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Linguaggi delle Arti A.A. 2011/12.

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Presentazione sul tema: "Linguaggi delle Arti A.A. 2011/12."— Transcript della presentazione:

1 Linguaggi delle Arti A.A. 2011/12

2 Moduli Modulo 1: Linguaggi dello Spettacolo prof. Fabrizio DERIU
Modulo 2: Linguaggi delle Arti prof. Germano BOFFI Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

3 Orari e contatti LEZIONI RICEVIMENTO (durante il corso)
Lunedì – Aula 16 Martedì – Aula 16 Mercoledì – Aula 16 RICEVIMENTO (durante il corso) Martedì 10.30 INDIRIZZO Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

4 Linguaggi dello Spettacolo
il contesto storico l’oggetto Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

5 Linguaggi dello Spettacolo
il contesto storico: SOCIETA’ DELLA COMUNICAZIONE l’oggetto Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

6 Società della comunicazione
“Comunicare” è una essenziale funzione umana (propria, oltre che dell’uomo, di tutte le specie animali). Cosa distingue la “moderna” società della comunicazione da quella di altre epoche e/o di altri luoghi? L’aumento, la duttilità, la precisione dei mezzi tecnici di comunicazione (P. Valery, Scritti sull’arte, 1934). La loro diffusione, economicità, pervasività (ultimo ventennio del XX secolo: tecnologia elettronica digitale): MEDIAMORFOSI Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

7 MEDIAMORFOSI (anche mediatizzazione)
Adattamento dei linguaggi e dei saperi all’imporsi dei processi di tecnologizzazione e industrializzazione. Ciò comporta una profonda trasformazione dei modi in cui la conoscenza umana è prodotta, circola, si conserva, si tramanda e si rinnova. Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

8 La (ri)producibilità tecnica
«Verso il 1900, la riproduzione tecnica aveva raggiunto un livello che le permetteva non soltanto di prendere come oggetto tutto l’insieme delle opere d’arte tramandate e di modificarne profondamente gli effetti, ma anche di conquistarsi un posto autonomo tra i vari procedimenti artistici. Per lo studio di questo livello nulla è più istruttivo del modo in cui le sue due diverse manifestazioni – la riproduzione dell’opera d’arte [fotografia] e l’arte cinematografica – hanno agito sull’arte nella sua forma tradizionale» [W. Benjamin, 1936] Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

9 Linguaggi dello Spettacolo
il contesto storico l’oggetto: SPETTACOLO Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

10 Società della comunicazione e linguaggi dello spettacolo
PROSPETTIVA FENOMENOLOGICA: Cosa si intende nella contemporaneità per “spettacolo” e quali sono i suoi fenomeni caratteristici e maggiormente significativi? Come si rapporta lo “spettacolo” con lo stadio attuale della mediamorfosi? Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

11 Spettacolo aspetto TECNOLOGICO aspetto CULTURALE il supporto fisico
il “medium” gli “oggetti”: film, nastro VHS, DVD, file digitale, il “linguaggio” i contenuti i codici espressivi le strutture formali Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

12 Il “sistema” degli spettacoli
100 ANNI FA (o poco più) Soltanto teatro nel senso di “spettacolo dal vivo” OGGI Teatro Cinema Televisione Computer Telefoni cellulari iPad Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

13 Società della comunicazione e linguaggi dello spettacolo
CONOSCENZA DEI FENOMENI: Cosa si intende nella contemporaneità per “spettacolo” e quali sono i suoi fenomeni caratteristici e maggiormente significativi? Come si rapporta lo “spettacolo” con lo stadio attuale della mediamorfosi? CONOSCENZA DELLA STORIA: Come si è arrivati a questo stadio? Quali sono i fatti, le circostanze, le persone e le “creazioni” che hanno preceduto e determinato la situazione attuale? Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

14 Obiettivi del modulo Fornire elementi di conoscenza generale dei linguaggi dello spettacolo teatrale, in una duplice prospettiva: a) nelle forme storiche in cui si è manifestato ed evoluto nella storia della cultura occidentale dalla Grecia classica alla contemporaneità, nella quale il teatro in quanto “spettacolo dal vivo” deve fare i conti con il cinema, la televisione e i nuovi media (forme di spettacolo tecnicamente prodotte) b) nelle sue componenti costitutive e fondanti, indagate attraverso l’analisi di alcuni spettacoli che forniscono un panorama limitato ma esemplare di modelli di comunicazione teatrale Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

15 Programma Tre tipologie di lezione:
di carattere prevalentemente storico di carattere prevalentemente critico (visione e analisi di spettacoli o meglio: testi spettacolari) di carattere laboratoriale Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

16 Testi d’esame AA.VV., Breve storia del teatro per immagini, Carocci, 2008 [in alternativa R. Alonge, Nuovo manuale di storia del teatro, Utet Università, 2010] Testi drammatici: Sofocle, Edipo re Molière, Il Misantropo Shakespeare, Amleto Ibsen, Una casa di bambola Pirandello, Sei personaggi in cerca d’autore Beckett, Finale di partita Materiali integrativi (in fotocopia, dalla pagina “download” dell’insegnamento, siti web) Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

17 Tre “aree” o “percorsi” di studio
PERCORSO STORICO  periodizzazione schematica PERCORSO CRITICO  sei opere esemplari PERCORSO LABORATORIALE Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

18 PERCORSO STORICO 1. Il teatro greco (e romano)
2. Teatralità medioevale 3. Il Rinascimento in Italia 4. La Commedia dell’Arte 5. Europa fra Cinque e Seicento La scena elisabettiana (Inghilterra) Il teatro spagnolo dal Medioevo al Siglo de Oro Il “Grand Siècle” francese 6. Il teatro del Settecento 7. Il primo Ottocento Comunicazione Teatrale

