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PubblicatoJacopo Dessi Modificato 11 anni fa
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"Possiamo tutti arrivare a divertirci con una delle abilità più straordinarie della nostra mente"
"NOI E I NUMERI" Luisa Girelli
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RIPERCORRIAMO LA STORIA DEI NUMERI
Preistoria-> primordiali forme di conteggio = punti e linee tracciati sulle pareti delle caverne per indicare il numero di animali cacciati o il numero dei compagni che hanno preso parte a una battuta di caccia. Osso = usato come primordiale calendario lunare.
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GLI ANIMALI SANNO CONTARE?
Abilità numerica = capacità di valutare e confrontare due quantità. Quando un passero comune cerca cibo in un campo appena seminato è in grado di valutare velocemente in quale zona del campo la disponibilità di semi è maggiore. Uno scoiattolo che fa provviste per l'inverno cerca sempre di dirigersi verso il ramo più carico di ghiande.
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FINO A CHE PUNTO GLI ANIMALI POSSONO APPRENDERE, ATTRAVERSO UN ADDESTRAMENTO SPECIFICO, AD APPREZZARE ASPETTI QUANTITATIVI DELLA REALTA'? TALI COMPETENZE EMERGONO SPONTANEAMENTE IN ANIMALI NON ADDESTRATI E IN SITUAZIONI NATURALI?
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UOMINI E ANIMALI: UGUALMENTE PORTATI ALLA MATEMATICA?
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Abbiamo visto cosa può arrivare a fare uno scimpanzé se adeguatamente addestrato, ma nonostante questi successi sarebbe insensato attribuire agli animali una naturale predisposizione ad apprendere l'aritmetica simbolica. Ciò che differenzia un bimbo da qualsiasi altro animale è la sua naturale predisposizione e straordinaria facilità ad acquisire e manipolare simboli, siano essi numeri o parole.
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PREDISPOSIZIONE ALLA MATEMATICA
Gli studi volti ad indagare la variabilità individuale nelle abilità numeriche, adottano frequentemente prove o compiti che valutano le abilità matematiche in modo globale, non distinguendo tra diversi aspetti di competenza e, spesso, ignorano il livello di sensibilità a fattori quali il tipo di insegnamento ricevuto.
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QUALI FATTORI DETERMINANO QUESTA PREDISPOSIZIONE?
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Per cercare di capire fino in fondo i fattori che possono portare un individuo a sviluppare uno straordinario talento matematico, il neuroscienziato Stanislas Dehaene propone una distinzione fra tre tipi di grandi calcolatori.
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Se esistono individui per cui il far di conto risulta facile come
respirare, purtroppo ne esistono molti di più per cui pensare per numeri costituisce una fatica improba. CATEGORIE DI DISTURBI Discalculia evolutiva = disturbi specifici nell'uso dei numeri e dei calcoli. Difficoltà nella lettura e/o scrittura e/o comprensione di stimoli numerici. Difficoltà nella comprensione e/o memorizzazione dell'aritmetica semplice. Difficoltà nella comprensione e uso delle procedure di calcolo. Difficoltà nella soluzione dei problemi aritmetici. Anche in assenza di oggettive difficoltà cognitive, per alcuni la matematica può essere fonte di un tale disagio da determinare una vera e propria fobia: l'ansia della matematica.
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LA MATEMATICA A SCUOLA
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EDUCAZIONE MATEMATICA REALISTICA
Affinché l'insegnamento della matematica sia efficace è indispensabile rendere evidente il suo legame con la realtà che ci circonda. E' necessario portare in classe situazioni significative per insegnare la matematica formale.
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I NUMERI NEL CERVELLO
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CONSIDERAZIONE FINALE
Ciò che rende un bambino un brillante futuro matematico o un esitante e ansioso calcolatore non è da cercare nel suo cervello, ma è soprattutto nei tempi e nei modi in cui gli è stato svelato il mondo dei numeri.
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MATEMATICHE ELEMENTARI DA UN PUNTO DI VISTA SUPERIORE.
MANUELA GERACITANO N. MATRICOLA MATEMATICHE ELEMENTARI DA UN PUNTO DI VISTA SUPERIORE. PROF. GIOVANNI LARICCIA.
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