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WELCOME TEAM L’EVENTO PARALIMPIADI

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Presentazione sul tema: "WELCOME TEAM L’EVENTO PARALIMPIADI"— Transcript della presentazione:

1 WELCOME TEAM L’EVENTO PARALIMPIADI
INTRODUZIONE ALLA DIVERSABILITA’ E RICETTIVITA’ L’OSPITALITA’ E L’ACCOGLIENZA: LE COMPETENZE RELAZIONALI

2 L’evento Paralimpiadi
La parola “Paralimpico” deriva dal prefisso greco “para” (che significa “parallelo”) e il termine “Olimpico” (le Paralimpiadi come parallelo alle Olimpiadi). “Paralimpici” è stato il termine ufficiale per i Giochi dal La crescita del movimento paralimpico è ben esemplificata dai numeri: più di 4000 atleti provenienti da 123 nazioni ai giochi Paralimpici di Sydney 2000. A Stoke Mandelville (UK) il Dott. Guttmann introdusse lo sport come forma di ricreazione e come aiuto per la riabilitazione. Il suo lavoro portò ad un’accresciuta predominanza dello sport per i pazienti con lesioni spinali nel corso dei Primi Giochi Internazionali in Stoke Mandelville in 1952. Le prime Paralimpiadi invernali si tennero a Örnsköldsvik in Svezia 1976, con competizioni di sci alpino e nordico per amputati e non vedenti e con una dimostrazione di Slittino. Nel 1998 i giochi di Nagano furono i primi a tenersi al di fuori dell’Europa, dimostrando un aumento dell’interesse dei media nei confronti delle Paralimpiadi.

3 L’evento Paralimpiadi
NASCITA DEL MOVIMENTO ROMA 1960: PRIME PARALIMPIADI SVEZIA 1976: PRIME PARALIMPIADI INVERNALI 1989 COMITATO PARALIMPICO INTERNAZIONALE 1999 SEDE E STAFF PERMANENTE A BONN LE PARALIMPIADI INVERNALI AUSTRIA 1948: PRIMA GARA DI MONOSCI ANNI ’70 PRIME GARE MULTIDISCIPLINARI FRANCIA 1974: PRIMI CAMPIONATI DEL MONDO FRANCIA 1992: DIMOSTRAZIONI DI ATLETI CON DIS. INTELLETTIVE

4 L’evento Torino 2006 Due settimane dopo la conclusione dei Giochi Olimpici invernali, il 10 marzo - con la cerimonia di apertura - inizieranno i Giochi Paralimpici, riservati agli atleti disabili. Per nove giorni, così, Torino e le sue valli vedranno competere per le quattro discipline di gara (sci alpino, sci nordico, hockey su ghiaccio e curling) oltre 1400 campioni degli sport invernali, in rappresentanza di 40 nazioni. CURLING: Pinerolo (Palazzetto) SLEDGE HOCKEY: Torino (Torino Esposizioni) SCI ALPINO: Sestriere (Kandahar Banchetta – Giovanni Nasi) SCI NORDICO: Pragelato (località Plan)

5 L’evento Torino 2006 CURLING: è praticata secondo le medesime regole del Curling Olimpico, tranne che per il particolare dello sweeping (uso della scopa). Il lancio è limitato alle persone con disabilità significative agli arti inferiori, al midollo spinale, con sclerosi multipla, doppia amputazione, persone che abitualmente necessitano di una carrozzina, ecc. IMPIANTO: Pinerolo (Palazzetto) posti a sedere: 2.700; posti dedicati ai disabili: 500. SLEDGE HOCKEY: Medesime regole dell’Hockey su ghiaccio, viene praticato su slittino e con due stecche a doppia funzione: da una parte per colpire il disco, dall’altra per spingersi sul ghiaccio. L'atleta deve avere una disabilità permanente nella parte inferiore del corpo che: sia ovvia e facilmente riconoscibile; renda impossibile la possibilità del normale pattinaggio. IMPIANTO: Torino (Torino Esposizioni), utilizzato per il torneo di Hockey nei Giochi Olimpici, verrà ulteriormente adattato per i giochi paralimpici passando da posti (104 accessibili) a posti (418 accessibili ).

