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Neurotrasmettitori.

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Presentazione sul tema: "Neurotrasmettitori."— Transcript della presentazione:

1 neurotrasmettitori

2 Il cervello è composto da miliardi di cellule nervose chiamate neuroni, che comunicano continuamente tra di loro. Tale comunicazione avviene attraverso sostanze chimiche, i NEUROTRASMETTITORI, che si muovono da una cellula all’altra e si legano ad un punto preciso del neurone: il recettore. Il legame del neurotrasmettitore, liberato dal neurone A, al recettore del neurone B, permette a questo di riconoscere l’informazione prodotta dal neurone A. I neurotrasmettitori del Sistema Nervoso Centrale più conosciuti sono: la Dopamina, la Serotonina, la Noradrenalina, l’Acetilcolina, il Glutammato ed il GABA. Questi neurotrasmettitori interagiscono tra loro in un delicato equilibrio dinamico.

3 Il Glutammato È un neurotrasmettitore eccitatore a livello del Sistema Nervoso Centrale. Se presente in elevate concentrazioni può essere tossico.

4 II Glutammato Il glutammato e il neurotrasmettitore eccitatorio piu importante del cervello. E anche il principale neurotrasmettitore eccitatorio del midollo spinale. A eccezione dei neuroni che identificano gli stimoli dolorosi, tutti gil organi sensoriali tra smettono informazioni al cervello attraverso assoni i cui terminali rilasciano glutammato. Un gruppo di recettori per it glutammato (i recettori NMDA) riveste un'importanza critica negli effetti della stimolazione ambientale sui cervello in via di sviluppo ed e anche responsabile di cambiamenti nelle connessioni sinaptiche coinvolte nei meccanismi di apprendimento. Questo recettore viene parzialmente disattivato dall'alcol) ecco perche i forti bevitori spesso non ricordano cosa e accaduto mentre era no ubriachi.

5 Il Gaba Questo neurotrasmettitore è presente in modo diffuso in tutto il cervello e la sua funzione principale è di tipo inibitorio (impedisce la trasmissione delle informazioni da un neurone all’altro, mettendoli temporaneamente “a riposo”). Sembra avere un ruolo importante nel regolare l’ansia delle persone: un aumento dell’attività di questo neurotrasmettitore produce effetti di tipo ansiolitico.

6 Figg. 12.13 e 4.12 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Neurotrasmissione mediante glutammato (eccitatoria) e GABA-glicina (inibitoria) Tipi di neurotrasmettitori: vi sono molti neurotrasmettitori, ognuno dei quali interagisce con un recettore specializzato Neurotrasmissione tra neuroni: è principalmente svolta mediante un neurotrasmettitore eccitatorio (glutammato) e due neurotrasmettitori inibitori (GABA in tutto il cervello; glicina nel tronco dell’encefalo e nel midollo spinale) Figg e 4.12 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003

7 Modulazione del GABAA barbiturico benzodiazepina sito di legame per benzodiazepine e barbiturici (ansiolitici), che potenziano l’effetto inibitorio del GABA. il potenziale inibitorio è più ampio e persiste più a lungo in presenza di ansiolitici. Il recettore GABAB è un recettore metabotropo Benzodiazepine (diazepam, Valium) Barbiturici (pentobarbital, Nembutal) L’azione dei due tipi di farmaci è additiva e può risultare letale se i farmaci sono somministrati in combinazione. Hanno effetti depressori sui centri del respiro bulbo-pontini e potrebbero causare blocco della respirazione. Sinapsi_4 7 7

8 La Dopamina Ci sono quattro aree del cervello che utilizzano la Dopamina per trasmettere le informazioni: • La via nigrostriatale: controlla la postura ed il movimento. La degenerazione dei neuroni di questa via è alla base delle manifestazioni cliniche del Morbo di Parkinson. • La via mesolimbica: è coinvolta nella regolazione delle sensazioni di piacere e di euforia nell’abuso delle sostanze stupefacenti. Secondo la teoria biologica sembrerebbe che un aumento dell’attività dei neuroni dopaminergici in questa via possa determinare lo sviluppo dei deliri e delle allucinazioni nella psicosi. • La via mesocorticale: è coinvolta nella regolazione della sfera delle emozioni e dell’affettività. Secondo la teoria biologica sembrerebbe che una diminuzione dell’attività dei neuroni dopaminergici in questa via abbia un ruolo importante nello sviluppo dei sintomi negativi della psicosi. • La via tuberoinfundibolare: controlla la secrezione della prolattina, un ormone prodotto dall’Ipofisi la cui funzione maggiore è quella di stimolare la produzione e la secrezione di latte dalla ghiandola mammaria della donna dopo il parto.

9 Sostanze come le amfetamine e la cocaina, stimolando i recettori D1 e D2, aumentano il tono dopaminergico, stimolandone il rilascio sinaptico e/o bloccandone la ricaptazione neuronale. La nicotina ed altri alcaloidi contenuti nelle sigarette agiscono in maniera analoga.

