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La Chiesa ha ricevuto da Gesù il tesoro prezioso del Vangelo non per trattenerlo per sé, ma per donarlo generosamente agli altri, come fa una mamma. In.

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Presentazione sul tema: "La Chiesa ha ricevuto da Gesù il tesoro prezioso del Vangelo non per trattenerlo per sé, ma per donarlo generosamente agli altri, come fa una mamma. In."— Transcript della presentazione:

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2 La Chiesa ha ricevuto da Gesù il tesoro prezioso del Vangelo non per trattenerlo per sé, ma per donarlo generosamente agli altri, come fa una mamma. In questo servizio di evangelizzazione si manifesta in modo peculiare la maternità della Chiesa, impegnata, come una madre, ad offrire ai suoi figli il nutrimento spirituale che alimenta e fa fruttificare la vita cristiana. Papa Francesco Udienza del 03 settembre 2014

3 Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori (1Ts 2,3) Signore Gesù, fa che al centro della missione della chiesa ci sia l’annuncio del tuo Regno e non le nostre parole. Siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. (1 Ts 2 7b-8) Signore Gesù, fa che la nostra vita, i nostri gesti e i nostri silenzi insieme alle nostre parole, parlino di Te. Dona a noi, tua chiesa, di essere una madre che genera alla fede. Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. (1 Ts 5,16b-22) Signore Gesù, donaci la gioia di incontrarti e la gioia di essere strumento di incontro per tanti fratelli e sorelle che ci affidi.

4 Padre Nostro… O Padre, che hai affidato alla Chiesa di Cristo la missione di annunciare a tutti i popoli la salvezza, dona a noi, sue membra di rispondere con la nostra vita alle esigenze del Regno con quella forza che una Madre ha nei confronti dei propri figli. Per Cristo nostro Signore. AMEN Jubilate Deo, omnis terra servite Domino in laetitia alleluja, alleluja in laetitia

5 CONDIVISIONE DEI LAVORI DI GRUPPO DOMANDA 2.2 La catechesi: passi avanti nella collaborazione (cammini, percorsi delle catechiste e delle attività con i ragazzi, gruppo di terza media, coinvolgimento dei genitori). Non c’è più il parroco che fa… di fronte al doversi re-inventare (nelle forme e nei contenuti) ci sono delle fatiche di espressione in particolare con gli adulti. Ma sentiamo che è la strada. Valorizzare le occasioni già presenti: Ad es. giornata Caritas; il sito della collaborazione, offerte diocesane per la formazione Il contagio e le pratiche: molta «apertura» rispetto a variazioni – formule nuove nella prospettiva della collaborazione. Azione Cattolica: attività condivise nelle tre comunità, nei consigli di AC e con i ragazzi. Caritas: una linea condivisa Coro: bella condivisione Arricchimento in particolare per la catechesi: costruire un senso comunitario attraverso attività condivise. Ri–abiutuarsi a pensare Avere la capacità di una visione complessiva. Voglia di trovare il nuovo ma fatica a trovarlo… Sarà necessario rivedere le «strutture» ad esempio i consigli pastorali: i tempi sono maturi per dire che il CPP non sia più il luogo in cui mettere a conoscenza ciò che fa il COCOPA. Il CPP potrebbe essere un luogo di confronto tre momenti all’anno?! I tre CPP si uniscono in queste occasioni. Perché non chiudere a turno le chiese per partecipare tutti ad un’ unica celebrazione?!?!?! Che posto ha il laico in tutto questo? Ripensare se stesso? Trovare una nuova struttura di persona? Cosa deve fare l’adulto? Tutti entusiasti della collaborazione: è una opportunità e non una minaccia. Con l’aumentare delle età aumentano alcune resistenze… Ci siamo posti una domanda: a partire dall’esperienza di chi è arrivato da fuori si ritrova la difficoltà a conoscere la comunità e incontrare qualche volto. Come facilitare questo inserimento?

6 CONDIVISIONE DEI LAVORI DI GRUPPO DOMANDA 3 Non chiusura nella singola realtà Tutti si sentano invitati: la possibilità di partecipare Non scoraggiarsi di fronte ai numeri Seminare con pazienza Dialogo tra i gruppi e le esperienze-creare attività condivise. Le strade per incontrare le persone sono tante: es. la scintilla al centro commerciale Essere positivi e non polemici nelle cose che si fanno: collaborare è un opportunità. Abbandonare in maniera tendenzialmente definitiva l’idea che solo nella mia parrocchia c’è il buono (domande, risposte, relazioni…) Essere disponibili a rinunciare… Emerge il fatto che riconosciamo che si parla un linguaggio nuovo nella prospettiva della collaborazione: emergono oggi sensibilità che solo 3 anni fa era difficile immaginare…. Occorre essere testimoni con il resto delle comunità Sarebbe bello che maggiormente ogni gruppo facesse emergere il perdono, il regno e l’amore, non delegando a qualcuno Dal punto di vista pratico: ben vengano sti momenti di confronto tra generazioni magari in maniera più feriale. Lo scopo è di dare valore alla testimonianza e al contagio. Importanti gli incontri come questo come pure gli incontri trasversali tra i settori. Importante scrivere nel foglietto quello che avviene nelle altre parrocchie.

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