Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Magnetostatica 1 6 giugno 2011
Magneti Campo magnetico Azione della corrente elettrica su un magnete Azione di un magnete sulla corrente elettrica Forza su un filo percorso da corrente (seconda formula di Laplace) Forza su una carica in moto (forza di Lorentz) Moto di una carica in un campo B uniforme
2
Magneti Ogni magnete ha due regioni (poli) in cui la forza che esercita è più intensa Nell’interazione tra due magneti, poli omonimi si respingono e poli eteronimi si attraggono L’azione delle forze magnetiche si pensa sia mediata, similmente al caso elettrico, da un campo, il campo magnetico, indicato con la lettera B e di natura vettoriale Le linee di campo escono dal polo nord e entrano nel polo sud L’esistenza di un campo magnetico viene rivelata sperimentalmente mediante l’azione su di un altro magnete “esploratore”, in genere di forma molto allungata (ago magnetico) con i poli disposti alle estremità
3
Campo magnetico L’intensità del campo varia con la distanza dal magnete Un’indagine quantitativa ha stabilito che la forza tra poli di aghi molto allungati, varia come l’inverso del quadrato della distanza La direzione orientata del campo è quella secondo cui si dispone l’ago magnetico esploratore Il verso del campo è da sud a nord dell’ago esploratore N S B
4
La Terra come magnete La Terra è un magnete naturale con i poli magnetici vicini ai poli geografici Il polo di un magnete che punta verso il nord terrestre prende il nome di polo nord Similmente il polo che punta verso il sud terrestre prende il nome di polo sud Quindi il polo nord magnetico terrestre è in realtà un polo sud magnetico e viceversa il polo sud magnetico terrestre è in realtà un polo nord magnetico
5
Magnetostatica Parrebbe che si potesse introdurre il concetto di carica magnetica e i poli sarebbero la sede di queste cariche I poli magnetici, come cariche magnetiche, sarebbero del tutto analoghi alle cariche elettriche, grazie anche alla dipendenza della forza tra poli magnetici dall’inverso del quadrato della distanza
6
Magnetostatica Vista la legge di forza, in magnetostatica varrebbero allora le stesse leggi che in elettrostatica La differenza tra ‘cariche’ magnetiche e cariche elettriche è che le prime non si presentano mai singolarmente, ma, apparentemente, sempre in coppie di tipo opposto
7
Poli e cariche magnetiche
Se si spezza un magnete, ai due lati della rottura si crea una coppia di poli (opposti), in modo che ciascuno dei due pezzi e` un nuovo magnete completo Non è mai stata osservata una carica magnetica isolata (monopolo). Le equazioni della fisica dei magneti sono quindi Per studiare un campo B si e` quindi costretti ad usare un magnete esploratore, su cui sono contemporaneamente presenti entrambi i poli
8
Momento agente su un ago in un campo B esterno
Un ago magnetico in un campo B esterno è soggetto ad una coppia il cui momento può essere misurato La situazione è analoga a quella di un dipolo elettrico in un campo E Possiamo definire un nuovo ente vettoriale: il momento magnetico m dell’ago direzione e verso sono individuati dal vettore che va dal polo S al polo N dell’ago il modulo m è tale che quando l’ago è posto in un campo B, la coppia risultante ha momento meccanico L’energia dell’ago in un campo esterno è, analogamente al caso elettrico,
9
Campo magnetico di un ago
In certi sistemi si possono comunque considerare formalmente i poli magnetici come se fossero cariche magnetiche In particolare questo è vero proprio per il campo generato da un ago magnetico, che costituisce l’analogo del dipolo elettrico e viene per questo detto dipolo magnetico I due campi hanno allora la medesima forma: p e` il momento di dipolo elettrico e m il momento (di dipolo) magnetico 9
10
Azione della corrente elettrica su un magnete
Le forze magnetiche non agiscono solo fra magneti 1800: Volta inventa la pila 1819: Oersted osserva che una corrente elettrica agisce cambiando la direzione di un ago magnetico Ciò viene interpretato dicendo che un circuito percorso da corrente genera un campo magnetico nello spazio circostante È l’inizio del processo che porterà all’unificazione di elettricità e magnetismo, ovvero all’elettromagnetismo
