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H 2 On Earth L.S.S. E.Majorana - classe 4Cs - a.s. 2014/15.

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Presentazione sul tema: "H 2 On Earth L.S.S. E.Majorana - classe 4Cs - a.s. 2014/15."— Transcript della presentazione:

1 H 2 On Earth L.S.S. E.Majorana - classe 4Cs - a.s. 2014/15

2 H 2 On Earth La classe 4Cs partecipa al progetto di “A Scuola di OpenCoesione’’.

3 A Scuola di OpenCoesione È un percorso innovativo di didattica interdisciplinare rivolto alle scuole secondarie superiori. Promuove principi di cittadinanza consapevole, attraverso attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici e l’impiego di tecnologie di informazione e comunicazione a partire dai dati aperti (open data) pubblicati sul portale www.opencoesione.gov.it. www.opencoesione.gov.it È frutto di un accordo siglato nel giugno 2013 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca [MIUR] e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica [DPS]. È frutto di un accordo siglato nel giugno 2013 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca [MIUR] e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica [DPS].

4 www.opencoesione.gov.it È il portale sull'attuazione dei progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia. Sono presenti dati su risorse assegnate e spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti programmatori e attuatori, tempi di realizzazione e pagamenti dei singoli progetti. Tutti possono così valutare come le risorse vengono utilizzate rispetto ai bisogni dei territori.

5 LAVORI DI RIPRISTINO DELL'OFFICIOSITÀ IDRAULICA DELLA MARRANA DI PRIMA PORTA www.opencoesione.gov.it Data di aggiornamento: 31/12/2014 INFRASTRUTTURE: MANUTENZIONE STRAORDINARIA AMBIENTE: PREVENZIONE DEI RISCHI SOGGETTI: PROGRAMMATORE REGIONE LAZIO TEMPI: INIZIO PREVISTO 24 marzo 2010 INIZIO EFFETTIVO 24 marzo 2010 FINE PREVISTA 18 novembre 2010 FINE EFFETTIVA 18 novembre 2010 ATTUATORE COMMISSARIO DELEGATO O.P.C.M. 3734 DEL 16/01/2009

6 LAVORI DI DIFESA SPONDALE PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA ZONA URBANA DI LABARO E DI SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL FOSSO CRESCENZA Data di aggiornamento: 31/12/2014 INFRASTRUTTURE: MANUTENZIONE STRAORDINARIA AMBIENTE: PREVENZIONE DEI RISCHI SOGGETTI: PROGRAMMATORE REGIONE LAZIO ATTUATORE A.R.D.I.S. - AG. REGIONALE PER LA DIFESA DEL SUOLO FINE PREVISTA 18 maggio 2011 FINE EFFETTIVA 18 maggio 2011 TEMPI: INIZIO PREVISTO 27 maggio 2010 INIZIO EFFETTIVO 27 maggio 2010 www.opencoesione.gov.it

7 Dissesti idrogeologici Il rischio idrogeologico comprende due categorie principali: il rischio da frana il rischio da alluvione Nell'ambito dei rischi che caratterizzano la nostra regione, il rischio idrogeologico è tra quelli che comporta un maggior impatto sociale ed economico ed è fortemente condizionato anche dall'azione dell'uomo.

8 Le frane in Italia L’Italia è uno dei paesi europei maggiormente interessati dai fenomeni franosi. Solo negli ultimi 5 anni gravi eventi di frana hanno causato vittime e ingenti danni a centri abitati e a infrastrutture di comunicazione.

9 Lo studio dei fenomeni franosi avvenuti su territorio nazionale è stato avviato già negli anni sessanta ma è soltanto a seguito dell’evento catastrofico di Sarno (1998) che si consolida l’esigenza di avere un quadro completo ed omogeneo sulla distribuzione delle frane sul territorio nazionale. Questo viene avviato dunque, dall’ISPRA e dalle Province Autonome il progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia). Le frane in Italia

10 Popolazione esposta a frane La popolazione esposta a fenomeni franosi in Italia ammonta a 1.001.174 abitanti. Per “popolazione esposta” a fenomeni franosi si intende la popolazione residente esposta al rischio di danni alla persona (morti, dispersi, feriti, evacuati).

11 Danni provocati dalle frane in Italia Delle 56.600 frane che hanno provocato danni la maggior parte ha interessato infrastrutture di trasporto o terreni agricoli. Combinando i livelli informativi delle frane con le infrastrutture lineari di comunicazione e con la carta dell’uso del suolo emergono le situazioni di criticità per centri abitati autostrade e ferrovie.

12 L’andamento degli eventi di dissesto idrogeologico negli ultimi 25 anni A partire dall’inizio del secolo il dissesto idrogeologico ha provocato ingenti danni alle persone oltre che alle infrastrutture. La ricorrenza di questo fenomeno è in parte legata alla stagionalità. Infatti la stagione che presenta una maggiore incidenza di eventi disastrosi è l’autunno. Solo tra il 1985 e il 2001 si sono verificati circa 15.000 eventi di cui 13.500 frane e 1.500 piene.

13 Le vittime 1985-2001: 95 frane, 25 alluvioni, 970 morti (ca. 60 all’anno). 2002-2010: 35 frane, 72 alluvioni, 220 vittime (ca. 30 all’anno).

14 Le alluvioni Le aree ad alta criticità idraulica sono pari a 12.263 km². Le aree a criticità idraulica sono pari a 23.903 km².

15 Popolazione esposta ad alluvioni La popolazione esposta ad alluvione in Italia ammonta a 6.154.011 abitanti. Per ‘popolazione esposta’ si intende la popolazione residente esposta a rischio di danni alla persona (morti, dispersi, feriti, evacuati).

16 Sarno (SA) - 1998 Ischia (NA) - 2006 5 Maggio Ca. 4 Comuni Frana a causa di forti precipitazioni e alluvione che ha causato vittime 157 morti, 5 dispersi, 70 feriti 30 Aprile Frana 4 morti, 2 feriti, 250 sfollati

17 Nel Lazio Le aree in dissesto idraulico o geomorfologico interessano una superficie pari a circa 1.309 kmq che costituisce il 7,6% della superficie regionale. Più di 350.000 persone vivono in aree potenzialmente a rischio di frana o alluvione.

18 Roma Il comune che presenta il più alto rischio idrogeologico nel Lazio è Roma, sia per l’estensione territoriale che per il numero di abitanti e per l’elevato valore dei beni esposti.

19 Ostia - Infernetto Labaro - Prima Porta

20 Noi a Prima Porta


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