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Politiche sociali Lavinia Bifulco.

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Presentazione sul tema: "Politiche sociali Lavinia Bifulco."— Transcript della presentazione:

1 Politiche sociali Lavinia Bifulco

2 Robert Castel Disaffiliazione
Esclusione e Disaffiliazione Guardare agli stati (in –out) Guardare ai processi – il continuum che collega in e out Le frontiere fra diverse aree (integrati, vulnerabili ed esclusi) sono incerte Degrado del lavoro e fragilità relazioni sociali “Nuovi” soggetti, “invalidati dalla congiuntura” “normali inutili” “soprannumerari” Intervenire nel centro della società: il lavoro

3 Robert Castel L’insicurezza sociale
1) Il rapporto tra insicurezza e protezione. 2) Insicurezza: impossibilità di padroneggiare il presente e progettare un futuro 3) Insicurezza civile e insicurezza sociale sono collegate 4) Insicurezza sociale: essere esposti al rischio di un evento che riduce o annulla indipendenza

4 L’insicurezza sociale
Il sentimento di insicurezza non è del tutto proporzionale ai pericoli e alle minacce reali ma è legato allo scarto fra aspettative socialmente costruite di protezioni e capacità effettive di protezioni

5 L’insicurezza sociale
Modernità e individualizzazione Da reti tradizionali di dipendenza e protezione a modalità moderne di tradizione Modernità e teoria politica Hobbes, la protezione attraverso lo Stato assoluto Locke, la protezione attraverso la proprietà persone inabilitate a "mantenersi col proprio lavoro". Hobbes colloca molto in alto il prezzo da pagare per una costruzione di protezioni, lo Stato assoluto. Locke, in una visione liberale, propone che lo stato intervenga limitandosi a tutelare la proprietà, la libertà e la persona: è la proprietà ciò che protegge,

6 L’insicurezza sociale
Lo Stato di diritto: Garanzia delle libertà individuali Protezione delle persone e dei beni (ordine pubblico) Protezione sociale attraverso la proprietà privata Contraddizione fra rispetto delle leggi e domanda di sicurezza, fra garanzie delle libertà e protezione dei beni

7 L’insicurezza sociale
Disassociazione sociale Società salariale Proprietà sociale

8 Robert Castel L’insicurezza sociale
Il lato oscuro dello Stato di diritto Stato protettore, protezione di rischi e riduzione di incertezza istituzione di uno zoccolo duro di misure che proteggono dai rischi sociali (assicurazioni) accesso al salario e alle garanzie collegate protezione del lavoro (garanzie del lavoro, non contrattuali.. salario minimo, coperture rischi, etc) istituzione della proprietà sociale, equivalente delle protezioni prima fornite solo dalla proprietà privata (regole di protezione, servizi, accesso ad assicurazioni ecc.)

9 Robert Castel L’insicurezza sociale
2 presupposti: crescita e sistemi collettivi di protezione Effetti: non totale uguaglianza ma protezione e società di simili, diseguali ma interdipendenza fra individui. Possibilità di programmare e padroneggiare l’avvenire

10 Robert Castel L’insicurezza sociale
Collettivazione e status: Sistemi collettivi di protezione: sia adesione a organizzazioni che rappresentano interessi non del singolo lavoratore ma di collettività di lavoratori (i sindacati), sia appartenenza a gruppi professionali, sia regolazione collettiva, (vedi contrattazione collettiva, diritto del lavoro). Collettivi professionali omogenei e solidali Sistemi di protezione (vedi di nuovo assicurazioni) collettivi mediati dal lavoro: supporti per l’indipendenza Concezione dell’individuo come individuo sociale

11 Robert Castel L’insicurezza sociale
Negli anni Settanta, metamorfosi del capitalismo industriale Difficoltà da parte degli stati-nazione di stabilire politiche che governino lo sviluppo economico. Erosione dei collettivi e individualizzane nel lavoro: crisi delle forme di org. collettiva , ad esempio sindacati e dei sistemi di appartenenza professionale: diversificazione, competitività frammentazione delle forme contrattuali. Alternanza tra lavoro e non lavoro, di lavoro a tempo determinato, di intermittenti, di precari, di interinali, ma sono tutte figure accomunate dalla precarietà del rapporto di lavoro.

12 Robert Castel L’insicurezza sociale
Flessibilità tecnica: flessibilità e mobilità permanente: destandardizzazione lavoro mobilità delle carriere responsabilizzazione (farsi carico di se stessi), duttilità, capacità innovativa, superamento di un'organizzazione produttiva basata su lavoro ripetitivo e standardizzato. Individualizzazione del rapporto di lavoro.

13 Robert Castel L’insicurezza sociale
Ambiguità dei processi Effetti: divaricazione fra chi ce la fa e chi non ce la fa…. Più il lavoro diventa precario, più si richiede che sia flessibile, duttile, con capacità innovative

14 Robert Castel L’insicurezza sociale
individualizzazione: . Per Castel, si parla di individuo solo a partire dalle sue relazioni sociali. Si è cioè individui solo se si vive in società. Da questo punto di vista “ il welfare state è il riconoscimento di una dimensione collettiva dell'individuo che vive in società. L'erosione dello stato sociale lascia dietro di sé una moltitudine di individui che non hanno nient'altro da vendere che la loro forza-lavoro”. Perciò: decollettivizzazione = desocializzazione, dissolvimento dei legami sociali, disassociazione sociale

15 L’insicurezza sociale
Ritorno delle classi pericolose Risentimento Demonizzazione delle periferie

16 Robert Castel L’insicurezza sociale
Individualizzazione Nel sistema di protezione sociale: individualizzazione delle protezioni enfasi sul locale, sull’intersettoriale, sui partneriati ecc… diversificazione e indidivudalizzazione delle prestazioni, Contratto e progetto: situazioni e difficoltà particolari Problemi: stigmatizzazione (i più deprivati) residualizzaizone della solidarietà, non più società di simili

17 Attivazione e contratto
“è paradossale che attraverso queste diverse misure di attivazione si chieda molto a coloro che hanno poco e spesso si chieda meno a coloro che hanno molto (p. 76) “…l’insieme dei dispositivi della protezione sociale sembra oggi attraversato da una tendenza all’individualizzazione o alla personalizzazione… un modello contrattuale di scambi reciproci tra chi richiede le risorse e chi le procura… Una tale evoluzione può avere delle conseguenze positive nella misura in cui corregge il carattere impersonale, opaco e burocratico che caratterizza in genere la distribuzione delle prestazioni omogenee.. Tuttavia la logica contrattuale sottovaluta gravemente la disparità di situazioni fra i contraenti. Essa mette il beneficiario di una prestazione nella condizione di chi domanda, facendo come se disponesse del potere di negoziazione necessario ad annodare una relazione di reciprocità con l’istanza che dispensa le protezioni. Questo è un caso veramente raro. L’individuo ha bisogno di protezioni proprio perché .. Non dispone da solo delle risorse necessarie ad assicurarsi la propria indipendenza (p. 81)” ‘


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