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RISOLVERE PROBLEMI… SENZA PROBLEMI!.

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Presentazione sul tema: "RISOLVERE PROBLEMI… SENZA PROBLEMI!."— Transcript della presentazione:

1 RISOLVERE PROBLEMI… SENZA PROBLEMI!

2 Prima fase: ESPLORARE Questa fase ha avuto inizio con un BRAINSTORMING
sul significato di PROBLEMA. Tante sono state le risposte dei bambini, alcune molto divertenti…

3 Pollicino si perde nel bosco
Abbiamo cominciato così a parlare di problemi di vita reale. La storia di Pollicino ha permesso di partire da … SITUAZIONE INIZIALE Pollicino si perde nel bosco PROBLEMA Come farà Pollicino a ritrovare la strada per tornare a casa? SOLUZIONE Segue i sassolini che ha lasciato lungo il percorso.

4 E’ seguita una domanda…
E voi bambini… vi siete trovati a dover affrontare situazioni problematiche? Ecco alcune risposte… Un giorno mi sono perso nell’ipermercato Auchan. Un giorno mi sono perso sulla spiaggia. Giocando con il mio fratellino, ho rotto il vaso preferito della mamma. Giocando a calcetto mi sono fatto male ad una gamba.

5 Ecco alcune risposte… Ieri ho visto un gioco nella vetrina di un negozio ma, la mia mamma non me lo vuole comprare. La mamma vuole che io mangi le verdure… ma io proprio non ci riesco! Spesso lascio a casa il materiale che mi serve a scuola. Un compagno non mi vuole prestare qualcosa… Un giorno volevo andare in palestra ma, non c’era nessuno per potermi accompagnare!

6 Dopo un’attenta discussione in classe delle varie situazioni problematiche, ho fornito ai bambini altre situazioni- problema di vita reale e loro dovevano trovare la soluzione… Le soluzioni trovate sono state oggetto di discussione e confronto.

7 LA FENICE CECKLIST Successivamente ho sottoposto i bambini ad un questionario a risposte multiple… Secondo te, che cos’è un problema di matematica? Una specie di storia con numeri e domande. Una situazione da risolvere con le operazioni. Un esercizio di matematica. Un testo che va letto molto bene. Un esercizio in cui bisogna pensare molto bene a cosa si deve fare

8 Ti piacciono i problemi
Di MATEMATICA? No Perché sono difficili. Perché faccio fatica a risolverli. Perché mi sembrano poco utili Perché di solito prendo un brutto voto Perché mi annoio a cercare la soluzione Perché non ho capito bene come si risolvono Perché sono facili Perché non faccio fatica a risolverli. Perché mi fanno imparare a riflettere bene. Perché di solito prendo un buon voto Perché mi diverto a trovare la soluzione Perché ho capito bene come si risolvono

9 Cosa fai quando un problema
ti sembra difficile? Mi preoccupo perché ho paura di non imparare Mi arrabbio e cerco di trovare comunque una soluzione. Resto calmo e faccio diverse prove. Mi blocco, non vado più avanti. Non me la prendo, tanto so che la matematica non mi riesce. Chiedo aiuto.

10 Seconto te, quali sono le cose più
importanti da fare per risolvere un problema? Leggere con calma il testo per capire cosa succede nel problema Trovare i dati importanti nel testo. Fare un disegno molto chiaro. Immaginare bene nella mente le cose che succedono nel problema Fare bene le operazioni senza errori. Scegliere le operazioni giuste. Decidere se il risultato trovato è possibile o impossibile. Fare il problema con calma, controllando le cose già fatte prima di farne altre. Cercare di essere veloci per non far andare via dalla mente la soluzione. Controllare da ultimo tutto quello che si è fatto. Pensare ad altri problemi simili, già fatti a casa o a scuola.

