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ANALISI MULTIVARIATA DEL BRAIN DRAIN DI ECCELLENZA DALL’ITALIA

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Presentazione sul tema: "ANALISI MULTIVARIATA DEL BRAIN DRAIN DI ECCELLENZA DALL’ITALIA"— Transcript della presentazione:

1 ANALISI MULTIVARIATA DEL BRAIN DRAIN DI ECCELLENZA DALL’ITALIA
S. Monteleone** – G. Skonieczny – B. Torrisi* ** Dipartimento di Studi Economici “Salvatore Vinci”- Università “Parthenope” di Napoli *Dipartimento di Imprese Cultura e Società – Area di Statistica Economica – StatEcon Università di Catania 28 maggio 2010 XLVII Riunione Scientifica della SIEDS 2010 Un mondo in movimento: approccio multidisciplinare ai fenomeni migratori

2 Sommario Analisi del problema della “fuga dei cervelli”
Citazione degli studi precedenti Definizione specifica degli obiettivi d’indagine Il campione, il metodo e lo strumento per l’indagine Analisi dei risultati: aspetti generali Stima della propensione al rientro Conclusioni 2

3 Lo stato dell’arte della comunità scientifica
Alcuni autori considerano il fenomeno negativo per il paese di partenza (Bhagwati e Hamada, 1974; Miyagiwa, 1991) La letteratura più recente, invece, considera gli effetti positivi che il fenomeno produce (Docquier and Rapoport, 2009; Montford, 1997; Stark et al., 1997; Vidal, 1998; Beine et al., 2001) Docquier e Rapoport (2009) forniscono degli indicatori capaci di stimare la dimensione del fenomeno dell’emigrazione qualificata (Defoort, 2009; Bertoli, Brücker, Facchini, Mayda, Peri, 2009; Docquier, Lowell and Marfouk, 2009) Avveduto e Brandi (2004) forniscono un’analisi dimensionale del fenomeno su macro dati e in una dimensione temporale (si veda anche Becker, Ichino e Peri (2002) Il brain drain in Italia non può essere considerato come “brain exchange”. Molti lavoratori italiani lasciano il paese, ma pochissimi soggetti qualificati provenienti da altri paesi scelgono l’Italia come paese di destinazione (Brandi e Cerbara, 2004). Brandi e Segnana (2008). Gli autori analizzano i dati del campione ottenuto dall’indagine Alma Laurea 2007 sulla condizione occupazionale dei soggetti laureati Recente letteratura evidenzia la propensione al rientro dei soggetti emigrati dopo un certo periodo trascorso all’estero (Dustmann, 2008)

4 Dalla visione classica del brain drain all’attenzione ai cervelli di eccellenza
Francovich: “sono emigrati intellettuali i soggetti con una formazione specialistica di alto livello o che stanno completando la loro formazione e si spostano per portare a compimento al meglio tali studi (universitari e post-universitari principalmente)”. “Cervelli d’eccellenza”: sono coloro i quali, oltre ad essere in possesso di un bagaglio culturale di valore, hanno continuato la loro formazione per raggiungere una preparazione tale da poter essere loro stessi educatori per le generazioni future: i soggetti in possesso di un dottorato di ricerca e i docenti universitari

5 Quali sono i quesiti ancora aperti?
Le ricerche condotte sino ad ora (si veda bibliografia) non contengono informazioni specifiche sia nella visione classica del brain drain che sui cervelli di eccellenza: Chi sono le eccellenze che emigrano? Qual è la loro propensione a rientrare? Quali sono le determinanti alla fuga, al non ritorno o all’attrazione al ritorno? Il brain drain in Italia è temporaneo o permanente? Qual è la qualità della vita e del benessere lavorativo dei “ricercatori” all’estero? Qual è la perdita economica generata dalla fuga? Chi rimane in Italia, perché rimane e qual è la propensione alla fuga? Necessità uno studio più specifico che possa essere da supporto per nuove strategie.

