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Clinica Ortopedica Ferrara

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Presentazione sul tema: "Clinica Ortopedica Ferrara"— Transcript della presentazione:

1 Clinica Ortopedica Ferrara
Coxartrosi Clinica Ortopedica Ferrara

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Anatomia L’ANCA è un’articolazione costituita da: testa e collo femorale acetabolo sinovia capsula e ligamenti vasi e nervi E’ circondata da importanti masse muscolari. Clinica Ortopedica Ferrara

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Anatomia La testa femorale è una porzione di sfera, rivestita di cartilagine. L’osso sottostante la cartilagine è spongioso, con architettura poco organizzata: è un ammortizzatore (osso subcondrale) Clinica Ortopedica Ferrara

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Anatomia L’acetabolo è una cavità sferica rivestita in gran parte da cartilagine. Non ha cartilagine la zona di competenza del ligamanto rotondo. Anche nell’acetabolo l’osso subcondrale funge da ammortizzatore. Clinica Ortopedica Ferrara

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Anatomia La capsula articolare collega l’acetabolo alla base del collo femorale. E’ rivestita all’interno dalla membrana sinoviale. Clinica Ortopedica Ferrara

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Anatomia La cartilagine è molto liscia e lubrificata dal liquido sinoviale (attrito prossimo allo zero). Clinica Ortopedica Ferrara

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L’anca si muove nello spazio in tutte le direzioni. I movimenti di riferimento sono: flessione - estensione intrarotazione - extrarotazione (ad anca estesa e flessa) Abduzione - adduzione (ad anca estesa e flessa) Clinica Ortopedica Ferrara

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12 L’ARTROSI DELL’ANCA (COXARTROSI)
E’ una patologia degenerativa della cartilagine articolare alla quale tutte le altre componenti articolari reagiscono. La cartilagine degenerando progressivamente scompare. Clinica Ortopedica Ferrara

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E’ malattia influenzata dal carico e dalla sua distribuzione. L’alterata distribuzione del carico può essere causa principale della artrosi ovvero contribuisce al progredire della malattia insorta per altre cause. Clinica Ortopedica Ferrara

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Più frequente nelle donne (più lunga aspettativa di vita) e nella età avanzata. malattia a lentissima progressione decadimento generale dei tessuti Può essere asintomatica (15%) Clinica Ortopedica Ferrara

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Patogenesi Il sovrappeso concorre poco alla insorgenza della coxartrosi. La grande obesità contribuisce con la riduzione della escursione articolare. Clinica Ortopedica Ferrara

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Coxartrosi primitiva Insorge, senza apparente causa, in una articolazione normale. L’anca può essere una tra molte localizzazioni. Clinica Ortopedica Ferrara

17 Coxartrosi secondaria
A deformità congenite o acquisite: Congenite: displasia congenita ecc. Acquisite: fratture, lussazioni, necrosi epifisaria, epifisiolisi, osteocondrite ecc. Clinica Ortopedica Ferrara

18 Coxartrosi secondarie
A processi infettivi A processi infiammatori (A.R.) A sovraccarico funzionale (sport - lavoro ecc.) Clinica Ortopedica Ferrara

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Molte coxartrosi primitive, meglio indagate, sono, in realtà, secondarie. Clinica Ortopedica Ferrara

20 Degenerazione cartilaginea
altera il metabolismo sinoviale che a sua volta sostiene la degenerazione (il liquido sinoviale nutre la cartilagine). Clinica Ortopedica Ferrara

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La variata distribuzione del carico, secondaria alla degenerazione cartilaginea, e la sua concentrazione stimolano la osteogenesi: variazione della elasticità dell’osso conseguente ulteriore sofferenza cartilaginea. Clinica Ortopedica Ferrara

22 Patogenesi meccanica della coxartrosi
Quando il rapporto tra testa femorale ed acetabolo non è quello tra due superfici sferiche perfettamente combacianti, ovvero solo una delle due componenti non è sferica, le forze che attraversano la articolazione non si distribuiscono armonicamente. Clinica Ortopedica Ferrara

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Patogenesi Si avrà un aumento di carico per unità di superficie che, nel tempo, susciterà una risposta osteogenetica nell’osso subcondrale. Clinica Ortopedica Ferrara

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Patogenesi L’aumentata attività osteoblastica, rendendo più compatto l’osso subcondrale, provocherà un aumento della sua rigidezza. Questo è causa della degenerazione della cartilagine SCLEROSI SUBCONDRALE Clinica Ortopedica Ferrara

