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Referendum del 25/26 giugno 2006 VOTA NO ALLA DEVOLUTION Per non rompere la Costituzione della Repubblica Italiana.

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1 Referendum del 25/26 giugno 2006 VOTA NO ALLA DEVOLUTION Per non rompere la Costituzione della Repubblica Italiana

2 Il referendum sulle modifiche alla Costituzione 25/26 giugno 2006 ➲ Il Referendum è confermativo: votare SI significa approvare la riforma, votare NO vuol dire mantenere l'attuale Costituzione. ➲ Il Referendum è senza quorum. Quindi vince chi fa votare più cittadini. ➲ La riforma è stata fortemente voluta dalla Lega, da AN, Forza Italia, UDC, proposta e votata senza accordo e consultazione con la minoranza. ➲ E' il frutto di una tendenza autoritaria, della volontà di appropriarsi delle decisioni, sopprimere la Democrazia attraverso lo svuotamento dei meccanismi di discussione e decisione. ➲ E' un pericolo perché le derive autoritarie si sa quando cominciano ma non si sa VERSO DOVE PORTANO.

3 Il referendum sulle modifiche alla Costituzione 25/26 giugno 2006...Secondo la DEVOLUTION... ➲ Un primo ministro con potere di sciogliere le camere vuol dire un parlamento sotto ricatto ➲ Il primo ministro riceve l'investitura nel momento del risultato elettorale, in pratica è un elezione diretta ➲ Legittima figure autoritarie, con pretesa di rappresentare direttamente la “volontà popolare”, populisti che controllano l'opinione pubblica con l'appoggio od il controllo dei mass- media ➲ Annulla la discussione parlamentare con l'imposizione di un programma ed un'agenda politica decisa dal primo ministro ➲ Accentra nel primo ministro il potere esecutivo e legislativo, mettendo le mani su quello giudiziario aumentando la presenza di membri del Consiglio Superiore Della Magistratura nominati dal premier ➲ Mettere in pratica quanto la loggia massonica P2 propose

4 Il referendum sulle modifiche alla Costituzione 25/26 giugno 2006...Secondo la COSTITUZIONE... ➲ La Costituzione separa i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario in modo che possano controllarsi reciprocamente, il capo dello Stato ha il compito di vigilare sull'effettiva applicazione della Norma. ➲ Questa esigenza presente in tutte le Costituzioni democratiche nasce per evitare regimi autoritari legittimati dal popolo (Hitler e Mussolini in primis). Nasce dalla Resistenza e dalla Guerra di liberazione, quell'esperienza tragica suggerì ai Costituenti la necessità di non ripetere gli errori ed orrori di quel periodo. ➲ Il Capo dello Stato, garante della Costituzione, ha potere di sciogliere le Camere. Propone il Presidente del Consiglio che dovrà essere confermato dal voto di Camera e Senato.

5 Il referendum sulle modifiche alla Costituzione 25/26 giugno 2006...Secondo la DEVOLUTION... ➲ La Camera, il Senato Federale, le Regioni: che confusione! ➲ La Camera è tenuta ad approvare quanto deciso dal primo ministro, altrimenti egli stesso può sciogliere il Parlamento ed indire nuove elezioni. La Camera può sfiduciare il primo ministro, ma in tal caso si scioglie il Parlamento e si va alle elezioni ➲ Le Regioni hanno potere di legiferare autonomamente per Sanità, Istruzione e Pubblica Sicurezza; creando un ulteriore dedalo di norme alla già ipertrofica legislazione esistente. L'unico vincolo è un indefinito “interesse nazionale”. ➲ Il Senato Federale legifera per quanto in conflitto di attribuzione tra i Camera e Regioni. ➲ Cosa succederà con la Polizia controllata direttamente da politici collusi con la mafia ad esempio in Sicilia? O con la Sanità ed Istruzione guidate da scelte ideologiche o da grossolani interessi di gruppi economici? I furbetti del Palazzino

6 Il referendum sulle modifiche alla Costituzione 25/26 giugno 2006...Secondo la COSTITUZIONE... ➲ La Costituzione salvaguarda l'Unità dello Stato e prevede due rami del Parlamento: Camera e Senato. ➲ Essi si controllano reciprocamente e ogni legge deve essere approvata da entrambe ➲ Le Regioni attualmente hanno competenza sulla Sanità e su alcune entrate fiscali, ma il controllo rimane statale. Si vuole in questo modo realizzare la “solidarietà nazionale” tra regioni ricche e non, dando uguali Diritti a tutti i Cittadini.

7 Il referendum sulle modifiche alla Costituzione 25/26 giugno 2006 ➲ Questa scandalosa riforma corrisponde alla sete di potere delle classi dirigenti ➲ Sostituisce al confronto democratico l'autoritarismo ➲ Divide lo Stato privilegiando egoismi localisti ➲ Legittima il populismo e i gruppi di interesse e pressione sulla “solidarietà nazionale” ➲ Introduce un controllo diretto sulla vita, lavoro e Diritti dei Cittadini, stravolgendo l'uguaglianza ➲ Vengono eliminate come Diritto Costituzionale le Leggi di Iniziativa Popolare, l'unico strumento dato al popolo per proporre nuove leggi

8 Il referendum sulle modifiche alla Costituzione 25/26 giugno 2006 ➲ La Costituzione, sebbene disattesa in molti punti, rimane il nostro patto fondamentale di convivenza civile, basato sulla solidarietà e sulla “costruzione di una vita degna” cui tutti tendiamo. ➲ Prima di cambiare la Costituzione, occorre renderne effettiva l'applicazione in modo che i principi di uguaglianza, partecipazione democratica e controllo siano realizzati. ➲ La Costituzione non è vecchiume, è attuale. Il suo miglioramento deve dipendere dalla partecipazione e discussione popolare, MAI da gruppi dirigenti di dubbia moralità, di nessun senso dello Stato e della convivenza civile.

9 ADESIONI NO ALLA DEVOLUTION ➲ Partito Umanista (Ge),


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