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PubblicatoVioletta Speranza Modificato 11 anni fa
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Famiglia e matrimoni 16-17 febbraio 2009 Seminario a cura della dott
Famiglia e matrimoni febbraio Seminario a cura della dott.ssa Brunella Fiore Fondamenti di sociologia UNIVERSITÀ DI MILANO BICOCCA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ORGANIZZAZIONE
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La famiglia FAMIGLIA: nella lingua italiana
- tra incertezza e complessità - identificazione soggettiva Variabilità nelle definizioni. Fattori: Storici Culturali e valoriali Religiosi Amministrativi/Fiscali
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STRUTTURA LEZIONI: 1° PARTE : LA FAMIGLIA – Saraceno C., Naldini M. Sociologia della famiglia, Capitolo 1, Il Mulino, Bologna, 2001 PROBLEMI CONCETTUALI E DI METODO LA FAMIGLIA NEL PASSATO INDUSTRIALIZZAZIONE E TRASFORMAIZONI LE STRUTTURE FAMILIARI CONTEMPORANEE 2° PARTE: IL MATRIMONIO- Arosio L., Sociologia del matrimonio, Le Bussole,Carocci, Roma, 2008 LA SCELTA DEL CONIUGE DECIDERE DI SPOSARSI DUE PERSONE, UNA COPPIA LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA
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ISTAT Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell’anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune. (glossario istat
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1.PROBLEMI CONCETTUALI E DI METODO DEFINIZIONE ADATTATA:
CORESIDENZA E BILANCIO COMUNE DEFINIZIONE ANAGRAFICA (ART.7 DPR 23 ottobre 1971) – MODIFICATA NEL 1981 DAL NO BILANCIO COMUNE LEGATA A PROCEDURE AMMINISTRATIVE – RILEVAZIONE RESIDENZA PROBLEMI DI COMPARABILITÀ : NEL TEMPO RELATIVAMENTE ALLE DIVERSE FONTI RELATIVAMENTE AI DIVERSI PAESI
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EUROSTAT/ONU Family within the householdThe family within the household is defined as those members of the household who are related, to a specific degree, through blood, adoption or marriage. The degree of relationship used in determining the limits of the family in this sense is dependent upon the uses to which the data are to be put and so cannot be established for world-wide use. Fonte:
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US CENSUS BUREU A family is a group of two people or more (one of whom is the householder) related by birth, marriage, or adoption and residing together; all such people (including related subfamily members) are considered as members of one family. Beginning with the 1980 Current Population Survey, unrelated subfamilies (referred to in the past as secondary families) are no longer included in the count of families, nor are the members of unrelated subfamilies included in the count of family members. The number of families is equal to the number of family households, however, the count of family members differs from the count of family household members because family household members include any non-relatives living in the household. Fonte:
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SCELTE NON AUTOEVIDENTI NON OVUNQUE ACCETTATA/DIFFERENZE CULTURALI
Es. I SINGLE EVIDENTE NATURA COMPLESSA RELAZIONI FAMILIARI Es. FAMIGLIE UFFICIALI E FAMIGLIE DI FATTO
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1.PROBLEMI CONCETTUALI E DI METODO
DISTINTE IN: UNIPERSONALI COPPIE SENZA FIGLI COPPIE O SINGOLI SENZA FIGLI ESTESE
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Vivere insieme non sempre costituisce una famiglia
1.PROBLEMI CONCETTUALI E DI METODO Vivere insieme non sempre costituisce una famiglia Esistono delle funzioni universali? Parsons Importanza delle regole di individuazione: Struttura Relazioni
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STRUTTURE TIPOLOGIA – Laslett:
1. PROBLEMI CONCETTUALI E DI METODO STRUTTURE TIPOLOGIA – Laslett: GRUPPI DOMESTICI SENZA STRUTTURA GRUPPI DOMESTICI “SEMPLICI” GRUPPI DOMESTICI “ESTESI” GRUPPI DOMESTICI “MULTIPLI
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1. PROBLEMI CONCETTUALI E DI METODO
La famiglia è un’organizzazione? O un’associazione? Un'organizzazione è un gruppo di persone formalmente unite per raggiungere uno o più obiettivi comuni, basati su regolamenti chiaramente stabiliti (BBC pag71) Gli elementi di un'organizzazione sono: Persone Struttura sociale Tecnologie: insieme di mezzi e risorse per la trasformazione degli input in output Fine: rappresentazione degli obiettivi desiderati
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2.LA FAMIGLIA NEL PASSATO: La famiglia come impresa.