6 In fase di pubblicazione
Su quali risposte gli autori lavorano? Chi sono le eccellenze che emigrano? SIEDS 2010 Qual è la loro propensione a rientrare? SIEDS 2010 Quali sono le determinanti alla fuga, al non ritorno o all’attrazione al ritorno? RD INTERNATIONAL CONFERENCE MIGRATION & DEVELOPMENT PARIS SCHOOL OF ECONOMICS 2010 Il brain drain in Italia è temporaneo o permanente? SIE 2010 In fase di pubblicazione Qual è la qualità della vita e del benessere lavorativo dei “ricercatori” all’estero? Qual è la perdita economica generata dalla fuga? Chi rimane in Italia, perché rimane e qual è la propensione alla fuga?

7 Analisi del problema Ogni anno molti ricercatori italiani vanno all’estero Non si conosce il numero esatto ma solo stime Pochi studi di natura qualitativa sul fenomeno Obiettivi: Individuare un profilo dei ricercatori italiani all’estero Capire quali fattori rendono attraente la ricerca all’estero Valutare quanto questi fattori incidono sulla soddisfazione dei ricercatori 7

8 Le statistiche sul brain drain dall’Italia (nella concezione classica)
Dati Ocse Italia: 7% ogni anno; Media europea 9% Studio Censis del 2002, XXXVI Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese: “I Ricecatori si sentono vittime del sistema di ricerca italiano” Le statistiche sul brain drain di eccellenza dall’Italia Mancano i dati – mancano censimenti – D.A.V.I.N.C.I. 8

9 Definizione specifica degli obiettivi d’indagine
e’ possibile individuare e classificare alcuni aspetti personali che fanno percepire i centri di ricerca all’estero più attraenti rispetto a quelli italiani? Popolazione di riferimento Posizione lavorativa: Struttura presso cui presta attività: Dottorando Università pubblica Ricercatore Università privata Professore Istituto di ricerca statale 9

10 Metodo d’indagine e modalità di somministrazione
Limiti superati tramite: Impiego di una nuova ricerca per l’ottenimento di dati primari o micro dati Indagine di tipo campionario sui ricercatori Indagine svolta mediante sondaggio Modalità di somministrazione mediante posta elettronica 10

11 Creazione lista contatti e questionario
Mail list concatenata diretta ed indiretta Coerente con le proporzioni di emigrati (secondo la concezione classica) stimati dall’OCSE Totale 383 % Risposte 350 91,4% Incomplete 6 1,6% R.m. 27 7,0% 11

12 Le variabili considerate segue
Table 1 - Classification of variables Le variabili considerate segue Groups Single variables Variables types General aspects X1 Sector X2 Sex X3 Age X4 under study X5 Current Position X6 Type of contract X7 Current works X8 Host State X9 Time Abroad X10 Prepare basic Italy X11 Experiences in Italy X12 Findings on in Italy Nominal scales ‘’ Interval scales Ordinal scales Scale Likert 12 12

13 Evaluation and comparison of the Italian system and host
Table 1 - Classification of variables Le variabili considerate segue Evaluation and comparison of the Italian system and host X13 Findings on the funding of research in Italy X14 Access funding X15 Ratio of Basic Research and Applied X16 promotion of research by the Italian firms X17 Universities and Enterprise Value in Italy X18 Value Universities and Enterprise Abroad X19 possibility of development of research abroad X20 Current salary X21 Possibility of career advancement abroad X22a Relation between anziantà and career X22b relationship between curriculum and career X22c relationship between knowledge and career X23 Guest rewarding system in Italy Scale Likert ‘’ Justification migration Difficulties in host country X24a Bureaucracy in Italy X24b Interest in specific research X24c Extension of powers X24d Prestige in host institution X24e Enhancement of skills X24f Availability of new technologies X24g Employment opportunities X24h Economic reasons X25a Entry permit X25b Social integration X25c Accommodation X25d Local travel Scale Likert ‘’ 13 13

14 Le variabili considerate segue
Table 1 - Classification of variables Le variabili considerate segue Satisfaction levels the following factors in host country X26a Organization X26b Place X26c Policies X26d Freedom X26e Prospects X26f Hours X26g Relaz.superiori X26h Relaz.colleghi X26i Equipment X26l work team X26m bureaucracy. X26n Access information. X26o Security Scale Likert ‘’ Motivation to return Pull factors for return X27 Trend to return in Italy X28a Career possibilities X28b Availability of funds for research X28c Review research system X28d Access new tech. X28e Salary X28f Reunion career X29 Assessment of quality of life abroad X30 Assessment of quality of life in Italy X31 Social inclusion abroad 14 14

