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“La Storia Di FISCOBALDO ED EVASORPRIMO”

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Presentazione sul tema: "“La Storia Di FISCOBALDO ED EVASORPRIMO”"— Transcript della presentazione:

1 “La Storia Di FISCOBALDO ED EVASORPRIMO”
Favola ideata e scritta da Francesco Tudini

2 In un paese molto lontano vivevano due popoli dagli usi e costumi molto differenti. Uno abitava su un fianco di una fertile vallata bagnata da un grande fiume le cui acque erano limpide e piene di pesci, e aveva dato nome alla sua città FISCOLAND. Sul lato opposto si trovava la città di EVASOLAND

3 La città di FISCOLAND era ordinata, ricca, pulita e aveva molti giardini e giochi con i quali i bimbi potevano divertirsi.

4 Aveva strade asfaltate, una buona rete ferroviaria e autobus che permettevano ai suoi abitanti di spostarsi per andare al lavoro, portare i bimbi a scuola, recarsi in qualsiasi luogo della città, il fiume era molto pulito perché i suoi abitanti stavano attenti a non inquinare e a curare il verde dell’ambiente circostante.

5 Di notte, quando il sole si era stancato di stare lassù in cielo e andava a riposare, un’efficiente rete elettrica illuminava la città. I quartieri erano sicuri e ordinati, di sera la gente si riversava nelle strade in cerca di svago dopo una giornata di lavoro

6 Le belle case, erano immerse in giardini dai quali spuntavano alberi da frutto e cespugli di rose variopinte.

7 I cittadini di FISCOLAND, d’indole allegra e buoni lavoratori, versavano volentieri parte dei loro guadagni al sindaco, il sig. FISCOBALDO, che li impiegava per tenere pulita la città, far funzionare le scuole, costruire ospedali, garantire la sicurezza dei cittadini. Insomma, per assicurare a tutti quei servizi pubblici necessari per la vita della collettività.

8 Ben diversa era la situazione della città di EVASOLAND

9 Era questa una città che metteva tristezza solo a guardarla
Era questa una città che metteva tristezza solo a guardarla. Per esempio non c’erano strade asfaltate, così, quando pioveva, fango e pozze d’acqua creavano disagio ai suoi abitanti; non c’era una rete d’illuminazione per le strade; non c’erano mezzi pubblici o autobus per aiutare i cittadini a spostarsi da un posto all’altro. Cosa ancor più brutta era che i bambini non potevano giocare nei pochi spazi verdi della città, pieni d’erbacce e rovi.

10 Così come la vallata non era curata e verdeggiante come quella di FISCOLAND, ma piuttosto impervia e trascurata, il ruscello che vi passava era di un colore sospetto e questo faceva sì che spesso a FISCOLAND qualcuno se ne lamentasse. Ad EVASOLAND ognuno pensava solo a se stesso, nessuno contribuiva a rendere più bella e vivibile la propria città.

11 Un giorno accadde che il sindaco d’EVASOLAND, il signor EVASORPRIMO,

12 mentre s’inoltrava per le strade tortuose e sconnesse, fu aggredito da quattro briganti.

13 Nel tentativo di fuggire inciampò in una buca rimanendo quasi svenuto e i briganti si precipitarono su di lui per derubarlo. Provvidenzialmente proprio in quel momento si trovò a passare di lì il sig. FISCOBALDO che intervenne a difesa del collega e riuscì a mettere in fuga i malviventi

14 Fu così che il sig. EVASORPRIMO venne
portato all’ospedale di FISCOLAND per essere curato.

15   Qui il sig. EVASORPRIMO ricevette tutte le cure necessarie e nel giro di un paio di giorni fu perfettamente guarito.

16 Prima di ripartire per EVASOLAND, il sig
Prima di ripartire per EVASOLAND, il sig. EVASORPRIMO ricevette la visita del sindaco FISCOBALDO che, dopo i saluti di rito come si conviene tra persone di un certo livello, fu ben lieto di accompagnare il suo collega in visita per la città.

