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Misurare l’attività economica: il PIL

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Presentazione sul tema: "Misurare l’attività economica: il PIL"— Transcript della presentazione:

1 Misurare l’attività economica: il PIL
Capitolo 18 Misurare l’attività economica: il PIL 1

2 Prodotto Interno Lordo (PIL)
Valore di mercato dei beni e servizi finali prodotti in un paese in un determinato periodo di tempo Sintetizza in un solo numero la ricchezza prodotta in tutta l’economia Informazioni necessarie: Quantità prodotta di ciascun bene (Q); Valore di mercato: Prezzo unitario (P) PIL = Σi(Qi x Pi)

3 Il PIL come valore di mercato
Esempio Il valore di mercato della produzione (il PIL) sarà: (4x0.25)+(6x0.50)+(3x20)=64€ Beni quantità Prezzo (€) Mele 4 0.25 Banane 6 0.50 scarpe 3 20

4 Limiti Non tutti I beni e servizi con valore economico sono scambiati sul mercato Lavori autoprodotti dalle famiglie (non sono inclusi nel PIL) Servizi della pubblica amministrazione (sono inclusi nel PIL ed il loro valore economico è approssimato dal costo di produzione)

5 Quali beni rientrano nel PIL?
I beni e i servizi finali Beni e servizi di cui usufruiscono effettivamente i consumatori; trovandosi alla fine del processo di produzione, sono inclusi nel calcolo del PIL Esempio: pane I beni e i servizi intermedi Beni e servizi utilizzati per la produzione dei beni e servizi finali; non sono considerati nel calcolo del PIL Esempio: grano e farina, entrambi utilizzati per produrre pane I beni capitale Bene di lunga durata che vengono prodotti o utilizzati per produrre altri beni e servizi. Rientrano nel PIL solo quelli di nuova produzione Esempio: fabbricati e macchinari (impastatrice, forno)

6 PIL come valore aggiunto
Il valore di mercato dei beni e dei servizi finali è calcolato in maniera indiretta, sommando il valore aggiunto da ciascuna delle imprese coinvolte nel processo produttivo Valore aggiunto: differenza tra il valore di mercato del prodotto o servizio e il costo degli input necessari per produrre quel bene

7 Il PIL come valore aggiunto
Esempio: Una economia produce 3 beni: pane, farina e grano. Il grano viene interamente acquistato dal mulino per produrre farina, che viene interamente acquistata dal Forno per produrre pane. PIL come valore dei beni finali = PIL come somma del valore aggiunto

8 Il PIL basato sulla spesa
Tutti i beni e servizi finali prodotti all’interno di un paese in un certo anno sono acquistati e utilizzati da soggetti economici appartenenti a uno o più dei seguenti gruppi: Famiglie Imprese Settore pubblico Settore estero Il PIL può essere dunque misurato: Come somma del valore di mercato di tutti i beni e servizi finali di produzione nazionale. Come somma dell’ammontare complessivo che ciascuno dei quattro gruppi spende per beni e servizi finali

9 Il PIL basato sulla spesa
Consumi: Spesa delle famiglie per l’acquisto di beni e servizi, quali cibo, abbigliamento e divertimenti Investimenti: Spesa delle imprese in beni e servizi finali, soprattutto beni capitali e immobiliari Acquisti del settore pubblico: Spesa delle amministrazioni locali e statali in beni e servizi finali Gli acquisti pubblici non comprendono né i trasferimenti, vale a dire le somme erogate dallo Stato dietro nessuna corresponsione di beni e servizi, né gli interessi pagati dallo Stato sul debito pubblico Esportazioni nette: Differenza tra esportazioni e importazioni Esportazioni : Beni e servizi finali di produzione nazionale che vengono venduti all’estero Importazioni: Beni e servizi prodotti all’estero e acquistati dai consumatori nazionali.

10 In sintesi: Ponendo: Y= PIL C= spesa in consumi I= investimento
G= acquisti pubblici NX= esportazioni nette Si ottiene:

11 il PIL in Italia Fonte: ISTAT

12 Valore Aggiunto al costo dei fattori
ITALIA (in milioni di euro) VALORI A PREZZI CORRENTI

13 Il PIL e i redditi da capitale e lavoro
Quando un bene o un servizio viene fornito o venduto, i proventi della vendita vengono distribuiti ai lavoratori e ai proprietari del capitale impiegato nella produzione del bene o del servizio Quindi, a parte alcuni aggiustamenti tecnici, il PIL equivale anche alla somma dei redditi da lavoro e dei redditi da capitale

14 Il PIL e i redditi da capitale e lavoro
Redditi da lavoro Comprendono salari, stipendi e redditi da lavoro autonomo Redditi da capitale Sono composti dai pagamenti a favore dei proprietari di capitale fisico e di capitale intangibile

15 Il flusso circolare del reddito (imprese, famiglie, mercati)
Domandano beni Offrono beni MERCATI DEI BENI E DEI SERVIZI Spesa per consumi Ricavi FAMIGLIE IMPRESE Flussi reali Flussi monetari Remunerazione dei fattori (reddito) Costi MERCATI DEI FATTORI Offrono fattori produttivi Domandano fattori produttivi