15 Analisi dei risultati: aspetti generali
Stato presso cui svolgono la propria attività e genere Stato Percentuale Inghilterra 43,65% Svizzera 15,08% Canada 13,49% Francia 7,94% Stati Uniti Scozia 2,38% Austria 1,59% Spagna Galles 0,79% Germania Olanda Sud Africa Altro 3,17% Totale 100,00% Genere Percentuale Maschile 57,14% Femminile 42,06% N.d. 0,79% Totale 100,00% 15

16 Analisi dei risultati: aspetti generali
Età dei ricercatori e titolo di studio conseguito Età Percentuale 20-30 17,46% 31-40 46,83% 41-50 22,22% 51-60 7,94% oltre 60 3,97% N.d. 1,59% Totale 100,00% Studi Percentuale Laurea 26,98% Dottorato 22,22% Post dottorato 48,41% N.d. 2,38% Totale 100,00%

17 Analisi dei risultati: aspetti generali Ambito lavorativo dei ricercatori
Ambito professionale Percentuale Biologia 26,19% Storia 1,59% Medicina 19,05% Altro 0,79% Fisica 9,52% Antropologia Ingegneria 6,35% Architettura Economia 4,76% Biotecnologie Informatica Geografia - Studi Urbani Letteratura 3,97% Giurisprudenza Neuroscienze Legge Chimica 2,38% Politiche e tecnologie energetiche Psicologia Psychopharmacology Archeologia Relazioni internazionali Matematica N.r. Odontoiatria Totale 100,00%

18 Analisi dei risultati: aspetti generali Posizione lavorativa e tempo di permanenza
Percentuale Ricercatore 42,06% Professore 35,71% Dottorando 15,08% Specializzando 1,59% Lettore Post dottorando 0,79% N.d. 3,17% Totale 100,00% Tempo Percentuale Meno di 1 3,17% Da 1 a 5 anni 35,71% Da 5 a 10 anni 23,02% Più di 10 anni 37,30% N.d. 0,79% Totale 100,00%

19 Giudizio sulle precedenti esperienze in Italia
Analisi dei risultati: aspetti generali Preparazione Percentuale Ottima 31,75% Buona 42,06% Sufficiente 20,63% Scarsa 4,76% Molto scarsa 0,00% N.R 0,79% Totale 100,00% Giudizio sulle precedenti esperienze in Italia % Ottima 7,07% Buono 19,19% Sufficiente 30,30% Scarsa 23,23% Molto scarsa 9,09% N.R. 11,11% Totale: 78,5% del campione 100,00% Esperienze in Italia Percentuale Si 65,87% No 32,54% N.R 1,59% Totale 100,00% 19 19

20 Grado di soddisfazione lavorativa globale: 4,195=Alto
Analisi dei risultati: Valutazione della soddisfazione Grado di soddisfazione lavorativa globale: 4,195=Alto 20

21 Distribuzione % degli intervistati per attuale posizione rispetto al giudizio sulla preparazione di base ed in relazione all’esperienza lavorativa avuta in Italia X10 Preparazione in Italia X5 Posizione Attuale scarsa sufficiente buona ottima Totale X11 Esperienze in Italia=NO dottorando 6,5 4,3 9,7 20,4 professore 5,4 16,1 41,9 Ricercatore 7,5 8,6 32,3 altro 18,3 34,4 100 X11 Esperienze in Italia=SI 2,2 6 4,9 13 15,2 11,4 33,2 3,3 10,9 22,3 49,5 1,1 19,6 44,6 30,4 Chi Quadro Test= 24,974 p-value= 0,125 α=5% per esperienza SI Chi Quadro Test= 28,089 p-value= 0, α=5% per esperienza NO Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009 21 21

22 Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009
Distribuzione % degli intervistati per il giudizio sull’adeguato finanziamento della ricerca in Italia e ai suoi criteri di accesso in relazione all’esperienza lavorativa avuta in Italia X14 Accesso finanz X11 Esperienze in Italia=NO X13 Ricerca finanz meritocratica non meritocratica Total no 7,3 88,7 96 si 4 92,7 100 X11 Esperienze in Italia=SI 10 80 90 non so 8 2 Chi Quadro Test= ,393 p-value= ,942 α=5% per esperienza SI Chi Quadro Test= 42,849 p-value= ,000 α=5% per esperienza NO Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009 22 22

