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ITP “ITALIAN FOOD FOR LIFE” IMPLEMENTATION ACTION PLAN

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Presentazione sul tema: "ITP “ITALIAN FOOD FOR LIFE” IMPLEMENTATION ACTION PLAN"— Transcript della presentazione:

1 ITP “ITALIAN FOOD FOR LIFE” IMPLEMENTATION ACTION PLAN
CONVEGNO “ITALIAN FOOD FOR LIFE” FIERA DI PARMA, 8 MAGGIO 2008 FEDERALIMENTARE Servizi S.r.l. ITP “ITALIAN FOOD FOR LIFE” IMPLEMENTATION ACTION PLAN PILLAR “FOOD QUALITY & MANUFACTURING” LA CORRETTA TRADUZIONE DI “FOOD QUALITY & MANUFACTURING” E’ : “ PRODURRE QUALITA’ “. INFATTI LA QUALITA’ NON SI CONTROLLA MA SI PRODUCE E PER PRODURRE QUALITA’ BISOGNA “CONOSCERE” !!! PER ESSERE COMPETITIVI BISOGNA DOMINARE LA CONOSCENZA, SVILUPPANDOLA CON LA RICERCA E DISSSEMINANDOLA A TUTTI I LIVELLI CON ATTIVITA’ STRUTTURATE DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE. QUESTO PILLAR AVEVA L’OBBIETTIVO DI DEFINIRE LE PRIORITA’ PARTENDO PROPRIO DALLA RICERCA DI BASE PER POI PASSARE A PROCESSI INNOVATIVI ED ARRIVARE ALLA FORMULAZIONE DI PRODOTTI TAILOR MADE PER IL CONSUMATORE DI OGGI “EVOLUTO, GLOBALIZZATO, ESIGENTE, …”. PILLAR COORDINATOR : MAURO FONTANA – Ferrero

2 FOOD QUALITY & MANUFACTURING
Pillar coordinator Dr. Mauro Fontana - Ferrero Working group Franco Antoniazzi - AITA Roberto Balducchi – ENEA BAS Paolo Bondioli– S.S.O.G. Marina Carcea - INRAN Marco Dalla Rosa - Uni BO Roberto Massini - Uni PR Maria Cristina Nicoli - UniUD Pierangela Rovellini– S.S.O.G. Emilio Senesi - CRA  Giulio Testolin - Uni MI - Food Quality & Manu- facturing Food & Health Food Safety Sustainable Food Production Consumer Communication, Training & Technology Transfer Food Chain Management IL GRUPPO DI LAVORO E’ COMPOSTO DA ESPERTI DEL SETTORE, PROVENIENTI DA UNIVERSITA’, CENTRI DI RICERCA E INDUSTRIA, CHE HANNO LAVORATO CON ENTUSIASMO E DEDIZIONE, AI QUALI ANCHE OGGI VANNO I MIEI RINGRAZIAMENTI, COME ANCHE A TUTTI GLI ESPERTI CHE HANNO COLLABORATO ALLA FASE INIZIALE DELLA STESURA DELLA PIATTAFORMA PERMETTENDOCI DI AFFINARE UNA STRUTTURA DI BASE GIA’ RICCA DI SPUNTI E MATERIALE DI VALORE. Parma, 8 maggio 2008

3 FOOD QUALITY & MANUFACTURING OBIETTIVI GENERALI
INNOVAZIONE TECNOLOGICA PRODOTTI NUOVI O MIGLIORATI RAFFORZAMENTO COMPETITIVITA’ MADE IN ITALY ALIMENTARE AUMENTO QUOTE DI MERCATO EUROPEE E EXTRA EUROPEE SVILUPPO SISTEMA AGROALIMENTARE ITALIANO L’OBBIETTIVO GENERALE DEL PILLAR E’ STATO QUELLO DI - INDIVIDUARE LE AREE PRIORITARIE PER LE QUALI INCENTIVARE LO SVILUPPO DI TECNOLOGIE INNOVATIVE - UTILI AD OTTENERE NUOVI PRODOTTI CON CARATTERISTICHE QUALITATIVE DISTINTIVE O A MIGLIORARE LA QUALITA’ DEI PRODOTTI ESISTENTI - PER RAFFORZARE LA COMPETITIVITA’ DEL MADE IN ITALY ALIMENTARE E AUMENTARE LE QUOTE DI MERCATO IN EUROPA E NEL MONDO GARANTENDO COSI’ UNO SVILUPPO DIMENSIONALE E OCCUPAZIONALE DEL NOSTRO SISTEMA AGROALIMENTARE. Parma, 8 maggio 2008

