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Consiglio Nazionale delle Ricerche
I Consultori Familiari ed il Progetto Obiettivo Materno Infantile Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma 4-5 giugno 2007
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Assistenza alla Gravidanza nelle Minori
DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE Floriana Di Maggio Luigi Cerasuolo Spazio Adolescenti Assistenza alla Gravidanza nelle Minori
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tra 12 - 25 / 1000 ragazze tra i 15 e i 19 anni
Il tasso di gravidanze in età adolescenziale è generalmente in aumento nell'Unione europea tra / 1000 ragazze tra i 15 e i 19 anni il tasso più basso è registrato nei Paesi Bassi e in Belgio 7/1000 il tasso intermedio in Germania, Francia, Finlandia e Danimarca il tasso più alto in Svezia, Italia,Inghilterra e Galles 28/1000 Commissione Europea 2002
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Possibili elementi di rischio socio-relazionali
Interruzione degli studi Frequente rottura del rapporto di coppia Perdita di contatto con il gruppo dei coetanei Difficoltà all’accudimento del neonato Relazione madre-bambino meno soddisfacente Assenza o rottura delle relazioni con la propria famiglia Ridotte disponibilità economiche o di tempo dei componenti del nucleo familiare di origine V. Bruni M. Dei
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Possibili elementi di rischio ostetrici
Difficoltà a prendersi cura di sé Basso numero di controlli prenatali Abitudine ad alcool, fumo, sostanze di abuso Presenza di malattie a trasmissione sessuale Anamnesi di disturbi del comportamento alimentare o altri deficit nutrizionali V. Bruni M.Dei
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V. Bruni M. Dei
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Il tema dell’intervento odierno muove dalla riconsiderazione del lavoro fatto in sede consultoriale con gli adolescenti e che tutt’oggi continua partendo dalle esperienze maturate e proiettandosi nella formulazione di risposte sempre più adatte alle esigenze degli adolescenti.
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La realtà consultoriale che prevede la presenza di professionalità specifiche ed integrate , ha modulato un percorso di assistenza all’adolescente sensibilizzando e formando gli operatori e rinforzando la multidisciplinarietà. E infatti è proprio nell’assistenza alla gravidanza dell’adolescente che si esplicitano i vari livelli di intervento a cui è chiamato il Consultorio nella tutela della salute fisica e psichica della minore .
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Il lavoro del ginecologo che segue la gravidanza di una adolescente viene integrato dalla equipe consultoriale che interviene in varie fasi del percorso dalla accoglienza al divenire madre della minore . L’intervento della assistente sociale, la consultazione e il sostegno psicologico, la preparazione al parto e la consultazione pediatrica nei suoi preziosi aspetti informativi, rappresentano indispensabili elementi di cura della gravidanza , della adolescente madre e del nascituro.
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Chi sono queste adolescenti?
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Queste adolescenti oltre alle incertezze , i dubbi e le paure della loro età , consegnano i fantasmi e le proiezioni di una genitorialità prematura subita o inconsapevole o strumento per una collocazione sociale . La tipologia dell’intervento deve tenere conto di questi aspetti di immaturità inconsapevolezza e conflittualità.
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Fase di accoglienza la adolescente in gravidanza presenta la sua situazione attraverso i racconti e i contenuti manifesti e latenti e , a sua volta, raccoglie le notizie sulla tipologia del percorso che seguirà.
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Fase di accoglienza Definizione del contesto in cui matura la gravidanza Ricerca motivazione personale, familiare e sociale a portare avanti la gravidanza Definizione di quale interlocutore oltre l’adolescente
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L’intervento è multidisciplinare
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Il lavoro in equipe, all’interno del consultorio, avviene con una riflessione comune del gruppo
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prendersi cura in modo efficace di gravidanza, parto e puerperio di un’adolescente, rende necessario, soprattutto nelle situazioni più a rischio da un punto di vista socio-relazionale, costruire intorno alla giovane una rete di relazioni di aiuto, al di là della consulenza medica in senso stretto.
