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Conclusioni e Prospettive per il 2010 Stefania Vasselli Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali La sorveglianza dei comportamenti connessi alla salute.

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1 Conclusioni e Prospettive per il 2010 Stefania Vasselli Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali La sorveglianza dei comportamenti connessi alla salute (PASSI) nel 2009 e la programmazione per lanno 2010 Roma, 17-18 dicembre 2009

2 Public Health Surveillance Ongoing, systematic collection, analysis, and interpretation of health-related data essential to the planning, implementation, and evaluation of public health practice, closely integrated with the timely dissemination of these data to those responsible for prevention and control. WHO Purposes Assess public health status Define public health priorities Evaluate programs Stimulate research Core Public Health Functions Assessment Policy development Assurance Advocacy Empowerment InformationAction Cosè la sorveglianza e perché realizzarla

3 Perché la sorveglianza sui FRC Importanza degli aspetti comportamentali Conoscenza Comprensione Controllo Intervento TEMPO come variabile fondamentale AZIONE come ispirazione PASSI OKkio, HBSC, GYTS Passi dArgento

4 PASSI: Stato dellarte Dicembre 2009: si conclude la fase di sperimentazione Gennaio 2010: inizia la fase di implementazione con un secondo progetto finanziato per 2 anni dal CCM che prevede: Sostegno a Regioni e ASL per il funzionamento del sistema Integrazione nei programmi istituzionali di prevenzione Sviluppo delle attività di comunicazione dei dati Networking Assistenza tecnica agli operatori Valorizzazione degli staff Riorientamento del coordinamento nazionale Valutazione dello stato di salute del sistema Gestione database e sistema informativo Ripianificazione della formazione Supporto istituzionale centrale

5 1.Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE) 2.Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy 3.Riconoscere le sorveglianze come una prestazione del sevizio sanitario nazionale (LEA) 4.Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS) 5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali) Verso listituzionalizzazione La spinta verso listituzionalizzazione

6 Prevenire e contrastare le malattie croniche è una sfida possibile se si adotta come strategia di azione la salute in tutte le politiche Attraverso interventi trasversali e intersettoriali, con il coinvolgimento e la responsabilità di tutti i soggetti della società civile Il ruolo dei sistemi sanitari è quello di guidare questo processo: promuovendo politiche integrate per modificare i determinanti sociali attivando processi di consapevolezza e di empowerment per scelte di vita salutari a livello individuale e collettivo valutando e facendo emergere limpatto sulla salute delle politiche non sanitarie sviluppando la sorveglianza (su malattie, fattori di rischio, programmi) Lapproccio innovativo alla salute e il cambiamento culturale 1.Rispondere al mandato sovranazionale Obiettivo 6 del Piano dAzione dellOrganizzazione Mondiale della Sanità per il contrasto alle malattie non trasmissibili. Sintesi in: http://www.ccm-network.it/documenti_Ccm/prg_area2/GS_Action_plan_2008- 2013.pdfhttp://www.ccm-network.it/documenti_Ccm/prg_area2/GS_Action_plan_2008- 2013.pdf

7 1.La risposta italiana 1. Sorveglianza sindromica. Sperimentazione di un sistema basato sugli accessi in pronto soccorso 2. Attivazione di un sistema di rilevazione rapida della mortalità e messa a punto di un modello di studio dei fattori di rischio della mortalità associata alle ondate di calore 3. Infortuni mortali sul lavoro: la condivisione sul territorio nazionale del patrimonio informativo dei dipartimenti di prevenzione delle asl 4. Progetto cuore: Osservatorio cardiovascolare. (Health Examination Survey, condotto da ISS) 5. Sorveglianza delle malattie trasmissibili: adozione di una piattaforma tecnologica in ambiente web e revisione del sistema 6. Inquinamento atmosferico e salute: sorveglianza epidemiologica ed interventi di prevenzione 7. Sistema di sorveglianza ed allerta ai confini del paese 8. Sorveglianza dello stato immunitario contro la poliomelite della popolazione italiana di età compresa tra zero e quattordici anni 9. Sorveglianza e controllo degli eventi biologici inattesi in occasione delle Olimpiadi invernali, Torino 2006 10. Piano per la sorveglianza delle esposizioni ad agenti pericolosi e delle sindromi associate, basato sul contributo dei centri antiveleni Progetti sostenuti dal Ccm che implicano attività di sorveglianza di popolazione