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Patogenesi Con il tempo all’aumentata attività osteoblastica, nelle zone più caricate, si associa un’aumentata attività osteoclastica che darà luogo ad un riassorbimento dell’osso, sia in superficie che in profondità (geodi). Primo aspetto della deformità Clinica Ortopedica Ferrara

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Patogenesi Contemporaneamente si assiste ad una ossificazione delle “parti molli” endoarticalari (sinovia,capsula, talora cartilagine) in zone non sottoposte al carico OSTEOFITOSI Secondo aspetto della deformità Clinica Ortopedica Ferrara

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Patogenesi Dopo anni di malattia i due capi articolari hanno profondamente cambiato la loro forma e la loro struttura. ARTROSI DEFORMANTE Clinica Ortopedica Ferrara

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QUADRO CLINICO All’esordio il paziente accusa dolore in regione inguinale, irradiato alla coscia, anteriormente, verso il ginocchio. La pressione mirata all’inguine, in corrispondenza del polso della a. femorale, accentua il dolore. Clinica Ortopedica Ferrara

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Sintomatologia Il dolore è conseguente al movimento ed al carico (marcia, corsa, stazione eretta prolungata). Il dolore è dovuto alla flogosi sinoviale. Recede con i FANS (auto somministrazione) ovvero spontaneamente. (v. controindicazioni ai FANS) Clinica Ortopedica Ferrara

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Sintomatologia Col tempo il dolore si accentua, permane attenuato anche a riposo, le escursioni articolari si riducono. Zoppia di fuga. i FANS sono ancora efficaci se assunti con regolarità. L’anca è lievemente flessa addotta extraruotata per contrazione antalgica. Clinica Ortopedica Ferrara

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Sintomatologia In seguito il dolore è presente ad ogni passo (riduzione del perimetro di marcia). Escursioni articolari molto ridotte Il paziente fatica ad accudirsi: non riesce ad infilarsi le calze e le scarpe, ad indossare facilmente i pantaloni. (Riduzione di flessione e rotazioni) Usa un bastone dal lato opposto alla coxalgia. Clinica Ortopedica Ferrara

47 Presentazione clinica
In molti casi l’anca è lievemente flessa addotta ed extraruotata per contrazione antalgica e deformità scheletrica, La deformità è stata condizionata dall’atteggiamento di difesa imposto dalla contrazione muscolare. Clinica Ortopedica Ferrara

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Sintomatologia Il dolore è suscitato dalla pressione all’inguine e dai tentativi di muovere l’articolazione soprattutto nella direzione opposta alla rigidità (addurre, estendere, intraruotare). i FANS sono poco efficaci, miglior effetto ha il cortisone. (v. controindicazioni) Clinica Ortopedica Ferrara

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QUADRO RADIOGRAFICO Riduzione della rima articolare per progressiva scomparsa della cartilagine. Sclerosi subcondrale per l’attività osteoblastica. Clinica Ortopedica Ferrara

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QUADRO RADIOGRAFICO Deformità dei capi articolari per attività ostoclastica ed osteofitosi di superficie. Geodi per attività osteoclastica in profondità. Clinica Ortopedica Ferrara

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QUADRO RADIOGRAFICO L’entità di ogni singola componente è variabile e proporzionale allo stadio evolutivo i punti 3 e 4 caratterizzano gli stadi più avanzati. Clinica Ortopedica Ferrara

57 Artrosi a rapida evoluzione dell’anziano
Forma non molto frequente, tipica dell’età avanzata, da imputare a una flogosi molto accentuata. Evolve rapidamente, anche in meno di un anno. Clinica Ortopedica Ferrara

58 Artrosi a rapida evoluzione dell’anziano
La sintomatologia è piuttosto intensa e poco sensibile ai farmaci. Le escursioni articolari sono molto ridotte. Clinica Ortopedica Ferrara

59 Artrosi a rapida evoluzione dell’anziano
Radiograficamente si osserva la prevalenza, sugli altri gli aspetti, del riassorbimento osseo, particolarmente a carico della testa femorale e la cancellazione della rima articolare. Clinica Ortopedica Ferrara

60 Artrosi a rapida evoluzione dell’anziano
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Terapia chirurgica Quando intervenire chirurgicamente? Quando il paziente lo chiede. Clinica Ortopedica Ferrara

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Terapia chirurgica Il medico è in grado di valutare la limitazione articolare ed il quadro radiografico, forse la dolorabilità (il dolore è soggettivo). Clinica Ortopedica Ferrara

