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Allevamento dei riproduttori

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Presentazione sul tema: "Allevamento dei riproduttori"— Transcript della presentazione:

1 Allevamento dei riproduttori
Si distinguono 2 tipologie di riproduttori: leggeri e pesanti I riproduttori leggeri danno origine ad una progenie dove i caratteri delle “linee femminili” sono esaltati al massimo per la produzione di uova, mentre i maschi non idonei all’allevamento vengono eliminati. I riproduttori pesanti, invece, producono uova da cova da cui schiudono pulcini (broiler) destinati a produrre carne (maschi e femmine)

2 Gestione dell’allevamento
Le 2 tipologie di riproduttori presentano molte similitudini come: Allevamento a terra su lettiera Metodo riproduttivo, che è la monta naturale Anche le finalità sono comuni: Favorire un buon avvio del pulcino Controllare la crescita degli animali Favorire l’attività fisica e motoria Favorire lo sviluppo di una livrea di buona qualità Valutare attentamente le condizioni fisiche

3 Gestione dell’allevamento – periodo di crescita
E’ uno dei periodi più importanti nella vita del riproduttore. La gestione del ricovero sostanzialmente non differisce da quello previsto per i pulcini di altre categorie. I maschi dovrebbero essere allevati separatamente dalle femmine per Ridurre i fenomeni di stress Permettere ai maschi (più deboli inizialmente) di raggiungere più facilmente i pesi di riferimento In pratica possiamo trovare tre programmi di crescita: Allevamento a sessi separati per le prime 4-6 settimane Allevamento a sessi separati fino a 10 settimane Allevamento a sessi separati durante tutto il periodo di crescita

4 Gestione dell’allevamento – periodo di crescita
Allevamento a sessi separati per le prime 4-6 settimane. Con questo programma, maschi e femmine vengono allevati nello stesso ricovero, ma in aree separate fino a quando i maschi non avranno raggiunto il % del peso delle femmine (4-6 settimane). Questo sistema diminuisce, per la loro giovane età, la conflittualità al momento dell’unione. Inoltre, tutti i pulcini sono esposti allo stesso microambiente e lo sviluppo delle difese immunitarie risulta più uniforme. Allevamento a sessi separati fino a 10 settimane E’ molto simile al precedente, comporta recinzioni migliori (animali più grandi) e maggiore aggressività

5 Gestione dell’allevamento – periodo di crescita
Allevamento a sessi separati durante tutto il periodo di crescita. Richiede l’uso di ricoveri separati. Al momento dell’accasamento nel ricovero di riproduzione si possono verificare fenomeni di violenza per instaurare un nuovo ordine sociale. Il vantaggio principale di questo sistema è quello di poter effettuare un più attento controllo del peso corporeo degli animali

6 Gestione dell’allevamento – periodo di crescita
Densità di allevamento (capi/m2) Maschi 3-4, femmine 4-7 Spazio mangiatoia (cm/capo) e abbeveratoio età settimane mangiatoia Abbeveratoio (per tutto il periodo) 0-5 5 Circolare - 1,5 cm capo Tettarella - 1 ogni 8-12 capi Tazza - 1 ogni capi 5-10 10 10-20 15

7 Gestione dell’allevamento – periodo di crescita
Controllo del peso vivo Il controllo del peso vivo e dell’uniformità del gruppo riveste grande importanza nell’allevamento dei riproduttori. La verifica del peso deve iniziare tra la 3a e la 6a settimana. Nelle femmine, il controllo del peso assicura i seguenti vantaggi: Uniformità dei pesi corporei Maturità sessuale ritardata Aumento dell’ovodeposizione Aumento del numero di uova idonee all’incubazione Riduzione della mortalità Aumento della fertilità e della schiudibilità Diminuzione dei costi di alimentazione Per ottenere il controllo del peso è necessario ricorrere alla restrizione alimentare che comporta maggior consumo di acqua che determina dilatazione e sfiancamento dell’ingluvie e feci più acquose.

8 Gestione dell’allevamento – periodo di crescita (programma luminoso)
Programma luminoso per riproduttori pesanti ROSS Età (d) Ore di luce/d Lux (area svezzam.) Lux (ricovero) 1-2 23 80-100 10-20 3 19 4 16 5 14 6 12 30-60 7 11 8 10 9 10-139 -

9 Gestione dell’allevamento – periodo di crescita (programma luminoso)
Programma luminoso per riproduttori pesanti COBB Età (d) Ore di luce/d lux 1-21 24 ore a 1 giorno, poi decrescente fino a 8 ore a giorni > 20 lux a 1-2 giorni e poi decrescente fino a 20 lux a 7 giorni 21-140 8 5-10