Struttura multipla e progressiva contrazione? (Durkheim 1888) Householde and the Family in the Past Time (1972) XV secolo famiglie nucleari Laslett /industrializzazione: Età al matrimonio relativamente bassa (23-24 anni) Differenza età coniugi bassa Fecondità ridotta Famiglie orientali e meridionali Caso italiano – differenze (Barbagli 1984): Centro-nord: per ceti/città-campagna/regioni Sud: città contadina
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2. LA FAMIGLIA NEL PASSATO
4 GRANDI MUTAMENTI TRA XIV E XX SECOLO: Diminuzione carestie ed epidemie Diminuzione famiglie incomplete Mutamenti nelle regole di trasmissione patrilineare Riduzione personale domestico Instabilità delle strutture familiari nel passato: Un contesto a bassa prevedibilità Un tasso di mortalità elevato Dispersione e ricomposizione
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2. LA FAMIGLIA NEL PASSATO
Differenze di età e di sesso di fronte alla morte e sue conseguenze Vedovi e vedove: differenti possibilità di risposarsi Migrazioni- figli eccedenti Stereotipo passato immobile: manca elemento coresidenzialità ma scambi più fitti
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3. INDUSTRIALIZZAZIONE E TRASFORMAZIONI
RAPIDA DIFFUSIONE FAMIGLIE NUCLEARI QUALI LE CARATTERISTICHE E I PROCESSI? (Tilly e Scott 1981) URBANIZZAZIONE FENOMENI DEMOGRAFICI NUOVE FORME DIVISIONE DEL LAVORO (ECONOMIA FAMILIARE MISTA) RAPPORTI FAMILIARI E SISTEMA DI STRATIFICAZIONE SISTEMA DI FABBRICA E TRASFORMAZIONE DEI RAPPORTI DI PRODUZIONE FAMILIARE USO STRATEGICO DELLA PARENTELA- RISORSE IN COMUNE
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3. INDUSTRIALIZZAZIONE E TRASFORMAZIONI
-DALLA FAMIGLIA COME UNITÀ PRODUTTIVA ALL’ECONOMIA FAMILIARE SALARIATA - CAMBIAMENTO NELLA DIVISIONE DEL LAVORO SALARIALE : MASCHI ADULTI E GIOVANI ANZIANI, DONNE, BAMBINI LAVORO AGRICOLO E A DOMICILIO 1) DISTINZIONE PRODUZIONE/RIPRODUZIONE LAVORO DI CURA DISTINZIONE NETTA SPAZI UOMINI/DONNE – OPERAIO/CASALINGA
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3. INDUSTRIALIZZAZIONE E TRASFORMAZIONI
2) RAPPORTI TRA LE GENERAZIONI: FORTE SOLIDARIETÀ ECONOMICA 3) TRANSIZIONE DEMOGRAFICA: BASSA MORTALITÀ E BASSA FECONDITÀ PERCORSO NON LINEARE IN TEMPO E SPAZIO CONIUGI: SEMPRE MENO PARTNER LAVORO SEMPRE Più PARTNER DI REDDITO
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4. LE STRUTTURE FAMILIARI CONTEMPORANEE
AUMENTO FAMIGLIE RIDUZIONE AMPIEZZA FAMIGLIE DIFFUSIONE VARIABILITÀ A. I FATTORI DELLA DIVERSIFICAZIONE: - TASSI NUZIALIT À - NUCLEARIZZAZIONE E INVECCHIAMENTO - RIDUZIONE DELLE NASCITE - IN RIPRESA FAMIGLIE ESTESE (RICOABITAZIONE) - TRASFORMAZIONI DEL CICLO DI VITA
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4. LE STRUTTURE FAMILIARI CONTEMPORANEE
B. DIMINUISCONO FAMIGLIE NUCLEARI CON FIGLI AUMENTANO FAMIGLIE UNIPERSONALI CASO ITALIANO: DIFFERENZE TERRITORIALI STRUTTURA AMPIEZZA I FIGLI VIVONO A LUNGO CON I GENITORI “FAMIGLIE LUNGHE” - FATTORI ECONOMICI - FATTORI CULTURALI (matrimonio e responsabilità generazioni). - FATTORI ANAGRAFICI DONNE ANZIANE E UOMINI GIOVANI
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4. LE STRUTTURE FAMILIARI CONTEMPORANEE C. LE NUOVE FAMIGLIE:
FAMIGLIE UNIPERSONALI 21,3% FAMIGLIE CON UN SOLO GENITORE 7,3% famiglie con figli Diversa definizione Condizione socio-economica disagiata (madri) Origine: diverse motivazioni Affidamento /confini permeabili FAMIGLIE RICOSTITUITE % Diverse motivazioni Confini permeabili Difficile reperire dati (secondo matrimonio) Problemi di identificazione soggettiva
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4. LE STRUTTURE FAMILIARI CONTEMPORANEE
COPPIE NON CONIUGATE 3,8% (2003) NOVITÀ: NON STRUTTURALE FORMA DI LEGITTIMAZIONE COPPIE ETEROSSESSUALI: RICONOSCIMENTO CONVIVENZE GIOVANILI/ ADULTE CASO ITALIANO OMOSESSUALI: SESSUALITÀ E RIPRODUZIONE PROBLEMA LINGUISTICO- FORTE INCLUSIVITÀ FAMIGLIA ANAGRAFICA- ALCUNI DIRITTI PENALI E ASSICURATIVI NO DIRITTI CIVILI- EREDITARI- PENSIONISTICI