4 FOOD QUALITY & MANUFACTURING OBIETTIVI GENERALI
GUSTO, ASPETTO, SHELF LIFE OBIETTIVI GENERALI MIGLIORAMENTO QUALITA’ PRODOTTI ALIMENTARI MADE IN ITALY SICUREZZA ALIMENTARE BENESSERE IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ IPOTIZZATO DEVE INTERESSARE TUTTI QUEGLI ASPETTI CHE - DANNO UN VALORE AGGIUNTO PERCEPIBILE DAL CONSUMATORE - AUMENTANO LA BARRIERA QUALITATIVA E TECNOLOGICA VERSO I CONCORRENTI, SIA TRADIZIONALI CHE DEI PAESI EMERGENTI - PERMETTONO DI SOSTENERE UN PREMIO DI PREZZO, INDISPENSABILE PER IL SOSTEGNO DI UNA PRODUZIONE DI QUALITA’ SUPPORTATA DA UNA COSTANTE ATTIVITA’ DI MIGLIORAMENTO E INNOVAZIONE. IN DETTAGLIO GLI ASPETTI TOCCATI SONO QUELLI - SENSORIALI (COME GUSTO, PROFUMO, ASPETTO, …) E IL LORO MANTENIMENTO DURANTE TUTTA LA S. LIFE PREVISTA - NUTRIZIONALI (NUOVI STILI DI VITA, CARENZA MICRONUTRIENTI, …) E DI SICUREZZA ALIMENTARE (PRIORITA’ WHO ANCHE IN EUROPA) - DI SOSTENIBILITA’ (FILIERA AGROALIMENTARE, PACKAGING, ENERGIA, …) MA ANCHE - DI COSTI COMPETITIVI E DI CONTENUTO DI SERVIZIO . SOSTENIBILITA’ CONVENIENZA & SERVIZIO Parma, 8 maggio 2008

5 Challenge 2 Challenge 1 Deliverables Deliverables
GOAL 1: IMPROVING UNDERSTANDING OF PROCESS - STRUCTURE - PROPERTY RELATIONSHIPS Challenge 2 Ruolo di materie prime, formulazione, processi e condizioni operative sullo sviluppo della microstruttura. Deliverables Modelli matematici in grado di definire e/o prevedere le relazioni descritte nei progetti di innovazione e/o miglioramento prodotti. Challenge 1 Relazioni tra microstruttura & qualità di un prodotto alimentare. Deliverables Relazioni tra microstruttura e materie prime,formulazione, processi e condizioni operative. MIGLIORAMENTO DEL KNOW HOW SULLE RELAZIONI CHE INTERCORRONO TRA PROCESSO, STRUTTURA E PROPRIETA’ DI UN PRODOTTO. Sviluppare know-how e mettere a punto indicatori misurabili per creare 1 - modelli matematici utili a descrivere , sia al momento della produzione che durante tutta la S.Life, le relazioni tra la microstruttura e le proprietà igieniche, sensoriali, nutrizionali e di stabilità dei prodotti. 2 - modelli matematici utili a descrivere la relazione tra microstruttura, materie prime, formulazione e processi, individuando algoritmi per l’adeguamento, il miglioramento e l’innovazione sia delle formulazioni che dei processi. Parma, 8 maggio 2008

6 GOAL 2. IMPROVING PROCESS AND PACKAGING DESIGN AND PROCESS CONTROL.
Challenge 2 Sensori “in-line” preventivi/non distruttivi e sistema di controllo statistico “real time”. Deliverables Nuova generazione di sensori “in-line”. Ottimizzazione sistemi evoluti di valutazione sensoriale (naso elettronico, lingua elettronica, ecc.). Linee guida e criteri per controllo di processo statistico in real time. Challenge 1 Tecnologie selettive e nuovi processi per incrementare Shelf Life e/o ottenere prodotti di Qualità “personalizzata”. Deliverables Trattamenti fisici e componenti naturali x miglioramento Shelf Life e aspetti sensoriali dei prodotti. Packaging innovativo e sosteniblie. Procedure e standards di valutazione efficienza e sostenibilità. MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI, DELLA PROGETTAZIONE DI PACKAGING E DEL CONTROLLO DI PROCESSO. Sviluppare - tecnologie selettive per incrementare la Shelf Life individuando trattamenti fisici e componenti naturali utili a migliorare gli aspetti sensoriali ed il loro mantenimento nel tempo - nuovi processi efficienti e sostenibili per ottenere prodotti di Qualità “personalizzata”, sia attraverso packaging innovativo per proprietà intrinseche e sostenibilità ecologica che con la definizione di procedure e standards per la valutazione di efficienza e sostenibilità degli stessi - sensori “in-line”, preventivi e non distruttivi, che, insieme ad un sistema di controllo statistico in real time e di semplice utilizzo, permettano di gestire il processo produttivo con alta efficienza/efficacia. Parma, 8 maggio 2008