19 PERCORSO STORICO 1. Il teatro greco (e romano)  EDIPO RE
2. Teatralità medioevale 3. Il Rinascimento in Italia 4. La Commedia dell’Arte 5. Europa fra Cinque e Seicento La scena elisabettiana (Inghilterra)  AMLETO Il teatro spagnolo dal Medioevo al Siglo de Oro Il “Grand Siècle” francese  IL MISANTROPO 6. Il teatro del Settecento 7. Il primo Ottocento Comunicazione Teatrale

20 PERCORSO STORICO (segue)
8. Il secondo Ottocento Wagner, il Gesamtkunstwerk e il teatro di Bayreuth Naturalismo e dramma borghese 9. Le rivoluzioni del Novecento La regìa Avanguardie storiche, danza e vaudeville Maestri del teatro nella Russia dei Soviet Pirandello: il teatro nel teatro Brecht: il teatro epico Beckett: il teatro dell’assurdo Comunicazione Teatrale

21 PERCORSO STORICO (segue)
8. Il secondo Ottocento Wagner, il Gesamtkunstwerk e il teatro di Bayreuth Naturalismo e dramma borghese  CASA DI BAMBOLA 9. Le rivoluzioni del Novecento La regìa Avanguardie storiche, danza e vaudeville Maestri del teatro nella Russia dei Soviet Pirandello: il teatro nel teatro SEI PERSONAGGI… Brecht: il teatro epico Beckett: il teatro dell’assurdo  FINALE DI PARTITA Comunicazione Teatrale

22 PERCORSO STORICO Seconda metà del XX secolo
Il teatro di ricerca contemporaneo Antonin Artaud John Cage e l’ “happening” The Living Theatre Peter Brook Jerzy Grotowski Odin Teatret Teatrodanza Osservatorio italiano Eduardo De Filippo e il teatro dialettale Totò e i “generi popolari” CB (ovvero: Carmelo Bene) Dario Fo La “performance epica” Comunicazione Teatrale

23 PERCORSO CRITICO I testi [letterari] drammatici
Perché Amleto? «Nessuna opera e nessun personaggio, infatti, hanno esercitato tanta suggestione sulla cultura moderna - non c’è scrittore o poeta, di qualsiasi lingua, che non abbia in qualche modo usato Amleto come simbolo, come metafora. Amleto invero non è più un personaggio drammatico ma è un mito, il maggior mito moderno forse – un mito inoltre polivalente, polimorfico, proteico. Amleto è sempre diverso» [A. Lombardo] Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

24 PERCORSO CRITICO I testi [letterari] drammatici
Perché Amleto? «Amleto è un’opera che ha la portata del mito; fissato nella coscienza culturale europea possiede la capacità singolare di adescare la nostra verità sulla condizione umana. Si potrebbe dire: mostrami come vedi Amleto e ti dirò chi sei» [L. Flaszen] Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

25 PERCORSO CRITICO Le parole-chiave
comunicazione (produzione) artistica multimedialità racconto/narrazione drammaturgia Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

26 PERCORSO CRITICO Le parole-chiave
comunicazione (produzione) artistica multimedialità racconto/narrazione drammaturgia Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

27 PERCORSO CRITICO Le parole-chiave
comunicazione (produzione) artistica multimedialità racconto/narrazione drammaturgia Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

28 PERCORSO CRITICO Le parole-chiave
comunicazione (produzione) artistica multimedialità racconto/narrazione drammaturgia Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

29 PERCORSO CRITICO Le parole-chiave
comunicazione (produzione) artistica multimedialità racconto/narrazione drammaturgia Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

30 Gli elementi base della drammaturgia
TESTO TEMPO SPAZIO ATTORE Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

31 LINEA TEORICA Gli elementi costitutivi
SPAZIO modelli di spazio scenico: anfiteatro, proscenio, arena, non-specifici, multifunzione TESTO materiale verbale: dialoghi, monologhi, didascalie, ecc. ATTORE gesto, mimica, movimento, danza, stili di recitazione, vocalità, ecc. TEMPO ritmo, partizioni, scansioni, ecc. Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

32 PERCORSO CRITICO Gli elementi costitutivi
L’ AZIONE come materiale di base degli spettacoli Nozione di “drammaturgia” Nozione di “performance” Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

33 Strumenti e materiali di studio
Libri e materiali a stampa Documentazione audiovisiva fotografie, disegni, incisioni, stampe, dipinti testi audiovisivi [film, documentari, ecc.] Materiali da fonti web Fondere con la precedente Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

34 Bibliografia integrativa (consigliata)
Deriu, Opere e flussi. Osservazioni sullo spettacolo come oggetto di studio, Roma, Aracne. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Torino, Einaudi Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

35 SITOGRAFIA Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

36 Una particolarità dell’oggetto di studio
Lo spettacolo come evento, accadimento  performance come oggetto, cosa  testo (audiovisivo) L’ampio utilizzo di materiali audiovisivi fornirà non solo la base documentaria necessaria per l’analisi, ma anche un argomento di riflessione metodologica indispensabile per comprendere i caratteri fondamentali e non surrogabili dello spettacolo dal vivo, in special modo attraverso il confronto con le odierne forme di spettacolo mediatico (prodotto e diffuso tecnicamente: cinema, televisione, media digitali). Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1

37 Una particolarità del nostro oggetto di studio
Lo spettacolo come evento, accadimento  performance come oggetto materiale  testo (audiovisivo) Linguaggi delle Arti/dello Spettacolo – modulo 1


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