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gruppo di preparazione alla nascita
offre sia aspetti informativi che tecniche mirate a stimolare la percezione di sé e la relazione precoce con il bambino. Di fatto i cambiamenti fisici che la gravidanza comporta non sempre sono accettati e talvolta mal integrati nell’immagine corporea dell’adolescente, tanto da essere vissuti in alcuni casi come una malattia
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Il rapporto con il gruppo di operatori può consentire un riferimento per i momenti di difficoltà, e soprattutto per il periodo post partum. Infatti il ritorno a casa con il neonato è spesso un momento critico per l’allattamento e per le difficoltà di adeguamento ai ritmi del figlio: una o più visite domiciliari di una figura esperta, ma anche partecipe, possono rappresentare un valido aiuto pratico e psicologico
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PERSONALE OSTETRICA GINECOLOGO ASSISTENTE SOCIALE PEDIATRA PSICOLOGO
INFERMIERE PROFESSIONALE GINECOLOGO PEDIATRA PSICOLOGO
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Margherita 16 anni Inconsapevole della gravidanza
Famiglia in difficoltà Consultorio
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Cira 14 anni Tribunale dei minori Casa famiglia Consultorio Scuola
Anne Geddes
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B.S. anni 16 e I.C. anni 16 chiedono un colloquio con l’Assistente Sociale nello Spazio dedicato agli Adolescenti Motivazione:una gravidanza indesiderata e contrarietà nell’interromperla Presa in carico e avvio al Ginecologo Accertamento di una gravidanza alla 10 settimana
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Difficoltà nell’affrontare l’argomento con i genitori
Accompagnamento della coppia dalla psicologa per cercare le motivazioni ed un altro interlocutore affidabile Scopriamo che la madre della ragazza è già utente del Consultorio Si concorda un contatto da casa della ragazza con un operatore del centro
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I genitori della coppia, pur se a malincuore decidono di aiutare i ragazzi in questo per loro nuovo percorso, permettendogli di continuare gli studi I due adolescenti partecipano al corso di preparazione al parto compatibilmente con gli impegni scolastici, sono seguiti dai nostri operatori agevolati anche dalla presenza costante delle madri
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Riescono a finire l’anno scolastico e all’inizio del nuovo anno nasce una bambina da parto naturale.
Dopo la nascita i genitori concordano di far convivere i ragazzi alternativamente a casa dei rispettivi genitori Mantengono le loro amicizie e frequentazioni ma cominciano ad interpretare il ruolo di genitore Con l’alternanza si cerca di evitare che i nonni si sostituiscano ai genitori naturali
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Attualmente i ragazzi hanno completato gli studi superiori, hanno voluto legalizzare il loro rapporto ed hanno intrapreso gli studi universitari anche se lauree brevi per cercare di raggiungere quanto prima una indipendenza economica.
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M.S. anni 16 Rom etnia Serba amenorrea secondaria
Gravidanza alla 16 settimana inattesa Presa in carico con intervento dell’Assistente Sociale e della Psicologa Esclusa la possibilità di IVG per trascorsi termini Consulto familiare Si prospetta la possibilità di dare in adozione il bambino
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Consulto familiare Si prospetta la possibilità di dare in adozione il bambino Contrarietà della ragazza ma necessità di rispettare le decisioni familiari Assenza di figura paterna dell’adolescente per eventuale presa in carico da parte del nonno del nascituro
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Il padre naturale già sposato non può riconoscere il bambino
Se il nonno prende in famiglia il bambino Riconoscimento dei diritti propri di quel gruppo Reintegrazione della madre
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Attivazione di una rete
Contatto con Opera Nomadi e Tribunale per incontro a tre - padre madre e l’adolescente
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Giunti ormai all’ottavo mese di gravidanza
Comunicazione agli Ass. Sociali dell’Ospedale dove avverrà la nascita ed il Tribunale dei Minori per preparare l’eventuale affidamento del bambino
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CONCLUSIONE Il nonno acconsente
Il bambino nasce e resta nella comunità con la madre anche se questa non potrà più sposarsi
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L’attività dell’equipe consultoriale deve tenere presente sempre le realtà locali e l’utenza che accoglie, cercando di conoscere i costumi e le abitudini delle diverse etnie. L’attivazione della rete tra le varie istituzione è essenziale per affrontare gli eventi che si propongono
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In conclusione, il nostro lavoro è teso a proteggere e tutelare la “madre-bambina”, ma soprattutto ad accompagnarla in un percorso di progressiva consapevolezza indispensabile alla acquisizione di un ruolo genitoriale che deve essere progressivamente appreso!
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Grazie per l’attenzione!
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