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LA GRANDE GUERRA E I RAGAZZI DEL ‘99
Il presente Powerpoint è un learning object interattivo creato dal Prof. NAVACH Andrea in occasione dei laboratori di formazione per docenti neoassunti, a.s. 2014/2015. Il Powerpoint è stato pubblicato all’indirizzo:
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Benvenuto nel percorso di apprendimento sulla prima guerra mondiale elaborato dal tuo prof. Navach! Alla fine di questo percorso conoscerai: Il Periodo della Prima Guerra Mondiale I Luoghi dove è stata principalmente combattuta la Prima Guerra Mondiale Gli Eventi che hanno coinvolto giovanissimi italiani come te… Rispondi alle domande lungo il percorso, porta a termine i compiti! Alla fine, potrai giudicare da solo cosa hai appreso, rispondendo ad un semplice questionario. Sei pronto? Comincia l’avventura!
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La prima Guerra Mondiale
Sei nato nell’ultimo anno dell’Ottocento, il Sei noto come ragazzo del ’99. Oggi hai compiuto diciotto (18) anni. In che anno ti trovi? La prima Guerra Mondiale 1899 1900 1901 1902 1903 1904 1905 1906 1907 1908 1909 1910 1911 1912 1913 1914 1915 1916 1917 1918
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Nel 1917, esatto… Ti hanno convinto ad andare in guerra
Nel 1917, esatto… Ti hanno convinto ad andare in guerra. “per difendere la patria”, ti dicono. (A DIR LA VERITÀ, TI HANNO OBBLIGATO, PERCHÉ TI È ARRIVATA A CASA LA CARTOLINA PRECETTO, DOVE TI SCRIVONO CHE TI IMPRIGIONERANNO, O PEGGIO TI FUCILERANNO, SE NON ANDRAI A COMBATTERE.)
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Sei nato/a nel comune di bassano del grappa, “città medaglia d’oro al valor militare”. Sai che puoi visitarla ora? C’è una piccola telecamera (“webcam”) che riprende in diretta il Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa. Le immagini sono aggiornate ogni 10 secondi… Clicca qui! Webcam sul Ponte degli Alpini Dove si trova bassano del grappa? Cerca su google maps.
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Ora guarda il seguente video su Youtube, che dura poco meno di tre minuti.
Clicca qui: video
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Tanti ragazzi del ‘99 sono morti, sconfitti a Caporetto dagli eserciti austriaco e tedesco.
Altri vissero, per rivincere a Vittorio Veneto, ricacciando gli austriaci e i tedeschi. Da allora, si può dire che le Alpi ci separano dall’Austria. Traniero!
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La Leggenda del Piave Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti, il Ventiquattro Maggio: l'Esercito marciava per raggiunger la frontiera, per far contro il nemico una barriera... Muti passavan quella notte i fanti: tacere bisognava, e andare avanti ! S'udiva intanto dalle amate sponde, sommesso e lieve il tripudiar dell'onde. Era un presagio dolce e lusinghiero. Il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!“ Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento, e il Piave udiva l'ira e lo sgomento Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto, poichè il nemico irruppe a Caporetto! Profughi ovunque! Dai lontani monti, venivano a gremir tutti i suoi ponti. S'udiva allor, dalle violate sponde, sommesso e triste il mormorio dell'onde: come un singhiozzo, in quell'autunno nero, il Piave mormorò:"Ritorna lo straniero!“ E ritornò il nemico, per l'orgoglio, per la fame: volea sfogare tutte le sue brame… Vedeva il piano aprico, di lassù: voleva ancora sfamarsi, e tripudiare come allora... No! - disse il Piave. - No! - dissero i fanti, - mai più il nemico faccia un passo avanti! - Si vide il Piave rigonfiar le sponde! E come i fanti combattevan le onde... Rosso del sangue del nemico altero, il Piave comandò: " Indietro, và, straniero!” Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento… […] Quella storica battaglia riempì di orgoglio gli italiani, che conoscevano il famoso canto alpino: IL PIAVE MORMORÒ: NON PASSA LO STRANIERO Clicca sull’icona qui in basso per ascoltarlo!
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Erich Maria Remarque (si legge: REMARK) era nato nel 1898, quindi era un ragazzo del’98. Era tedesco, e scrisse un romanzo: Niente di nuovo sul fronte occidentale (libro che verrà messo al bando e bruciato dai Nazisti nel 1933). Il giovane protagonista del suo romanzo scrive: “io sono giovane, ho vent’anni: ma della vita non conosco altro che la disperazione, la morte, il terrore, e […] un abisso di sofferenze. […] Che faranno i nostri padri, quando un giorno sorgeremo e andremo davanti a loro a chieder conto? Che aspettano essi da noi, quando verrà il tempo in cui non vi sarà guerra? Per anni la nostra occupazione è stata di uccidere, è stata la nostra prima professione nella vita. Il nostro sapere della vita si limita alla morte”.
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Bertolt Brecht, è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco. Anche lui era un ragazzo del ‘98, e ha scritto questa poesia. Quelli che stanno in alto Si sono riuniti in una stanza. uomo che sei per la via lascia ogni speranza. I governi firmano patti di non aggressione. Piccolo uomo, firma il tuo testamento. (da B. Brecht, Breviario tedesco, in “Poesie e canzoni”, Einaudi, Torino 1984)
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La tua verifica! In quali anni fu combattuta la Prima Guerra Mondiale?
Che età avevano i più giovani soldati che combatterono la Prima Guerra Mondiale, passati alla storia come i ragazzi del ‘99? In quale regione d’Italia si trova Bassano del Grappa? Lo scrittore tedesco Erich Maria Remarque ha scritto un romanzo che parla di: a) La Prima Guerra Mondiale celebrata dai generali b) La crudeltà della Prima Guerra Mondiale vista dagli occhi di un diciannovenne 5) Che è successo a Caporetto? 6) Gli Austriaci riuscirono a superare il fiume Piave? 7) Che è successo a Vittorio Veneto? 8) Apri il programma di scrittura Word e salva sul Desktop un documento dal titolo: “Grande Guerra – Considerazioni di CONGNOME NOME”, scrivendo il tuo cognome e nome. Nel documento devi scrivere almeno cinque righe. Ripensa al video, ai brani e alle poesie che hai letto. Quali sono le tue considerazioni sulla guerra? Quali emozioni ti suscitano il pensiero che sia stata combattuta da giovanissimi contadini, operai, insomma dalle fasce più deboli del popolo italiano? 9) Manda il documento in allegato (in inglese: “attached”) all’indirizzo di posta elettronica del tuo Prof: La mail deve avere come Oggetto: Considerazioni sulla Grande Guerra di COGNOME NOME CLASSE (ad esempio: Considerazioni sulla Grande Guerra di Rossi Mario 3°C)
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Complimenti! Se sei riuscito a rispondere alle domande, e se riceverò una mail entro il giorno XX/xx/2015, puoi stare certo che otterrai il massimo dei voti! I migliori auguri dal tuo Prof. ANDREA NAVACH
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