23 Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009
Distribuzione % delle risposte in relazione al giudizio espresso sui motivi della partenza all’esterno Grado di valutazione X24a Burocrazia X24b Interesse X24c Ampl. Competenze X24d Prestigio X24e Valoriz X24f Nuove tecnologie X24g opp.occupazionali X24h rag. Economiche Per niente 22,7 16,2 11,2 10,5 9,7 0,7 12,9 Poco 20,6 13 13,4 6,9 3,6 14,3 Abbastanza 18,8 23,1 15,5 26,7 19,1 17,7 9 Tanto 24,5 33,6 29,2 19,5 27,1 26,4 25,1 Tantissimo 22,4 39,7 24,9 60,3 30 Total 100 ANOVA test tra le variabili F= 4,2E-07 p-value= ,9999 α=5% Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009 1° le opportunità occupazionali (95,7%); 2° il prestigio dell’Ente ospitante (82,7%); 3° la valorizzazione delle proprie capacità (78,3%); 4° ampliamento delle competenze (75,5%); 5° ragioni economiche (72,8%); 23 23

24 Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009
Distribuzione % delle risposte in relazione ai fattori che hanno rappresentato difficoltà nel Paese ospitante X25a Visto X25b Inserimento X25c Alloggio X25d Spostamenti Per niente 82,9 39,0 59,0 68,2 Poco 9,8 34,3 21,1 18,1 Abbastanza 5,2 17,7 12,3 9,7 Tanto 1,4 2,9 3,6 Tantissimo 0,7 6,1 4,0 2,5 Total 100,0 ANOVA test tra le variabili F= 1,8E-07 p-value= ,9999 α=5% Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009 Distribuzione % sulla propensione al rientro in Italia 24 24

25 Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009
Fattori determinanti - coefficienti Kendall's tau b significativi (p<0,05) X27 Propensione al ritorno Kendall's tau_b p-value X13 Ricerca finanz -0,1754 0,0035 X26g Relaz.superiori -0,219 0,0002 X19 sviluppo ric estero -0,1465 0,0147 X26h Relaz.colleghi -0,3225 0,0000 X20 attuale retrib -0,1684 0,005 X26l Lavori equipe -0,1584 0,0082 X24d Prestigio -0,1704 0,0045 X28a Possibilità carr. 0,3278 X24g opp.occupazionali -0,1335 0,0263 X28b Disp.fondi 0,1755 0,0034 X25b Inserimento 0,1217 0,0446 X28d Accesso nuove tec. 0,119 0,0479 X25d Spostamenti 0,1216 0,0431 X28f Ricongiung. 0,4949 X26a Organizzazione -0,174 0,0037 X29 Q.V. Estero -0,2727 X26b Luogo -0,1934 0,0012 X30 Q.V.Italia 0,3188 X26e Prospettive -0,1205 0,0451 X31 Inserimento soc. -0,3391 X26f Orari -0,3075 Fonte: elab. StatEcon su banca dati StatEcon - Unict - Anno 2009 generalized regression model). Questo modello fornisce una soluzione flessibile nell’adattamento generalizzato di funzioni lineari multiple, che utilizzano metodi stepwise per costruire disegni di modelli molto complessi, tra cui i disegni con effetti per le variabili predittive categoriali 25

26 X27Propensione al rientro
Il modello applicato (GRM) per la stima della propensione al rientro X27= 4, ,093 X24 - 0,258 X25 - 0,298 X26 + 0,238 X28 - 0,151 X29 + 0,180 X30 - 0,200 X31 +εi X24 Motivazioni alla fuga (β=- 0,093 p< 0,05) X26il grado di soddisfazione percepita nel luogo di lavoro all’estero (β= - 0,298 p< 0,05) X28Ostilità nell’ambiente di lavoro in Italia (β= 0,238 p< 0,05) il giudizio sulla qualità della vita all’estero X29 e in Italia X30 (β= - 0,151 p< 0,05 contro β= 0,180 p< 0,05) X27Propensione al rientro