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Prevalgono similarità (Burgess, Wallin 1943):
5. LA SCELTA DEL CONIUGE Arosio L., Sociologia del matrimonio, Le Bussole,Carocci, Roma, 2008 Il matrimonio è un vincolo sociale basato tanto sulle similarità quanto sulle differenze di coloro che lo contraggono. Prevalgono similarità (Burgess, Wallin 1943): Fisiche, psicologiche, verbali Posizione di classe Posizione educativa Età, religione, appartenenza nazionale ed etnica
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE ALCUNE DEFINIZIONI: 1. OMOGAMIA: legame di coppia in cui i partner si assomigliano per caratteristiche sociali di rilievo ETEROGAMIA legame di coppia in cui i partner sono dissimili per caratteristiche sociali di rilievo 2. ENDOGAMIA indica il fenomeno della scelta del partner all’interno del proprio gruppo di appartenenza ESOGAMIA indica il fenomeno della scelta del partner all’esterno del proprio gruppo di appartenenza
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LIVELLI OMOGAMIA/ETEROGAMIA:
5. LA SCELTA DEL CONIUGE LIVELLI OMOGAMIA/ETEROGAMIA: INDICATORE BARRIERE SOCIALI ETEROGAMIA IN CRESCITA NUMEROSITÀ CONTATTI TRA DIVERSI GRUPPI ACCETTAZIONE tra GRUPPI diversi(Weber 1922)- apertura SCELTA CONIUGE- 3 FATTORI (Kalmijn 1991): PREFERENZA PER DETERMINATE CARATTERISTICHE VINCOLI MERCATO MATRIMONIALE INFLUENZA GRUPPO SOCIALE
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE PREFERENZA PER DETERMINATE CARATTERISTICHE - 2 TEORIE: TEORIA “GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO” COMPLEMENTARIETÀ DIFFERENZA COME ARRICCHIMENTO INFLUENZA CHIESA CATTOLICA- RECIPROCITÀ /SCAMBIO INTERPERSONALE SOCIOLOGIA: “TEORIA DEI BISOGNI COMPLEMENTARI” (WINCH 1954) – GRATIFICAZIONE DA RISORSE CHE COMPLETANO
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2) TEORIA “CHI SI SOMIGLIA SI PIGLIA”
5. LA SCELTA DEL CONIUGE 2) TEORIA “CHI SI SOMIGLIA SI PIGLIA” ACCORDO CON CHI HA GUSTI, VALORI, ASPETTATIVE SIMILI ATTIVITÀ COMUNI MUTUA COMPRENSIONE APPARTENENZA DI CLASSE ED EDUCAZIONE COME “LETTERA DI PRESENTAZIONE” SOCIOLOGIA: TEORIA MOBILITÀ SOCIALE (Goldthorpe,Breen 1997) Massimizzazione livello di accesso
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE VINCOLI MERCATO MATRIMONIALE- 3 FATTORI:
COMPOSIZIONE DEMOGRAFICA POPOLAZIONE ETEROGAMIA Più FREQUENTE SE > DIFFERENZIAZIONE POPOLAZIONE (Blau, Schwartz 1984)- es.Titoli studio DISTRIBUZIONE GRUPPI TERRITORIO > o < CONCENTRAZIONE = DIFFERENTI OPPORTUNITÀ ESISTENZA AMBIENTI PRIVILEGIATI MERCATI DI TIPO LOCALE (Scuola, mercato lavoro)
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE 3) INFLUENZA GRUPPO SOCIALE IN 2 MODI:
LIVELLO INTERMEDIO 1 e 2 ETEROGAMIA DIMINUISCE SENSO APPARTENENZA OMOGAMIA – SOPRAVVIVENZA GRUPPI: IN 2 MODI: SOCIALIZZAZIONE(Coley 1964; Ghisleni,Moscati 2001) PRESSIONI Più O MENO DIRETTE ( Stato, Chiesa)
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE LE REGOLE SOCIALI DI CORRISPONDENZA:
Impongono la formazione di unioni caratterizzate dalla combinazione delle qualità tra i due partner socialmente regolate PRINCIPIO DI NON CONCORRENZA POSIZIONE DI LEGGERA INFERIORITÀ (moglie) Età Livello di educazione Status sociale (ipergamia)
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COSTRUZIONE SOCIALE REGOLE
5. LA SCELTA DEL CONIUGE COSTRUZIONE SOCIALE REGOLE RADICI STORICHE STRUTTURE Complem. sessuale + norme ruoli = contenuti regole corrispondenza
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE ASSIMETRIA DIMINUISCE CONCORRENZA e
COMPITI DOMESTICI IMMAGINE SOCIALE DA UNO DEI DUE MEMBRI = IPERGAMIA SOCIALMENTE ACCETTATA
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tab. 1 Coppie per titolo di studio e età della donna
Titolo di studio dei partner Classi di età della donna Più alto lui Uguale Più alto lei 15,7 62,8 21,5 15-24 17,9 52,1 30,0 25-34 21,1 54,4 24,5 35-44 23,4 45-54 27,1 58,5 14,4 55-64 28,3 61,0 10,7 65-74 27,3 63,9 8,7 75 e più 23,6 55,8 20,5 Totale Fonte Istat(2006) – Italia. Anno 2003 (per 100 coppie con donna della stessa età)
