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Corso di Storia delle dottrine politiche A. A. 2013-2014 Prof
Corso di Storia delle dottrine politiche A.A Prof.ssa Roberta Modugno Democrazia
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Tre tradizioni storiche che confluiscono nella teoria della democrazia.
La teoria classica, aristotelica delle tre forme di governo: democrazia come governo di popolo, di tutti i cittadini. La teoria medievale della sovranità popolare: concezione ascendente della sovranità, l’idea che il potere supremo derivi dal popolo e sia rappresentativo. La teoria moderna per cui le forme storiche di governo sono essenzialmente due: monarchia e repubblica.
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1) La tradizione aristotelica delle tre forme di governo
In una della prime dispute sulle tre forme di governo viene difeso il governo popolare che, secondo l’uso greco, prende il nome di isonomia. (Erodoto) «Isonomia, il nome di tutti più bello» (Erodoto, Storie) «E norme in modo uguale al plebeo e al nobile, applicando a ciascuno retta giustizia, prescrissi…» (Solone)
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2) La tradizione romano-medievale della sovranità popolare
Nel Defensor Pacis di Marsilio da Padova è affermato chiaramente il principio che il potere di fare le leggi, in cui consiste il potere sovrano, spetta unicamente al popolo, il quale attribuisce ad altri nulla più che il potere esecutivo, cioè il potere di governare nell’ambito delle leggi. E similmente spetta al popolo il potere di correggere il governante o anche di deporlo. Questa teoria, secondo cui dei due poteri dello Stato, il legislativo e l’esecutivo, il primo è il potere principale poiché appartiene al popolo, mentre il secondo è il potere derivato perché delegato dal popolo ad altri in forma di mandato, diventerà uno dei cardini delle teorie di autori quali Locke e Rousseau.
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La tradizione repubblicana moderna
La tripartizione delle tre forme di governo viene lentamente affiancata e sostituita dalla contrapposizione tra democrazia e monarchia e quindi tra repubblica e principato.
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Una definizione minima di democrazia
La democrazia è caratterizzata da un insieme di regole che stabiliscono chi è autorizzato a prendere le decisioni collettive e con quali procedure. Affinché una decisione possa essere accettata come una decisione collettiva occorre venga presa in base a regole che stabiliscano quali sono gli individui autorizzati a prendere le decisioni vincolanti per tutti i membri del gruppo e in base a quali procedure. Le modalità della decisione: la regola fondamentale della democrazia è la regola della maggioranza
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Benjamin Constant, La libertà degli antichi comparata a quella dei moderni
La libertà dei moderni che deve essere garantita è la libertà dell’individuo rispetto allo Stato, libertà di cui sono manifestazione concreta le libertà civili e la libertà politica. La libertà degli antichi, oramai impraticabile, è la libertà intesa come partecipazione diretta alla formazione delle leggi attraverso il corpo politico di cui l’assemblea dei cittadini è la massima espressione. Identificata, così, la democrazia con la democrazia diretta, gli scrittori liberali andarono via via affermando l’idea che la sola forma di democrazia compatibile con lo Stato liberale, cioè con lo Stato che riconosce e garantisce diritti fondamentali come libertà di pensiero, di religione, stampa, opinione, ecc.., fosse la democrazia rappresentativa o parlamentare, dove il compito di fare le leggi spetta non a tutto il popolo riunito in assemblea ma a un corpo ristretto di rappresentanti eletti dai cittadini titolari dei diritti politici.
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