11 Le risposte sono state tabulate alla LIM sul foglio di lavoro EXCEL
Sono stati realizzati dei grafici…

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16 Abbiamo discusso insieme i risultati dell’indagine utilizzando
IL METODO SWOT Abbiamo discusso insieme i risultati dell’indagine utilizzando il metodo SWOT …

17 Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce
QUESTI I RISULTATI… Punti di forza Punti di debolezza A molti bambini piacciono i problemi perché… Ad alcuni bambini non piacciono i problemi perché… Insegnano a ragionare Si fa fatica a risolverli E’ divertente trovare la soluzione Fanno prendere un brutto voto Sono difficili Fanno imparare tante cose Opportunità Minacce Annoiarsi di fronte ad un problema Imparare strategie di soluzione Scoraggiarsi quando non si riescono a risolvere Chiedere aiuto alla maestra o ai compagni più bravi. Essere rimproverati dalla mamma quando non si riescono a risolvere

18 Seconda fase: IDEARE Questa fase ha avuto inizio da una situazione problema: DOBBIAMO PREPARARE A SCUOLA UNA TORTA ALLO YOGURT: come possiamo procedere? con lo strumento della SCHEDA DELLE IDEE abbiamo raccolto alla LIM le varie idee, prendendo in considerazione quelle utili e scartando le idee poco attuabili

19 Abbiamo deciso di ricercare su Internet la ricetta…
Ci siamo serviti dei motori di ricerca per trovare la nostra ricetta…

20 Trovati gli ingredienti abbiamo lavorato con le monete dell’euro per scoprirne il costo e abbiamo ritagliato da volantini pubblicitari gli ingredienti necessari…

21 Dopo aver comprato gli ingredienti e preso gli strumenti necessari, abbiamo cominciato a preparare la nostra torta…

22 Una mamma l’ha cotta nel forno e poi…
L’abbiamo mangiata… Era proprio squisita!!!

23 Abbiamo mescolato uova e zucchero
Subito dopo l’esperienza ho dato ai bambini delle sequenze in disordine della preparazione della torta e loro le hanno ordinate senza alcuna difficoltà, utilizzando il DIAGRAMMA DI FLUSSO come rappresentazione grafica. VIA Abbiamo mescolato uova e zucchero Abbiamo infornato a 180 gradi per un’ora Abbiamo unito yogurt, succo di limone e olio Abbiamo aggiunto farina e lievito Abbiamo aggiunto una banana a tocchetti Abbiamo mescolato uova e zucchero Abbiamo aggiunto farina e lievito Unito yogurt, succo di limone e olio Abbiamo aggiunto una banana a tocchetti Abbiamo infornato a 180 gradi per un’ora stop

24 Terza fase: Sviluppare
L'attività precedente è stata utile per determinare le sequenze indispensabili per giungere alla soluzione di una situazione problematica. Ho rivolto agli alunni la seguente domanda: Attraverso la metodologia RANDUM STIMULI abbiamo individuato le varie idee e raggruppato per colore quelle simili…

25 Le idee simili sono state raggruppate alla LIM…

26 Successivamente attraverso la metodologia dello
STICKING DOTS, i bambini, divisi in gruppi si sono consultati e hanno votato le idee migliori…

27 CONOSCENZA DICHIARATIVA
I bambini hanno compreso che per risolvere bene un problema occorre seguire le seguenti fasi di conoscenza: CONOSCENZA DICHIARATIVA Quali sono le informazioni importanti del problema, i dati, le parole chiave CONOSCENZA SCHEMATICA Cosa ne faccio e come le combino insieme per arrivare alla soluzione CONOSCENZA PROCEDURALE quali operazioni e strategie utilizzo per arrivare alla soluzione

28 Abbiamo elaborato insieme alla LIM un diagramma di flusso utile come guida per la risoluzione dei problemi…

29 Quarta fase: Sperimentare
Siamo giunti alla fase di applicazione e consolidamento delle conoscenze apprese. Questa fase si è articolate in tre step di lavoro: PROBLEMI PAZZI PROBLEMI A PEZZI DA UNA STORIA… IL PROBLEMA

30 Problemi pazzi!!! In questa fase i bambini erano chiamati ad esercitarsi nella progettazione di azioni necessarie a risolvere un gioco… Attraverso la metodologia RANDOM STIMULI gli alunni hanno letto un problema e con l’aiuto delle immagini hanno simulato la soluzione dello stesso.

