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PubblicatoAnnunziata Ferrero Modificato 9 anni fa
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Disturbi delle condotte alimentari Anoressia
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Epidemiologia Prevalenza femminile 1-4% 2 picchi: 15-16aa e 18-19aa Più probabile riscontrare disturbi della sfera alimentare in famiglie di anoressiche Ambienti a rischio: modelle, danzatrici
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s. anoressica Si stabilizza in 3-6 mesi dopo un periodo di “dieta” per dimagrire; può esserci un evento scatenante con significato di perdita- separazione; la condotta anoressica diventa costante, con restrizione alimentare crescente, comportamento alimentare sempre più alterato. Possono presentarsi crisi bulimiche con sentimenti di disgusto e vergogna, manovre per eliminare calorie assunte, aggravamento condotte restrittive.
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Dimagrimento Inizialmente lieve, raggiunge 20-30% del peso iniziale ma può arrivare fino al 50% nelle forme cachettizzanti La paziente nega il dimagrimento,può mantenere un sentimento di dismorfofobia localizzato La constatazione di un aumento di peso provoca prostrazione/collera
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Amenorrea E’ un segno costante, alcuni lo considerano necessario per la dgn Può comparire assieme al dimagrimento, seguirlo, talvolta precederlo; può persistere dopo che il peso è stato ricquistato; in quest’ultimo caso viene spesso vissuto negativamente, come una sorta di resistenza del corpo a una volontà di normalizzazione/cancellazione dei sintomi
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Iperattività E’ intellettuale e/o fisica Iperinvestimento dello studio (specie a memoria), anche come pretesto di isolamento sociale Iperattività fisica non modificata dal dimagrimento, può confinare con l’ascetismo, quasi maltrattamento fisico; può manifestarsi iperattivismo domestico
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Percezione distorta dell’immagine del corpo E’ abituale; paura di essere grassa nonostante dimagrimento rilevante,dismorfofobie localizzate. Il recupero di peso suscita paura intensa di ingrassare e di non avere più limiti
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Disinteresse per la sessualità E’ frequente. Le trasformazioni corporee della pubertà sono negate, provocano impaccio. Se ci sono, rapporti sessuali senza implicazioni affettive Talvolta esplicitamente espresso il desiderio di ritrovare il corpo prepubere, di non crescere
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Famiglia dell’anoressica Importanza del contesto familiare: primi rapporti md-b,tipologie psicologiche delle md (iperprotettive, ipocondriache, ambiziose: figlia come valorizzazione narcisistica della md) oppure fredde e distaccate Pd spesso permissivi e isolati, poco presenti nelle decisioni Coppia solo apparentemente unita, oppure disarmonica Interazioni familiari di solito rigide e patologiche
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Associazione con: Disturbi dell’umore Condotte di dipendenza (specie nelle forme con alternanza bulimia) Disturbi della sessualità Personalità border-line
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S. bulimica Binge eating (attacchi di voglia): Bisogno intenso e irrefrenabile di ingurgitare grandi quantità di cibo con sentimento di perdita del controllo Manovre per evitare l’aumento di peso(vomito, lassativi) Timore di diventare grassi, vissuto problematico relativo alla propria immagine corporea
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