27 Identikit dell’emigrato d’eccellenza:
Conclusioni Identikit dell’emigrato d’eccellenza: età compresa fra i 25 e i 35 anni, alta qualificazione Emigra per valorizzare le proprie conoscenze e accumulare esperienze lavorative superiori a quelle italiane Livello di soddisfazione lavorativa e sociale migliore all’estero rispetto all’Italia Redditi maggiori all’estero Ambiente lavorativo più stimolante nei contenuti e nelle organizzazioni Maggiore consapevolezza nella produttività e maggiori stimoli Attento nel confronto tra la qualità della vita all’estero rispetto all’Italia 27

28 Il fatto e le implicazioni di policy
più si rimane all’estero minore è la propensione al rientro in Italia Il brain drain di eccellenza in Italia si trasforma da TEMPORANEO (Dustmann C. and Weiss Y. (2007), “Return migration: Theory and Empirical evidence”, CReAM, CDP No 02/07 London) (Docquier and Rapoport, 2009; Montford, 1997; Stark et al., 1997; Vidal, 1998; Beine et al., 2001) a PERMANENTE (Bhagwati e Hamada, 1974; Miyagiwa, 1991) - (Brandi e Cerbara, 2004) 28 28

29 Bibliografia Amendola, A., Autiero, G., e Nese, A. (2002) “Mobilità intergenerazionale nel livello di istruzione in Italia: un’analisi comparata tra Centro-Nord e Sud”. Economia & Lavoro, vol. XXVI, pp Avveduto, S. e Brandi, M. C. (2004), “Le migrazioni qualificate in Italia”. Studi Emigrazione, vol. XLI, pp Bhagwati j., Hamada K. (1974), “The brain drain, international integratio of markets for professional and unemployment”. Journal of Development Economics, 1 (1), Basile, R. e Causi, M. (2005), “Le determinanti dei flussi migratori nelle province italiane: WorkingPaper No. 49, Dipartimento di Economia, Università degli Studi di Roma Tre. Becker, S. O., Ichino, A. e Peri, G. (2004), “How large is the “brain drain” from Italy?”. Giornale degli Economisti e Annali di Economia, vol. 63, pp Bein M., Docquier F. and Rapoport H., (2001), “Brain drain and economic growth: theory and evidence” Journal of Development Economics, 64(1), pp Bein M., Docquier F. and Rapoport H., (2003), “Brain drain and LDCs’ Growth: Winnerrs and Losers”, IZA Discussion Paper n° 819, July. Bein M., Defoort C. and Rapoport H., (2006), “Skilled migration, human capital inequality and convergence”, Manuscript, Universitè Catholique de Louvain-La-Neuve. Bein M., Docquier F. and Rapoport H., (2006a), “Alternative measures of the brain drain”, Research report, World Bank, Washinton DC. Bein M., Defoort C. and Rapoport H., (2006b), “Brain drain and human capital formation in developing countries: winners and losers’, IRES Discussion Paper n° , May. Beltame (2007), “Realtà e retorica del brain drain in Italia Stime statistiche, definizioni pubbliche e interventi politici”, Università di Trento. Bertoli S., Brücker H., Facchini G., Mayda A.M., Peri G., (2009), “The Battle for Brains: How to Attract Talent”, CEPR project, Fondazione Rodolfo Debenedetti. Boeri, T. (2006), “Per il Mezzogiorno, ma non solo per il Mezzogiorno”. L’Industria, vol.27,pp Bonifazi, C. e Heins, F. (2001), “Le dinamiche dei processi di urbanizzazione in Italia e il dualismo Nord-Sud: un’analisi di lungo periodo”. Rivista Economica del Mezzogiorno, vol. XV, pp Brandi, M.C. (2001), “Evoluzione degli studi sulle skilled migration: brain drain e mobilità”, in Studi Emigrazione, XXXVIII n.141, pp Brandi M.C., Cerbara L., (2004) “I Ricercatori stranieri in Italia: fattori di push e pull”, Studi Emigrazione, anno XXXI , n 156. Brandi M.C., Segnana M. L., (2008), “Lavorare all’estero: fuga o investimento?” in Consorzio Interuniversitario Alma Laurea ( a cura di)  X Indagine Alma Laurea sulla condizione occupazionale dei laureati,  Il Mulino Cariaci, D. (2005), “La fuga del capitale umano qualificato dal Mezzogiorno: un catching-up sempre più difficile”. Rivista Economica del Mezzogiorno, vol.XIX,pp Carrington W.J. and Detragiache E. (1998) “How big is the brain drain?” IMF Working paper n°201. Commander, S., Kangasniemi, M. e Winters, L.A. (2003) “ The brain drain: Curse or Boon?”, IZA Working Discussion Paper 809. Del Boca, D. e Venturini, A. (2003), “Italian migration”. IZA Discussion Paper N°. 938. Docquier F. and Marfouk A. (2004), “Measuring the international mobility of skilled workers” (Release 1.0), Mimeo.,The World Bank. Docquier F. and Marfouk A. (2006), “International migration by educational attainment ( )”, in: Ozden, C. et Schiff (eds), International migration, remittances and the brain drain, Chap 5, Palgrave-Mcmillan. Docquier F., Lowell B. L. and Marfouk A. (2009), “A gendered assessment of the brain drain”, Population and Development Review, forthcoming. 29 29

