Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoCristiano Grosso Modificato 9 anni fa
1
Sperimentazione di accorgimenti tecnici per la riduzione dello scarto nella pesca con reti da posta lungo il litorale livornese P. Sartor*, R. Silvestri **, M. Sbrana*, A. Voliani**, I. Rossetti***, G. Bulgheri** *C.I.B.M. – Centro Interuniversitario di Biologia Marina, Livorno **ARPAT Area MARE – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana ***Aplysia Società cooperativa a r.l., Livorno Le reti da posta, in genere considerate attrezzi selettivi, in certi periodi e su alcuni tipi di fondo possono catturare considerevoli quantità di scarto, principalmente specie non commerciali (Fabi et al., 2002, Rossetti et al., 2006). Questo comporta uno sfruttamento non ottimale delle risorse e un impatto non trascurabile sull’ecosistema. Lo scarto è anche un fattore limitante per l’attività di pesca, aumentando i tempi per pulizia e manutenzione degli attrezzi e accelerandone l’usura. Alcune marinerie hanno introdotto con risultati promettenti delle modifiche agli attrezzi per ridurre la cattura di scarto. Una tre le più efficaci sembra essere l’installazione di una fasciola o “greca” tra la lima dei piombi e i panni del tramaglio. Le catture di un tramaglio “standard” in poliammide usato dalla marineria livornese sono state comparate con quelle di due reti sperimentali costruite a partire da un tramaglio standard, ma sulle quali è stata montata una greca mono-panno con maglia da 27 mm di lato: una con greca alta 19 cm, l’altra con greca alta 24 cm. É stato utilizzato un tramaglio avente la lunghezza di 1800 m, costituito da 9 pezze, 3 per ciascun tipo di rete, ordinate in maniera casuale. Sono state realizzate, contemporaneamente e nella stessa area, 18 uscite di pesca, sei per stagione (primavera, estate, autunno), su un fondale sabbioso compreso tra 4 e 8 m di profondità. I rendimenti totali e quelli delle specie più abbondanti sono stati comparati con Analisi della Varianza. Lo scarto nelle catture è risultato sensibilmente inferiore nei tramagli provvisti di greca, rispetto al tramaglio standard (ANOVA: p<0,001). Lo scarto era costituito prevalentemente da specie non commerciali, in particolare dal granchio di rena, Liocarcinus vernalis, molto abbondante nell’area investigata. La rete senza greca ha fornito catture più elevate delle altre due reti, anche per le specie commerciali, ma in questo caso le differenze sono risultate di minore entità rispetto a quelle riscontrate per lo scarto. Le catture del tramaglio con greca bassa e di quello con greca alta non hanno mai mostrato differenze significative, né per quanto riguarda lo scarto, né per le specie commerciali. Galleggianti Lima dei sugheri Pannello interno Rapporto d’armamento = 0.50 Maglia stirata (lato) = 35 mm Filato (denier) = 210/2 Pannelli esterni Maglia stirata (lato) = 180 mm Filato (denier) = 210/6 Lima dei piombi = 80 g/m Fasciola o greca Rapporto d’armamento = 1 Maglia stirata (lato) = 27 mm Filato (denier) = 210/6 Schema di un tramaglio provvisto di fasciola o greca Composizione delle catture, in numero (alto) ed in peso (basso) Per le specie commerciali bentoniche (es. Sepia officinalis, Raja asterias e Solea spp), le catture del tramaglio standard sono state più elevate (ANOVA: p<0,001) di quelle dei tramagli con greca; per Squilla mantis, invece, non sono emerse differenze significative. Un diverso risultato è stato ottenuto per le specie demersali: le catture di Pagellus erythrinus, Lithognathus mormyrus e Diplodus annularis non hanno mostrato differenze significative tra le tre reti. Anche le catture di specie pelagiche, come Trachurus trachurus e Engraulis encrasicholus, non hanno mostrato differenze tra le tre reti. La presenza di una greca nella parte terminale di un tramaglio si è rivelata quindi uno strumento efficace per limitare lo scarto. Nel caso in cui la pesca sia mirata a specie bentoniche, il tramaglio standard dà di gran lunga i maggiori rendimenti, mentre se le specie bersaglio sono meno legate al fondo, la presenza di una greca non riduce le catture. L’utilizzo della greca può essere quindi consigliato nel caso della pesca mirata a specie demersali o pelagiche, ma anche per quella orientata a specie bentoniche nelle zone e nei periodi di massima abbondanza di organismi destinati ad essere scartati. I tramagli con greca potrebbero inoltre essere impiegati in aree “sensibili” (es. zone soggette a regimi di tutela) al fine di consentire una pesca più eco-compatibile. FABI G., GRATI F., SBRANA M. (2002) – Attrezzi della piccola pesca utilizzati in funzione della successione stagionale e dell’eco-etologia delle specie ittiche in due aree costiere (Mar Ligure orientale e Medio Adriatico). Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Rapporto Finale: 159 pp. ROSSETTI I., VANNUCCI A., SARTINI M., FRANCESCONI B., GAMBACCINI S., DE RANIERI S. (2006) – Pesca di mazzancolla, Penaeus kerathurs (Forsskål, 1775), con reti da posta presso la marineria artigianale di Viareggio (Mar Ligure sud-orientale). Biol. Mar. Medit., 13 (2): 284-285. Questo lavoro è stato realizzato grazie ai finanziamenti SFOP – Regione Toscana - 2000-2006 (Progetto 3 MI 03). 38° Congresso SIBM – Santa Margherita Ligure (28 maggio – 2 giugno 2007) Seppia - Sepia officinalis Razza stellata – Raja asterias (da Fishbase.org) Mormora - Lithognathus mormyrus Pagello fragolino – Pagellus erythrinus (da Fishbase.org)
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.