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE ANDAMENTO NEL TEMPO: ETEROGAMIA IN CRESCITA:
PARTECIPAZIONE MERCATO EDUCATIVO > IPOGAMIA IINDICATORE Più FORTE ETEROGAMIA DI CLASSE ETEROGAMIA ORIGINI SOCIALI NO ALLENTAMENTO TENDENZA OMOGAMIA - MUTAMENTO PROPORZIONALE CLASSIFICAZIONE TITOLI E CLASSI
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE I MATRIMONI MISTI 3,1% DEFINIZIONE MUTEVOLE:
TEMPO SPAZIO GENERALMENTE: NAZIONALITÀ CULTURA RELIGIONE (Più IN PASSATO)
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE MATRIMONI MISTI
% è INDICATORE dell’INTERAZIONE E RICONOSCIMENTO TRA GRUPPI DIMINUZIONE SENSO DI APPARTENENZA POTENZIALE DI CAMBIAMENTO E APERTURA Più PROBLEMATICI: > COMPROMESSI : ALL’INTERNO DELLA COPPIA ALL’ESTERNO DELLA COPPIA
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5. LA SCELTA DEL CONIUGE COPPIE MISTE: NASCITA FIGLI
MAGGIORI RISCHI DI FALLIMENTO e CONFLITTUALITÀ REGIONI SETTENTRIONALI: NEL 2004 : 1 su 10 Più uomini italiani/donna straniera (76,1%) Prevalentemente UE Uomini italiani:donne dell’est Donne italiane: uomini africani
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Tab. 2 Luoghi di incontro coniugi
Coorti matrimonio Scuola, uni Lavoro Casa amici/ parenti Festa amici Org. Relig. Vicinato Strada Prima 1964 1,9 6,5 20,3 8,4 1,4 21,3 12,3 4,2 8,5 19,3 14,2 1,1 12,7 11,7 6,2 7,8 15,4 17,2 2,1 10,9 8,0 8,3 13,8 16,9 6,7 12,8 Dopo 1993 7,2 9,3 13,2 19,7 3,0 5,8 9,2 Totale 4,8 14,0 1,8 12,9 11,6 Fonte: Istat (2006) Valori percentuali. Italia, 2003.
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Tab. 2 - Luoghi di incontro coniugi
Coorti matrimonio Festa paese Luogo vacanza Discoteca Altro luogo pubblico Altro Totale Prima 1964 17,5 1,8 2,5 3,6 100,0 11,7 3,8 4,5 5,5 2,7 9,7 7,0 8,3 4,9 2,1 6,0 6,8 9,8 5,8 3,0 Dopo 1993 4,6 8,5 9,3 6,1 3,9 11,4 4,8 Fonte: Istat (2006) Valori percentuali. Italia, 2003.
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6. DECIDERE DI SPOSARSI INNAMORAMENTO: NO FINO A PRIMI 900
Arosio L., Sociologia del matrimonio, Le Bussole,Carocci, Roma, 2008 INNAMORAMENTO: NO FINO A PRIMI 900 IDEALE AMORE CORTESE XII sec. periodo d’oro (Singly 1991) Dal 1960 LEGAME CHE Può FINIRE RUOLO PARADOSSALE (Kaufmann 1993) PRESUPPOSTI UGUAGLIANZA (AFFETTIVA)
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6. DECIDERE DI SPOSARSI 2 FORME INNAMORAMENTO:
CHOC AMOROSO (colpo di fulmine) ATTACCAMENTO (ripetitività) Non necessariamente consequenziali - Se si, passaggio di disincanto → confermativo
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Simmel: relazione con individualismo
6. DECIDERE DI SPOSARSI INNAMORAMENTO Simmel: relazione con individualismo RECIPROCO SOSTEGNO SENTIMENTI POSITIVI → RICONOSCIMENTO E FORZA IDENTITÀ FUNZIONI NEL RAPPORTO CONIUGALE (Goode 1964): 1) AUTOCOSTRIZIONE E RAZIONALITÀ ATTENUATA 2) AUTONOMIA E LIBERTÀ INDIVIDUALE 3) GIUSTIFICA ALLONTANAMENTO FAMIGLIA
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6. DECIDERE DI SPOSARSI IL PERCORSO DI FORMAZIONE DELLA VITA A DUE:
POCHI ANNI FA: PERCORSO TRACCIATO OGGI VARIEGATO: MATRIMONIO CONVIVENZA RIMANE ELEMENTO CENTRALE RUOLO MATRIMONIO: RINVIATO PRECEDUTO DA ALTRE ESPERIENZE MAI SUPERATO PRIMA FONDAVA, OGGI PERFEZIONA ED UFFICIALIZZA
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POSTICIPAZIONE AL MATRIMONIO:
6. DECIDERE DI SPOSARSI POSTICIPAZIONE AL MATRIMONIO: FENOMENI MACRO: AUMENTO SCOLARITÀ DIFFICILE INGRESSO MERCATO LAVORO PRECARIETÀ OCCUPAZIONI FENOMENI CULTURALI E VALORIALI: INDIVIDUALISMO
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POSTICIPAZIONE AL MATRIMONIO: AUMENTO DELLA SCOLARITÀ:
6. DECIDERE DI SPOSARSI POSTICIPAZIONE AL MATRIMONIO: AUMENTO DELLA SCOLARITÀ: ALLUNGAMENTO (SUSSIDI) MERCATO LAVORO (donne) PRECARIETÀ INDIPENDENZA ECONOMICA (CASA) OPPORTUNITÀ LAVORATIVE (ASPIRAZIONI) FIGLI ASPETTATIVE DI PARI ASSUNZIONE RESPONS.
