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PubblicatoEvelina Maggi Modificato 9 anni fa
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Progetto A.MI.C.I. Accesso al MicroCredito degli Immigrati
IL MODELLO DI BUSINESS PER IL MICROCREDITO Prof. Pasqualina Porretta, Università degli studi La Sapienza di Roma 13 giugno 2011
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IL MODELLO DI BUSINESS PER IL MICROCREDITO
Prof. Pasqualina Porretta, Università degli studi La Sapienza di Roma 13 giugno 2011 AGENDA La filosofia adottata; Le fasi della filiera del microcredito; Ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi
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La logica di sottofondo: il network approach
APPROCCIO DI NETWORK intende ottimizzare tutta la filiera credito/garanzia e il comportamento di tutti i soggetti di volta in volta in volta coinvolti, nella convinzione che solo in tale maniera si riuscirà a costruire una “rete di protezione finanziaria e sociale”, un supporto fattivo per la microimprenditoria immigrata, l’ottimizzazione delle diverse fasi del processo del microcredito e, quindi, il contenimento dei relativi rischi e costi di gestione (attraverso il conseguimento di economie di scala, di struttura, di specializzazione)… Si è tentato di individuare le migliori practices da attuare per ottimizzare i benefici per tutti i soggetti coinvolti partendo da una ipotesi di operazioni di microcredito accompagnate da fondi di garanzia;
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Le fasi principali della filiera del microcredito prese in considerazione sono le seguenti:
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Avvio progetto di microcredito e attivazione fondi di garanzia
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Situazione debitoria; Redditi percepiti;
Primo contatto e approccio relazionale immigrato-promotore Approccio Relazionale di Customer Proximity, funzionale ad una più efficace conoscenza dei comportamenti economico-finanziari dell’immigrato e delle sue capacità di “fare impresa” e all’accompagnamento di questi lungo tutta la fase di avvio e sviluppo dell’idea imprenditoriale. Esso riduce le asimmetrie informative, migliora la capacità di selezione, analisi e monitoraggio del rischio delle imprese attivate dagli immigrati, valorizza la funzione di rappresentanza svolta dai promotori nei confronti del sistema bancario. Il promotore non si dovrebbe limitare al supporto e all’assistenza tecnica nella fase di accesso al credito della microimpresa immigrata ma dovrebbe accompagnare questa conservando, nel tempo, un buon grado di prossimità agli accadimenti aziendali. Assessment social and credit history dell’immigrato Aree informative Situazione debitoria; Redditi percepiti; Pagamento delle utenze degli ultimi 3-5 anni; Anni di permanenza in Italia; Regolarità permesso di soggiorno e documenti correlati; Situazione familiare; Età e fascia sociale di appartenenza; Paese di provenienza; Titolo di istruzione; Posizione lavorativa;
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COMPITI E RESPONSABILITA’
Primo contatto e approccio relazionale immigrato-promotore COMPITI E RESPONSABILITA’ FASE Policy maker Promotore microcredito Intermediario bancario Intermediario di garanzia Struttura/ente centrale Primo contatto e approccio relazionale immigrato/promotore Prossimità agli accadimenti aziendali nel medio lungo periodo e gestione della relazione con immigrato; Analisi della social and credit history; Analisi della bontà/fattibilità della proposta imprenditoriale; Percorsi formativi/informativi di alfabetizzazione finanziaria e logiche di gestione di impresa; Alimentazione base dati; Consulenza e assistenza finanziaria di base agli imprenditori immigrati; Per i progetti effettivamente meritevoli di sostegno nell’accesso al credito è opportuno che il promotore: assista l’immigrato nella predisposizione di tutto il supporto documentale necessario a soddisfare i fabbisogni informativi dell’intermediario bancario; preveda incontri formativi/informativi dedicati ad una alfabetizzazione finanziaria di base, al processo di accesso al credito, agli iter autorizzativi/burocratici per l’avvio di attività di impresa, ai problemi di base connessi alla gestione di un’impresa (fiscali, finanziari, operativi); Per gli immigrati meritevoli verrà deliberata (in maniera concomitante o successiva alla delibera di erogazione del credito della banca) l’erogazione della garanzia, I risultati di tutte queste attività devono alimentare le basi dati dedicate agli immigrati;
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Richiesta di accesso al credito e Istruttoria
La progettazione e implementazione di sistemi di scoring per la microimprenditoria immigrata potrebbe aiutare a “spezzare” la spirale di diffidenza e, quindi, una delle barriere che ostacola l’accesso al credito di questa. Nondimeno le esigenze di controllo interno e di vigilanza sulle banche rappresentano ulteriori stimoli allo sviluppo di logiche di analisi meccaniche e standardizzate del rischio di credito relativo al microcredito per la microimprenditoria immigrata.