8 1.La risposta italiana Progetti sostenuti dal Ccm che implicano attività di sorveglianza di popolazione 11. Lavoro e salute: un sistema informativo integrato per la sorveglianza degli infortuni da lavoro 12. Sorveglianza epidemiologica delle malattie prevenibili con vaccinazioni 13. Sorveglianza di laboratorio delle malattie prevenibili con vaccinazioni 14. Sorveglianza epidemiologica dell'influenza e delle infezioni respiratorie acute febbrili 15. Potenziamento della rete di sorveglianza virologica dell'influenza umana e di alcuni laboratori del network per l'implementazione della diagnostica delle polmoniti virali 16. Sorveglianza della paralisi flaccida acuta 17. Sorveglianza della tubercolosi e delle resistenze ai farmaci antitubercolari 18. Sorveglianze speciali di: antibioticoresistenza, epatiti virali acute, infezioni da enterobatteri, legionellosi; parte epidemiologica 19. Sorveglianza di laboratorio di infezioni batteriche (da batteri antibioticoresistenti, enterobatteri patogeni, legionelle) e di infezioni da virus respiratori 20. Sperimentazione di un sistema di sorveglianza di popolazione sui progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia 21. Supporto ed implementazione delle attività di sorveglianza e prevenzione degli incidenti domestici e stradali 22. Sviluppo operativo del piano nazionale di sorveglianza e prevenzione incidenti stradali: formazione del personale e assistenza all'avvio dei piani regionali

9 1.La risposta italiana Progetti sostenuti dal Ccm che implicano attività di sorveglianza di popolazione 23. Sorveglianza delle malattie batteriche invasive 24. Miglioramento della sorveglianza delle tossinfezioni alimentari 25. Sistema di sorveglianza delle patologie correlate al lavoro attraverso le segnalazioni dirette ai dipartimenti di prevenzione delle asl 26. Programma integrato di sorveglianza dell'infezione da hiv 27. Programma integrato di sorveglianza e controllo delle infezioni sessualmente trasmesse (ist) e sindromi correlate con l'hiv 28. Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni 29. Sorveglianza e monitoraggio della patologia oncologica. La rete dei registri tumori in Italia 30. Salute e qualità della vita in Italia nella terza età. Costruzione del modello di indagine periodica nazionale nelle persone con più di 64 anni in Italia 31. Studio delle cause di mortalità e morbilità materna e messa a punto di modelli di sorveglianza della mortalità materna 32. Sorveglianza e prevenzione delle patologie tiroidee in Italia: potenziamento delle attività del registro nazionale degli ipotiroidei congeniti 33. Sorveglianza dell'antibiotico-resistenza in comunità, nelle infezioni trasmesse dagli alimenti e in quelle di origine zoonosica 34. Sorveglianza mirata (risk based surveillance) e delle capacità diagnostiche per le malattie da vettori in Italia

10 1.Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE) 2.Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy 3.Riconoscere le sorveglianze come una prestazione del sevizio sanitario nazionale (LEA) 4.Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS) 5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali) Verso listituzionalizzazione La spinta verso listituzionalizzazione

11 Background La sorveglianza è presente nella gran parte dei documenti di strategia degli organismi sanitari internazionali, come guida indispensabile dei programmi di salute pubblica, sia nel campo delle malattie trasmissibili, sia in quello delle malattie non trasmissibili (malattie croniche, incidenti, fattori di rischio). Non esistono confini ben definiti tra attività di sorveglianza e registri di patologia che possono rientrare, come un caso particolare, della sorveglianza di sanità pubblica. Tutti i sistemi che pongono sotto sorveglianza eventi correlati alla salute, trattano, per definizione, dati sensibili. Per questo motivo devono essere giustificati sul piano etico, gli addetti devono tener conto della natura confidenziale dei dati e le procedure devono essere legali, cioè aderenti al dettato della normativa vigente. Per le sorveglianze sussistono, in genere, gli stessi problemi presenti nella base legale dei registri di patologia, tranne quelli per cui sono previste procedure semplificate. E auspicabile che, con apposito atto legislativo, sia individuato anche per le sorveglianze, al pari dei registri, un iter procedurale in grado di garantire la tutela della salute collettiva, che richiede lattività di sorveglianza, ed il rispetto della privacy dei cittadini nella attuazione della sorveglianza stessa. 2.Normare le sorveglianze

