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Convegno Le competenze psicologiche nel terzo settore: motivazioni, attività e prospettive Sabato 8 marzo 2008 SALA CONVEGNI H3 Università degli Studi.

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1 Convegno Le competenze psicologiche nel terzo settore: motivazioni, attività e prospettive Sabato 8 marzo 2008 SALA CONVEGNI H3 Università degli Studi di Trieste Piazzale Europa, 1 TRIESTE ORDINE DEGLI PSICOLOGI CONSIGLIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

2 La metodologia della ricerca Dott.ssa Alessia Favretto, Ph.D. ORDINE DEGLI PSICOLOGI CONSIGLIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

3 Luniverso e il campione Lo strumento Lanalisi dei dati Gli obiettivi e il target

4 Possiamo riassumere gli obiettivi della nostra ricerca come: 1.Quantificare e rintracciare i laureati in psicologia nel Terzo Settore (quanti sono e dove sono) 2.Descrivere quale percorso li ha condotti allinserimento professionale nel Terzo Settore (le motivazioni della scelta) 3.Conoscere la loro esperienza lavorativa (come vengono impiegati e cosa fanno) 4.Rilevare la percezione che hanno del proprio lavoro e delle loro prospettive (soddisfazione, aspettative)

5 Il target Abbiamo incluso nel nostro target i laureati in psicologia che operano nelle strutture del Terzo Settore come lavoratori retribuiti o su base volontaria. La nostra indagine aveva lo scopo di rilevare gli aspetti professionali della figura dello psicologo in questo comparto, pertanto abbiamo escluso i tirocinanti ma abbiamo nel contempo ritenuto di non limitare la ricerca solo agli psicologi. Ciò ha implicato fin dal principio la difficoltà di rintracciare i laureati in psicologia nel Terzo Settore non potendoci avvalere degli elenchi dellOrdine che, oltretutto, contano solo gli psicologi iscritti. Gli obiettivi e il target

6 Dati gli obiettivi della ricerca, il primo problema che abbiamo affrontato è stato quello di definire il campo dindagine su cui lavorare. Dovevamo condividere e chiarire allinterno del gruppo il significato del termine Terzo Settore per capire quali fossero le organizzazioni di nostro interesse. Luniverso e il campione

7 Il Terzo Settore noto anche col sinonimo di no-profit si colloca in una posizione intermedia tra il settore pubblico e il privato profit. Le organizzazioni no-profit occupano gli spazi che lo Stato non riesce a gestire o quelli che il mercato non reputa convenienti in termini economici o di profitto. I soggetti che operano nel Terzo Settore hanno diverse connotazioni giuridiche e lelemento che li contraddistingu è lassenza di scopo di lucro. Il Terzo Settore: una definizione

8 Il primo obiettivo che ci siamo posti è stato quello di acquisire informazioni sulle organizzazioni no-profit presenti sul territorio regionale per costruire un database che rappresentasse il campione delle organizzazioni in cui operano i laureati in psicologia. Per ottenere un database completo -e quindi disporre di un indirizzario utile agli scopi dellindagine- è stato necessario ricostruire luniverso di riferimento, ossia lintero comparto del Terzo Settore presente sul territorio della Regione FVG e successivamente andare a cercare gli psicologi. Luniverso e il campione

9 Associazioni di volontariato Cooperative sociali Associazioni di promozione sociale Enti di formazione Enti religiosi Fondazioni Luniverso e il campione Le organizzazioni

10 Centro Servizi Volontariato Triesteabile Osservatorio Provinciale Politiche Sociali Pagine Utili BUR FVG Sito Regione FVG Annuario diocesano 2006-2007 Internet Le fonti di informazione Luniverso e il campione

11 Il database Luniverso e il campione La ricognizione delle fonti di informazione ha permesso di costruire un database di oltre 1000 organizzazioni operanti nel Terzo Settore, distinte per forma giuridica e ubicazione nelle province di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone. Una prima analisi del database ha evidenziato la necessità di aggiornare alcuni dati e di ridurre al minimo le ridondanze. Quindi è stato necessario effettuare un accurato controllo incrociato delle informazioni contenute nei vari archivi.