6 L’evento Torino 2006 SCI ALPINO: Quattro le specialità Paralimpiche: discesa, super-G, slalom gigante e slalom. Tre le tipologie di disabilità e le attrezzature utilizzate: atleti accompagnati da una guida (Blind), atleti che gareggiano in piedi (Standing) e atleti che gareggiano seduti (Sitting). IMPIANTO: Sestriere (Kandahar Banchetta – Giovanni Nasi). Posti a sedere n Posti dedicati ai disabili n. 250 SCI NORDICO: Contempla lo Sci di Fondo e il Biathlon, discipline che richiedono precisione e grande resistenza. Gli atleti si confrontano su distanze corte, medie e lunghe usando, per i Sitting un particolare slittino montato su due sci da fondo. Nel Biathlon, per i non vedenti le carabine sono dotate di un sensore acustico. IMPIANTO: Pragelato (località Plan), i posti a sedere sono 5000, il numero di posti dedicati ai disabili 250.

7 L’evento Torino 2006 SERVIZI
I Siti Olimpici sono tutti accessibili e per raggiungerli è possibile utilizzare sia il treno, sia l’auto, sia i servizi di trasporto previsti per i Giochi. MOBILITA’ (trasporti – parcheggi) TICKETING (biglietti e prenotazione) RICETTIVITA’ (alberghi, bar, ristoranti) EVENTI (tempo liberi, musei, manifestazioni)

8 L’evento Torino 2006 MOBILITA’ TRAM E AUTOBUS TRASPORTI: TRENI
NUMERO UNICO TRENITALIA CONVENZIONE CPD TRAM E AUTOBUS LINEE X ACCESSIBILI DI TRASPORTO PUBBLICO SPECIALI PER IL PUBBLICO TRAM E AUTOBUS (METROPOLITANA, LINEA 4 E LINEA 10) PARCHEGGI PER RECARSI IN MONTAGNA - E’ possibile viaggiare in treno, oppure in auto fino ai parcheggi d’interscambio, dove ci saranno dei posti gratuiti riservati a veicoli dotati di apposito contrassegno. Dai parcheggi d’interscambio è disponibile un servizio navetta con veicoli accessibili per raggiungere direttamente i siti di gara. Per informazioni rivolgersi al GTT allo IN CITTA’ - parcheggi riservati e n° destinato nei parcheggi pubblici.

9 L’evento Torino 2006 TICKETING
E’ possibile acquistare biglietti per le gare paralimpiche tramite: il circuito TicketOne ( nelle filiali Sanpaolo e delle banche del gruppo, oppure tramite call center al numero Nell'area della Comunità Europea i biglietti saranno disponibili attraverso il sito Internet, al numero e attraverso i Comitati Paralimpici Nazionali. Nel resto del mondo attraverso i Comitati Paralimpici Nazionali. Tramite siti specifici sarà possibile prenotare mostre, eventi, alberghi…

10 L’evento Torino 2006 RICETTIVITA’ ED EVENTI
Guide a Percorsi accessibili (enti locali e loro siti, associazioni di categoria) - possono riguardare percorsi o essere in formato tattile, accessibile, e segnalare la presenza di ausili. Musei: 77 a Torino guida in collaborazione tra Regione e Ass. Torino Città Capitale – possono prevedere sezioni, collezioni o percorsi tattili, accessibili, visivi, sottotitolati. Ristoranti, alberghi, bar ( siti istituzionali) – possono essere o prevedere strutturee servizi accessibili, servizi specifici, ausili. Servizi turistici specifici ascensore della Mole Antonelliana, Ristocolor, autobus granturismo, navigazione sul Po – sono, hanno o prevedono accessibilità, servizi specifici, ausili.

11 Introduzione alla diversabilita’
TIPOLOGIE DI PERSONE DIVERSAMENTE ABILI L'invalidità è la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit psichico o intellettivo, della vista o dell'udito. In linea generale l'invalidità civile viene definita in percentuale nel caso in cui l'interessato sia maggiorenne. “menomazione” (impairment): “perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica” “disabilità” (disability): “qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere un'attività considerate normali. “handicap”: “condizione di svantaggio, conseguente a una menomazione o a una disabilità, che in un certo soggetto limita o impedisce l'adempimento del ruolo normale per tale soggetto in relazione all'età, al sesso e ai fattori socioculturali.