12 Problema Trattamento dei dati personali in tre momenti campionamento intervista input dei dati 2.Normare le sorveglianze Programma Nazionale Ricerca Sanitaria, previsto dallart. 12-bis del Decreto Lvo n.502 Sistan: Studio progettuale 2009 Nuovo articolato di legge (rif. Ddl n.1249, Articolo 8) su registri e sorveglianze da inserire in una iniziativa legislativa di interesse nazionale Accordo Stato-Regioni che definisca ed aggiorni lelenco di sorveglianze e registri. Decreto ministeriale che istituisca le sorveglianze (e i registri) in deroga alle previsioni di cui al Dlg. 30 giugno 2003, n. 196 Inserimento nel Programma statistico nazionale 2010-2013 Possibili soluzioni

13 1.Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE) 2.Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy 3.Riconoscere le sorveglianze come una prestazione del sevizio sanitario nazionale (LEA) 4.Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS) 5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali) Verso listituzionalizzazione La spinta verso listituzionalizzazione

14 I Programmi inclusi tra i Nuovi LEA della Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica 1.Perseguono obiettivi di salute della collettività, attraverso o il controllo di rischi ambientali, infettivi, occupazionali, comportamentali e laumento delle difese della popolazione. 2.Sono misurati in termini di proporzione di popolazione target coperta 3.Sono attivamente offerti in virtù di previsione normativa, rilevazione di bisogni di salute locali, richiesta di istituzioni 4.Solida documentazione scientifica, riguardo lefficacia 5. Possono richiedere la collaborazione di varie strutture della ASL o altri soggetti attivi della comunità. Rendere la sorveglianza una garanzia e un diritto del sistema salute

15 Schema logico Aree di intervento Programmi, Interventi Prestazioni, Azioni Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Componenti del Programma Rendere la sorveglianza una garanzia e un diritto del sistema salute

16 ASorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali. BTutela della salute e della sicurezza negli ambienti aperti e confinati CSorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. DIgiene e Sicurezza degli alimenti e tutela dei consumatori. EVigilanza e controllo degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, igiene urbana veterinaria. FSorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, incluso la promozione di stili di vita sani e gli screening oncologici GSorveglianza e prevenzione nutrizionale HValutazione medico legale degli stati di disabilità e per finalità pubbliche. Aree di intervento Rendere la sorveglianza una garanzia e un diritto del sistema salute

17 1.Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE) 2.Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy 3.Riconoscere le sorveglianze come una prestazione del sevizio sanitario nazionale (LEA) 4.Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS) 5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali) Verso listituzionalizzazione La spinta verso listituzionalizzazione

18 4.Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionali La sorveglianza in Guadagnare salute Uno degli strumenti operativi codificati a priori dal programma: 1.Piattaforma nazionale su alimentazione, attività fisica e tabagismo 2.Protocolli di intesa 3.Sorveglianza 4.Comunicazione Un punto di forza nella implementazione del programma Possibilità di monitorare i temi di GS in termini di: Prevalenza, andamenti dei 4 fattori di rischio Individuazione di gruppi di popolazione vulnerabili per condizioni socio- economiche svantaggiate o compresenza di fattori di rischio Percezione dei cittadini, attenzione e consigli degli operatori sanitari: elementi importanti nel sostenere il cambiamento degli stili di vita

19 4.Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionali La sorveglianza in Guadagnare salute Una criticità da affrontare E forte, e ancora insoddisfatto, il bisogno di valutazione del programma per: Monitorare il processo nel suo complesso prima ancora dei risultati Costruire un sistema valutativo informativo in grado di rispondere allesigenza di accountability del programma Promuovere una logica e un metodo valutativo comuni, in tutte le azioni e i progetti promossi dal programma, per misurane limpatto e lefficacia Assicurare rigore e omogeneità rendicontativa ai diversi progetti

20 4.Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionali La sorveglianza in Guadagnare salute Un elemento forte di prospettiva La sorveglianza è funzionale a tutto ciò che serve al programma per continuare Favorire la costruzione di sinergie a livello centrale e locale Rafforzare il ruolo e la partecipazione delle Regioni Realizzare e orientare efficacemente la comunicazione (tra informazione e modifica degli stili di vita) Sviluppare e garantire la valutazione del processo e dei risultati

