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La riforma sanitaria silvana cremaschi.

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Presentazione sul tema: "La riforma sanitaria silvana cremaschi."— Transcript della presentazione:

1 La riforma sanitaria silvana cremaschi

2 la situazione attuale: chi siamo? Dove andiamo?
Anziani in aumento : > aspettativa di vita  malattie croniche; natalità bassa, 1.39 per donna in età fertile (indice ricambio 2.1) crescita naturale negativa parzialmente compensata da quella migratoria impoverimento socioeconomico: problemi di salute legati alla condizione sociosanitaria, a gestione cronicità (assistenza, prevenzione ricadute, stabilizzazione equilibrio del paziente tra efficacia e sostenibilità); principali cause di morte: malattie del sistema circolatorio e tumori; necessario approccio proattivo/preventivo su insorgenza e gestione patologie e controllo fattori di rischio (ipertensione, obesità, stili di vita….)  garantire servizi buoni, equi, omogenei efficaci rivedere modelli, ridistribuire risorse, costruire percorsi

3 Ridistribuire le risorse da acuzie a cronicità
Garantire i Livelli Essenziali Assistenza spostando l’attenzione e le risorse verso prevenzione e assistenza sul territorio: 5 % per la prevenzione; 51 % per distretto/assistenza primaria; 44 % per l’assistenza ospedaliera Quando ho bisogno di una risposta ad una domanda di salute: Il medico di fiducia, che lavora con altri medici e operatori coprendo l’orario della giornata e la notte; presso il centro territoriale posso trovare che mi fa una visita e un esame, medica ferite, somministra farmaci… il medico è la persona responsabile della mia salute della persona, il mio consigliere, il consulente… ( ridurre la burocrazia, riconoscere la competenza ed il ruolo…) Il distretto, luogo della prossimità competente, luogo di cura prioritario, di co-progettazione dei percorsi di cura, di incrocio di domande e di risposte di salute e benessere per chi sta bene, per chi ha problemi non acuti

4 Le strutture e i percorsi
Ogni 1000 abitanti circa: medico di fiducia; lavora in gruppo Ogni abitanti circa: distretto organizzato con centri di salute, servizi di prossimità, servizi ad alta integrazione sociosanitaria, garantisce presa in carico e incrocia progetti di salute e di vita delle persone di quel determinato territorio Ogni abitanti circa: un’ Azienda integrata per l’assistenza sanitaria, che offre servizi specialistici necessari e che non possono essere realizzati in ogni distretto e opportunità residenziali e di ricovero ospedaliero coordinate con i distretti A Udine e Trieste, ove presenti sedi universitarie: Aziende miste ospedale università territorio IRCCS: collegati con le altre strutture

5 il distretto Il distretto valuta i bisogni ed individua ed organizza risposte appropriate per: 1. l’ assistenza medica primaria (medicina generale, pediatria di libera scelta, servizio di continuità assistenziale, specialistica ambulatoriale, riabilitazione); 2. La presa in carico delle persone, in particolare per difficoltà che richiedono una elevata integrazione socio sanitaria, 3. l’ integrazione con: servizi sociali per percorsi e processi su obiettivi comuni integrazione tra diversi livelli diagnostico-assistenziali e di cura gestiti direttamente o indirettamente 4. l’ informazione e il coinvolgimento delle persone sui percorsi di cura e della comunità locale per progettare insieme promozione salute .

6 Si rinforza l’assistenza a domicilio e di prossimità
La rete degli operatori: Il medico di fiducia, l’infermiere, il fisioterapista, l’assistente sanitaria, l’assistente sociale del comune, lo specialista se necessario possono seguire la persona «fragile» a casa senza ospedalizzare se non è necessario, ma senza abbandonare i cittadini e le famiglie Gli operatori che hanno in cura il paziente continuano la cura anche presso le strutture intermedie: RSA, Hospice, SUAP… E presso l’ospedale di comunità: accoglienza di persone con fragilità, che non hanno acuzie, ma necessitano di assistenza ( medico di fiducia, infermiere, riabilitatore…) La rete delle farmacie si integra con il «sistema informativo, di promozione, di prevenzione, di comunicazione, di presa in carico…. del distretto»

7 Si rinforzano i servizi per famiglie e bambini:
Consultorio: percorso nascita, massaggio e cura del bimbo nei primi anni, sostegno e tutela a donne, famiglie, età evolutiva, 1. contrasto a violenza e tutela e cura per le vittime di violenza, 2. promozione adozione e affido familiare, 3. percorsi di riconciliazione o di mediazione familiare Neuropsichiatria infanzia adolescenza: in distretto in collaborazione con consultorio, ma anche in ogni azienda un luogo competente di cura 1. per autismo e disturbi sviluppo 2. per adolescenti con esordi psichiatrici e disturbi alimentari, 3. per disturbi apprendimento e comportamento, 4. per disturbi neurologici (cefalea, epilessia, malattie muscolari, malattie rare…) 5. presenza dentro le pediatrie durante ev ricoveri, 6. collaborazione con comunità di accoglienza, evitando ricoveri e istituzionalizzazioni e fughe fuori regione

