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PubblicatoPiero Renzi Modificato 11 anni fa
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Gaio Valerio Catullo Gaio Valerio Catullo proveniva dalla Gallia Cisalpina e nacque precisamente a Verona . nato nell'84 e morto nel 54 a.C., morì alla giovane età di trent'anni, ma non ne si conosce la causa. Trasferitosi nella Capitale, cominciò a frequentare ambienti politici, intellettuali e mondani, conobbe personaggi influenti e conosciuti dell'epoca, infine ebbe contatti ostili con Cesare e Cicerone; con una stretta cerchia d'amici letterati, quali Licinio Calvo ed Elvio Cinna fondò un circolo privato e solidale per stile di vita e tendenze letterarie. Durante il suo soggiorno prolungato a Roma ebbe una relazione travagliata con la sorella del tribuno Clodio, tale Clodia Viene soprannominata nei carmi con lo pseudonimo Lesbia in riferimento alla grandezza della grande poetessa greca d'amore Saffo dell'isola di Lesbo. Lesbia, che aveva una decina d'anni più di Catullo, viene descritta dal suo amante non solo graziosa, ma anche colta, intelligente e spregiudicata. La loro relazione alternava periodi di litigi e di riappacificazioni . Catullo non partecipò mai attivamente alla vita politica, anzi voleva fare della sua poesia un ludus fra amici, una poesia leggera e lontana dagli ideali politici tanto osannati dai letterati del tempo. Ritorna alla mappa
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Godiamo la vita Indice : Viviamo, mia Lesbia, e animiamo
e i mormorii dei vecchi corrucciosi tutti stimiamoli un solo quattrino. Cade ogni giorno il sole, e poi ritorna, per noi, se cade questa breve luce, sarà un' unica notte senza fine. Tu dammi mille baci, e ancora cento, poi altri mille baci, poi di nuovo cento, poi di seguito mille, e ancora cento. Poi quando ne avrem fatte le migliaia, li scompigliamo, a non saperne il numero o che un cattivo non getti il malocchio se sa che qui ci sono tanti baci Indice : Campi semantici Tema della poesia Commento Ritorna alla mappa
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Campi semantici contrapposti
Tristezza : Morte Invidia Buio Gioia: Vita Amore Luce Gioventù: Ragazzi Gioia Baci Vecchiaia: Vecchi Malocchio Invidia Ritorna alla poesia
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Commento : Ritorna alla poesia
La poesia di Catullo esprime due sentimenti ancora oggi molto vissuti, nonostante il poeta sia dell'età dei romani; questi sentimenti sono l'amore e l'invidia. L'amore e l'invidia sono due sentimenti che non “moriranno” mai e che quindi saranno sempre dentro di noi, perché fanno parte dell’ uomo, proprio per questo anche oggi la gente ha gli stessi sentimenti dell’ epoca.
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Tema della poesia Ritorna alla poesia Tema della poesia.
Con questa poesia il poeta vuole abbandonarsi all' amore,quasi chiudersi per difendersi dal malocchio e dall' invidia dei vecchi . In più insiste sul discorso che la vita è breve (breve luce) e quindi va goduta ogni istante. Ritorna alla poesia
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I ragazzi che si amano Indice: Campi semantici Tema della poesia
I ragazzi che si amano si baciano in piedi Contro le porte della notte E i passanti che passano li segnano a dito Ma i ragazzi che si amano Non ci sono per nessuno Ed è la loro ombra soltanto Che trema nella notte Stimolando la rabbia dei passanti La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno Essi sono altrove molto più lontano della notte Molto più in alto del giorno Nell'abbagliante splendore del loro primo amore Indice: Campi semantici Tema della poesia Commento Messaggio Ritorna alla mappa
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Jacques Prevert Ritorna alla mappa
Jacques Prévert nasce nel dipartimento della Hauts-de-Seine. In Bretagna trascorre diversi anni della sua infanzia e le tradizioni popolari bretoni eserciteranno sulla sua opera una grande influenza. Prévert si dimostra fin dalla più giovane età amante della lettura e dello spettacolo. Suoi primi testi risalgono al 1930 quando il poeta li pubblica sulla rivista Bifur, Souvenirs de famille on l'ange gardechiourme (Ricordi di famiglia ossia l'Angelo aguzzino). L'anno seguente sulla rivista Commerce, dove lavora Giuseppe Ungaretti come redattore, esce il Tentative de description d'un diner de tetes à Paris-France (Tentativo di descrizione di un banchetto a Parigi, Francia) e recita in un film di Marc Allégret, Pomme de terre. Nel 1948, cade da una finestra degli uffici della Radio e precipita sul marciapiede dei Champs-Elysées rimanendo in coma per diverse settimane. Ripresosi si trasferisce con la moglie e la figlia a Saint-Paul de Vence, dove rimane fino al il poeta continua a scrivere poesie finchè l’11 aprile 1977 Prévert muore a Omonville-la-Petite, di cancro al polmone destro. Ritorna alla mappa
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Il tema della poesia Ritorna alla poesia
I diversi campi semantici hanno delle parole in comune, perchè hanno le stesse caratteristiche. Essi si dividono in due gruppi collegati a due sensazioni. Da una parte ci sono i campi semantici: amore, giorno e giovani; dall’altra: odio, notte e adulti. I campi semantici del primo gruppo hanno in comune la caratteristica dell'amore, provato dai ragazzi che vivono una giornata piena di luce, cioè una vita felice. I campi semantici del secondo gruppo hanno come protagonisti gli adulti che provano solamente odio e invidia nei confronti dei ragazzi che amano. Quindi il tema della poesia è quello dell’opposizione tra l'amore che provano i ragazzi e l’odio provato dagli adulti. Ritorna alla poesia
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Campi semantici In questa poesia ci sono tre coppie di campi semantici e sono: amore odio giorno notte giovani adulti ragazzi passanti abbagliante ombra ragazzi rabbia passanti rabbia splendore notte amano disprezzo baciare disprezzo giorno baciano risa splendore invidia segnano amano Ritorna alla poesia
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Commento "La poesia esalta l'aspetto totalizzante dell'amore presso i giovani innamorati: niente e nessuno esiste più attorno a loro, poiché essi non appartengono più a questo mondo, ma ad un altro, che vive nell'accecante calore del loro sentimento" . Ciascuno può dunque ritrovare in questa delicata lirica d'amore echi ed immagini della propria adolescenza. Il componimento si regge sulla contrapposizione - espressa senza enfasi ma con gioiosa partecipazione - fra "i ragazzi che si amano", estraniati dal mondo e dimentichi di tutto, e "i passanti" avvolti nella loro banale quotidianità.