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INDIVIDUALISMO E MUTAMENTI VAL.
6. DECIDERE DI SPOSARSI INDIVIDUALISMO E MUTAMENTI VAL. TEORIA SECONDA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA (Van De Kaa, 1987; Lestaeghe 1995) AUTOMOMIA INDIVIDUALE EDONISMO AUTOREALIZZAZIONE RIFIUTO AUTORITÀ DIFFIDENZA ISTITUZIONI CONSAPEVOLEZZA POSS. FINE LEGAME MATRIMONIO CHIUDE POSSIBILITÀ
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6. DECIDERE DI SPOSARSI CASO ITALIANO: IN PARTICOLARE:
ACCENTUATA POSTICIPAZIONE CONTENUTE CONVIVENZE IN PARTICOLARE: INNALZAMENTO TASSI UNIV. (SENZA SUSSIDI) LAVORO PRECARIO (NO AMMORTIZZATORI) ABITAZIONE DIPENDERE DAI GENITORI (TENORE VITA) MANTENIMENTO ECONOMICO ED AFFETTIVO ACCUDIMENTO E RESPONSABILITÀ (MADRI)
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POSTECIPAZIONE MATRIMONI:
6. DECIDERE DI SPOSARSI POSTECIPAZIONE MATRIMONI: SEMPRE Più TARDI: 32 ANNI UOMINI 30 ANNI DONNE SEMPRE MENO DA ANNI 70 (DOPPI0 2007) DIFFERENZE TERRITORIALI
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POSTECIPAZIONE 3 FENOMENI:
6. DECIDERE DI SPOSARSI POSTECIPAZIONE 3 FENOMENI: GIOVANI SOLI- 7,9% NEL 2003 GIOVANI NELLE FAMIGLIE DI ORIGINE 18-34 ANNI 6 SU 10 FINO A QUASI 10 SU 10 25-29 ANNI 6 SU 10 29-34 ANNI 3 SU 10 PREVALENZA MASCHI (ANCHE OCCUPATI)
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POSTECIPAZIONE 3 FENOMENI:
6. DECIDERE DI SPOSARSI POSTECIPAZIONE 3 FENOMENI: CONVIVENZE CRESCIUTE RAPIDAMENTE PERIODO 5 ANNI SPERIMENTAZIONE FIGLI NATI DA PRECEDENTI RELAZIONI MOTVAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI TEORIA RECIPROCO RINFORZO
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MOTIVAZIONI CONVIVENZA
6. DECIDERE DI SPOSARSI MOTIVAZIONI CONVIVENZA ROUSSEL (1986)- 3 MOTIVAZIONI: COABITAZIONE IDEALISTA COABITAZIONE ANTICONFORMISTA COABITAZIONE DI PRUDENZA VILLENEUVE-GOKALP(1990)- 5 MOTIVAZIONI PRELUDIO AL MATRIMONIO PROVA DEL MATRIMONIO L’UNIONE EFFIMERA L’UNIONE STABILE SENZA IMPEGNO L’UNIONE LIBERA DURATURA
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MOTIVAZIONI CONVIVENZA
6. DECIDERE DI SPOSARSI MOTIVAZIONI CONVIVENZA BARBAGLI (1990) PERSONE CHE NON POSSONO SPOSARSI RIFIUTO IDEOLOGICO DIFFIDENZA MATRIMONIO (LIBERTà) TIMORE FALLIMENTO DIFFERENZE MATRIMONI/CONVIVENZE (Nock 1995): LEGAME Più AMBIGUO RUOLI MENO DEFINITI: LEGAMI Più PARITARI TASSI Più ALTI DI OCCUPAZIONE FEMMINILE DI FATTO, RUOLI TRADIZIONALI
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6. DECIDERE DI SPOSARSI CONVIVENZA: Dati: PRELUDIO MATRIMONIO
SOSTITUZIONE MATRIMONIO Dati: NELLE ULTIME COORTI: 1 MATRIMONIO SU 4 OGGI NORD, PRIMA SUD DURATA CONVIVENZA PREMATRIMONIALE: COORTI ANZIANE 6 MESI-1 ANNO RECENTEMENTE 2 ANNI SE SEPARATO/DIVORZIATO 4 ANNI
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6. DECIDERE DI SPOSARSI ALLA FINE PERCHÉ? ACCETTAZIONE:
CONFERMA FUNZIONAMENTO ASPETTATIVE AMBIENTE SOCIALI ACCETTAZIONE: GIOVANI MATRIMONIO ISTITUZIONE SUPERATA? NON GIURIDICAMENTE- INVITO PARLAMENTO EUROPEO
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6. DECIDERE DI SPOSARSI IL FIDANZAMENTO:
