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PubblicatoEugenio Alfieri Modificato 11 anni fa
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Strutture delle rocce magmatiche intrusive ed effusive
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numero di fasi solide che si formano dal liquido;
La grande varietà di strutture e tessiture che le rocce magmatiche esibiscono riflettono i numerosi fattori che influenzano la cristallizzazione di un magma cristallizzazione in un intervallo di temperatura che può raggiungere anche alcune centinaia di gradi; numero di fasi solide che si formano dal liquido; frequenti episodi di disequilibrio; spesso la cristallizzazione non giunge a completamento.
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La struttura definisce:
Il grado di cristallinità la proporzione tra cristalli e vetro; la grana dei minerali la forma dei minerali La tessitura definisce: - le relazioni spaziali tra i vari minerali costituenti la roccia
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Proporzione tra cristalli e
frazione vetrosa olocristallina ipocristallina o oloialina ipoialina 100% cristalli % vetro
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Rocce plutoniche rocce che iniziano e completano la cristallizzazione all’interno della crosta terrestre; Rocce effusive rocce che possono iniziare la cristallizzazione in condizioni intratelluriche, ma che in ogni caso la completano in condizioni superficiali.
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Struttura fanerocristallina o faneritica cristalli distinguibili ad occhio nudo (o mediante lente d’ingrandimento) Struttura afanitica cristalli non distinguibili ad occhio nudo. I termini fanerocristallino ed afanitico sono termini da usare esclusivamente per osservazioni mesoscopiche
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Una roccia plutonica risulterà avere una struttura olocristallina granulare
Olocristallina = assenza di frazione vetrosa; Granulare = presenza di cristalli di dimensioni faneritiche;
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Dimensioni della grana
a grana grossa, quando i singoli minerali hanno dimensioni superiori a 5 mm; a grana media quando i cristalli hanno dimensioni comprese tra 5 ed 1 mm; a grana minuta, quando i cristalli hanno dimensione inferiore ad 1 mm.
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Per descrivere una roccia con granuli di dimensioni simili si usa il termine omeogranulare; per descrivere una roccia in cui i granuli hanno dimensioni sensibilmente differenti si usa il termine eterogranulare
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Forma dei cristalli In molte rocce, al microscopio, è possibile riconoscere una sequenza di cristallizzazione: minerali euedrali o idiomorfi ben formati, contorno che ripete l’abito cristallino; minerali anedrali o allotriomorfi non hanno un contorno regolare, cristallizzati negli spazi residui.
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Struttura ipidiomorfa
Struttura in cui è possibile riconoscere la sequenza di cristallizzazione delle varie specie mineraliche Presenza di cristalli euedrali, subeuedrali e anedrali
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Struttura autoallotriomorfa o xenomorfa
Struttura in cui non è possibile riconoscere un ordine di cristallizzazione; i minerali presenti sono tutti anedrali cristallizzati nel medesimo momento
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In una roccia magmatica effusiva, spesso, una specie cristallina spicca per dimensioni rispetto ad una matrice denominata pasta di fondo o mesostasi struttura porfirica. I minerali di dimensioni maggiori, visibili ad occhio nudo, si chiameranno fenocristalli.
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Tipologie di mesostasi:
microcristallina i cristalli sono riconoscibili all’analisi microscopica criptocristallina i cristalli sono troppi piccoli anche per l’osservazione microscopica, la loro indagine deve essere effettuata mediante microscopia elettronica oppure diffrattometria
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