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Il messaggio Il messaggio che il poeta vuole dare al lettore è quello della potenza dell'amore che suscita odio, ma soprattutto invidia. I ragazzi che si amano si isolano in un mondo tutto loro che è caratterizzato dalla luce, separato da un mondo che è ricoperto da persone che sanno solo odiare e che quindi odiano le persone che sono innamorate. Ritorna alla poesia
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Biografia: Ritorna alla mappa
Wislawa Szymborska nasce nel 1923 a Kornik. Nel 1931 si trasferisce con la famiglia a Cracovia dove studia Lettere e Sociologia. Da allora fino alla sua recente morte si stabilisce in questa città, da cui si allontana solo per brevi, ma periodici viaggi in Olanda. Partecipa alla vita culturale, collaborando nel dopoguerra alla rivista "Walka" ("Lotta"). La sua prima raccolta di versi è del 1945, Cerco la parola. Ne seguiranno altri come ad esempio: Per questo viviamo del '52, Qualche incidente del '72; nel '73 pubblica una raccolta di prose Letture non obbligatorie, nel 1986 esce un'altra raccolta di poesie, Gente sul ponte. Pubblica la sua ultima raccolta poetica, Dwukropek (Due punti), il 2 novembre Dal 1953 all'81 entra a fare parte nello staff editoriale della rivista "Vita letteraria". Nel 1980 sotto lo pseudonimo di Stancykówna collabora alle riviste "Arka" e "Kultura". Nel 1954 riceve il Premio per la letteratura Città di Cracovia, nel 1991 il Premio Goethe, nel 1995 Premio Herder e la Laurea ad honorem dell'Università di Poznan Adam Mickiewicz, nel 1996 il Premio Nobel per la Letteratura. Muore il 1 febbraio 2012 a Cracovia. Ritorna alla mappa
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L’ amore felice. Indice Ritorna alla mappa
Un amore felice. E' normale? è serio? è utile? Che se ne fa il mondo di due esseri che non vedono il mondo? Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito, i primi qualunque tra un milione, ma convinti che doveva andare così - in premio di che? Di nulla; la luce giunge da nessun luogo - perché proprio su questi e non su altri? Ciò offende la giustizia? Sì. Ciò infrange i princìpi accumulati con cura? Butta giù la morale dal piedistallo?Sì, infrange e butta giù. Guardate i due felici: se almeno dissimulassero un po', si fingessero depressi, confortando così gli amici! Sentite come ridono - è un insulto. In che lingua parlano - comprensibile all'apparenza. E tutte quelle loro cerimonie, smancerie, quei bizzarri doveri reciproci che si inventano - sembra un complotto contro l'umanità! L’ amore felice. E' difficile immaginare dove si finirebbe se il loro esempio fosse imitabile. Su cosa potrebbero contare religioni, poesie, di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe, chi vorrebbe restare più nel cerchio? Un amore felice. Ma è necessario? Il tatto e la ragione impongono di tacerne come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita. Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto. Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra, capita, in fondo, di rado. Chi non conosce l'amore felice dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice. Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire. Ritorna alla mappa Indice
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Comprensione del testo L’amore Felice Tema
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Comprensione del testo. Poesia
1) Alle domande: Un amore felice. È normale? È serio? È utile… è necessario. La risposta è no. Queste domande sono retoriche. 2) La caratteristica delle risposte nella terza strofa è che sono delle affermazioni estremamente sicure e decise. 3) L'affermazione “La luce giunge da nessun luogo” ha come significato che l'amore non è il premio per un comportamento positivo di una persona. 4) Nel verso che conclude la quarta strofa: “chi vorrebbe restare più nel cerchio?” l'autrice con la parola cerchio vuole suggerire l'idea della chiusura, del limite, della mancanza di libertà, mentre l'amore non deve essere racchiuso ma deve essere libero. 5) A mio parere l'autrice crede profondamente nell'amore. 6) Un contrasto tra le prime strofe della lirica e l'ultima c'è a mio parere perché all'inizio l'autrice critica chi non crede nell'amore invece verso la fine l'autrice spiega perché credere nell'amore.
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Tema Poesia L’autrice pensa che l’amore felice sia libertà; infatti non deve essere un premio per i più buoni o i migliori, non è una necessità per la sopravvivenza, non è indispensabile per la vita della società. È casuale, spontaneo e assolutamente gratuito, proprio queste caratteristiche gli danno il carattere di libertà.
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