10 La Serotonina La trasmissione delle informazioni attraverso la Serotonina coinvolge quasi tutte le aree del cervello ed arriva anche al midollo spinale. La funzione principale di questo neurotrasmettitore sembra essere quella di regolare numerose funzioni fisiologiche ed alcune attività cerebrali tra cui: • Il ritmo sonno-veglia • L’appetito ed il comportamento alimentare • Le emozioni, l’ansia, il panico • L’umore • Il funzionamento sessuale • La soglia del dolore • La temperatura corporea

11 LSD acido lisergico della dietilammide LSD ha una struttura simile alla serotonina
Sentirsi strani Colori vividi Allucinazioni Confusione, panico, ansietà Aumento dei battiti cardiaci e della pressione del sangue mg producono effetti psichedelici

12 La Noradrenalina La maggior parte dei neuroni sensibili alla Noradrenalina nel Sistema Nervoso Centrale è localizzata in un’area particolare detta Locus Coeruleus. La funzione principale di quest’area sembra essere quella di stabilire verso quale degli stimoli che arrivano al cervello è più importante rivolgere l’attenzione riconoscendo e differenziando tra i diversi stimoli quelli potenzialmente pericolosi. È probabile che tale sistema sia coinvolto nei disturbi d’ansia producendo sensazioni d’allarme e di paura immotivate. Sembra che la Noradrenalina ed il Locus Ceruleus abbiano anche un’importante influenza sul controllo centrale delle funzioni cognitive, dell’umore, delle emozioni e dei movimenti.

13 Tab. 4.5 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
I farmaci che agiscono sul sistema noradrenergico influenzano lo stato generale di attivazione cerebrale Noradrenalina (o norepinefrina): è il neurotrasmettitore usato da neuroni i cui corpi si trovano in 7 nuclei di midollo, ponte e talamo. Il nucleo più importante è il locus ceruleus nel ponte del tronco dell’encefalo. E’ usato anche dai neuroni post-gangliari (divisione simpatica) del sistema nervoso autonomo. Induce sulla membrana neuronale potenziali post-sinaptici eccitatori o inibitori a seconda del tipo di recettore. La noradrenalina è usata in circuiti neurali correlati all’attenzione e all’attivazione cerebrale Agonisti della noradrenalina: anfetamina e cocaina (inibisce la ricaptazione del neurotrasmettitore); la clonidina (stimola i recettori noradrenergici). Gli effetti sono simili a quelli dell’attivazione simpatica e al senso di risveglio ed euforia Antagonisti della noradrenalina: la reserpina impedisce l’immagazzinamento di noradrenalina (serotonina e dopamina) nelle vescicole sinaptiche (effetto calmante, depressivo) Tab. 4.5 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003

14 L’Acetilcolina L’Acetilcolina nel Sistema Nervoso Centrale sembra avere un ruolo importante nelle funzioni cognitive quali la memoria, l’apprendimento, l’attenzione (è stata riscontrata una riduzione di Acetilcolina a livello cerebrale nelle persone che soffrono della Malattia di Alzheimer). Sembra anche importante nel regolare altre funzioni quali l’umore, la percezione del dolore, funzioni motorie, neuroendocrine e neurovegetative.

15 L’Acetilcolina favorisce i processi di apprendimento e memorizzazione
Acetilcolina: è il neurotrasmettitore usato dai motoneuroni spinali e dai neuroni spinali pregangliari e post-gangliari (sola divisione parasimpatica) del sistema nervoso autonomo. Induce sulla membrana potenziali post-sinaptici eccitatori o inibitori a seconda del tipo di recettore. Nel cervello i neuroni acetilcolinergici originano nel ponte del troncoencefalo (neuroni “on” che iniziano le fasi REM del sonno, quello con i sogni più vividi), nel proencefalo basale del tronco dell’encefalo (neuroni che facilitano l’apprendimento) e nel setto del sistema limbico (neuroni che facilitano la memorizzazione) Agonisti dell’acetilcolina: il veleno della vedova nera stimola un eccesso di rilascio. Altre sostanze inibiscono l’enzima (acetilcolinesterasi) che degrada l’acetilcolina sulla membrana post-sinaptica, aumentando gli effetti dell’acetilcolina. Vi sono due tipi di recettori per l’acetilcolina. Il recettore nicotinico (ad esempio, quello presente sui muscoli volontari) è stimolato dalla nicotina. Il recettore muscarinico (ad esempio, quello presente sui neuroni post-gangliari del sistema autonomo) è stimolato da un fungo velenoso Antagonisti dell’acetilcolina: la tossina botulinica impedisce il rilascio di acetilcolina. Il farmaco atropina blocca i recettori muscarinici. Il curaro blocca i recettori nicotinici Tab. 4.1 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003

16 Assuefazione Diminuzione degli effetti di una sostanza quando questa viene somministrata ripetutamente: consiste nello spostamento verso destra della curva che rappresenta la relazione dose-risposta conseguente alla sua assunzione


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