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PubblicatoMaria Carbone Modificato 9 anni fa
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Progetto pilota “GENITORIALITA’ E LAVORO ” – A zione di prevenzione e contrasto dei rischi per la salute derivanti da discriminazioni di genere sul lavoro e in occasione della maternità e della paternità.
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Disagio ed il conseguente Rischio per la salute della madre e del bambino Anche nella Regionale del Veneto la maternità costituisce il motivo principale di abbandono lavorativo da parte delle donne determinando un forte rischio di inattività femminile e di esclusione sociale.
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Le azioni del progetto anno 2011 FORMAZIONE AL PERSONALE DEL CONSULTORIO POTENZIARE LA RETE DEI SERVIZI INFORMAZIONE ALL’ UTENZA SENSIBILIZZAZIONE DELL’UTENZA ALLE TEMATICHE DI PARI OPPORTUNITA’ PRESA IN CARICO INTEGRATA DEI CASI DI PRESUNTA DISCRIMINAZIONE DI GENERE. GRUPPO DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO PSICOLOGICO
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GENITORIALITA’ E LAVORO Sperimentazione di un modello di intervento integrato per la prevenzione e il contrasto dei rischi per la salute derivanti dai casi di discriminazione sul lavoro fondate sulle differenze di genere e/o sulla scelta di genitorialità
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STUDIO DI FATTIBILITA’ PER L’ATTIVAZIONEUNSPORTELLO/EQUIPE MULTIDISCIPLINARE PER L’ORIENTAMENTO ALLA SOLUZIONE DEI CASI DI PRESUNTA DISCRIMINAZIONE DI GENERE IN AMBITO LAVORATIVO
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Progetto “GENITORIALITA’E LAVORO anno 2012 PERCORSO FORMATIVO PER GLI OPERATORI AZIENDALI ED I RAPPRESENTANTI DELLA RETE DEI SERVIZI CHE HANNO COSTITUITO L’EQUIPE’ MULTIDISCIPLINARE Il percorso realizzato era destinato agli operatori dei Servizi materno-infantile ed età adulta, ai tecnici dello SPISAL, della Direzione Provinciale del lavoro, dei Servizi di vigilanza, alle forze sindacali e datoriali presenti sul territorio
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Le azioni del progetto nell’anno 2012 INFORMAZIONE ALL’UTENZA FASE IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALE :Protocollo d’intervento operativo Condiviso FASE ATTIVAZIONE DI UN’EQUIPE INTERDISCIPLINARE PER LA PRESA IN CARICO DEI CASI DI PRESUNTA DISCRIMINAZIONE DI GENERE IN OCCASIONE DELLA MATERNITA’ GRUPPO DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO PSICOLOGICO CONVEGNO FINALE E VALUTAZIONE DELL’ IMPATTO DEL CAMBIAMENTO
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LE SEGNALAZIONI PERVENUTE Anno 2010 - lavoratrirci madri 10 ANNO 2011 - lavoratrirci madri 10 ANNO 2012 - lavoratrirci madri 17 30 casi riguardano casi di presunta discriminazione di genere 7 casi di richiesta di informazioni
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Le lavoratrici rappresentavano grosse difficoltà rispetto alla concessione della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale alla richiesta di flessibilità oraria ed organizzativa per conciliare i tempi di cura del neonato con i tempi del lavoro professionale alla difficoltà a fronteggiare maltrattamenti e comportamenti vessatori e situazioni di vero e proprio mobbing strategico al demansionamento all’invito esplicito a dare le dimissioni
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Il metodo e l’approccio interdisciplinare ed integrato Presa in carico da parte dell’equipe multidisciplinare Servizi ispettivi Spisal Consigliera di parità Sindacati Consultori familiari Psicoterapeute avvocate Coordinamento supervisione e follw-up Responsabile scientifica del progetto
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La presa in carico dell’equipe Discernimento ed orientamento al percorso utile a seconda della complessità del caso Riconoscere, apprezzare ed utilizzare l’approccio ed il metodo che integra diverse discipline, differenti professionalità e competenze con l’obiettivo di ripristinare non solo il diritto leso ma l’intero benessere della persona e della famiglia
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Divulgazione del progetto A livello regionale Assessorati pari opportunità e interventi sociali Commissione pari opportunità Regione veneto Consigliera regionale di parità Sindacati e parti datoriali
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Divulgazione del progetto Comuni di Belluno e di Rovigo Comuni afferenti all’Ulss 15 Sedi dei sindacati Sedi di altre Ulss I Cug delle Ulss Le consigliere di parità provinciali
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