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PubblicatoDesiderio Guglielmi Modificato 11 anni fa
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Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa
Capitolo 24 Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa 1
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Ipotesi fondamentale del modello keynesiano
Nel breve periodo, le imprese soddisfano la domanda ai prezzi dati Le imprese non reagiscono a ogni cambiamento della domanda relativa ai loro prodotti modificando i prezzi, ma fissano un prezzo per un certo periodo di tempo e poi soddisfano la domanda generata a quel prezzo; Le imprese producono quanto basta a “soddisfare” la domanda dei propri clienti al prezzo stabilito; È una decisione manageriale basata sul principio costi-benefici Costi di aggiustamento dei prezzi (menu costs) I prezzi vanno modificati se il beneficio derivante è superiore ai costi di aggiustamento Nel lungo periodo le imprese modificheranno i prezzi
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La spesa aggregata programmata (PAE)
Spesa per consumi (C) Spesa delle famiglie in beni durevoli, non durevoli e servizi Investimento(I) Spesa delle imprese in nuovi beni capitali Spesa per nuove abitazioni e appartamenti Incrementi delle scorte Spesa pubblica (G) Spesa effettuata dallo Stato (a livello nazionale, regionale o locale) in beni e servizi Esportazioni nette Esportazioni - importazioni
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La spesa aggregata programmata
È possibile che la spesa programmata si discosti dalla spesa effettiva? Poiché le imprese non controllano la quantità venduta è possibile che gli investimenti effettivi si discostino da quelli programmati. Se le vendite sono inferiori alle aspettative, le imprese accumulano scorte Investimento effettivo (I) > investimento programmato (IP) Se le vendite sono superiori alle aspettative, le imprese decumulano scorte Investimento effettivo (I) < investimento programmato (IP)
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Esempio: La società Fly-by-Night produce €5 milioni di aquiloni all’anno Vendite attese = €4.8 milioni scorte programmate = €200,000 Spesa in beni capitali = €1 milione Investimento programmato IP = €1,200,000 Se le vendite effettive sono €4,600,000: IP = €1,000,000 + €200,000 = €1,200,000 < I = €1,000, €400,000 = €1,400,000 Se le vendite effettive sono €5,000,000 IP = €1,000,000 + €200,000 = €1,200,000 > I = €1,200,000 - €200,000 = €1,000,000
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La spesa aggregata programmata
N.B.: per le famiglie, lo stato e gli acquirenti esteri, la spesa effettiva è uguale alla spesa programmata
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La spesa per consumi (C)
La spesa per consumi copre quasi i due terzi della spesa totale Il fattore più importante nel determinare C è il reddito disponibile, ovvero il reddito al netto delle tasse (Y – T) “La legge psicologica fondamentale, sulla quale siamo autorizzati a basarci con grande fiducia sia a priori per la nostra conoscenza della natura umana sia per I fatti particolareggiati dell’esperienza, è che, di norma e in media, gli uomini sono disposti ad accrescere I loro consumi all’aumentare del reddito, ma non tanto quanto l’aumento del loro reddito” (John Maynard Keynes, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, 1936 – trad. Italiana Utet 1978, pag. 256)
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L’evidenza empirica … In Italia i consumi crescono di pari passo con il reddito…
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La funzione del consumo
= costante; coglie i fattori diversi dal reddito disponibile che influenzano C: Ottimismo dei consumatori Ricchezza Tassi di interesse reali c = propensione marginale al consumo; tasso di incremento del consumo quando il reddito disponibile aumenta di €1; 0 < c < 1
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Graficamente:
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La spesa aggregata programmata e la produzione
PAE = C + IP + G + NX C = C + c(Y – T) PAE = C + c(Y – T) + IP + G + NX Se Y aumenta di €1, C aumenta in base a c l’aumento di C fa aumentare la spesa aggregata di cY PAE = (C + IP + G + NX – cT) + cY
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La spesa aggregata programmata
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La produzione di equilibrio
Ipotesi keynesiana: i produttori soddisfano la domanda a prezzi dati nel breve periodo Equilibrio di breve periodo: Y = PAE Il livello di produzione al quale la produzione Y è pari alla spesa aggregata programmata PAE La produzione di equlibrio nel breve periodo è il livello di equilibrio che prevale durante il periodo caratterizzato da prezzi dati
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La produzione di equilibrio
Moltiplicatore del reddito. Dipende dalla propensione marginale al consumo (c): c = 0.8, moltiplicatore = 1/0.2 = 5.0 c = 0.6, moltiplicatore = 1/0.4 = 2.5
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Un esempio: C = (Y – T); T = 250; IP = 220; G = 330; NX = 20
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la croce keynesiana Y<PAE I<IP le imprese ↑ la produzione Y
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La spesa programmata e il gap di produzione
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La spesa programmata e il gap di produzione
La riduzione del consumo autonomo influenza la spesa aggregata: La variazione della spesa aggregata, a sua volta, influenza la produzione ed il reddito di equilibrio:
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Graficamente:
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Osservazioni A parità di altri fattori, un calo della spesa autonoma fa diminuire la produzione di breve periodo e innesca un gap recessivo Un calo della spesa autonoma può essere causato da una riduzione di C, IP, G, e/o NX. L’entità del gap recessivo dipende dal moltiplicatore. Quanto maggiore è il moltiplicatore, tanto più forte è l’impatto di una variazione iniziale della spesa aggregata sul reddito di equilibrio.
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Il moltiplicatore del reddito
L’effetto di una variazione pari a 1 unità della spesa autonoma sulla produzione di equilibrio di breve periodo Moltiplicatore = (variazione di Y)/(variazione di A) un moltiplicatore pari a 5 implica che una riduzione di 10 unità della spesa autonoma riduce la produzione di equilibrio di breve periodo di 50 unità Moltiplicatore = 50/10 = 5 Il moltiplicatore dipende dalla propensione marginale al consumo (c).
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Il moltiplicatore e le importazioni
Esportazioni nette NX = Esportazioni (EX) – Importazioni (IM) Le importazioni possono variare con Y Funzione delle importazioni: IM = mY m = propensione marginale all’importazione La percentuale di una variazione del reddito che viene spesa in importazioni NX = EX - mY
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Il moltiplicatore e le importazioni
Spesa aggregata programmata Equilibrio: Moltiplicatore
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Il moltiplicatore e le importazioni
Considerare le importazioni come spesa indotta riduce il moltiplicatore per ogni valore della propensione marginale al consumo Maggiore la propensione marginale all’importazione (m) minore il moltiplicatore
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Il moltiplicatore e le imposte
A seguito dell’aggravarsi delle condizioni di bilancio pubblico, aumentano le imposte (T). Come cambia il reddito di equilibrio?
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Il moltiplicatore fiscale
Un aumento delle imposte riduce il reddito di equilibrio in misura pari al moltiplicatore fiscale Poiché 0<c<1 il moltiplicatore fiscale è minore del moltiplicatore del reddito
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PAE ed il tasso di interesse reale
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PAE ed il tasso di interesse reale
Analiticamente: Un aumento del tasso di interesse reale riduce la spesa programmata per ogni dato livello del reddito, riducendo il reddito di equilibrio.
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