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Terapia chirurgica Ambiente di vita, di lavoro, nucleo familiare, facilità o difficoltà di approvvigionamento, vita sociale condizionano la disponibilità al trattamento chirurgico. Clinica Ortopedica Ferrara

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Terapia chirurgica Molte tecniche chirurgiche sono state, con gli anni, abbandonate oggi l’indicazione di elezione è: L’ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA Clinica Ortopedica Ferrara

65 ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA
E’ intervento che, sostituendo i due capi articolari, tende a eliminare il dolore e a fare recuperare il movimento. Clinica Ortopedica Ferrara

66 ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA
Dopo 3-4 giorni dall’intervento il paziente può sedersi. Dopo altri 4-5 giorni può camminare. Clinica Ortopedica Ferrara

67 ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA
La riabilitazione mira a recuperare le escursioni articolari, la qualità muscolare e la qualità di vita Clinica Ortopedica Ferrara

68 L’artroprotesi totale d’anca e il suo destino.
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70 ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA
Tre punti caratterizzano la protesi: La forma. Le superfici. I materiali. Clinica Ortopedica Ferrara

71 ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA
La componente femorale è in metallo. E’ costituita da: uno stelo un collo una testa Clinica Ortopedica Ferrara

72 ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA
Lo stelo viene infisso nel canale cervico-diafisario (collocazione “non anatomica”) e quindi stabilizzato o con cemento o per la sua forma e superficie (non cementato). Clinica Ortopedica Ferrara

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75 ARTROPROTESI TOTALE DELL’ANCA
Lo stelo, circondato da cemento, occupa tutti gli spazi del canale resi liberi dal chirurgo assumendone la forma. Lo stelo non cementato deve avere una forma tale da distribuire all’osso che lo ospita le forze che lo percorrono, nella maniera migliore possibile. Il chirurgo deve preparare l’osso femorale ad accogliere lo stelo non cementato. Clinica Ortopedica Ferrara

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Il collo protesico Il collo protesico, o vincolato allo stelo (monoblocco) o incastrato in questo, può avere varie lunghezze. Clinica Ortopedica Ferrara

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La testa protesica E’ sferica, si incastra nel collo. Ha superficie molto liscia. Il calibro più usato è di 28 mm misura di compromesso tra un basso attrito e una buona stabilità. Quanto più la testa è piccola (22 mm) tanto minore è l’attrito tanto maggiore è l’instabilità. Clinica Ortopedica Ferrara

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Il cotile protesico Il cotile protesico è una emisfera che occupa lo spazio del cotile anatomico preparato dal chirurgo. Può essere fissato con cemento o grazie alla sua forma Clinica Ortopedica Ferrara

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Il cotile protesico il cotile ha, al suo interno, un inserto (solitamente polietilene ad alta densità) a superficie molto liscia, che deve accogliere perfettamente la testa della protesi. Clinica Ortopedica Ferrara

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La superficie La superficie di testa e inserto cotiloideo devono essere molte lisce per ridurre l’usura dei materiali. Le superfici a contatto con il cemento devono offrire a questo un buon appiglio. Superfici ruvide o sagomate. Clinica Ortopedica Ferrara

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La superficie Le superfici a contatto con l’osso (protesi non cementate) devono facilitare il processo riparativo dell’osso preparato, e perciò fratturato, dal chirurgo. Sono sagomate e/o rivestite di idrossiapatite, che è materiale molto affine alla componente minerale dell’osso. Clinica Ortopedica Ferrara

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I materiali I metalli più impiegati sono l’acciaio, la lega di cromo-cobalto-molibdeno, il titanio Il titanio è il più gradito all’osso. Clinica Ortopedica Ferrara

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I materiali Il polietilene è un materiale plastico. Quanto più le sue catene molecolari sono lunghe e vincolate tra loro tanto maggiore sarà la sua resistenza all’usura. Clinica Ortopedica Ferrara

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I materiali Il cemento è polimetilmetacrilato Viene preparato estemporaneamente in sala operatoria mescolando il metacrilato, liquido, con polimetilmetacrilato. La polimerizzazione avviene in qualche minuti (5-8), tempo utile per interporlo tra protesi ed osso. Quando è polimerizzato è un solido e vincola la protesi all’osso Clinica Ortopedica Ferrara

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Terapia chirurgica Il chirurgo applica prima il cotile poi la componente femorale, in fine le assembla (riduzione). Se le componenti sono bene orientate la nuova articolazione può essere mossa e durare nel tempo. Clinica Ortopedica Ferrara

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