31 Problemi pazzi!!! Per tentativi ed errori, spostando di volta in volta i personaggi e gli elementi del problema, i bambini sono arrivati alla soluzione finale. Prima il papà porta il videogioco a casa dei nonni. Torna indietro e prende Gianni per portarlo a casa dei nonni.

32 Problemi pazzi!!! Per tentativi ed errori, spostando di volta in volta i personaggi e gli elementi del problema, i bambini sono arrivati alla soluzione finale. Riporta indietro il videogioco. Prende Gigi e lo porta a casa dei nonni.

33 Infine torna indietro per riprendere il videogioco.
Problemi pazzi!!! Per tentativi ed errori, spostando di volta in volta i personaggi e gli elementi del problema, i bambini sono arrivati alla soluzione finale. Infine torna indietro per riprendere il videogioco. Finalmente il papà, Gigi, Gianni e il videogioco sono tutti a casa dei nonni

34 Problemi pazzi!!! Le sorelle litigiose!!!
Successivamente è stata suddivisa la classe in gruppi ed è stato fornito ad ogni gruppo un problema simile a quello risolto alla LIM.. Ogni gruppo doveva in autonomia cercare la soluzione… Le sorelle litigiose!!! Laura ha 12 anni e fa sempre i dispetti a sua sorella Serena che ne ha 10, la quale a sua volta dà molta noia alla sorellina Elisa che ne ha 7. La loro mamma deve portarle dai nonni, però in bicicletta può trasportarne solo una alla volta. COME PUO’ ORGANIZZARSI PER NON LASCIARE SOLE LE COPPIE DI SORELLE LITIGIOSE?

35 Ogni gruppo ha disegnato i personaggi del problema e, simulando gli spostamenti, sono giunti alla soluzione!

36 Problemi a pezzi!!! Un’altra attività proposta per sperimentare le conoscenze acquisite è stata quella di presentare ai bambini una situazione problema in pezzi e i bambini dovevano ricomporre il testo del problema e scoprirne la soluzione… QUANTE LUCA FIGURINE FIGURINE HA MARCO 16 25 DI DIFFERENZA? HA FIGURINE

37 Divisi in gruppi i bambini hanno cercato di individuare le informazioni «spezzate», i dati, le parole chiave, la domanda…

38 Alla fine hanno ricomposto il testo del problema…

39 Da una storia… il problema!!!
Un’altra attività proposta per sperimentare le conoscenze acquisite è stata quella di presentare ai bambini una storia e attraverso la metodologia delle 5W e H, dovevano mettere a fuoco la storia e decidere come trasformarla in una situazione – problema. HOW?

40 Da una storia… il problema!!!
In un primo momento è stata illustrata una storia alla LIM e i bambini hanno raccolto informazioni con le Wh Questions and H

41 Da una storia… il problema!!!
Successivamente la storia è stata trasformata in una situazione – problema…

42 Da una storia… il problema!!!
Nei vari gruppi i bambini, autonomamente, si sono cimentati in attività simili… Hanno letto la storia…

43 Hanno trasformato la storia in un problema…
Hanno risolto il problema!

44 RISULTATI DELL’OSSERVAZIONE
Il mio ruolo durante i lavori di gruppo era quello di osservare i bambini e ricavare varie informazioni utili sul loro modo di operare e di approcciarsi alla risoluzione del problema nelle varie fasi. Le osservazioni raccolte in questa tabella, si sono rivelate utili per progettare ulteriori interventi. COMPONENTE RISULTATI DELL’OSSERVAZIONE Comprensione del testo Rappresentazione grafica Pianificazione Collaborazione Interesse

45 La classe capovolta… maestri per un giorno!
Ho voluto osservare anche la capacità dei bambini di autovalutarsi. I lavori svolti nel precedente step di lavoro sono stati visualizzati alla LIM. I bambini dovevano valutare, dando un punteggio oggettivo, il proprio lavoro e quello degli altri gruppi, seguendo questi indicatori…