21 4.Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionali PNP 2010-2012. La sorveglianza tra gli obiettivi OBIETTIVI GENERALI DI SALUTE SOTTOBIETTIVILINEE DI SUPPORTOLINEE DI INTERVENTO Sorveglianza di patologie, determinanti e rischi per la salute Promuovere le pratiche di provata efficacia Implementare i sistemi di sorveglianza Realizzare profili di salute Rendere fruibili network che favoriscano e sostengano lo sviluppo del PNP, anche in termini di formazione Individuare e diffondere le attività di prevenzione di dimostrata efficacia. Favorire il processo di eliminazione delle pratiche inefficaci o dannose. Favorire limplementazione di PASSI, PASSI dArgento e OKkio alla salute ed il loro raccordo con gli altri sistemi informativi Comunicare e diffondere i dati derivanti dai profili di salute Rendere fruibili network regionali che favoriscano e sostengano lo sviluppo del PNP, anche in termini di formazione Produrre e rendere disponibili in maniera integrata basi dati Analizzare i bisogni e i rischi della popolazione, definire e riadeguare le priorità, gli obiettivi ed i relativi interventi sanitari, ambientali e sociali, valutare limpatto sulla salute degli interventi realizzati Realizzare la sorveglianza di popolazione coerentemente con le indicazioni nazionali Migliorare e consolidare le attività di comunicazione dei risultati raggiunti

22 4.Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionali PNP 2010-2012. La sorveglianza tra i prerequisiti i. la continuità delle attività del Piano nazionale della prevenzione 2005- 2007 e successive proroghe, in termini di completamento degli obiettivi non ancora raggiunti e di consolidamento/estensione di quelli raggiunti; ii. lo sviluppo di un congruo numero delle linee di intervento previste dal Piano nazionale della prevenzione 2010-2012; iii. il coinvolgimento, per ciascuna delle linee di intervento di cui al precedente punto ii, di una quota significativa del target potenziale, fatta salva linclusione dellintervento nei LEA o in altri atti di pianificazione nazionale o regionale; iv. la messa a regime con le risorse del PNP delle attività di sorveglianza previste dal Piano nazionale della prevenzione 2010- 2012, in quanto strumento essenziale di conoscenza ad uso del monitoraggio, della valutazione e della riprogrammazione del Piano.

23 4.Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionali PNP 2010-2012 - La sorveglianza come strumento di monitoraggio e valutazione La valutazione ai fini della certificazione annuale del Piano, a cura del CCM con il supporto tecnico del CNESPS, si articola essenzialmente in due fasi: valutazione propedeutica: viene effettuata ex-ante, sui documenti di progetto, prima della esecuzione dei piani regionali. E finalizzata ad una valutazione metodologica e contenutistica dei progetti presentati; valutazione certificativa: viene effettuata in corso dopera (annualmente). E finalizzata a monitorare il processo di svolgimento dei piani regionali e lo stato di avanzamento nella attuazione degli interventi programmati rispetto agli obiettivi e al piano di valutazione definiti in ciascun piano. SORVGLIANZASORVGLIANZA

24 4.Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionali PNP 2010-2012 - La sorveglianza come linea di supporto centrale Funzioni della stewardshipLinea di supporto centrale Esercitare influenza sugli interlocutori (azioni di indirizzo) Garantire la realizzazione delle politiche (strumenti per realizzare la programmazione) I 2.1 Favorire la messa a regime di PASSI, PASSI dargento e OKkio alla salute ed il loro raccordo con gli altri sistemi informativi Stabilire e mantenere collaborazioni e partnership I 3.1 Sviluppo del network italiano per la Evidence Based Prevention (EBP) Garantire la responsabilità (accountability, informare; responsabilizzare gli operatori) I 4.1 Comunicare e diffondere i dati derivanti dai profili di salute Gestione basata sulla conoscenza Piano operativo per lattuazione delle linee di supporto centrali

25 1.Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE) 2.Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy 3.Riconoscere le sorveglianze come una prestazione del sevizio sanitario nazionale (LEA) 4.Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS) 5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali) Verso listituzionalizzazione La spinta verso listituzionalizzazione

