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NTD - Modulo 3 Ritardo mentale
“ritardo mentale: scuola e progetto di vita. A cura di giancarlo onger milano, 4 novembre 2008
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Ritardo mentale: scuola e progetto di vita A cura di Giancarlo Onger, Milano, 4 novembre 2008
DEFINIZIONI Cos'è il ritardo mentale? La risposta a questo interrogativo (senza la quale non è possibile una definizione del ritardo mentale) si modifica con il progredire delle conoscenze. Attualmente, comunque, sono possibili risposte che orientano sia la ricerca scientifica che l'intervento. Particolarmente utilizzate sono le definizioni : dell' ICD-10 (Decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali - Organizzazione Mondiale della Sanita') ; del DSM-IV (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali - Associazione Americana di Psichiatria).
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Ritardo mentale con ICD10
Ritardo mentale: scuola e progetto di vita A cura di Giancarlo Onger, Milano, 4 novembre 2008 Ritardo mentale con ICD10 RITARDO MENTALE Il ritardo mentale è una condizione di interrotto o incompleto sviluppo psichico, caratterizzata soprattutto da compromissione delle abilità che si manifestano durante il periodo evolutivo e che contribuiscono al livello globale di intelligenza, cioè quelle cognitive, linguistiche, motorie e sociali. Il ritardo può presentarsi con o senza altre patologie psichiche o somatiche. RITARDO MENTALE LIEVE Le persone lievemente ritardate acquisiscono il linguaggio con qualche ritardo, ma nella maggior parte dei casi raggiungono la capacità di usare la parola per le esigenze della vita quotidiana, per tenere conversazioni e per sostenere il colloquio clinico. La maggior parte di esse raggiunge anche una piena indipendenza nella cura di sé (nel mangiare, nel lavarsi, nel vestirsi, nel controllo degli sfinteri) e nelle abilità pratiche e domestiche, anche se lo sviluppo è considerevolmente più lento del normale.
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RITARDO MENTALE GRAVE Questa forma è largamente simile al ritardo mentale di media gravità rispetto al quadro clinico, alla presenza di un'eziologia organica e alle condizioni associate. I livelli più bassi di funzionamento menzionati in quella categoria sono i più frequenti in questo gruppo. La maggior parte delle persone comprese in questa categoria soffre di un grado marcato di deficit motorio o di altri deficit associati, che indicano la presenza di un danno o di un alterato sviluppo del sistema nervoso centrale clinicamente significativo. RITARDO MENTALE PROFONDO O GRAVISSIMO In questa categoria il QI è valutato inferiore a 20 la qual cosa significa in pratica che le persone affette sono gravemente limitate nella loro capacità di capire richieste e istruzioni o di adeguarsi ad esse. I soggetti compresi in questa categoria sono in maggioranza immobili o gravemente limitati nella mobilità, incontinenti e capaci al massimo di forme molto rudimentali di comunicazione non verbale. Essi possiedono scarsa o nessuna capacità di prendersi cura dei propri bisogni elementari e richiedono costante aiuto e supervisione.
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ALUNNI DISABILI A SCUOLA
Ritardo mentale: scuola e progetto di vita A cura di Giancarlo Onger, Milano, 4 novembre 2008 ALUNNI DISABILI A SCUOLA INCIDENTE: normalizzazione per ritornare a fare scuola. L’insegnante di sostegno che contiene l’incidente produce separazione. OCCASIONE: ci si interroga sulla qualità dell’offerta formativa e su come si esplica la stessa attraverso la didattica. L’insegnante di sostegno è una parte della pluralità degli aiuti.
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“Gli sviluppi della tecnologia – soprattutto della tecnologia dell’informazione e della comunicazione – offrono grandi opportunità per consentire alle persone con disabilità di superare i limiti funzionali aumentando così le loro prospettive di partecipazione alla società. Tuttavia, le persone con disabilità possono trovarsi anche ad affrontare barriere addizionali. Le azioni proposte sono intese a rendere eguali le opportunità con un’azione di empowerment che valorizzi i benefici delle società dell’informazione e delle nuove tecnologie a vantaggio di tutti”. Commissione delle Comunità Europee al Consiglio e al Parlamento Europeo, “Pari opportunità per le persone con disabilità: un Piano d’azione europeo” (Bruxelles, ):
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L'insieme organizzato delle risposte e degli interventi, che accompagnano la persona disabile nei suoi cicli di vita, seguendone la modificazione dei bisogni nelle differenti fasce di età e in relazione agli ecosistemi in cui è inserito, con l'obiettivo di garantirgli la più alta qualità di vita possibile.
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ECOSISTEMA OP. SANITARI OP. SOCIALI DOCENTI ALUNNO GENITORI EDUCATORI REALTÀ LOCALE
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SITOGRAFIA
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