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Delibera ed erogazione credito/garanzia;
Per le domande di finanziamento la cui istruttoria si conclude con esito positivo, gli intermediari bancari deliberano la concessione del finanziamento subordinatamente all’ammissione alla garanzia del Fondo e nel rispetto delle politiche del microcredito deliberate dall’Alta Direzione (limiti operativi geografici/settoriali/per controparte, soglie di alert per situazioni di anomalie, ecc.). La delibera della concessione della garanzia può avvenire in maniera concomitante o successiva alla delibera del finanziamento a seconda delle modalità di funzionamento del Fondo di garanzia statuite nel regolamento di gestione e nelle convenzioni stipulate tra intermediari bancari e gestori del fondo stesso. Non ci sarà una doppia delibera (finanziamento/garanzia) qualora l’ente gestore del fondo coincida con l’intermediario finanziatore La garanzia è concessa gratuitamente, nel rispetto del principio del sostegno socio-economico nei confronti di soggetti non bancabili. Nella fase della Delibera l’intermediario bancario dovrebbe, in maniera trasparente e facilmente comprensibile, mettere a disposizione degli immigrati e dei promotori che svolgono il servizio di accompagnamento i risultati della valutazione di merito creditizio e la metodologia di valutazione seguita. Le attività svolte in questa fase dovrebbero essere realizzate con una tempistica migliore rispetto a quanto accade oggi;
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COMPITI E RESPONSABILITA’
Delibera ed erogazione credito/garanzia; COMPITI E RESPONSABILITA’ FASE Policy maker Promotore del microcredito Intermediario bancario Intermediario di garanzia/Gestore del Fondo Struttura/ente centrale Delibera ed erogazione finanziamento garanzia Politiche per il microcredito/sistema dei limiti operativi (geografici/settoriali/per controparte); Disclosure risultati della valutazione del merito creditizio e metodologia di valutazione seguita; Ottimizzazione tempi intercorrenti tra la data di richiesta del finanziamento e quella della delibera; Delibera erogazione della garanzia; Erogazione della garanzia; Garanzia Credito
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le condizioni sociali, economiche e finanziarie dell’affidato;
Monitoraggio/Tutoraggio e Recupero; In questa fase l’intermediario bancario e il Gestore del Fondo di garanzia dovrebbero effettuare accertamenti documentali, verifiche e controlli sul beneficiario finale credito/garanzia e sulla sua attività imprenditoriale; Il monitoraggio della solvibilità dell’immigrato dovrebbe essere svolto in maniera sinergica e congiunta on il promotore che dovrebbe avere un ruolo attivo e di tutoraggio nel seguire le vicende imprenditoriali e la solvibilità dell’immigrato e, comunque sia, dovrebbe essere informato tempestivamente di eventuali variazioni del merito di credito dell’immigrato.; L’intermediario bancario dovrebbe progettare strumenti di controllo in grado di guidare la fase di monitoring secondo predefiniti schemi decisionali che riducano la soggettività e la comunicabilità tra gli organi aziendali coinvolti . L’attività di monitoraggio svolta dall’intermediario bancario deve poggiare su un articolato sistema di verifiche dedicate a: le condizioni sociali, economiche e finanziarie dell’affidato; la revisione periodica del merito creditizio svolta con frequenza almeno annuale o, comunque, ogni qual volta che l’immigrato richiede una variazione delle condizioni del denaro preso a prestito (tasso, scadenze, ecc.); la struttura e la metodologia del processo di assegnazione del merito creditizio (sistema di scoring) che, nel corso del tempo deve essere sottoposto a controlli per verificarne la robustezza, la congruità rispetto alla “storia”dei microcrediti in portafoglio e l’efficacia predittiva; il controllo andamentale basato sul riscontro di segnali di anomalia delle relazioni debitorie che l’immigrato ha con gli intermediari bancari (CERI importo contenuto, CAI, ecc.);
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Monitoraggio/Tutoraggio e Recupero;
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Monitoraggio/Tutoraggio e Recupero;
In questa ultima fase della filiera del microcredito è opportuno strutturare una modalità informatizzata di scambio delle informazioni capace di garantire un flusso informativo continuo e aggiornato di frequente con tutti gli attori coinvolti nella filiera del microcredito: promotore dell’iniziativa, gestore Fondo di garanzia, intermediario bancario, immigrato. L’oggetto dello scambio di flussi informativi devono essere i risultati dell’attività di controllo sul merito creditizio e sull’economicità del progetto svolto da ciascun soggetto coinvolto nella filiera del microcredito.; I flussi informativi devono essere completi, tempestivi e chiari nonché fondati su uno scambio cooperativo e non opportunistico; Esigenza di progettare ed implementare un sistema di reportistica da/verso i vari soggetti coinvolti. La progettazione dei sistemi di reportistica dovrebbe coinvolgere in maniera sinergica i diversi attori coinvolti nella filiera (intermediari bancari, intermediari di garanzia/gestori dei fondi, promotori). A tal riguardo potrebbe essere organizzato anche un tavolo di lavoro a livello centrale, e su base nazionale, finalizzato a mappare i flussi informativi rilevanti e le modalità di rendicontarli all’esterno (schemi standard informatizzati) ciò permetterebbe il conseguimento di economie di specializzazione e di scopo ed eviterebbe duplicazioni delle attività;
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Scambio di informazioni con attori coinvolti;
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Cittadinanza economica
Mettere gli attori del microcredito in “rete” è sicuramente una sfida strategica assai delicata dal punto di vista organizzativo-operativo-culturale; Comporre i diversi interessi in gioco: l’abbattimento delle barriere che impediscono l’accesso al credito ai soggetti vulnerabili dal punto di vista finanziario e dichiaratamente non bancabili. Fare “rete” potrebbe essere quindi, la chiave di volta dell’accesso al credito degli immigrati, per l’ottenimento della “cittadinanza economica” da parte di questi e supportare lo sviluppo di dinamiche socio-economiche a forte impatto sociale; Cittadinanza economica Servizi ausiliari di assistenza, monitoraggio e accompagnamento lungo le vicende imprenditoriali…approccio relazionale di prossimità all’immigrato imprenditore Progettare sistemi di valutazione ad hoc su base nazionale e protocolli informativi standard Strumenti di mitigazione efficaci/Basel compliant Financial and management education Network Approach
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