confini, mutano nel tempo non solo per il modo in cui famiglie - imprese - istituzioni si compenetrano fra loro, ma anche per il modo in cui lunicità del luogo interagisce dinamicamente con la molteplicità delle realtà «esterne» con le quali esse (famiglie - imprese - istituzioni) sono in relazione: gli ambienti sociali, i mercati, i contesti istituzionali.

63 63 Le determinanti dello sviluppo locale Lelemento essenziale che contraddistingue lo sviluppo locale è costituito dalle capacità di cooperazione e di strategia dei soggetti locali - per produrre beni pubblici che arricchiscano le economie esterne; - per valorizzare beni comuni, come il patrimonio ambientale e storico-artistico. [politica]

64 64 Le determinanti dello sviluppo locale La causa fondamentale dello sviluppo locale sono: - le capacità umane attraverso il cui sviluppo una comunità locale si specializza in una determinata industria. # Le capacità umane si formano nei luoghi di vita (dentro e fuori limpresa) attraverso un processo di accumulazione di conoscenze ed esperienze. [teoria]

65 65 Le determinanti dello sviluppo locale Le capacità umane si esprimono, al meglio, nella - imprenditorialità, che si misura attraverso il - capitale imprenditoriale, concettualizzato come « numero di nuove imprese » ; la sua maggiore o minore presenza è indicativa della maggiore o minore capacità di innovazione di un luogo, cioè della sua socio-economia locale. [teoria]

66 66 Le determinanti dello sviluppo locale Riassumendo: - imprenditorialità, sia come stock sia come tasso di rinnovamento delle imprese locali (capitale imprenditoriale); - conoscenza produttiva accumulata nella popolazione; [teoria – politica]

67 67 Le determinanti dello sviluppo locale E ancora: - capacità di cooperazione dei soggetti locali fra loro e con gli altri soggetti extra-locali; Soggetti locali che sono: - attori istituzionali (politica economica); - soggetti economici (cooperazione tra imprese). [teoria – politica]

68 68 Le politiche per promuovere lo sviluppo locale Priorità: - orientate a / far leva su la popolazione (capacità umane); Scopo: - favorire limprenditorialità (es. incubatori di impresa); - lacquisizione e il miglioramento di conoscenze produttive (es. trasferimento tecnologico).

69 69 Le politiche per promuovere lo sviluppo locale

70 70 Le politiche per promuovere lo sviluppo locale

71 71 Molteplicità dei sentieri di sviluppo locale I sentieri di sviluppo locale sono molteplici. Si può affermare che sono tanto numerosi quante sono le possibilità di combinazioni (e di interazione dinamica), in un dato tempo e in un dato luogo, tra: - organizzazione; - conoscenze; - istituzioni.

72 72 Molteplicità dei sentieri di sviluppo locale E cioè: - organizzazione: differenziazione e integrazione delle funzioni (produttive e commerciali) fra reti di imprese indipendenti e fra imprese a rete, e i relativi mercati; - conoscenze: sapere produttivo specifico del luogo (conoscenze contestuali) e sapere produttivo scientifico-tecnico (conoscenze codificate);

73 73 Molteplicità dei sentieri di sviluppo locale … e: - istituzioni: azioni politiche intraprese da istituzioni interne ed esterne al luogo, che incidono sulla formazione e sullo sviluppo delle capacità umane e sul sistema di valori.

74 74 Grazie per lattenzione … FINE

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77 LOS DISTRITOS INDUSTRIALES EN ESPAÑA E ITALIA - 2001

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