17 “Questo è il nostro municipio – diceva FISCOBALDO – mostrandogli un bell’edificio di tre piani, questo è il nostro teatro, questa è la piscina comunale e così via.” Per ogni cosa il sig. EVASORPRIMO si meravigliava mostrando interesse e anche un poco d’invidia per tutte quelle cose che nella sua città nemmeno erano immaginabili. A stupirlo non erano poi soltanto gli edifici imponenti, ma l’efficienza dei servizi pubblici, la cortesia della gente, gli spazi verdi, l’amore che i cittadini mostravano per la loro città.

18 Il sindaco EVASORPRIMO, colto all’improvviso da una grande tristezza, non riusciva più a gioire per le meraviglie che vedeva. Il suo collega FISCOBALDO si accorse del mutamento d’umore del suo ospite e premuroso chiese cosa lo avesse turbato. “Vedi caro amico – rispose EVASORPRIMO – anch’io sono sindaco di una città, ma la mia non assomiglia affatto alla tua. Non abbiamo strutture pubbliche, non abbiamo spazi verdi, non abbiamo la benché minima comodità. Dimmi, ti prego, qual è il segreto per avere una città così efficiente, bella e pulita ?”

19 “Nessun segreto amico mio, rispose FISCOBALDO, tutto questo riesco a ottenerlo grazie all’aiuto dei miei concittadini che ogni anno versano nelle casse del Comune una quota dei loro guadagni. Questi soldi io li spendo per la cura della città, e visto che tutti contribuiscono, la quota che chiediamo a ciascuno è relativamente bassa, così nessuno si sente tartassato.” “Tutto qui? - ribatté incredulo il sindaco EVASORPRIMO - nessun’altra diavoleria?” - “No caro collega” rispose FISCOBALDO.

20 Il sindaco EVASORPRIMO non vedeva l’ora di tornare in città per attuare il disegno del suo collega.
Salutò frettolosamente FISCOBALDO e si rimise in cammino per EVASOLAND.

21 Appena arrivato tenne immediatamente una riunione nella quale informò i concittadini dei suoi progetti. Subito si levarono cori di protesta perché nessuno voleva rinunciare ad una parte del proprio denaro in cambio della promessa di una città più efficiente.

22 Ma il sindaco EVASORPRIMO non si scoraggiò, andò avanti per la propria strada e in pochi anni, vincendo la resistenza dei propri concittadini, riuscì ad avere una città efficiente quasi come quella del suo amico collega FISCOBALDO.

23 Quando EVASOLAND si trasformò in una città bella e rigogliosa, con strade asfaltate e illuminate, giardini curati nei quali i bambini giocavano felici e tanti altri efficienti servizi pubblici, il sindaco EVASORPRIMO invitò il collega FISCOBALDO per una visita ufficiale . Al suo arrivo FISCOBALDO poté ammirare una città che gareggiava con la sua quanto ad efficienza, bellezza, pulizia, e vivibilità .

24 Quando chiese all’amico come avesse fatto in così poco tempo a trasformare la sua città EVASORPRIMO gli confessò. “All’inizio è stata dura perché non tutti contribuivano nella giusta misura. Allora ho creato l’ “Agenzia delle Entrate”. L’Agenzia delle Entrate serve ad informare e assistere i cittadini quando devono pagare le tasse e a controllare quelli che vogliono fare i furbi cercando di non pagare la loro parte.

25 Narratrice: Tiziana Formenti Fiscobaldo: Francesco Tudini
Responsabile: Giuseppe Zinni Hanno collaborato: Gabriella Spadaro; Nazario Monte; Gaetana Cuscinà Le voci sono: Narratrice: Tiziana Formenti Fiscobaldo: Francesco Tudini Evasorprimo: Franco Ferrazzano Impostazione grafica e animazione: Gabriella Spadaro Tutti dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Monza 2


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