10 Gestione dell’allevamento – periodo di riproduzione
Nel ricovero di produzione si compiono 2 fasi del ciclo di allevamento dei riproduttori: Si completa la maturità sessuale (fase di pre-deposizione) Si attua la fase di deposizione che si conclude verso la 70a settimana di vita per le riproduttrici leggere e verso la 64a settimana per le galline pesanti Il trasferimento dei giovani riproduttori avviene in media verso le settimane (18 sett. Tipo leggero, 23 tipo pesante)

11 Gestione dell’allevamento–periodo di riproduzione
E’ consigliabile effettuare il trasferimento degli animali contemporaneamente per i 2 sessi. Rapporto galli/galline che deve essere di circa 1/12-13 per le razze leggere e di 1/8-10 per le razze pesanti. Nel primo periodo si può osservare una situazione di sovraccoppiamento (rilevabile con perdita di penne sulla schiena e dietro la testa delle galline) che comporta riduzione della fertilità e della schiudibilità. In questo caso è necessario togliere qualche gallo. Col progredire del ciclo (40-50 settimane) la fertilità diminuisce (minori accoppiamenti, riduzione qualità spermatica). La soluzione migliore rimane sempre la buona gestione dei maschi (condizioni corporee e cuscinetti plantari). L’inserimento di nuovi maschi infatti è problematico (aggressività, rischi sanitari, costoso)

12 Gestione dell’allevamento – periodo di riproduzione
L’allevamento avviene a terra su lettiera o su pavimento misto (lettiera+grigliato). Il sistema misto è quello più utilizzato perché permette una maggiore densità e di mantenere in uno stato migliore la lettiera (lettiera asciutta e friabile è condizione essenziale per mantenere bene i cuscinetti plantari dei riproduttori). La presenza del grigliato, inoltre, rende più facile abituare le galline ad utilizzare i nidi. Nei ricoveri di recente costruzione l’area a grigliato è posizionata al centro e lungo le pareti. Il materiale utilizzato per i grigliati è il legno, il metallo e la plastica (la plastica più utilizzata)

13 Gestione dell’allevamento–periodo di riproduzione
Nidi Devono essere sistemati nel posto più tranquillo e meno luminoso del capannone e devono essere facilmente accessibili alle galline (allo scopo di fronte ai nidi vengono posti dei grigliati o posatoi). Di solito i nidi sono disposti su più piani (2-3), la fila più bassa viene posta a cm dalla lettiera. Normalmente si consiglia un nido per 4-5 galline. Le dimensioni medie del nido sono 30 cm larghezza, 35 cm profondità e 25 cm altezza. I nidi dovrebbero avere un sistema di espulsione della gallina e di chiusura per impedirne l’accesso durante la notte.

14 Gestione dell’allevamento–periodo di riproduzione
Alimentazione i due sessi hanno esigenze nutritive diverse: le galline necessitano di diete a più elevato tenore di proteine e di calcio rispetto ai galli, questi ultimi inoltre devono essere razionati per evitare l'eccessivo ingrassamento che ostacolerebbe il salto. Allo scopo di soddisfare le esigenze dei 2 sessi, nell'allevamento dei riproduttori sono presenti 2 linee di alimentazione: una con mangiatoie provviste di aperture strette per l'accesso delle teste delle sole galline che ricevono l'alimento ad libitum, l'altra con mangiatoie con aperture più larghe e posta più in alto (50-60 cm dalla lettiera) per i soli maschi che ricevono l'alimento razionato. Spazio mangiatoia consigliato: 15 Cm GALLINA 18 Cm GALLO Per l’abbeveratoio si consiglia: 2,5 cm /capo (circolare), 1 per 6-8 capi (tettarelle/nipples), 1 per capi (tazza)

15 Gestione dell’allevamento–periodo di riproduzione
Parametri ambientali Temperatura 15-20°C; escursione termica inferiore a 6°C. Umidità relativa 50-70%. Ventilazione deve apportare circa 5 m3/ ora/kg di peso vivo e la velocità non superare 0,2 metri/secondo Illuminazione: ore di luce con intensità non inferiore a 20 lux (30-40

16 Gestione dell’allevamento – profilassi vaccinale
Epoca vaccinazione Eziologia (Modalità di somministrazione) In incubatoio Malattia di Marek (Intramuscolare) A 3 settimane Malattia di Newcastle (acqua di bevanda), bronchite infettiva e Malattia di Marek (Intramuscolare) A 8 settimane Malattia di Newcastle (acqua di bevanda), bronchite infettiva (Intramuscolare) A 10 settimane Bursite infettiva (acqua di bevanda) A 14 settimane Encefalomielite aviare (acqua di bevanda) A 16 settimane Malattia di Newcastle, bronchite infettiva e Malattia di Marek (Intramuscolare)

17 Mangiatoia


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