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PubblicatoGeraldo Bosco Modificato 9 anni fa
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Bothus p. podas (Delaroche) Diplodus annularis (Linneo) Diplodus vulgaris (Geoffroy St.Hilaire) Lithognathus mormyrus (Linneo) Mullus surmuletus Linneo Sepia officinalis Linneo Serranus scriba (Linneo) Scorpaena porcus Linneo Symphodus tinca (Linneo) Effetti di differenti colorazioni delle reti da posta sulla composizione delle catture e sui rendimenti da pesca lungo il litorale livornese R. Silvestri*, P. Sartor**, R. Baino*, M. Sbrana**, M. Ria*, B. Francesconi*** *ARPAT Area MARE – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana **C.I.B.M. – Centro Interuniversitario di Biologia Marina, Livorno ***Aplysia Società cooperativa a r.l., Livorno Rendimento in kg/km 11,0 18,7 9,0 15,9 8,6 20,1 13,1 21,1 su fondale sabbioso su fondale roccioso 47 su sabbia 46 su roccia Numero di specie catturate 43 su sabbia 47 su roccia 39 su sabbia 37 su roccia 43 su sabbia 53 su roccia Reti da posta di differenti colori sono diffusamente utilizzate dalla pesca artigianale lungo tutte le coste del Mediterraneo. In questo studio si è valutata la composizione delle catture e i rendimenti da pesca di un identico tramaglio con quattro differenti colorazioni. Per nove delle specie più abbondanti sono rappresentate con le barre colorate i rendimenti di cattura corrispondenti ad ogni tipo di rete: per alcune specie (seppia, sparaglione) le differenze sono trascurabili, per altre (triglia, scorfano) sono statisticamente significative. La pesca artigianale del Mediterraneo utilizza in genere reti bianche nel Tirreno e sulla costa francese, reti nere in Adriatico, reti rosso scuro lungo le coste spagnole e meridionali italiane, reti gialle in Grecia, Cipro e Turchia. Per verificare le eventuali differenze di catturabilità legate al solo colore sono state realizzate 18 giornate di pesca con 32 pezze di 50 m di un identico tramaglio con quattro differenti colorazioni: bianco, giallo, rosso e nero. Le caratteristiche tecniche del tramaglio sono 22 mm di lato per le maglie del panno interno a due capi e 160 mm per le maglie dei pareti esterni con corda piombata di 80 g/m. L’esperimento è stato condotto dall’autunno 2005 all’estate 2006, in due aree del litorale livornese con fondale roccioso o sabbioso, a profondità comprese tra 3 e 8 m. Sono state catturate in totale 109 specie: 76 pesci, 16 crostacei, 12 molluschi e 5 echinodermi. I due tipi di fondo, roccia e sabbia, hanno presentato composizione in specie molto diversa: solo 33 specie in comune tra le due aree, mentre 42 sono state catturate solo su roccia e 34 solo su sabbia. La rete bianca ha catturato un numero di specie inferiore alle altre reti, mentre non si sono ottenute differenze significative tra i restanti colori. Anche per i rendimenti di cattura (kg/km) la rete bianca ha fornito rese inferiori a quelle delle altre tre reti: nei confronti tra quelle colorate non sono emerse differenze statisticamente significative anche se la rete gialla ha fornito i rendimenti più elevati. Per la struttura di taglia non sono emerse differenze rilevanti tra le reti: il colore quindi non influisce sulla selettività dell’attrezzo. Dai risultati ottenuti per alcune delle specie più abbondanti può essere individuato un colore della rete in grado di realizzare rendimenti (numero di individui per km) statisticamente superiori (ANOVA) a quelli ottenuti con le pezze di altro colore. M. surmuletus e S. porcus sono predominanti nelle reti gialle, D. vulgaris e D. annularis in quelle rosse, mentre S. officinalis appare catturata maggiormente dalla rete color nero. Questi risultati sembrano screditare la convinzione di alcune marinerie che ritengono le reti bianche più efficaci per la cattura, in particolare, dei cefalopodi. 38° Congresso SIBM, S. Margherita Ligure, 28 maggio - 2 giugno 2007 (foto da fishbase.org e cephbase.edu)
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