16 Famiglie, imprese e Stato
Servizi pubblici Prestazioni sociali Stipendi, interessi Servizi pubblici ed infrastrutture Sussidi, trasferimenti Imposte e tasse Contributi sociali Lavoro e capitali Beni e servizi

17 Il flusso del reddito in economia aperta
IMPRESE FAMIGLIE P.A. IMPORT ESTERO EXPORT Redditi Lavoro e Capitale Beni e Servizi Servizi Pubblici Imposte Imposte Spesa

18 Il PIL nominale e il PIL reale
Stima del PIL realizzata utilizzando i prezzi correnti; viene utilizzato per misurare il valore di mercato della produzione attuale PIL reale Stima del PIL realizzata utilizzando i prezzi di un anno base e non quelli correnti; viene utilizzato per misurare il volume di produzione fisica attuale

19 Esempio: Il PIL nominale nel 2004 è
(10 pizze*10 euro/pizza)+(15 calzoni*5 euro/calzone) = €175 Il PIL nominale nel 2008 è (20 pizze*12 euro/pizza)+(30 calzoni*6 euro/calzone)=€420 Il PIL reale nel 2004 (anno base 2004) è: (10 pizze*10 euro/pizza)+(15 calzoni*5 euro/calzone)=€175 Il PIL reale nel 2008 (anno base 2004) è: (20 pizze*10 euro/pizza)+(30 calzoni*5 euro/calzone)=€350

20 Ha importanza la scelta dell’anno base?
Prendiamo il 2008 come anno base Il PIL reale nel 2004 è (10 pizze*12 euro/pizza)+(15 calzoni*6 euro/calzone)=€210 Il PIL reale nel 2008 è (20 pizze*12 euro/pizza)+(30 calzoni*6 euro/calzone)=€420 Il PIL reale nel 2008 è pari al doppio del PIL reale del 2004, indipendentemente dall’anno base

21 PIL reale e nominale in Italia
Fonte: Eurostat Nota: dati 2012 e 2013 stimati 21 21

22 Deflatore del PIL = PIL nominale /PIL reale
Inflazione = Variazione % deflatore del PIL

23 IL PIL e il benessere economico
Nel PIL sono compresi solo i beni e i servizi che hanno un prezzo e che si scambiano in un mercato Famiglie con redditi elevati potrebbero desiderare più tempo libero. Il tempo libero non ha un prezzo e non è scambiato sul mercato e di conseguenza non è compreso nel PIL IL PIL può sottostimare il benessere economico

24 IL PIL e il benessere economico
Inoltre il PIL non misura: La qualità dell’ambiente e l’impoverimento delle risorse naturali La povertà e l’ineguaglianza economica La qualità della vita Le attività sommerse o illegali

25 La misura dell’economia sommersa secondo l’ISTAT

26 IL PIL e il benessere economico
IL PIL è correlato al benessere economico Disponibilità di beni e servizi La salute e l’istruzione Il paesi con un elevato PIL reale pro capite tendono ad avere maggiore aspettativa di vita, minore mortalità infantile, minore denutrizione etc.

27 PIL pro capite

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29 L’indice di sviluppo umano
Le Nazioni Unite misurano il benessere in modo alternativo: l’Indice di Sviluppo Umano (HDI). Reperibile al sito Il Pil è una misura troppo limitativa e sottostima il livello e i miglioramenti degli standard di vita nei Paesi più poveri HDI tenta di catturare capacità individuali di partecipare attivamente alla vita sociale (A. Sen)

30 HDI è la media aritmetica di tre indici:
Aspettativa di vita = (AV –25)/(85-25) Indice di educazione= 2/3 TIA + 1/3 TIS Tasso di istruzione Adulti (TIA): (TIA-0)/(100-0) Tasso di iscrizione scolastica (TIS): (TIS-0)/(100-0) PILpc PPA= (log(PILpc PPA) – log(100))/(log(40,000) – log(100)) N.B. Con i logaritmi si scontano pesantemente i livelli elevati di reddito, riducendone la discrepanza tra Paesi ricchi e poveri HDI (e i suoi componenti) è normalizzato tra 0 e 1

31 UN HDI nel tempo (ranking)

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33 Human Development Index (en.wikipedia)

34 Qual è la relazione tra PIL e HDI?
La correlazione tra il rango di PIL e rango di HDI =0.94 Il PIL pro capite è in media una buona approssimazione del benessere in questo ambito

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36 PIL e benessere in Italia
L’indice di Benessere equo e sostenibile (BES) 134 indicatori raggruppati in 12 aree: 1. Ambiente 2. Salute 3. Benessere economico 4. Istruzione e formazione 5. Lavoro e conciliazione dei tempi di vita 6. Relazioni sociali 7. Sicurezza 8. Benessere soggettivo 9. Paesaggio e patrimonio culturale 10. Ricerca e innovazione 11. Qualità dei servizi 12. Politica e istituzioni

37 Le 15 dimensioni del benessere in Italia (2011)


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