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Il management del processo produttivo

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Presentazione sul tema: "Il management del processo produttivo"— Transcript della presentazione:

1 Il management del processo produttivo
Definizione di produzione Produzione industriale Le scelte produttive I tre paradigmi produttivi Il paradigma della tecnologia tradizionale di tipo meccanico e la fabbrica rigida Il paradigma della produzione rigida e la fabbrica fordista Il paradigma della produzione flessibile e la fabbrica flessibile Evoluzione dei modelli di organizzazione industriale

2 Definizione di produzione
Attività di acquisizione, aggregazione e di impiego di determinate risorse (inputs) disponibili in quantità limitata al fine di ottenere altre risorse (outputs) richieste dai consumatori finali o da altre produzioni

3 Produzione industriale
Processi e sistemi produttivi che svolgono in prevalenza attività di trasformazione fisica

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6 Nuova concezione di “fabbrica”
Information e Communication Technology Modularità Outsourcing Struttura reticolare e meccanismi integratori

7 Le scelte produttive

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11 I tre paradigmi produttivi
Il paradigma della tecnologia tradizionale di tipo meccanico e la fabbrica rigida Il paradigma della produzione rigida e la fabbrica fordista Il paradigma della produzione flessibile e la fabbrica flessibile

12 Il paradigma della tecnologia tradizionale di tipo meccanico e la fabbrica rigida
prima meccanizzazione, tecnologia semplice e rigida; macchine isolate che svolgono la stessa prestazione problema principale: incremento di capacità produttiva, ricerca continua di efficienza e di quote di mercato in condizione di domanda crescente centralità del ruolo della funzione di produzione in azienda la fabbrica basata su singole macchine rigide lavora con metodi di stock control, che mira ad assicurare sufficienti scorte da lavorare per garantire il funzionamento delle macchine in attesa del riapprovvigionamento

13 Il paradigma della produzione rigida e la fabbrica fordista
il progresso tecnico garantisce economie di scala tecnologiche, la domanda si contrae e il consumatore diviene più sofisticato, la concorrenza cresce: il marketing diviene più importante della produzione sistemi produttivi più complessi, costituiti da più macchine, completi e con lavorazioni parcellizzate si afferma la fabbrica taylorista con l’organizzazione scientifica del lavoro (attenzione ai tempi e metodi), la segmentazione del processo produttivo e la produzione in linea, modelli diversi ma ricerca dei massimi volumi sui singoli modelli

14 prevale una logica “pull” ossia la produzione è trainata dalla domanda di mercato (spesso prevista sulla base degli andamenti passati) e anziché adattare gli stock alla produzione, la produzione viene attivata dal flusso (flow control); ciò consente di lavorare per lotti ma una volta attivata la produzione di un lotto non si può tornare indietro (rigidità) si sviluppa l’MRP (Material Requirement Planning) basato su un piano di produzione di macroperiodo basato su fabbisogni di materiale stimati in funzione della domanda prevista.

15 Il paradigma della produzione flessibile e la fabbrica flessibile
riacquista centralità la funzione della produzione di fronte alla necessità di coniugare produttività e flessibilità

16 la flessibilità si ottiene:
a) metodo giapponese: riorganizzazione del processo produttivo e affermazione della “lean production” con coinvolgimento dei lavoratori e dei fornitori nel miglioramento continuo ed il controllo di qualità Just in Time e flessibilità operativa Total Quality Management e Customer Satisfaction b) Imprese occidentali: investimento nell’automazione (prima rigida poi flessibile) che consente economie di scala e economie di scopo

17 Flexible manufacturing system: macchine a controllo numerico non controllate da operatori ma da software che consentono il passaggio dall’automazione specializzata all’automazione general purpose che consente un cambiamento economico del mix produttivo Computer Integrated Manufacturing: sono ancora più automatizzate e flessibili delle precedenti in quanto prevedono un dialogo ed uno scambio di informazioni ed un coordinamento tra macchine nella progettazione, trasformazione, stoccaggio e pianficazione e controllo dei flussi produttivi. Fabbrica integrata: prevede un utilizzo spinto dell’information technology non solo all’interno della fabbrica e dell’impresa ma anche in relazione ai clienti ed ai fornitori. Si basa sugli Ute- Unità tecnologiche elementari che governano e ricercano il miglioramento continuo di un sottosistema tecnologico elementare

18 Evoluzione dei modelli di organizzazione industriale

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