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PubblicatoSandro Bruno Modificato 10 anni fa
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Percezione perché dovremmo chiederci come avviene la percezione? realismo ingenuo percepiamo il mondo in un certo modo PERCHE’ il mondo è fatto in quel modo gli oggetti hanno precise caratteristiche che si mantengono costanti (grandezza, forma, colore) sono situati a diverse distanze, sono tridmensionali possono muoversi la realtà fisica e la realtà percepita (fenomenica) coincidono gli organi di senso registrano gli eventi fisici fedelmente
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ILLUSIONE DI MÜLLER – LYER
i due segmenti hanno la stessa lunghezza ma sono percepiti di lunghezza diversa
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illusione di Ebbinghaus
i due cerchi interni SEMBRANO di dimensioni diverse, ma in realtà sono uguali
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triangolo di Kanizsa il triangolo bianco si vede ma non c’è quando cambiano le condizioni di campo percettivo il triangolo bianco non si vede più
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coppa di Rubin si vede la coppa oppure si vedono due profili un variante si vedono gli elementi della ringhiera oppure si vedono le figure femminili di profilo tra le colonne
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cosa vedete? frammenti grigi senza significato e adesso cosa vedete? la macchia nera è percepita come DAVANTI a delle B parzialmente nascoste
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illusione di movimento
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le parole si leggono solo in un secondo momento anche l’esperienza passata ha un ruolo importante nella percezione visiva cosa vedete? una vecchia o una giovane? Boring, 1930
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illusioni di profondità
Julian Beever crea disegni trompe-l'œil con il gesso su pavimenti e marciapiedi dalla metà degli anni novanta. Le sue opere vengono create utilizzando una proiezione chiamata anamorfosi per creare l'illusione tridimensionale quando un disegno viene visto da una determinata angolazione. È soprannominato Pavement Picasso.
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come sono questi due dischi?
i due dischi sono identici (e questo è evidente quando lo sfondo è uniforme) ma appaiono diversi per effetto del contrasto: il disco a sinistra SEMBRA più chiaro perché è proiettato su uno sfondo più scuro, e l’inverso vale per ildisco a destra
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il mondo fenomenico è una conoscenza mediata
le illusioni percettive dimostrano che il mondo reale (fisico) e il mondo percepito (fenomenico) a volte non coincidono poiché le illusioni sono prodotte dal normale funzionamento del sistema visivo, questo ci dovrebbe far capire che tutto nella nostra esperienza è una rappresentazione spesso, invece, il mondo percepito e il mondo reale coincidono il mondo fenomenico è una conoscenza mediata del mondo fisico
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oggetto fisico radiazioni luminose proiezione ottica (retina) oggetto percepito impulsi nervosi processi corticali reazioni fotochimiche e neurochimiche corrispettivo neurale dell’oggetto percepito
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il raggruppamento percettivo
riusciamo a percepire gli oggetti solo “costruendoli” attivamente per far questo utilizziamo delle regole queste regole, che usiamo in modo inconscio e automatico, sono i princìpi di raggruppamento percettivo
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principio di vicinanza
cose vicine fra loro vengono raggruppate assieme
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principio di somiglianza cose che appaiono simili vengono raggruppate assieme
somiglianza di COLORE di FORMA
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principio di somiglianza cose che appaiono simili vengono raggruppate assieme
di GRANDEZZA in natura, il principio di somiglianza viene “sfruttato” da animali e piante che si mimetizzano con lo sfondo
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principio di buona continuazione elementi allineati, cioé che sono l’uno la continuazione dell’altro, vengono raggruppati assieme
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principio di destino comune elementi che si muovono assieme vengono raggruppati assieme
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principio di pregnanza (Buona Forma) elementi che danno origine a figure semplici, regolari e simmetriche vengono raggruppati assieme due figure regolari invece di tre figure più irregolari
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principio di esperienza passata elementi che danno origine a figure familiari e conosciute vengono raggruppati assieme
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FIGURA SFONDO figura e sfondo
la differenza tra figura e sfondo è intuitivamente chiara la figura ha una FORMA definita appare DAVANTI allo sfondo lo sfondo appare INFORME si estende percettivamente DIETRO la figura SFONDO l’articolazione figura-sfondo spesso NON è ambigua percettivamente diventa figura la regione più piccola convessa chiusa simmetrica FIGURA
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anche per oggetti non familiari
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il completamento amodale
il completarsi “percettivo” dello sfondo dietro ad una figura è detto AMODALE poiché la porzione nascosta è completata “psicologicamente” e non è presente in nessuna modalità percettiva
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