PRIMA: IMPEGNO PUBBLICO AL MATRIMONIO OGGI: periodo lungo-FATTO PRIVATO PUNTI IN COMUNE PRIMA E DOPO: PRESENTAZIONE GENITORI ANELLO O ALTRI DONI SIMBOLICI PUBBLICIZZAZIONE MATRIMONIO DOTE
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6. DECIDERE DI SPOSARSI LA FESTA DI NOZZE:
IN PASSATO: RITO DI PASSAGGIO COABITAZIONE SESSUALITÀ FECONDITÀ OGGI: NON LINEARITà PASSAGGI MORTE E NASCITA PRIVATI- MATRIMONIO NO SPETTACOLARIZZAZIONE DETTAGLI CON CALMA
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CARATTERISTICHE PERSE…
6. DECIDERE DI SPOSARSI LA FESTA DI NOZZE: CARATTERISTICHE PERSE… VISITA PARENTI IN CASA ..CARATTERISTICHE ENFATIZZATE ADDIO CELIBATO/NUBILATO PREPARATIVI (LUOGO, ABITI, STAGIONE, CASA,ARREDAMENTO) LISTE NOZZE
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6. DECIDERE DI SPOSARSI 3 TIPI MATRIMONIO (Bozon in Segalen 2002):
TRADIZIONALE CON COABITAZIONE DERITUALIZZATO 7 SPOSI SU 10 IN CHIESA: Più NORD CHE SUD 87% CON RICEVIMENTO (1° UNIONE) COPPIE Più RECENTI, Più INVITATI VOLONTà DI LASCIARE SEGNO POSITIVO GRAVA ECONOMICAMENTE PER METà SU GENITORI VIAGGIO DI NOZZE
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6. DECIDERE DI SPOSARSI LE REGOLE DI RESIDENZA DOPO LE NOZZE
COPPIA NON SOLA- CONTESTO DI PARENTELA SI CONTINUA A FREQUENTARE CON REGOLARITà GENITORI >50% Più DI 1 VOLTA ALLA SETTIMANA IN PAESI OCCIDENTALI CASA NON TROPPO LONTANO DA GENITORI (SCAMBIO RISORSE MATERIALI E IMMATERIALI) TENDENZA ALLA MATRILINEARITÀ (NO ITALIA) COORTI Più GIOVANI ENTRO 1 KM PREVALENZA NEOLOCALE – DIMINUISCE ABITAZIONE CON GENITORI
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA MATRIMONIO: LEGAME
Arosio L., Sociologia del matrimonio, Le Bussole,Carocci, Roma, 2008 MATRIMONIO: LEGAME PSICOLOGICO AFFETTIVO ECONOMICO GIURIDICO PRIMA: Più SEMPLICE TIRARSI INDIETRO “LEGAME” DOPPIA VALENZA: STABILITà E SICUREZZA ESCLUSIONE DI POSSIBILITà
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MATRIMONIO: LEGAME 3 TIPI: LEGAME GIURIDICO:
7. DUE PERSONE, UNA COPPIA MATRIMONIO: LEGAME 3 TIPI: LEGAME GIURIDICO: Atto formale che rende pubblica l’unione e conferisce diritti e doveri ai coniugi RAPPORTI PERSONALI FIGLI PARENTELA SUCCESSIONE
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA LEGAME GIURIDICO:
MORTE DIVORZIO (SOCIETà OCCIDENTALI) ANNULLAMENTO RITO CIVILE O RELIGIOSO (matrimonio concordatario) NO COPPIE OMOSSESSUALI (no NL, BE, ES): INVITO PARLAMENTO EUROPEO DICHIARAZIONE DIRITTI DELL’UOMO (1948) DIRITTO DI UOMINI E DONNE SCELTA LIBERA
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DIRITTO CIVILE → DIRITTO DI FAMIGLIA: 3 TIPI RELAZIONI FAMILIARI:
7. DUE PERSONE, UNA COPPIA LEGAME GIURIDICO: DIRITTO CIVILE → DIRITTO DI FAMIGLIA: 3 TIPI RELAZIONI FAMILIARI: DI COPPIA GENITORI/FIGLI PARENTALI
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA LEGAME GIURIDICO: Art. 29 costituzione:
La repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge e a garanzia dell’unità familiare. Art. 37- lavoro extradomestico della moglie
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA Art. 30
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. (..) La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA LEGAME GIURIDICO:
