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PubblicatoGeraldina Catalano Modificato 9 anni fa
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Integrazione sulla parte dedicata ai DSA Strumenti compensativi: sintesi vocale, registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, tabelle, formulari, mappe concettuali. Diagnosi di DSA può essere formulata con certezza alla fine della seconda classe della scuola primaria. Ruolo del docente della scuola dell’infanzia = attività di osservazione in ordine alle difficoltà grafo-motorie, di orientamento e integrazione spazio-temporale, di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale, di padronanza laterale non adeguatamente acquisita, di difficoltà di orientamento nel tempo scuola, di difficoltà nell’esecuzione autonoma delle attività della giornata, di difficoltà ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani).
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Soggetti attori del percorso di individuazione dei DSA sono: Gli uffici scolastici regionali, il dirigente scolastico, il referente di istituto, la famiglia che fa valutare il disturbo, ne consegna la diagnosi alla scuola e ne verifica la gestione, il docente. Il maggiore interesse è inevitabilmente rivolto alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.
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Il ruolo del docente è di curare con attenzione l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla lettura e al calcolo, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione ed ai fini di una segnalazione; mette in atto strategie di recupero, segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in essere; prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti; procede, in collaborazione con i colleghi della classe alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti; attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo; adotta misure dispensative; attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti; realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine e grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni, in particolare quelli con DSA e per non disperdere il lavoro svolto.
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BES Alla luce del contributo fornito dal Gruppo di lavoro per l’inclusione alla programmazione scolastica nel POF deve figurare un concreto impegno per l’inclusione basato su: monitoraggio delle potenzialità esistenti e sul grado di miglioramento perseguibile negli ambiti dell’insegnamento curriculare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie; criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.
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