26 Piano attività CCM anno 2008 Programma Sostegno interfaccia CCM-Regioni Stanziamento: 5.000.000,00 Euro Tre aree prioritarie: 1.Programmazione e sviluppo dei Piani regionali di prevenzione 2.Sostegno alla applicazione del Regolamento REACH sul territorio nazionale 3.Sviluppo dei sistemi di sorveglianza PASSI e OKkio alla salute 5. Vincolare risorse specifiche Consolidamento, estensione, manutenzione dei sistemi attraverso: sviluppo di strutture stabili di coordinamento formazione agli operatori e ai nodi decisionali comunicazione estesa e capillare dei risultati, attraverso piani organizzati

27 Obiettivo generale Divulgare a livello aziendale i risultati della sorveglianza PASSI e sostenere il loro utilizzo per la programmazione socio-sanitaria Obiettivo specifico 2 Aumentare le iniziative atte a divulgare i risultati a livello aziendale Obiettivo specifico 1 Aumentare le conoscenze e le abilità del personale delle Aziende ULSS, coordinatori aziendali e intervistatori, su strumenti e metodi della comunicazione dei risultati e sulla redazione di rapporti aziendali Risultato atteso 1 Struttura regionale di supporto Risultato atteso 2 Piano di comunicazione e progetti operativi Durata: 18 mesi Risorse: 100.000 Euro 5. Vincolare risorse specifiche Programma Sostegno interfaccia CCM-Regioni Regione Veneto

28 Obiettivo generale Potenziamento della sorveglianza, con l'attivazione di PASSI in tutte le Aziende sanitarie e l'avvio di PASSI d'Argento. Ripetizione dell'Indagine OKKIO e completamento delle indagini HBSC e GYTS al fine di consolidare l'impianto dello studio a livello regionale per la trasformazione della sorveglianza in una indagine stabile su comportamenti e stili di vita di bambini e adolescenti Programma Sostegno interfaccia CCM-Regioni Regione Calabria Obiettivo specifico 1 Tavolo tecnico di coordinamento regionale sui sistemi di sorveglianza Obiettivo specifico 2 Formazione/informazione personale dirigenziale delle strutture operative e dello staff direzionale Obiettivo specifico 3 Formazione specifica agli operatori coinvolti nei sistemi di sorveglianza Obiettivo specifico 4 Comunicazione e divulgazione dei risultati Obiettivo specifico 5 Organizzazione, gestione e manutenzione dei sistemi di sorveglianza Durata: 18 mesi Risorse: 100.547 Euro 5. Vincolare risorse specifiche

29 azione centralefinanziamento Azione operativamente a carico solo del Ministero Azione isorisorse realizzata mediante le risorse interne del Ministero Azione operativamente a carico del Ministero e di altri Enti che conferiscono risorse umane Azione isorisorse realizzata mediante le risorse interne del Ministero e degli Enti coinvolti azione che necessita di apporti operativi esterni, già definiti da un progetto in corso Azione di tipo progettuale già finanziata, che non necessita di ulteriore finanziamento, realizzata anche mediante le risorse interne del Ministero Azione che necessita di un apporto una-tantum (progetto pilota. Sperimentazione ecc) Azione di tipo progettuale da affidare per lattuazione al CCM Azione che necessita di apporti operativi di uno o più dei seguenti attori: –ministero –servizi regionali –enti tecnici centrali Azione da finanziare parzialmente coi fondi: –risorse interne del Ministero –risorse interne delle Regioni –Fondi (parte indistinta) del PNP -gestiti da regione capofila- 5. Vincolare risorse specifiche PNP 2010-2102 - Piano operativo per lattuazione delle linee di supporto centrali

30 1.Per decollare le sorveglianze hanno bisogno, almeno allinizio, di identificarsi - Qual è il bisogno informativo effettivo? - Chi può soddisfare questo bisogno, al di là di interessi di categoria? Le tappe verso il successo Le sorveglianze attuali rispondono adeguatamente alla duplice esigenza di colmare il vuoto informativo, indirizzando linformazione alla programmazione, e di ri- orientare le attività dei servizi, ritagliandone un ruolo attivo (produttori e utilizzatori dei dati)

31 2. Ma poi occorre fare un salto di qualità: da chi siamo a cosa facciamo per contribuire, attraverso la sorveglianza, ad affrontare i problemi di salute prioritari Le tappe verso il successo La risposta sta nelle sfide che oggi siamo chiamati a giocare Integrazione Comunicazione multi-target Coordinamento e direzione strategica

32 Grazie e buon lavoro!!! s.vasselli@sanita.it Cè ancora tanto da fare!!!


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