12 Lintervento dei giudici Luniverso e il campione Una seconda analisi del database ha evidenziato la considerevole presenza di organizzazioni no-profit, che difficilmente potevano avvalersi della presenza di psicologi. Per eliminare le organizzazioni non pertinenti allo scopo dellindagine 3 giudici hanno valutato indipendentemente luno dallaltro la pertinenza di ogni struttura elencata secondo i criteri: certamente sì, certamente no e forse. In un momento successivo i 3 giudici si sono confrontati sui casi incerti ed hanno escluso dal database quelle organizzazioni che ricevevano almeno due pareri negativi. Ciò ha permesso di ridurre il campione del 30% circa.

13 A questo punto bisognava verificare la presenza e il numero di laureati in psicologia nelle varie strutture elencate nel nostro archivio, questo ci avrebbe permesso di rispondere al primo obiettivo della nostra ricerca. Questa fase è stata eseguita telefonicamente contattando una ad una le singole organizzazioni per un massimo di tre volte allo scopo di stabilire un primo contatto con un referente dellorganizzazione. Dopo tre tentativi falliti lorganizzazione veniva eliminata dallelenco. Ciò ha ridotto ulteriormente il database di poco più della metà. Luniverso e il campione Lintervista telefonica

14 La scheda di rilevazione Luniverso e il campione Per registrare i contatti e le risposte ottenute, abbiamo predisposto una scheda che lintervistatore telefonico compilava sulla base delle indicazioni del referente. Questa fase della ricerca ci ha permesso di ridurre ulteriormente il nostro campione escludendo un 50% di strutture che non risultavano avvalersi di laureati in psicologia. La figura del referente era molto importante per i nostri scopi perché ci avrebbe permesso di raggiungere il nostro target garantendo lanonimato di ciascuno.

15 Luniverso e il campione

16 Lo strumento Scartata lipotesi di svolgere delle interviste telefoniche, abbiamo scelto di avvalerci di un questionario postale autosomministrato da restituire allOrdine in busta preaffrancata. Si tratta di uno strumento semi-strutturato i cui contenuti sono stati individuati grazie ad un focus group finalizzato a cogliere particolari aspetti della professionalità dello psicologo nel Terzo Settore. Hanno partecipato a questa fase i colleghi del gruppo di lavoro e sono stati tenuti in considerazione i diversi ambiti di operatività di ciascuno e lesperienza maturata nel proprio comparto lavorativo.

17 Il questionario Lo strumento Lo strumento è stato suddiviso in 4 sezioni : Sezione II Motivazioni della scelta Sezione III Esperienza lavorativa dello psicologo Sezione IV Percezioni e prospettive Sezione I Anagrafica

18 Lo strumento

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24 Soddisfazione del proprio status (ambito lavorativo, ruolo, retribuzione) Soddisfazione dei rapporti instaurati con le figure interne (colleghi/superiori/altri) Soddisfazione dei rapporti instaurati con le figure esterne (utenti/committenti/altri)

25 Lo strumento Percezione richieste del lavoro/attività (sapere, fare, essere) Percezione utilità proprio apporto (sapere, fare, essere) Percezione autonomia (decisionale, dazione, di innovazione)

26 Lo strumento Potenzialità Aspettative, prospettive Modifiche

27 Lanalisi dei dati Un codice apposto sul questionario ha reso possibile tenere il conto dei questionari rientrati rispetto a quelli inviati per ogni tipo di organizzazione. Il numero di questionari raccolti è in linea con le attese dovute allo strumento utilizzato. I questionari rientrati sono stati controllati e le informazioni raccolte sono state inserite in una matrice Excel facilmente accessibile ai colleghi del gruppo, per essere poi sottoposti ad ulteriori analisi con lausilio di SPSS. Le statistiche effettuate sono principalmente di tipo descrittivo.


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