7 GOAL 3. PRODUCING TAILOR-MADE FOOD PRODUCTS.
Challenge 2 Tecnologie selettive di produzione e distribuzione, con il miglior rapporto rischi/benefici, presenza minimizzata di composti indesiderabili e migliori proprietà nutrizionali e sensoriali. Deliverables Dati di base e markers delle proprietà degli alimenti, desiderabili e non, in funzione di particolari materie prime, processi, packaging e condizioni di stoccaggio. Modelli di tecnologie selettive per ottenere alimenti con elevate proprietà sensoriali e nutrizionali. Challenge 1 Valutazione e monitoraggio dei componenti funzionali (inclusi i bioattivi) nelle materie prime. Effetto di struttura, formulazione, processo e stoccaggio sulla potenziale attività funzionale. Deliverables Dati di base dei costituenti funzionali degli alimenti e dei loro markers. Processi e prodotti, ottenuti da materie prime non convenzionali e/o by products, messi a punto per esigenze nutrizionali specifiche o con particolari aspetti funzionali. PRODUZIONE DI ALIMENTI TAILOR-MADE Valutazione e monitoraggio dei componenti funzionali presenti nelle materie prime, dei loro markers e dell’effetto di struttura, formulazione, processo e stoccaggio sulla potenziale attività funzionale. Il tutto al fine di sviluppare processi e prodotti per esigenze nutrizionali specifiche, utilizzando anche materie prime non convenzionali e/o by products. Sviluppo di tecnologie selettive di produzione, packaging e distribuzione, per ottenere alimenti con proprietà sensoriali e nutrizionali incrementate in accordo con i profili richiesti dai consumatori e con effetti non desiderabili minimizzati. Parma, 8 maggio 2008

8 FOOD QUALITY & MANUFACTURING CALENDARIO A MEDIO TERMINE
Relazioni tra microstruttura & qualità di un prodotto alimentare Ruolo di materie prime, formulazione, processi e condizioni operative sullo sviluppo della microstruttura. Tecnologie selettive e nuovi processi per incrementare Shelf Life e/o ottenere prodotti di Qualità “personalizzata”. Sensori “in-line” preventivi/non distruttivi e sistema di controllo statistico “real time”. Valutazione e monitoraggio dei componenti funzionali (inclusi i bioattivi) nelle materie prime. Effetto di struttura, formulazione, processo e stoccaggio sulla potenziale attività funzionale. Tecnologie selettive di produzione e distribuzione, con il miglior rapporto rischi/benefici, presenza minimizzata di composti indesiderabili e migliori proprietà nutrizionali e sensoriali. CALENDARIO A MEDIO TERMINE E’ DIFFICILE DEFINIRE UN CALENDARIO DI PRIORITA’ TEMPORALI DI AREE DI RICERCA CHE GIA’ SONO STATE SELEZIONATE FACENDO UN RANKING TRA NUMEROSE ALTERNATIVE. E’ DIFFICILE ANCHE PERCHE’ LE ESIGENZE DELLE VARIE ANIME MERCEOLOGICHE E DIMENSIONALI DELLE AZIENDE ALIMENTARI SONO MOLTO DIVERSE E SPOESSO IN CONTRADDIZIONE. E’ QINDI PIU’ OPPORTUNO DIFFERENZIARLE IN BASE ALLA NECESSITA’ DI SVILUPPO TEMPORALE DEI TRE GOALS IN FUNZIONE DELLA RAPIDITA’ DI REALIZZAZIONE E DI IMPATTO SULLA COMPETITIVITA’ DEL MADE IN ITALY. E’ QUINDI EVIDENTE CHE, A PARITA’ DI DATA DI AVVIO, L’AREA DI PROCESSO SARA’ QUELLA DALLA QUALE RAGIONEVOLMENTE OTTERREMO PèRIMA I RISULTATI, SEGUITA DA QUELLA DEI PRODOTTI TAILOR MADE, MENTRE L’AREA DI RICERCA PIU’ EVOLUTA ARRIVERA’ PER ULTIMA PER OVVII MOTIVI. Parma, 8 maggio 2008

9 GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Tutti i dettagli dei lavori del Pillar sono reperibili sul sito Attivita/ETP-Italia/ETP-FoodForLife-Italia.asp PotrI GRAZIE PER L’ATTENZIONE Parma, 8 maggio 2008


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