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PubblicatoCajetan De santis Modificato 11 anni fa
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A.A. 2011 – 2012 Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Catania Prof.ssa I. Licitraa
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Cosa si intende per Arabo Con il termine arabi le fonti antiche (assire, bibliche, greche, aramaiche e latine) designano un gruppo etnico-antropologico, stanziato in unarea geografica identificata con i territori della Penisola Araba e le sue propaggini settentrionali (comprendenti le regioni centro- meridionali della Siria, della Mesopotamia e dellEgitto). In questi testi solitamente tale denominazione non assume una connotazione specificamente linguistica.
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VII secolo d.C. 622: (Egira) rivelazione islamica 650 ca.: redazione pressoché definitiva del testo coranico 690: il califfo Abd al – Malik proclama larabo come lingua ufficiale di stato VIII - X secolo d.C. La grammatica della lingua araba si definisce e si precisa nel corsi dei primi secoli dellEgira, modellandosi principalmente su due pilastri fondamentali: il Corano e la poesia preislamica
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La lingua araba, lingua della Rivelazione coranica Alif, Lâm, Râ. Ecco i Segni del Libro Chiarissimo: - ecco labbiam rivelato in dizione araba a che abbiate a comprenderlo (Corano, XII, 1 – 2) Per il libro chiarissimo! Noi ne facemmo un Corano arabo a che per avventura intendiate – ed esso sta scritto presso di Noi nella Madre del Libro, ed è alto e savio (Corano, XLIII, 2 – 4) E questo ancora è rivelazione del Signore del Creato, - e lo portò lo Spirito Fedele – sul tuo cuore, perché fossi Mònito agli uomini in lingua araba chiara (Corano, XXVI, 192 – 195) E un Libro prezioso, la falsità non lo tocca né davanti né dietro, è rivelazione di un Sapiente Degno di lode. A te vien detto né più né meno di quel che fu detto ai precedenti Inviati. […] Se ne avessimo fatto un Corano in lingua straniera, direbbero : «Perché i versetti non furono resi chiari? [Il Libro] è in lingua straniera, mentre Egli è arabo! » (Corano, XLI, 41 – 44)
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CULTURA ARABO-ISLAMICA LINGUA ARABA Commistione etnica e culturale: Tradizione classico-ellenistica (Impero bizantino) Tradizione iranico-persiana (Impero sasanide) Tradizione turco-centroasiatica (popolazioni nomadi dellAsia) CARATTERE IDENTITARIO DELLA NEO COSTITUITA COMUNITÀ MUSULMANA Unitarietà ideologica e ricchezza di espressioni regionali nella civiltà arabo-islamica
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La lingua araba del Corano ( al-arabiyya al- fu ā ), pressoché coincidente con quanto oggi definiamo Arabo Classico, compare in maniera piuttosto improvvisa tra VI e VII secolo, come lingua dotata di peculiarità morfosintattiche proprie, nelle quali si identificano aspetti conservativi rispetto a lingue ad essa precedenti o adiacenti, e al contempo dotata di caratteristiche innovative proprie. La questione delle origini della lingua araba
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Il modello linguistico proposto dal Corano, perfetto e invariabile per definizione, tuttavia nel corso dellevoluzione diacronica della comunità arabofona divenne progressivamente inadeguato alle esigenze comunicative delluso quotidiano della lingua. Conseguentemente ciascuna area del vasto insieme territoriale del Dār al-Islām elaborò delle varianti regionali della lingua. Il complesso sistema dei dialetti arabi, pertanto, convive e coesiste con lArabo Classico, integrando la lingua della Rivelazione senza giungere tuttavia a combinarsi o sostituirsi completamente ad essa. La questione delle diglossia nella lingua araba
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La lingua araba e il ceppo semitico Arabo: lingua semitica del ramo camito-semitico. Si colloca – insieme alle sue varianti dialettali - allinterno del gruppo Semitico-centrale, quale nesso ideale fra le diverse famiglie linguistiche di questo ceppo. Volendo tracciare un ipotetico albero genealogico, occorrerebbe considerare una sorta di continuum di parlate e dialetti che sfumano luna nellaltro sia in senso geografico che cronologico; allinterno di questo continuum alcuni stadi o fasi, per ragioni assolutamente extra-linguistiche, assurgono allo status di lingua (e dunque vengono ad essere fissati per iscritto nello loro regole) divenendo veicoli comunicativi più vasti sia in senso tipologico che, ovviamente cronologico e geografico (D. Mascitelli, L'arabo in epoca preislamica: formazione di una lingua, 2006 ).
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Le varianti della lingua araba Classificazione sulla base di criteri cronologici e tipologici: ARABO CLASSICO (AC): la lingua letteraria del Corano e della poesia preislamica, così come è stata sistematizzata dai grammatici in epoca islamica (VIII – IX sec.), ed utilizzata, da allora fino ad oggi, come modello di lingua letteraria. ARABO COLLOQUIALE (Dialetti arabi): un insieme di dialetti esclusivamente parlati (solo in epoche recentissime vi sono stati tentativi di utilizzo quale mezzo di espressione scritta e letteraria), classificabili sia per aree geografiche sia per gruppi sociali (nomadi e sedentari, urbani e rurali, musulmani e non musulmani). Cosa si intende per ARABO MEDIO: Stato intermedio fra larabo colto e quello colloquiale Fase intermedia fra lAC e i dialetti odierni Esempi di letteratura scientifica e di cancelleria che mostrano notevoli interferenze ed integrazioni dialettali, incongruenti con lAC
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