11
Forze di tipo nuovo La forza tra magnete e corrente è il primo esempio di forza non newtoniana 1876: l’esperienza di Rowland sottolinea questa peculiarità, mostrando la dipendenza della forza dalla velocità
12
Azione di un magnete sulla corrente elettrica
q F Viceversa anche un magnete agisce su una corrente Sperimentalmente si trova che la forza con cui un campo magnetico uniforme agisce su una corrente in un filo rettilineo È proporzionale all’intensità della corrente i È proporzionale alla lunghezza l del filo immerso nel campo È proporzionale al seno dell’angolo tra la direzione del campo e della corrente È perpendicolare sia al campo che alla direzione della corrente Chiamiamo B la costante di proporzionalità
13
Campo magnetico Quindi la forza si può scrivere così (regola della mano destra) Il vettore B definisce completamente il campo magnetico o di induzione magnetica Grazie a questa forza, si può usare anche un circuito “esploratore” percorso da corrente per rivelare un campo magnetico
14
Seconda legge di Laplace
Possiamo pensare il filo come un insieme di tratti infinitesimi Su ciascuno agirà una forza infinitesima Possiamo ora generalizzare la legge di forza ad un filo di forma arbitraria e ad un campo magnetico qualsiasi
15
Dimensioni e unità di misura di B
L’equazione precedente definisce implicitamente B Le dimensioni di B sono L’unità di misura è il tesla (T) Si usa anche il gauss (G), ereditato dal sistema cgs em
16
Principio di sovrapposizione
Consideriamo diversi magneti o circuiti percorsi da corrente, ciascuno dei quali genera un campo magnetico Il campo magnetico risultante è dato dalla somma vettoriale dei singoli campi Questa proprietà è una verità sperimentale
17
Azione di B su una carica in moto
La forza agente su di un filo si può pensare come risultante delle forze elementari agenti su ognuna delle cariche in moto che costituiscono la corrente La corrente i può scriversi Siccome in un filo rettilineo l e vd hanno la stessa direzione possiamo riscrivere la forza così E dato che nAl rappresenta il numero di portatori nel volume di sezione A e lunghezza l Siamo indotti a concludere che su una singola carica agisce la forza (di Lorentz) Mentre B agisce su una corrente elettrica o su una singola carica in moto, non c’è interazione tra un magnete e una carica ferma
18
Forza di Lorentz La forza magnetica è sempre perpendicolare alla velocità della particella Quindi non compie lavoro e non fa variare l’energia cinetica Fa variare la direzione della quantita` di moto, ovvero della velocità, ma non il loro modulo
19
Moto di una carica in un campo uniforme
1) La velocità iniziale sia ortogonale al campo La forza di Lorentz fornisce la forza centripeta r è il raggio di curvatura locale Dato che il modulo della velocità è costante, anche r è costante La traiettoria è quindi un cerchio nel piano perpendicolare a B 2) Se v ha una componente vp parallela al campo, questa non introduce forze aggiuntive e si ha solo un moto rettilineo uniforme con velocità vp lungo la direzione del campo La traiettoria risultante è un’elica
20
Differenza tra linee del campo elettrico e magnetico
La forza elettrica ha la direzione delle linee di campo La forza magnetica ha direzione perpendicolare alle linee di campo Le linee di campo elettrico (statico) originano da cariche positive e terminano su cariche negative Le linee di campo magnetico non originano da né terminano su punti dello spazio, perché non esistono cariche magnetiche isolate Le linee di campo magnetico sono perciò linee chiuse e il flusso attraverso una superficie chiusa e` nullo Legge di Gauss per il campo B, ovvero assenza di cariche magnetiche E’ la terza equazione dell’e.m.
21
Flusso del campo B Definizione Dimensioni fisiche
Unità di misura è il weber (Wb)
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.