8 Aree ad alta integrazione socio sanitaria
Sanità penitenziaria prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione rivolte alle persone detenute Centro di salute mentale: promozione, tutela e cura della salute mentale; maggiore integrazione tra DSM e distretti, medici di fiducia, con la salute mentale in età evolutiva… presa in cura anche di disturbi minori presso i distretti, Servizio per le dipendenze per la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione rivolta a persone con problematiche di abuso/dipendenza da sostanze, da alcool, da gioco… Coordinamento per la cura delle persone con disabilità : una rete di operatori competenti, e che sanno comunicare e garantire l’accesso ai servizi alle persone con diverse disabilità ( formazione costante per prima accoglienza, medico di fiducia, emergenza urgenza, dentista, ginecologa …..

9 ricoveri potenziamento aree mediche e di riabilitazione; riduzione posti letto per acuti ogni 1000 abitanti: 3 PL per acuti; 0,3 PL riabilitazione; 0,4 PL riabilitazione in RSA Il paziente è curato a domicilio, presso i centri di salute, i distretti, le strutture intermedie, gli ospedali di comunità sotto la responsabilità del medico di fiducia ma con un lavoro di squadra con operatori e specialisti, per prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, Rete unica e coordinata tra: Ospedale di comunità in distretto 5 Presidi ospedalieri territoriali 4 Ospedali di base 3 Ospedali 1° e 2° livello 3 IRCCS Case di cura convenzionate

10 Presidi ospedalieri territoriali
Servizi ambulatoriali, dialisi e radiologia; Punto di primo intervento su 12/24 ore Mezzo di soccorso attrezzato su 24 ore (Centrale operativa regionale in contatto costante con i mezzi di soccorso, invia nei centri appropriati in base alla valutazione clinica effettuata dal personale) In collaborazione con l’ospedale riferimento: forme avanzate di assistenza primaria e gestione della cronicità, riabilitazione, nonché residenzialità, in particolare riabilitativa e di lungo termine, compresi gli ospedali di comunità; Monitoraggio costante nel tavolo regionale emergenza/urgenza in base al Piano regionale emergenza,

11 ospedali per acuti ed università
superamento doppioni reparti, integrazione didattica-ricerca/assistenza; organizzazione per intensità cure/aree pluridisciplinari, revisione laboratori di analisi; sviluppo attività day hospital, day surgery, weekly hospital occupazione posti letto per area funzionale >85% , degenza media chirurgica di 4,5 giorni, degenza medica di 8 giorni; Reti di patologia basate sui percorsi appropriati e vicini ai pazienti: accoglienza, dimissioni, trasferimento, invio ad ospedali regionali o extra per cure più complesse, invio a presidi ospedalieri territoriali, ad ospedali di comunità, a strutture intermedie nel post acuzie  

12 Proposte: ………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………....

13 Servizi per bambini adolescenti famiglie
assistenza e tutela delle donne, dell’età evolutiva e delle famiglie (materno-infantile) tramite l’area distrettuale materno-infantile e del consultorio familiare relativamente all’assistenza ostetrico-ginecologica, all’assistenza pediatrica, all’assistenza psicosociale ed educativa, alla tutela e al sostegno psicologico e sociale alle famiglie e alle persone nelle diverse fasi del ciclo di vita, agli interventi sociosanitari integrati; Promozione Prevenzione Famiglie multiproblematiche Maltrattamento e abuso Adozione e affido Non serve la neuropsichiatria, se non per gli aspetti di patologia associati, ma… Incontri periodici tra consultori pediatri e operatori delle npia

14 Servizi di neuropsichiatria infanzia e adolescenza
neurologia dello sviluppo relativamente alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi dello sviluppo e dei disturbi neurologici e neuropsicologici in età evolutiva, nonché salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza (0-17 anni) relativamente alla diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi psichici dei bambini e degli adolescenti. Tali funzioni, integrate con l’area materno-infantile dei distretti e degli ospedali di riferimento, sono espressione della struttura operativa complessa aziendale multidisciplinare di neurologia dello sviluppo e salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, che garantisce la presa in carico nei diversi contesti distrettuale, sovra distrettuale e ospedaliero all’interno dell’organizzazione dipartimentale aziendale;  Distretto: prima accoglienza, collaborazione con consultori e pediatri Sovradistrettuale: centro diurno adolescenti con disturbi psichiatrici e dca , centro diurno autismo e disturbi dello sviluppo con problemi comportamentali, neurologia (epilessia, cefalea, malattie muscolari, malattie rare…) Ospedale: presenza quotidiana di 2 ore in pediatria/ neonatologia/PS


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