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Domenica Quartuccio - Isabella Siciliani
ANALISI COMPARATIVA EUROPEA DELLA MOBILITÀ DEI REDDITI: EVIDENZE DAI DATI EU-SILC Domenica Quartuccio - Isabella Siciliani Istat XLVII Riunione Scientifica SIEDS Milano, maggio 2010
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Obiettivo XLVII Riunione Scientifica SIEDS Misurare la mobilità dei redditi esistente in diversi Paesi europei Verificare l’associazione tra livelli di disuguaglianza e livelli di mobilità Individuare i fattori individuali che influiscono sulla mobilità dei redditi Milano, maggio 2010
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Fonte dati XLVII Riunione Scientifica SIEDS Eu-SILC (European Statistics on Income and Living Conditions) Componente longitudinale Anni (in alcuni Paesi Eu-Silc è stata avviata nel 2005: UK, NL, DE, CY, CZ, HU, LT, LV, PL, SK, MT, SL) 19 Paesi considerati: Paesi UE 2005 ad eccezione di quelli non disponibili: (DE, MT, SL), DK, GR, IE. Milano, maggio 2010
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Metodologia (1) XLVII Riunione Scientifica SIEDS Reddito familiare equivalente assegnato ad ogni individuo (scala di equivalenza OCSE modificata) Mobilità relativa, misurata indipendentemente dalla crescita totale del reddito. Concetto basato sulla posizione del reddito individuale nella distribuzione dei redditi consente di realizzare comparazioni a livello internazionale, senza prendere in considerazione aspetti legati alla variazione dei prezzi Milano, maggio 2010
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Metodologia (2) XLVII Riunione Scientifica SIEDS Primo approccio: Matrici di transizioni e permanenze tra classi di reddito quintiliche tra (T) e (T+1) e tra (T) e (T+2) Determinazione di quote di individui che rimangono nella stessa classe quintilica e che transitano in classi più elevate e più basse vantaggio di poter determinare anche la direzione della mobilità Indice sintetico per la misurazione della mobilità complessiva Prais-Shorrocks, compreso tra 0=perfetta immobilità e 1=perfetta mobilità: Milano, maggio 2010
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Metodologia (3) XLVII Riunione Scientifica SIEDS Secondo approccio: Analisi della mobilità come riduzione della disuguaglianza di reddito su tutto l’arco di tempo considerato. Indice proposto da Shorrocks confronta la disuguaglianza di breve termine (disuguaglianza di ogni singolo periodo) con quella di lungo termine (disuguaglianza della media dei redditi di uno stesso individuo su più periodi approssimazione del reddito “permanente” dove le fluttuazioni transitorie sono smussate) La disuguaglianza misurata sui tali redditi “permanenti” è minore di quella rilevabile sui redditi di ciascun periodo La riduzione della disuguaglianza può essere presa come misura della mobilità: Ms varia da 0=perfetta immobilità ad 1=perfetta mobilità rappresentano rispettivamente gli indici di disuguaglianza sulla distribuzione del reddito medio longitudinale (“permanente”) e sulla distribuzione del reddito al tempo t
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Transizioni e permanenze
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CONCLUSIONI Analisi preliminare di tipo longitudinale e comparativo sulla mobilità dei redditi. Disuguaglianze reddituali sono meno accettabili, se persistenti e quindi se accompagnate da bassa mobilità. Il nostro Paese si colloca tra quelli con minore mobilità insieme a PT, FI, NL, CY. Tra i Paesi con maggiore mobilità: AT, SK, ES, UK. Proposte per futuri approfondimenti: modelli per la stima della mobilità individuale in funzione delle caratteristiche dell’individuo e dei cambiamenti legati agli eventi di vita. Milano, maggio 2010
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