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PubblicatoFilberto Gentile Modificato 11 anni fa
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SVILUPPO ED IMPLEMENTAZIONE SU DSP DI UN DEMODULATORE NUMERICO IN BANDA BASE
Tesi di laurea triennale in ingegneria delle telecomunicazioni Stefano de Fabris
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Introduzione al problema
Il maggiore problema nello sviluppo di un sistema di telecomunicazione ad uso di un satellite di tipo Cubesat sta nella piccolissima potenza da impiegare per la trasmissione dei dati
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Introduzione al problema
Un ulteriore problema sta nelle dimensioni massime dell’apparato di antenna che deve essere montato sul satellite
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Ovvero poco più di un milionesimo di un miliardesimo di watt
Un esempio concreto Vista la dimensione del satellite, la sua orbita, il tipo di antenna impiegato e la potenza utilizzabile si procede a calcolare la potenza del segnale ricevuto a terra: Facendo i dovuti calcoli, considerando l’altezza massima dell’orbita del satellite (500 km), si ottiene che la potenza effettivamente disponibile al ricevitore è di 1,2 * 10^(-15) W (-150dBW circa) Ovvero poco più di un milionesimo di un miliardesimo di watt
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Conseguenze Necessario utilizzare un’antenna di terra particolarmente direttiva Utilizzo di un’alta potenza di trasmissione da Terra verso il satellite Velocità di trasmissione molto bassa e modulazione adeguata
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Vincoli progettuali Utilizzo di un DSP a basso consumo
Utilizzo di una modulazione che risente poco di fading, effetto doppler, rumore
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Scelta della modulazione FSK
La modulazione di tipo FSK (frequency shift keying) permette di soddisfare a tutte queste richieste mediante demodulazione I/Q.
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Soluzione al problema della sincronizzazione
Il demodulatore utilizzato, se da una parte presenta prestazioni ottime, necessita di un sistema che agganci la fase del segnale per permettere il posizionamento corretto delle finestre di integrazione:
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Prima fase dello sviluppo: modello in Matlab
Data la complessità del problema si è dovuto ricorrere ad una serie di simulazioni utilizzando l’ambiente di sviluppo Matlab.
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Prima fase dello sviluppo: modello in Matlab
Lo sviluppo di un modello ha permesso di rilevare aspetti del problema inizialmente ignorati.
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Seconda fase dello sviluppo: scrittura del codice in C
Il problema principale è stato quello di tenere sotto controllo la complessità computazionale dell’algoritmo e sopperire alla mancanza dell’ALU in virgola mobile
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Seconda fase dello sviluppo: scrittura del codice in C
Lo studio maggiore è dovuto avvenire al momento della progettazione del filtro di Butterworth richiesto dal demodulatore asincrono
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Prestazioni Alla fine del lavoro le prestazioni ottenute sono in linea con i risultati di sistemi commerciali simili
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Grazie per la Vostra attenzione
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