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INFEZIONE DA STAFILOCOCCO AUREUS
Etiologia: gli stafilococchi, sono batteri gram positivi sono aerobi-anaerobi facoltativi; pur non producendo spore sono molto resistenti a condizioni ambientali non favorevoli; inoltre possiedono la propietà di tollerare elevate concentrazioni saline. La maggior parte dei ceppi patogeni per l’uomo elaborano un enzima detto coagulasi che ha l’effetto di coagulare il plasma e forma colonie dorate che in agar sangue sono circondate da una ampia zona chiara di emolisi. La specie stafilococco aureus è universalmente accettata e ad essa sono riconducibili la grandissima maggioranza degli stafilococchi patogeni per l’uomo. Il nome deriva dalla color giallo oro delle colonie. Cenni storici: L’attenzione per la patogenicità degli stafilococchi per l’uomo subì un notevole impulso nel 1928, in seguito ad un tragico incidente verificatosi in Austria. Infatti un gruppo di 21 bambini inocoluti con il vaccino antidifterico costituito da una miscela di tossina-antitossina, contenuta in un solo flacone chiuso con un tappo di gomma e mantenuto a temperature sub-tropicali per vari giorni, 16 bambini presentarono entro 6-7-ore una sintomatologia clinica caratterizzata da vomito, diarrea, febbre elevata, stato soporoso, cianosi e convulsioni. 12 bambini morirono entro 2 gg e i sopravvissuti presentarono un ascesso stafilococcico nel luogo della inoculazione. Ricerche eseguite dimostrarono che le morti precocic erano dovute alla tossina elaborata da stafilococchi isolati dal flacone. Azione patogena: è legata alla capacità del germe di produrre esotossine dette tossine stafilococciche ed esoenzimi. Tutti gli stafilococci sintetizzano cinque esotossine: alfa, beta gamma, delta e leucocidina. La tossina epidermolitica e la enterotossina sono prodotte solo da un limitato numero di stipiti.
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INFEZIONE DA STAFILOCOCCO AUREUS (1)
L’enterotossina, o meglio le entorotossine, sono veleni di natura proteica prodotta da una percentuale, di stafilococchi patogeni. Le enterotossine sono resistenti all’azione di numerosi enzimi proteolitici (tripsina, chimotripsina) e mantengono inalterata la loro attività biologica dopo esposizione a temperature molto elevate (fino a 100 °C). Le enterotossine assunte per os (con il cibo) provocano una serie di fatti morbosi nell’uomo e nei primati, mentre tutti gli altri animali sono poco o nulla sensibili. Le enterotossine stafilococciche sono essenzialmente degli emetici che agiscono sui visceri addominali, da dove lo stimolo raggiunge il centro del vomito attraverso i nervi simpatici ed il vago, ma senza alcun effetto diretto sul SNC. La sindrome è caratterizzata dalla insorgenza improvvisa di nausea, vomito, diarrea e spesso shock entro posche ore dalla ingestione di cibi contaminati, non è dovuta ad una infezione, ma bensì ad uno stato tossico prodotto interamente dalla azione della enterotossina liberata dagli stafilococchi moltiplicatisi nell’alimento prima che questo sia ingerito. Dei quattro tipi immunologici noti di enterotossina il tipo B è il più termostabile ed è resistente all’azione degli enzimi proteolitici presenti nel tratto gastroenterico. La tossina epidermolitica (o tossina esfoliante) è prodotta da alcuni stafilococchi i quali moltiplicandosi sulla cute, possono provocare la cosiddetta sindrome della cute ustionata che colpisce esclusivamente i bambini di prima infanzia. L’affezione è caratterizzata dallo scollamento spontaneo o in minima parte, di ampie zone degli strati superficiali di epidermide necrotica.
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INFEZIONE DA STAFILOCOCCO AUREUS (2)
L’uomo è continuamente esposto al rischio di un’infezione stafilococcica e dal 50 al 70% degli individui adulti è colonizzato da stafilococchi potenzialmente patogeni sulla cute e, soprattutto, nel naso faringe (portatori sani). Lo stato di portatore è spesso transitorio o comunque intermittente, ancorchè alcuni individui tendano ad ospitare tali batteri persistentemente e per lunghi periodi. Stafilococco aureus è l’agente etiologico più comune di foruncoli (rappresentano la lesione stafilococcica tipica) dei favi e delle osteomieliti; esso è spesso causa delle infezioni di ferite o ustioni, sia da solo sia in combinazione con altri microorganismi, ed è responsabile di alcuni casi di polmonite, meningite, endocardite, congiuntivite, ascessi renali, impetigine, e di una miscellanea di altre condizioni morbose. Alcuni stipiti in grado di elaborare enterotossine sono una delle cause più comuni delle intossicazioni di origine alimentare e , in particolare, gli stipiti in grado di elebaorare la enterotossina F sono etiologicamente correlati alla sindrome da shock tossico. Gli stipiti in grado di elaborare la tossina epidermolitica sono gli agenti etiologici della necrosi epidermica acuta. La maggior parte delle affezioni stafilococciche sono costituite da casi singoli che si verificano sporadicamente e senza alcun legame tra di loro, tuttavia, almoeno l’intossicazione di origine alimentare da enterotossina e l’impetigine stafilococcica si manifestano spesso in forma di episodi epidemici che coinvolgono contemporaneamente numerosi individui.
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Natura delle infezioni: la caratteristica più saliente delle infezioni stafilococciche è la suppurazione: Una volta che gli stafilococchi si sono impiantati nei tessuti profondi, la loro moltiplicazione determina necrosi e talvolta formazione di ascessi. Buona parte delle lesioni locali che ne risultano è irreversibile e ne consegue la formazione di una cicatrice permanente. Solo in casi particolarmente gravi i microorganismi oltrepassano le barrieri locali delle lesioni ed invadono il circolo linfatico e sanguigno; in questa eventualità si possono stabili foci metastatici. Frequenza delle infezioni: L’uomo si trova costantemente esposto agli stafilococchi. Nel bambino la cute elecavità nasali vengono colonizzate entro pochi giorni dalla nascita e dal quel momento gli stafilococchi vi permangono per tutta la vita. S. albus è un abitatore pressochè costante della cute umana e delle mucose. E’ inoltre estremamente frequente anche la infezione della cute, del naso, dell’orofaringe e dell’intestino da parte di S. aureus. La maggior parte dei sieri umani contiene anticorpi verso S. aureus e per tanto le malattie stafilococciche conclamate si manifestano raramente nell’adulto, a meno che le difese antibatteriche non sia state in qualche modo depresse. Le infezioni stafilococciche invasive si verificano più frequentemente come complicazioni di traumi accidentali o operatori, di ustioni o di altre gravi lesioni cutanee e di alcune malattie debilitanti, come ad esempio il cancro, il diabete mellito e la cirrosi epatica.
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