COSTITUZIONE -NO DIVORZIO (1970) CODICE ROCCO 1942 RIFORMA DIRITTO DI FAMIGLIA 1975 PARITÀ CONIUGI PARITÀ EFFETTIVA FIGLI NO CAPOFAMIGLIA POTESTÀ GENITORIALE COMUNIONE DEI BENI
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA LEGAME GIURIDICO: DOVERI/DIRITTI: FEDELTÀ
ASSISTENZA MORALE E MATERIALE COABITAZIONE COLLABORAZIONE ED INTERESSE FAMIGLIA ASSISTERE, EDUCARE FIGLI DECISIONI COMUNI INDEROGABILI
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA LEGAME GIURIDICO:
SEPARAZIONE: SCARSI EFFETTI GIURIDICI IN ACCORDO CONSENSUALE IN DISACCORDO GIUDIZIALE SOLO EFFETTI GIURIDICI SENTENZA GIUDICE: INCILIABILITà E CAUSA PREVISTA Durata: 3 anni (1987)- riduzione ulteriore (nel 2007 testo base)
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA LEGAME GIURIDICO:
DIVORZIO (RIMEDIO CONFLITTO): NO OBBLIGO ASSISTENZA MATERIALE ED ECONOMICA (assegno) = DIRITTI FIGLI NO DIRITTI SUCCESSORI 2 TIPI DIVORZIO (Weitzman 1985): DIVORZIO SANZIONE DIVORZIO RIMEDIO RIFORMA NO DIVORZIO PER COLPA
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- DOPPIA PRESENZA (Laura Balbo)
7. DUE PERSONE, UNA COPPIA 2) LEGAME LAVORO: - DOPPIA PRESENZA (Laura Balbo) - LAVORI FEMMINILI - NECESSITÀ DI CONCILIAZIONE PARTECIPAZIONE DA ANNI 70: A RISCHIO DI NON TROVARE lavoro ORARI POCO FLESSIBILI MANCANZA SERVIZI (Famiglia- donne) CONTESTI MASCHILI
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA 2) LEGAME LAVORO:
CONGEDO MATERNITà (5 MESI)- ESTENSIBILE DONNE SENZA CONTRATTO ESCLUSE DA FORME DI TUTELA AUMENTANO DIFFERENZE TRA DONNE ABBANDONO LAVORO PER MATRIMONIO? AUTOREALIZZAZIONE GENITORI ELETTRODOMESTICI ABBANDONO LAVORO PER FIGLI? (1 SU 5) VINCOLI OGGETTIVI A CARRIERA LAVORO DOMESTICO TITOLO DI STUDIO E TIPO CONTRATTO
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7. DUE PERSONE, UNA COPPIA 2) LEGAME LAVORO: LA PRESENZA DEL MARITO
CARICHI FAMILIARI: TEORIA ECONOMICA DELLA FAMIGLIA(Becker 1981): SPECIALIZZAZIONE GIOVA NUOVE RISORSE RIDEFINISCONO RUOLI (Blau 1998) DIVISIONE DEL LAVORO GENDER-SPECIFIC MA ANCHE EFFETTIVI BENEFICI “CAPITALE SOCIALE FAMILIARE” RETI CAPACITà E CONOSCENZE
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3) LEGAME NELLO STILE DI VITA:
7. DUE PERSONE, UNA COPPIA 3) LEGAME NELLO STILE DI VITA: Esiste uno stile di vita condiviso quando i partner svolgono numerose attività in comune STILI DI VITA CONDIVISI O SEPARATI? CRESCENTE INDIVIDUALISMO STILI DI VITA SCELTI ? FASE DEL CICLO DI VITA DELLA COPPIA PARTECIPAZIONE MERCATO LAVORO (RIDUZIONE ATTIV.) OMOGAMIA CONIUGI ATTEGGIAMENTI VERSO LA VITA DI COPPIA (single attitude)
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Tab.6 Donne che dichiarano di svolgere le seguenti attività con il partner
Andare a trovare parenti 72,5% Andare a trovare amici 71,6% Uscire con i figli 68,0% Andare a fare la spesa 65,3% Fare passeggiate 64,9% Giocare con i figli 62,7% Partecipare a funzioni religiose 53,6% Andare al ristorante/pizzeria/trattoria 53,5% Trascorrere il weekend fuori casa 31,0% Andare al cinema/teatro/discoteca 25,2% Attività di volontariato/politiche 12,1% Fonte: Istat (2006) Per 100 donne che vivono in coppia. Italia, 2003.
