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La società delle immagini Fonte Feedback Messaggio Destinatario.

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Presentazione sul tema: "La società delle immagini Fonte Feedback Messaggio Destinatario."— Transcript della presentazione:

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2 La società delle immagini

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4 Fonte Feedback Messaggio Destinatario

5 Fonte (chi elabora il m.; es. agenzia pubblicitaria) Emittente (chi codifica il m.; es. stazione televisiva) Mezzo o canale (elemento che contraddistingue la comunicazione mediata; es. onde elettromagnetiche) Ricevente (apparecchio che decodifica il messaggio ; es. la tv) Destinatario (persona o gruppo a cui si rivolge il messaggio; es. telespettatori. Se ci si rivolge a un pubblico- tipo, si dice target; es. bambini).

6 È il contenuto dell’immagine, cioè cosa viene trasmesso. Alcuni messaggi visivi sono di facile comprensione (quelli rivolti al grande pubblico atti a informare o pubblicizzare prodotti di larga diffusione). Altri, invece, necessitano di una approfondita conoscenza del codice e del contesto culturale.

7 Nella comunicazione, il codice assume un ruolo molto importante in quanto non è sufficiente che un messaggio sia inviato e ricevuto: questo deve essere anche interpretato in modo corretto dal destinatario. Il codice è un sistema convenzionale di segni (es. la lingua italiana o il codice della strada). Un codice visivo può essere astratto o referenziale (molto simile all’oggetto reale, il referente). Il linguaggio delle immagini supera le barriere linguistiche però non sempre è funzionale perché si presta a incomprensioni e fraintendimenti dovuti al contesto comunicativo e culturale.

8 MELA

9 Numerosi segni, oggetti e immagini possono essere letti in vari modi differenti a seconda del contesto in cui sono inseriti. Il senso che si attribuisce loro quindi non è assoluto ma relativo al contesto comunicativo.

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11 Collocare correttamente il messaggio nell’ambito culturale in cui è stato prodotto è spesso difficile ma rimane l’unico modo per comprenderne appieno il significato. L’opera contiene un messaggio profondo che può essere interpretato correttamente solo se conosciamo in modo approfondito la vita dell’autore, la cultura e l’epoca storica che l’hanno prodotta. La stessa immagine può assumere significati diversi in ambienti e tempi diversi.

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13 Espressionismo Liberty Segni duri Pennellate dense di colore materico Forme acute Tratti violenti Colori accesi Angoscia esistenziale Visione cruda del mondo Tratti lievi Colori tenui Forme fluttuanti Linee sinuose Tendenza alla trasparenza e alla leggerezza Eleganza e raffinatezza della classe borghese Visione della vita frivola

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16 Segno è composto da: - Una forma percepibile con i sensi (significante); - Un contenuto non percepibile con i sensi (significato); dunque è un processo visivo di comunicazione del pensiero in cui un concetto è rappresentato da un’immagine. È possibile tradurre in immagine concetti legati a oggetti esistenti (la mela) o astratti (la felicità) magari scegliendo forme astratte o simboliche o particolar colori sfruttando l’espressività intrinseca del codice visivo.

17 Come sappiamo, il segno può essere definito come “qualsiasi espressione grafica, traccia o impronta visibile lasciata da un corpo su una superficie, che convenzionalmente rappresenta ed esprime qualcosa”. Esso è costituto da coppie di paralleli che si richiamano l’un l’altro in una relazione di rinvio (un elemento della coppia è legato all’altro) : Significante - significato Immagine - concetto Forma - contenuto L’ efficacia della comunicazione dipende proprio dall’effettiva corrispondenza tra significante e significato.  Usate la corretta forma per veicolare un contenuto e l’immagine più adeguata per trasmettere un pensiero!

18 Analisi prettamente descrittiva dell’immagine che consente di rilevare le informazioni di base rispetto alla tipologia del soggetto.  Lo spettatore davanti a un’opera si basa sul dato reale

19 La lettura dell’opera non si limita a un esame descrittivo ma indaga anche i significati più profondi. L’analisi tiene conto delle implicazioni storiche e sociali e può comprendere le emozioni suscitate nell’osservatore.  Egli amplia lo sguardo al simbolico

20 I messaggi visivi, come quelli verbali, possono essere distinti sulla base della funzione comunicativa in essi prevalente. Spesso però le funzioni all’interno delle immagini si sovrappongono. (Es. in un manifesto pubblicitario c’è l’intento di colpire l’osservatore ma anche di informare sul prodotto o di sviluppare una particolare forma estetica).

21 Immagine utilizzata per la sua immediatezza al fine di informare su determinati avvenimenti. Ci si concentra sul referente, sul contesto a cui ci si riferisce. (Es. fatti di cronaca o descrizione di un ambiente)

22 Si tende a mettere in risalto la sensibilità, l’immaginario e le emozioni dell’autore (mittente ).

23 Si considera soprattutto l’aspetto formale (colori, luci, forme, linee) vale a dire il vero e proprio valore estetico dell’opera. Essa prevale in quasi tutte le opere d’arte e nelle immagini con funzione meramente decorativa, prevale il messaggio.

24 Ci si concentra sul destinatario. Lo si vuole esortare a fare qualcosa o comunque richiamare l’attenzione direttamente su di lui.

25 Si utilizza per stabilire un contatto con il destinatario. L’attenzione quindi è concentrata sul canale comunicativo.

26 Ci si riferisce a immagini che possono spiegare il linguaggio stesso, quindi prevale il codice utilizzato. Elena Tornaghi, Il linguaggio dell’arte. Vol. B, Torino, Loescher, 2001


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