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LABORATORIO DI CHIMICA
Prof. Mariapia Orlando Classe II A 2014/2015 Liceo Scientifico S. di Giacomo
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INDICE I saggi alla fiamma Il riconoscimento dell’amido
Il palloncino nella bottiglia L’osmosi della patata La lattina che implode L’estrazione del DNA dalla frutta Credits by…
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Saggi alla Fiamma
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SAGGI ALLA FIAMMA: Materiale occorrente e Procedimento
Becco Bunsen Piastre di vetro Cucchiaini Soluzione 6 M acido cloridrico HCl in acqua Cloruro di sodio NaCl Nitratro di piombo PbNO3 Solfato rameico CuSO4 Idrossido di Calcio Ca(OH)2 Nitrato di zinco Zn(NO3)2 Bacchetta di vetro con filo di nichel-cromo I Fuochi Artificiali sono prodotti utilizzando specifici elementi chimici che colorano la fiamma in diversi modi. I cationi presenti nei reagenti utilizzati, prelevati con la bacchetta di vetro con un filo di nichel-cromo danno colori diversi. Lo zinco non da’ alcuna colorazione. Sodio Calcio Rame Piombo
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Granuli di amido al microscopio
Patata Farina di grano tenero
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RICONOSCIMENTO DELL’AMIDO: materiale occorrente e procedimento
Iniziamo inserendo in ognuna delle tre beute rispettivamente: sale,zucchero e farina. Successivamente versiamo dell’acqua e mescoliamo energicamente con le bacchette. In questo modo si creeranno due soluzioni (acqua-zucchero; acqua-sale) e una sospensione (acqua-farina) Quindi versiamo il reattivo di Lugol in ognuna delle beute e vedremo che nelle soluzioni in cui sono presenti zucchero e sale, non ci sarà alcuna reazione. Nella sospensione di acqua e farina, il reattivo di Lugol colorerà il contenuto della beuta in viola intenso, ciò indicherà che lo iodio avrà reagito con l’amido presente nella farina. 3 piccole Beute Bacchette Acqua Zucchero Farina Sale 3 cucchiaini Un Becker Reattivo di Lugol (soluzione Iodio-iodurata)
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Il palloncino nella bottiglia
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Il palloncino nella bottiglia
Materiale occorrente Procedimento Riscaldare con la fiamma del Bunsen una pentola di acqua fino all’ebollizione. Quindi versarla nella beuta. In questo modo riscalderemo il nostro recipiente. Svuotiamo ora la beuta, inseriamo il palloncino alla sua imboccatura e poniamola in acqua molto fredda. Noteremo che il palloncino si gonfierà all’interno della beuta fino ad aderire alle sue pareti. Ciò è dovuto allo shock termico a cui viene sottoposta l’aria all’interno della beuta. Una beuta di vetro Un palloncino Un fornello Bunsen per riscaldare l’acqua Un recipiente vuoto Una pentola
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L’osmosi della patata
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Materiali Procedimento
Preparare una soluzione di acqua e sale, mescolandola bene. Dopo aver sbucciato la patata e averla divisa a metà svuotandone il contenuto, inserire nella prima parte la soluzione preparata in precedenza e nella seconda aggiungere acqua dolce. Dopo aver riposto le patate in due recipienti contenenti acqua colorata, vedremo che passata circa un’ora la patata contenente acqua dolce si sarà svuotata, mentre il sale presente nell’altra si sarà colorato di rosa. Ciò accade perché nel primo caso l’acqua esce attraverso la patata, nel secondo invece l’acqua entra nelle cellule della patata. Una patata cruda Cloruro di sodio Un coltello Un cucchiaio Due becker Acqua Coloranti alimentari
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La lattina che implode
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La lattina che implode: Procedimento e Materiali
Riscaldiamo la lattina contenente 10 ml di acqua fredda, finché non fuoriesce il vapore insieme con l'aria contenuta in essa. Quando rapidamente capovolgiamo la lattina, facendone fuoriuscire l'acqua residua, improvvisamente la lattina fa un “CRASH!” e implode. Questo perché il vapore nella lattina condensa e la pressione interna diminuisce rapidamente. All’esterno la pressione atmosferica agisce comprimendo la lattina e facendola quindi accartocciare. Una lattina Una pinza Occhiali protettivi Becco Bunsen Contenitore riempito d’acqua
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L’estrazione del DNA dalla frutta
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L’estrazione del DNA dalla frutta Procedimento e Materiali
Pentola Ananas e Banana Stracci e fazzoletti Termometro Insalatiera Cubetti di ghiaccio 50 cc di alcol al 95% in un contenitore chiuso ermeticamente da tenere in freezer La procedura si basa sul fatto che la membrana esterna delle cellule e quella del loro nucleo è composta da sostanze grasse, le quali possono essere demolite usando una soluzione estraente costituita da 100 ml di acqua, 3g di NaCl e 10 ml di detersivo per piatti. Successivamente si riduce in poltiglia la banana, mantenendo il becker prima a bagnomaria in acqua calda (65°C per 25 minuti) e poi in acqua e ghiaccio. In questo modo le cellule vengono separate, per esporle il più possibile all'azione della soluzione estraente. Si filtra la poltiglia con un colino, ricoperto con carta da cucina, ottenendo un liquido ricco di DNA. Quindi si mescola con il succo d'ananas, precedentemente estratto e filtrato dal frutto fresco. La bromelina, in esso contenuta, scinde gli istoni, proteine legate all'acido nucleico. Infine si aggiunge al liquido così ottenuto alcool freddo, in cui il DNA è insolubile, per cui diventa visibile, come una masserella gelatinosa.
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Credits by… Alla prossima!!!
Simone Alborino (Design ed Esecuzione esperimenti) Lucia Sannino (Design ed Esecuzione esperimenti) Francine Avitabile (Video e Foto) Marianna Maione (Esecuzione esperimenti) Stefano Stigliano (Esecuzione esperimenti) Manuel Guida (Esecuzione esperimenti) Francesco Coppola (Esecuzione esperimenti) Giuseppe Pastore (Esecuzione esperimenti) Simone Becchimanzi (Esecuzione esperimenti) Sabrina Gallo (Esecuzione esperimenti) Francesca Mazzeo (Esecuzione esperimenti) Giovanni Mellone (Esecuzione esperimenti) Alla prossima!!! Si ringrazia la Sig. Nadia Francischetti per il supporto logistico in laboratorio e tutta la II A 2014/2015 per l’aiuto prestato.
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