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D. Allasia, G. Rinaudo, Dipartimento di Fisica Sperimentale, Università di Torino – “Rete di energie 2009” – 30/09/09 Energia dalla materna alla Secondaria.

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Presentazione sul tema: "D. Allasia, G. Rinaudo, Dipartimento di Fisica Sperimentale, Università di Torino – “Rete di energie 2009” – 30/09/09 Energia dalla materna alla Secondaria."— Transcript della presentazione:

1 D. Allasia, G. Rinaudo, Dipartimento di Fisica Sperimentale, Università di Torino – “Rete di energie 2009” – 30/09/09 Energia dalla materna alla Secondaria Superiore: schede di lavoro per l’insegnante Le schede che seguono rappresentano dei suggerimenti per un possibile percorso che va rielaborato/integrato/modificato alla luce dell’esperienza professionale, sperimentato in classe, confrontato e discusso con i colleghi Il formato della scheda non va inteso in modo rigido L’importante è conservare un’ottica di verticalità dalla materna alla secondaria superiore……

2 2. Che relazione ha questa attività con l’energia secondo il punto di vista dell’insegnante: ripensare ai nuclei concettuali Il bambino fa fatica a salire, però, giunto in cima, -ha “acquistato” energia di posizione spendibile direttamente -in realtà l’energia l’aveva già prima, l’ha solo trasformata da energia muscolare a energia di posizione, che può essere più facilmente trasformata in altre forme di energia, come l’energia di moto; -quando il bimbo scende giù (o butta giù la palla) dallo scivolo, acquista velocità e l’andare velocemente è una delle “cose utili” che può fare l’energia. Si osservano tre caratteristiche dell’energia: sta nell’oggetto (è “immagazzinata”), fa cose utili, si trasforma I bimbi vanno al parco giochi e fanno vari giochi su uno scivolo (scivolare giù, gettare giù palle o biglie per vederle correre, cercare di salire, ecc.) 1. Titolo e breve descrizione dell’attività: Lo scivolo al parco giochi Riflessioni iniziali dell’insegnante (infanzia/primo ciclo)

3 3. Modellizzare usando schemi, disegni, grafici Descrizione e modellizzazione a livello adulto (infanzia/primo ciclo) energia immagazzinata dello “stare in alto” energia di moto l’energia di moto si è ridotta curve solo per aiutare a immaginare, l’andamento dipende dalla forma dello scivolo!!!

4 4. Individuare le grandezze che influiscono sul valore dell’energia e formalizzare cercando le relazioni fra di esse “Formalizzazione” a livello adulto (infanzia/primo ciclo, I a parte) Influiscono -l’altezza dello scivolo, -il peso della palla energia immagazzinata dello “stare in alto” energia di moto l’energia di moto si è ridotta peso della palla altezza dello scivolo L’energia è maggiore -sia se lo scivolo è più alto, -sia se la palla è più pesante Interviene sempre -una grandezza “intensiva” (livello) -e una “estensiva” (peso)

5 Come mi accorgo che il peso della palla influisce sull’energia? -il bimbo fa più fatica a salire se deve portare su una palla più pesante -la palla, quando scende, NON va più lontano, però fa più danni se urta prima di fermarsi, perché ha più energia da trasferire “Formalizzazione” a livello adulto (infanzia/primo ciclo, II a parte) Come mi accorgo che l’altezza dello scivolo influisce sull’energia? In due modi: -il bimbo fa più fatica a salire se deve fare più gradini, -la palla, se scende dallo scivolo più alto, va più lontano energia immagazzinata dello “stare in alto” energia di moto l’energia di moto si è ridotta peso della palla altezza dello scivolo

6 Attacco e indagine sulle preconoscenze e modelli spontanei dei bimbi (scivolo – infanzia/I ciclo) 5. “Attacco” Raccogliere idee sul come iniziare l’attività partendo da giochi presenti nel parco giochi, oppure da giocattoli disponibili alla scuola o portati da qualche bambino, oppure ancora sfruttando uscite occasionali 6. Indagine su cosa pensano/sanno/ricordano gli allievi e raccolta di proposte degli allievi sulle attività/giochi che si potrebbero fare per indagare Due regole: -l’indagine va fatta in modo completamente libero, in modo da non “suggerire”, sia pure indirettamente, parole o espressioni riguardanti l’energia che pensiamo possano/debbano usare; mai “correggere” il bambino se pensiamo che ciò che dice non sia corretto: limitarsi a registrare le parole usate, far fare dei disegni, e riflettere successivamente sul significato di ciò che hanno detto o disegnato; -raccogliere le proposte di attività senza aver l’aria di volerle selezionare immediatamente.

7 Scelta e conduzione dell’attività (scivolo – infanzia/I ciclo) 7. Scelta dell’attività da sviluppare Partendo possibilmente dalle “ipotesi” formulate dai bambini, scegliere l’attività o la sequenza di attività che, oltre a essere sicure e facili, più si prestano a osservare il “processo”, cioè l’evoluzione eventuale dei pensieri dei bambini. Individuare i materiali necessari e la “logistica” dell’attività 8. Preparazione, conduzione e verifica dell’attività -se si usano scivoli giocattolo, raccogliere, preparare e provare prima tutto il materiale; -lasciare i bambini abbastanza liberi di organizzarsi per condurre l’attività, stimolando l’osservazione di ciò che succede e raccogliendo le parole/espressioni usate; -verificare attraverso il “disegno scientifico”; -ai più grandi si può chiedere una descrizione attraverso dei “pensierini” oppure attraverso commenti aggiunti ai disegni

8 Riflessioni finali (scivolo – infanzia/I ciclo) 9. Alla conclusione Riflettere su: -come si è svolta l'attività, -quale è stata la risposta degli allievi, -che cosa è emerso circa il loro modo di ragionare, -quali sono state le difficoltà e potenzialità riscontrate Confrontare con gli obiettivi della fase di progettazione Raccogliere la documentazione

9 Proposta riassuntiva dei punti da toccare nella scheda di lavoro 1.Titolo dell'attività, livello scolare a cui l'attività è rivolta e breve descrizione 2.Nuclei concettuali relativi all'energia 3.Come descrivere e modellizzare a livello adulto 4.Come "formalizzare" a livello adulto, individuando le grandezze rilevanti e mettendole in relazione 5.L'attacco usato per introdurre l'attività in classe, in modo che si inserisca nel piano didattico 6.I risultati dell'indagine svolta su cosa pensano/sanno/ricordano gli allievi e le proposte degli allievi sulle attività/giochi che si potrebbero fare per indagare il fenomeno o l'oggetto proposto 7.I criteri di scelta dell'attività da condurre, l'individuazione dei materiali e della "logistica" dell'attività 8.Le modalità di preparazione, conduzione e verifica dell'attività 9.Le riflessioni finali sul come si è svolta l'attività, sulla risposta degli allievi, su che cosa è emerso circa il loro modo di ragionare, sulle difficoltà e potenzialità riscontrate


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