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA
Arosio L., Sociologia del matrimonio, Le Bussole,Carocci, Roma, 2008 RECENTEMENTE: INSODDISFAZIONE = DISSOLVIMENTO FINO ANNI MORTE OGGI SEPARAZIONE/DIVORZIO Perché? Aspetti economici: no famiglia impresa Autonomia finanziaria donna Processo di individualizzazione/autorealizzazione Fine del legame d’amore (ideale romantico) Diminuizione autorità morale Chiesa
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA CAUSE INSTABILITà CONIUGALE
STATUS SOCIO-ECONOMICO FAMIGLIA (NO ITALIA) Età : ASPETTATIVE COMPLETAMENTO TAPPE- ORDINE NORMATIVO NUMERO FIGLI (NO COPPIE ANZIANE, FIGLI PRIMA MATRIMONIO) VINCOLO EMOTIVE CONSEGUENZE EMOTIVE COSTO ECONOMICO
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA CAUSE INSTABILITà CONIUGALE
DIFFERENZE TERRITORIALI LAVORO EXTRADOMESTICO DONNA AFFIEVOLIMENTO SENTIMENTO RELIGIOSO
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA FRAGILITà DELLA COPPIA
DIMINUISCE AL CRESCERE TEMPO? TEORIA ACCETTAZIONE CRESCENTE TEORIA DELL’ACCUMULO TENSIONE CONVIVENZA ACCRESCE STABILITà? ATTEGGIAMENTI NON TRADIZIONALI MAGGIORE ACCETTAZIONE ROTTURA TEORIA DELL’ESPERIENZA
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE
PROPENSIONE FAMILIARE (nel tempo?) CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE STATUS SOCIO-ECONOMICO Età (BISOGNO AFFETTIVITÀ) ATTEGGIAMENTI NEGATIVI ACCETTAZIONE NORME NON TRADIZIONALI ACCETTAZIONE FAMILIARE PESSIMISMO
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Più SOLIDE? 8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA COPPIE ETEROGAME:
MENO SOLIDE?: DIFFERENZE FONTE DI TENSIONI RUOLO FAMIGLIA, AMICI INFRAZIONE NORME MANCANZA ISTITUZIONALIZZAZIONE (NORME E REGOLE) Più SOLIDE? MAGGIORE ACCETTAZIONE DIVERSITà VINCOLO Più FORTE (CARATTERISTICHE INDIVIDUI)
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA CONSEGUENZE INSTABILITÀ
SEMPRE Più FREQUENTE: STATUS FAMILIARE CONDIZIONE ECONOMICA SALUTE TEMPO LIBERO SODDISFAZIONE PROPRIA VITA
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA CONSEGUENZE INSTABILITÀ
COINVOLGE NUCLEO AMPIO (FIGLI) STATUS FAMILIARE: DIFFERENZE DI GENERE STATUS ECONOMICO: UOMINI → LAVORO EXTRADOMESTICO E ASSEGNO DONNE MOLTO COLPITE (WELFARE MEDITERRANEO)
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA CONSEGUENZE INSTABILITÀ
CONDIZIONE LAVORATIVA UOMINI = DONNE A VOLTE REINSERIMENTO CONDIZIONI SALUTE MALESSERE PSICO-FISICO STILI DI VITA RISCHIOSI TEMPO LIBERO Più ATTIVITà MAGGIORE INSODDISFAZIONI
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA CONSEGUENZE INSTABILITÀ
PROCESSO A PIù DIMENSIONI DIVERSI MODI DI GESTIONE: FALLIMENTO/RISCOPERTA INDIPEND. INIZIA PRIMA DELLO SCIOGLIMENTO FASE CRISI ACUTA DOPO (DISAGI): ASSENZA DISAGIO FISICO-PSICHICO RIPRESA ATTIVITà QUOTIDIANE IDENTITà SLEGATA
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA CONSEGUENZE INSTABILITÀ
DA COSA DIPENDE RIPRESA? FATTORI PROTETTIVI INDIVIDUALI INTERPERSONALI PARENTALI RETI SOCIALI SOSTEGNO INFORMALE/FORMALE PROCESSO DI RIELABORAZIONE (LUTTO) NUOVI MODELLI RELAZIONALI E REVISIONE PUò DIVENTARE STRESS CRONICO
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8. LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA INSTABILITà IN ITALIA: 3 FASI:
1970 CRESCITA 1987 NUOVO AUMENTO FINE ANNI 90- AUMENTO POCO DIFFUSO- DIVORZIO SOLO ULTIMA TAPPA ITALIA: 1 PER MILLE EUROPA: 2 PER MILLE NORD-EST EUROPA: 3 PER MILLE
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Arosio, L., 2008, Sociologia del matrimonio, Carocci, Roma
Bibliografia Arosio, L., 2008, Sociologia del matrimonio, Carocci, Roma Saraceno, M., Naldini, E., 2007, Sociologia della famiglia, Il Mulino, Bologna
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