30 Bibliografia Docquier F. and Rapoport H. (2009), “Quantifying the Impact of Highly-Skilled Emigration on Developing Countries” CEPR project, Fondazione Rodolfo Debenedetti. Defoort C. (2009) “Tendances de long term des migrations internationals: Analyse partir des 6 principaux pays receveurs », Population, 2, (forthcoming). Dos Santos M. and Postel-Vinay F. (2003) “Migration as a source of growth: the prespective of a developing country” Journal of Population Economics, 16(1) 161. Dustmann C. and Weiss Y. (2007), “Return migration: Theory and Empirical evidence”, CReAM, CDP No 02/07 London. Faini R., Galli G., Gennari P., Rossi F. (1197), “ An empirical puzzle: Fallino migration and growing unemployment differentials among Italian regions”. European Economic Review 41, pp Gagliarducci S., A. Ichino , G.Peri e R. Perotti (2005) "Lo Splendido Isolamento dell’ Universita’ Italiana" Working Paper, Fondazione Rodolfo De Benedetti, Milano, Grubel H. and Scott A. (1966), “The international flow of human capital”, American Economic Review, 56: Haque NU and Kim S-J. (1995) “Human capital flight: impact of migration on income and growth” IMF Staff Papers 42: Johnson H. (1967), “Some economic aspects of the brain drain”, Pakistan Development Review, 7, 3: Mattana, P. e Piras, R. (2006), “The contribution of human capital to the growth process: new panel results for Italy”. Lavoro presentato al Final Workshop del Gruppo di Ricerca su Mezzogiorno: Sviluppo e Nuove Teorie della Crescita, Napoli febbraio 2006. Miyagiwa K. (1991) “Scale economies in education and brain drain problem” International Economic Review. 32: Mountford A. (1997) “Can a brain drain be good for growth in the source economy?” Journal of Development Economics, 53: Sestito, P. (1991), “Sviluppo del Mezzogiorno e capitale umano” Economia & Lavoro, vol.25, pp.3-13. Stark O. (2003), “Rethinking the brain drain” , Discussion Paper. Stark O. (2005), “The new economics of the brain drain”, World Economics, v6 n2. Stark O., Helmenstein C. and Prskawetz (1997), “A brain gain with a brain drain”, Economics Letters, 55: Stark O., Helmenstein C. and Prskawetz (1998), “Human capital depletion, human capital formation, and migration: a blessing or a curse?”, Economics Letters, v60, n30 (Settember), pp Stark O. and Wang Y. (2002), “Inducing human capital formation: migration as a substitute for subsides”, Journal Public Economics, 86(1): Piras R, “Un’analisi dei flussi migratori interregionali dei laureati: ”, «Rivista Economica del Mezzogiorno», vol. XIX, 2005, pp Piras R, (2005), “Il contenuto di capitale umano dei flussi migratori interregionali: ”, «Politica Economica», vol. XXI, , pp Venturini A., Villosio C., (2008) “Labour-market assimilation of foreign workers in Italy”, Oxford Review of Economic Policy, 2(3), pp Vidal J.P. (1998), “The effect of emigration on human capital formation”, Journal Public Economics, 11, 4: 30 30


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