12 Introduzione alla diversabilita’
DISABILITA’ FISICHE PERSONE CON MOBILITA’ RIDOTTA (stampelle, bastone, protesi, ortesi…) PERSONE SU SEDIA A RUOTA (carrozzina) DISABILITA’ SENSORIALI PERSONE NON VEDENTI E IPOVEDENTI (occhiali) PERSONE NON UDENTI E IPOUDENTI (impianto cocleare) PERSONE SORDOCIECHE (guanto tattile) DISABILITA’ MENTALI E PSICHICHE ALTRE DISABILITA’ SPECIFICHE

13 Introduzione alla diversabilita’
Successivamente si è parzialmente abbandonata questa impostazione, per giungere a una classificazione "positiva", che parte da uno stato considerato di “salute” per dire se e quanto ciascuno se ne discosti. La classificazione (ICF) si compone di cinque macroclassi, a loro volta divise in ulteriori classi e sottoclassi: Funzioni corporee (funzioni fisiologiche dei sistemi corporei, incluse le funzioni psicologiche) Strutture corporee (parti anatomiche del corpo come organi, arti e loro componenti) Attività (esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo) Partecipazione (coinvolgimento di un individuo in una situazione di vita) Fattori ambientali (caratteristiche, del mondo fisico, sociale e degli atteggiamenti, che possono avere impatto sulle prestazioni di un individuo in un determinato contesto).

14 Introduzione alla diversabilita’
“I diritti delle persone portatrici di Handicap rientrano nella sfera dei diritti umani e civili fondamentali”, la prospettiva da perseguire è quella di promuovere una cultura comune priva di: barriere architettoniche di pensiero Informative Attraverso la quale la persona con esigenze particolari si possa gestire autonomamente e possa sperimentare il proprio quotidiano come cittadino/persona e non come “altro”, una cultura che consenta l’abbattimento della principale barriera all’inclusione sociale: l’ignoranza e la conseguente paura del diverso. Barriera che porta all’insensibilità ed alla disattenzione nei confronti del problema.

15 Introduzione alla diversabilita’
Per barriere architettoniche e non dobbiamo intendere: gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature, servizi, beni, risorse o componenti la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo o di informazione In particolare oltre ad un approccio informato e consapevole per ciò che riguarda le barriere in senso lato, per ciò che concerne quelle architettoniche bisogna prestare particolare attenzione all’accessibilità, alla visibilità ed all’adattabilità.

16 Introduzione alla ricettivita’
Per turismo accessibile si intende l’insieme di servizi e strutture in grado di permettere a persone con esigenze speciali la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli e difficoltà. Ricerca realizzata, nel 1999, dalla società Iter su commissione dell’ENEA nell’ambito del progetto STARe “Studion sulla domanda del turismo accessibile”. inserita nel progetto “Italia per Tutti” voluto dal Ministero dell’Industria (Direzione Generale del Turismo) CHI VIAGGIA: pari al 54,6% di cui (2,9%) con esigenze speciali CHI NON VIAGGIA: pari al 45,4% di cui (19%) con esigenze speciali

17 Introduzione alla ricettivita’
TIPO DI ESIGENZA DEI TURISTI CON ESIGENZA SPECIALE

18 Introduzione alla ricettivita’
STRUTTURE RICETTIVE Tenete conto dell’esigenza di parcheggiare il più possibile vicino all’ingresso. Se la biglietteria o l’ingresso sono inaccessibili, o nel caso esista un ingresso alternativo, prevedete un servizio di chiamata bene evidenziato. Cercate di prevedere più mezzi di comunicazione e di utilizzare apparati tecnologici. Lo sportello o la zona del bancone preposta a tale servizio saranno bene illuminati e l’addetto avrà il volto ben visibile. Non è opportuno fare domande sul tipo di disabilità. Evitate lunghi tempi di attesa o file e, se necessario, fatelo accomodare in una zona tranquilla.

19 Introduzione alla ricettivita’
Se il cliente è su sedia a ruote guidatelo in una zona con il bancone ad altezza adeguata oppure andategli incontro e svolgete il vostro servizio nella zona clienti. In caso di cliente ipovedente o non vedente privilegiate la comunicazione verbale. Se sono disponibili ausili per favorire l’informazione siate pronti a presentarli ed a spiegarne il funzionamento. In caso di cliente ipoudente o non udente nel parlare sarà utile guardare la persona e scandire bene le parole. Un cliente con problemi di orientamento e comunicazione ha bisogno di una maggiore disponibilità.

20 Introduzione alla ricettivita’
INFORMAZIONI Siti e sportelli specifici.


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