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PubblicatoSeverino Michelangelo Damiano Modificato 9 anni fa
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Aspetti Metodologici dell’Allenamento in Età Evolutiva con riferimento alle singole discipline.
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Quali sono gli aspetti che caratterizzano l’allenamento nell’età evolutiva?
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Oserei dire che ci sono degli aspetti che sicuramente influiscono negativamente ed è dato,naturalmente,agli Insegnanti,agli Educatori,agli Allenatori conoscerli e fare in modo che i ragazzi non né subiscano,troppo,gli effetti negativi.
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Stiamo parlando dell’età evolutiva. Un’età che và dai 10 ai 14 anni,dalla V elementare(fine della scuola primaria) alla fine della III media(fine della scuola secondaria di I Grado).
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Ci troviamo di fronte a ragazzi in pieno conflitto interno. Stiamo nella fase prepuberale - puberale. Fase questa di profondi e significativi cambiamenti, sia psicologici che fisici.
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Sicuramente gli aspetti psicologici hanno un’influenza preponderante su tutta la personalità ma,in questa sede,in questo momento,cercheremo di analizzare cosa succede a livello fisico. Andiamo ad analizzare qualche punto:
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LA FORZA: La forza viene usata in maniera eccessiva e parzialmente errata. Tutto il decorso del movimento dà un impressione di rigidità che và attribuito ad un grado eccessivo di impegno di tutta la muscolatura.
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Un’altra caratteristica tipica di questa età è l’insufficiente fluidità del movimento.
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L’ampiezza del movimento in questa fase come si presenta? È scarsa e non corrisponde al modello voluto. È approssimativo.
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Allo stesso modo, anche la rapidità del movimento,in questa fase di sviluppo, ne risente. Non di rado l’esecuzione è troppo affrettata.
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Un altro aspetto importantissimo da tener presente è dato dalla scarsa ed errata capacità di accoppiamento dei movimenti.
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Risultano inoltre ancora poco sviluppate le capacità di precisione e di costanza del movimento.
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COORDINAZIONE GREZZA Uso eccessivo della forza Scarsa fluidità del movimento Ampiezza del movimento e rapidità scarse Insufficiente accoppiamento dei movimenti Precisione e costanza dei movimenti poco sviluppate
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Coordinazione grezza,che in una scala di apprendimento è, il primo stadio che il ragazzo si trova ad affrontare, e che l’insegnante deve conoscere affinché, quest’ultimo,non cada nell’errore di richiedere delle prestazioni troppo esose ai propri atleti.
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In questa fase tutti i messaggi e le proposte motorie che andiamo a suggerire devono essere di facile interpretazione e di facile esecuzione.
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LA RAPIDITA’ In questo momento evolutivo ci troviamo nella cosiddetta età d’oro. Di cosa stiamo parlando? E perché? Cosa sta succedendo?
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IL RUOLO DEL GIOCO……. PIAGET….considerando la funzione impaginatrice che è insita nel gioco, sostiene che “essa è il motore di ogni ulteriore pensiero ed anche della ragione”. PLATONE che nelle “Leggi”, definì il gioco come “la forma più giusta di vita”. GIUGNI : il gioco è per il bambino un canale importante di appagamento e di apprendimento. Il gioco è un continuo provare, esplorare, scoprire, immagazzinare impressioni, classificare, organizzare ed assimilare. SCHILLER…considera il gioco per il suo apporto etico ed estetico; infatti, esso riesce ad equilibrare la bilancia degli istinti sensitivi e razionali ed assicura all’essere umano tempi di libertà psico – fisica.
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CALCIO PALLACANESTRO PALLAMANO PALLANUOTO PALLAVOLO RUGBY UN UNICO DENOMINATORE ….GIOCO
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….in atletica leggera??? Si gioca??? E quanto si gioca???
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I principi ispiratori soprattutto in questa fascia,dovrebbero essere della Polivalenza e Multilateralità. Le attività dovrebbero essere variegate ed adattate alle possibilità fisiologiche dei soggetti in fase di accrescimento. L’agonismo esasperato fagocita la spontaneità.
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OBIETTIVI ORGANIZZATIVI “IAAF KIDS ATHLETICS” - Molti ragazzi devono poter essere attivi allo stesso tempo; - Si deve fare esperienza di forme di movimento atletico basilari e variate; - Non solo i ragazzi più forti o più veloci devono contribuire a un buon risultato; - Le aspettative di abilità devono adattarsi all'età e alle capacità di coordinamento richieste; - Il programma deve contenere un elemento di avventura, presentando una visione dell'atletica adatta ai più giovani; - Struttura e punteggio delle gare devono essere semplici, basati sull'ordine di arrivo delle squadre; - Devono servire pochi assistenti e giudici; - L'atletica deve essere presentato come un evento di squadra misto (maschi e femmine insieme).
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Esercizi propedeutici per correre veloci.
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Esercizi propedeutici per i salti
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Esercizi propedeutici per lanciare
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Concludo con un suggerimento: con ragazzi di questa età,dobbiamo essere bravi a lasciare a casa il cronometro ed il metro.
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Dobbiamo solo “ addestrare” i ragazzi per far sì che siano dei bravi atleti in futuro. Dobbiamo solo “ addestrare” i ragazzi per far sì che siano dei bravi atleti in futuro.
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Dobbiamo ricordarci che prima di essere “Tecnici”, “Allenatori”, “Insegnanti”, “Maestri” siamo degli “EDUCATORI” EDUCATORI del movimento.
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