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PubblicatoFilumena Scotti Modificato 10 anni fa
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Il ruolo degli standard (1) Il costo standard è una configurazione di costo ideata a fini di controllo, in quanto lapprezzamento delloperato manageriale si fonda sul confronto. Gli standard rappresentano gli obiettivi e le relazioni input-output ideali o normali e costituiscono quelli che meglio si chiamano parametri-obiettivo (natura composita e valenza plurima): obiettivi in quanto definiscono il risultato desiderato e parametri in quanto costituiscono un termine di paragone.
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Il ruolo degli standard (2) Gli standard costituiscono uno strumento di motivazione perché spingono il manager allidentificazione tra i propri obiettivi e quelli aziendali. Se mal gestiti possono dunque assumere una valenza negativa. Gli std possono riguardare il risultato di un oggetto di costo (prodotto, centro, attività, ASA, ecc…)
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Il ruolo degli standard (3) Gli indicatori di risultato, indirizzati allefficacia individueranno lobiettivo e il controllo, tramite il confronto tra std e consuntivo (feed-back) o tra due std fissati in epoche diverse (feed-forward), permetterà di evidenziare gli scostamenti, risalire alle cause e procedere agli aggiustamenti.
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Il ruolo degli standard (4) Specialmente in epoca di turbolenza ambientale, agli std quantitativi si aggiungono std qualitativi. (Da soli gli std quantitativi non riescono a rappresentare adeguatamente le variabili critiche, realizzando gli opportuni bilanciamenti). In seguito si aggiungeranno anche std quantitativi non valorizzati.
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Il ruolo degli standard (5) Gli std di fattore produttivo indicano il rapporto normale o ideale tra quantità impiegata di una risorsa e risultato atteso e costituiscono strumento di orientamento allefficienza: bisogna però individuare una relazione che esprima opportunamente e quantitativamente lottimizzazione delluso della risorsa. La relazione input-output però però essere indagata solo allinterno di una fase produttiva o di un centro. I fattori produttivi a costo fisso invece non si prestano a una massimizzazione nello sfruttamento tramite risparmio nei consumi. Il livello di efficienza dunque si può manifestare solamente tramite la misura delloutput (saturazione)
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Il ruolo degli standard (6) La ricerca di std di risultato, finalizzati al controllo dei costi fissi non può però portare alla creazione di parametri illusori, basati su fattori di input. Va ricordato che è lefficacia che coglie la finalità dimpresa, mentre lefficienza è una condizione accessoria che deve garantire la sopravvivenza e la possibilità di crescita in autonomia.
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La determinazione di std di fattore produttivo Fasi del processo di determinazione (Coda): - individuazione dei centri di costo - definizione delle condizioni operative standard di ciascun centro - determinazione degli standard unitari e fisici (coefficienti di produzione, rendimenti, ecc…)- standard monetari (prezzi standard dei fattori) - determinazione dei volumi di produzione - sviluppo dei costi standard di processo e di prodotto (e di componente) NB: per il controllo di gestione, è importante che esista uneffettiva autonomia decisionale da parte del capo centro. Vanno pertanto individuati i centri ai quali si possono effettivamente applicare gli strumenti di controllo.
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Le condizioni operative standard (1) Condizioni operative fondamentali: - qualità dei prodotti -volume della produzione fisica nellunità di tempo, a mix costante - rapporti quantitativi tra i prodotti, costante il volume della produzione fisica - qualità dei fattori produttivi - grado di efficienza degli operatori - modalità di svolgimento dei processi produttivi - condizioni operative non controllabili (es. clima, ecc…)
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Le condizioni operative standard (2) Devono essere tipicizzabili i prodotti ( o i servizi), quindi identificabili. Deve essere tipicizzabile anche il processo (es. tracciabilità dei cicli di produzione). Con queste premesse non ostano la flessibilità, linnovazione e la qualità. A tale proposito, prodotto tipico è quindi un prodotto le cui caratteristiche qualitative (dei materiali, dei momenti e delle modalità di controllo) devono essere predeterminate.
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La fissazione degli standard fisici unitari (1) Lo std fisico unitario sta a rappresentare la quantità di un determinato fattore necessaria, in quel dato centro produttivo e nella realizzazione delle condizioni operative std predefinite, per lottenimento di ununità di prodotto. Dunque: cSTD = qSTD * pSTD Lo std va inteso come parametro-obiettivo, utilizzabile sia nei centri produttivi finali che negli ausiliari. Vi sono state anche applicazioni agli uffici (con maggiori difficoltà).
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La fissazione degli standard fisici unitari (2) Lo std fisico unitario può essere rappresentato da: - consumi o fabbisogni std - tempi std di produzione Nellindividuazione degli std fisici unitari, ovviamente, si combinano variabili tecniche (prevalenti per i consumi) e variabili organizzative (prevalenti per i tempi-uomo).
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Lindividuazione di prezzi unitari standard Il prezzo std unitario è una variabile critica per il controllo in quanto la fissazione del prezzo std unitario è un momento importante nella formulazione degli obiettivi di budget.. Può essere opportuno affiancare al prezzo unitario anche indicatori esprimibili in termini qualitativi. Importante è che il buyer (o chi per lui) sia investito di uneffettiva responsabilità
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Gli standard di processo (1) Il problema principale consiste nei costi indiretti (var, semivar o fissi) che stanno crescendo percentualmente. Al costo indiretto var si applica la solita tecnica del prezzo e quantità, salvo il fatto che il rapporto tra fattore e prodotto è mediato dalle modalità di impiego nel processo (es. fattori energetici e unità di prodotto, per il tramite del tempo macchina). Importante è lindividuazione delle condizioni operative std. Per i costi semivariabili si può utilizzare il budget flessibile.
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Gli standard di processo (2) Particolare complessità si ha nel caso di congiunzione tecnica (vecchia definizione: almeno per la parte principale del processo, non si possono produrre alcuni prodotti senza produrne anche altri, Marshall; per migliori def. Vedi Collini ( Controllo di gestione e processi aziendali CEDAM). I costi congiunti sono due o più prodotti finali diversi ottenuti a partire da un unico insieme di m.p. o attraverso un unico processo produttivo (es. prodotti finali dalla macellazione di un bovino). Le m.p. vengono trasformate in un unico modo fino a un certo punto, denominato split-off. IL problema è quello di trovare una ragionevole base di allocazione per i costi sostenuti prima dello split-off. Per i costi fissi, ci si pone ancora una volta lobiettivo della massimizzazione del loro sfruttamento economico.
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