46 La classe capovolta… maestri per un giorno!
Il lavoro svolto da ogni gruppo nelle varie fasi, è stato visualizzato alla LIM…

47 La classe capovolta… maestri per un giorno!
Gli alunni hanno osservato attentamente il lavoro prodotto nelle varie fasi di svolgimento: dalla trasformazione della storia in situazione problematica… …alla rappresentazione grafica e alla strategia di soluzione. Si sono consultati e…

48 La classe capovolta… maestri per un giorno!
Hanno espresso con estrema oggettività il punteggio per ogni fase del lavoro svolto, arrivando ad individuare errori, piccole imprecisioni nella rappresentazione grafica, nella soluzione e anche nella risposta al problema!

49 monitoriamo l’attività svolta
La parola ai bambini: monitoriamo l’attività svolta A conclusione dell’attività svolta ho voluto monitorare il livello di gradimento sui risultati attesi e sui risultati prodotti dal progetto. Ho fornito ai bambini un questionario a risposte aperte… Queste alcune risposte dei bambini…

50 Ti è piaciuta l’attività
Quello che hai imparato ti servirà per risolvere i problemi senza difficoltà? Ti è piaciuta l’attività sui problemi? Sì, perché mi piace lavorare in gruppo e confrontarmi con i compagni. Sì, perché mi diverto a trovare la soluzione. Sì, perché ho imparato cose nuove. Sì, perché mi è piaciuto votare i problemi in squadra. Sì, perché mi sono divertito. Sì, perché almeno non faccio errori. Sì, perché ho imparato le parti più importanti di un problema. Sì, perché ho capito come risolvere i problemi. Sì, perché ora li risolvo senza l’aiuto degli altri. Sì, perché ora li risolvo senza l’aiuto della maestra. Sì, perché ho imparato a verificare gli errori. Sì, perché mi aiuterà a fare i calcoli.

51 Ti è piaciuto lavorare in gruppo?
Sì, stavo con gli amici. Sì, perché era divertente lavorare in gruppi. Sì, perché mi è piaciuto votare con i miei compagni. Sì, perché abbiamo collaborato insieme. Sì, perché mi piace consultarmi con gli altri. Sì, perché ci siamo divertititi a mettere il voto come maestri e maestre. Sì, perché non mi sembrava di fare matematica. Sì, perché quando sbagliavo non avevo paura di prendere un brutto voto. Sì, perché la classe mi sembrava diversa.

52 La valutazione del progetto: l’acquisizione delle competenze
L’intero processo ha permesso l’acquisizione di alcune competenze di cittadinanza: RAPPORTO CON LA REALTà Gli alunni hanno imparato a risolvere problemi, a individuare collegamenti e relazioni. Gli alunni hanno imparato a progettare. COSTRUZIONE DEL Sè Gli alunni hanno imparato a comunicare collaborare e partecipare. RELAZIONE CON GLI ALTRI

53 La valutazione del progetto
L’attività svolta e le metodologie messe in atto hanno permesso di motivare i bambini a sforzarsi di ragionare in modo corretto, di stimolare la loro curiosità e tenere sempre alto l’interesse. Porre domande, ricercare informazioni, collegamenti, soluzioni, progettare attività solo apparentemente «non matematiche», sfidare e sfidarsi intellettualmente, esprimere propri punti di vista, sono stati i punti cardini dell’intera attività progettuale. Un altro valore aggiunto è che mi sono «divertita» con i miei alunni perché, li ho visti sempre partecipi e felici. Vorrei concludere con un pensiero di George Polya… «Lo studente dovrebbe capire il problema e, di più, dovrebbe desiderare di conoscere la soluzione. Non è tutta colpa dell’alunno se questa comprensione e questo desiderio mancano». Grazie a INNOVATIVE DESIGN per aver scoperto un nuovo modo di fare scuola! Ins.te Maria Giuseppina Vitulli 1^ Circolo Didattico «Edmondo De Amicis» – Acquaviva delle Fonti


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